La caduta finale dal Tier 1

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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Pryscot
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Pryscot »

Probabilmente la mia visione parziale non mi permette di cogliere appieno la situazione, da tempo sento parlare di un'imminente uscita dal 6N o dal Pro14 invece arrivata la scadenza veniamo riconfermati e in più entriamo sempre di più parte integrante delle 2 strutture come anche di WR, comprendo che non ci sono certezze assolute ma a senso ragionare di programmazione con una spada di Damocle sulla testa, che tipo di progetti possono scaturire in una logica emergenziale. Inoltre credo che i nostri partner sarebbero favorevolmente influenzati se riuscissimo a partorire un serio progetto di sviluppo di tutto il nostro movimento, anche di lungo periodo, che sia però equilibrato in ogni sua parte.
Certo condivido il pensiero di Consulente ottenere vittorie nel breve periodo sarebbe risolutivo per una parte consistente dei nostri problemi, e per ottenere queste vittorie abbiamo bisogno sia di uno staff che di una rosa di giocatori adeguata in qualità ed in quantità, allargare la rosa è una priorità di Smith, allora mi chiedo perchè ci permettiamo di non considerare tanti forti ragazzi usciti dalla nostra decantata U20 che oggi militano in Top10.
Non è la voglia di tutelare la squadra sotto casa che mi spinge cercare una soluzione per migliorare le condizioni del max campionato italiano ma proprio la voglia di ottenere vittorie con la Nazionale il primo possibile.
Preciso che io sono un simpatizzante delle Zebre e spero che in futuro sia possibile ampliare la nostra partecipazione nel rugby pro ma il resto del movimento deve crescere in modo equilibrato
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jpr williams
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da jpr williams »

Consulente ha scritto: 7 nov 2020, 22:42Vedo che ci sono molte idee interessanti ma partono tutte dal principio che con una piccola spinta e una piccola quota di risorse il movimento italiano possa migliorare, crescere progressivamente ed alla fine raggiungere il livello del Tier 1.
Magari avete ragione, ma se ci vogliono altri 20 anni non e' una soluzione perche' anche le risorse saranno sparite, a quel punto.
Se non ve ne frega niente di vincere e contare qualcosa, va bene cosi'

Se volete partire dalla base, lasciate perdere tutti questi meccanismi organizzativi, che sono solo dettagli. Il problema che dovete risolvere e' il seguente:

Come porto allo stadio o davanti alla TV UN MINIMO SINDACALE di mezzo milione di persone ogni settimana? Il che significa che in certe settimane, per esempio per i playoff, ne devo portare un milione o due.
E dovete trovare un modo di farlo (o almeno essere ben avviati) entro il 2024, che e' la data critica entro cui scade il contratto con il 6N.
Perche'? Presto detto, perche' un movimento di interesse di queste dimensioni e' il minimo necessario per avere abbastanza risorse per fare si che i nostri giocatori, anche nei club, possano trovare lo stesso livello di formazione che avrebbero altrove, con le stesse strutture e le stesse possibilita' che avrebbero altrove. E allora potremmo avere anche una nazionale pienamente competitiva con le altre Tier 1.

Vi sembra impossibile? Beh, c'e' un meccanismo molto piu' semplice per arrivare allo stesso risultato. E' sufficiente che l'Italia vinca dalle 8 alle 10 partite contro una Tier 1 nel quadriennio 2021 - 2024. Non e' molto, poco piu' del 20% delle partite contro le Tier 1. Basta cogliere le occasioni quando capitano, cosa che facciamo quasi mai.
Che benedizione sarebbe poi una vittoria rocambolesca contro l'Inghilterra o una squadra dell'emisfero sud, nello stile di quanto fece il Giappone a Brighton!
Occorre anche un marketing migliore di quello di oggi,ma anche questo non e' difficile da mettere in piedi.

Basterebbe questo per risvegliare sufficiente interessa da stimolare una crescita virtuosa del movimento e cosi' potrete tornare a crogiolarvi in sicurezza nei vostri particolarismi da tifoso della squadra sottocasa. Oggi, occorre far vincere la nazionale a qualunque costo, con qualunque sacrificio e con qualunque mezzo, altrimenti non vi sara' piu' nulla per nessuno. CoS aveva ben chiaro questo punto, aveva ragione da vendere, e se ne e' andato quando si e' reso conto che la disponibilita' non c'era.
Al di là delle mie preferenze personali, che vanno ad un sistema opposto a quello che preconizzi, mi duole evidenziare che tutto questo assunto si basa su questa cosa che mi ricorda il concetto di "periodo ipotetico dell'irrealtà":

E' sufficiente che l'Italia vinca dalle 8 alle 10 partite contro una Tier 1 nel quadriennio 2021 - 2024

Questa cosa ha più o meno la stessa possibilità di realizzarsi di una nevicata agostana sul lungomare di Mondello.

Il che rende assolutamente impraticabile il progetto, quindi...
Consulente ha scritto: 7 nov 2020, 22:42Vedo che ci sono molte idee interessanti ma partono tutte dal principio che con una piccola spinta e una piccola quota di risorse il movimento italiano possa migliorare, crescere progressivamente ed alla fine raggiungere il livello del Tier 1.
Magari avete ragione, ma se ci vogliono altri 20 anni non e' una soluzione perche' anche le risorse saranno sparite, a quel punto.
Se non ve ne frega niente di vincere e contare qualcosa, va bene cosi'
...quindi il punto è proprio questo. Tutta questo nostro modesto brainstorming parte dall'assunzione di una realtà: con la struttura attuale nulla di questo appare possibile. Ma non fra 20 anni, bensì MAI.
Perciò è probabile che mandando a monte tutto l'esistente e ripartendo daccapo ci voglia un tempo simile. Ma l'alternativa ha dimostrato che insistendo su ciò che non ha MAI dato il minimo risultato non ci si arriverà MAI.
Perciò la domanda alla fine è una sola. Continuiamo a fare ciò che non ha MAI funzionato sperando che come per magia cominci dal nulla a funzionare fra chissà quando (magari fra 20 anni) o prendiamo atto che bisogna cambiare strada, pur sapendo che non sarà né facile, né sicuro, né breve, ma che, ripeto, l'alternativa è assodatamente fallimentare?
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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jpr williams
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da jpr williams »

Ritengo esemplare questo intervento. Mi permetto solo qualche modesto appunto
Pryscot ha scritto: 8 nov 2020, 14:06Probabilmente la mia visione parziale non mi permette di cogliere appieno la situazione, da tempo sento parlare di un'imminente uscita dal 6N o dal Pro14 invece arrivata la scadenza veniamo riconfermati e in più entriamo sempre di più parte integrante delle 2 strutture come anche di WR, comprendo che non ci sono certezze assolute ma a senso ragionare di programmazione con una spada di Damocle sulla testa, che tipo di progetti possono scaturire in una logica emergenziale. Inoltre credo che i nostri partner sarebbero favorevolmente influenzati se riuscissimo a partorire un serio progetto di sviluppo di tutto il nostro movimento, anche di lungo periodo, che sia però equilibrato in ogni sua parte.
Certo condivido il pensiero di Consulente ottenere vittorie nel breve periodo sarebbe risolutivo per una parte consistente dei nostri problemi, e per ottenere queste vittorie abbiamo bisogno sia di uno staff che di una rosa di giocatori adeguata in qualità ed in quantità, allargare la rosa è una priorità di Smith, allora mi chiedo perchè ci permettiamo di non considerare tanti forti ragazzi usciti dalla nostra decantata U20 che oggi militano in Top10.
Non è la voglia di tutelare la squadra sotto casa che mi spinge cercare una soluzione per migliorare le condizioni del max campionato italiano ma proprio la voglia di ottenere vittorie con la Nazionale il primo possibile.
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Pryscot ha scritto: 8 nov 2020, 14:06da tempo sento parlare di un'imminente uscita dal 6N o dal Pro14 invece arrivata la scadenza veniamo riconfermati e in più entriamo sempre di più parte integrante delle 2 strutture come anche di WR, comprendo che non ci sono certezze assolute ma a senso ragionare di programmazione con una spada di Damocle sulla testa, che tipo di progetti possono scaturire in una logica emergenziale.
Nessuno ci sta cacciando via per mancanza di alternative. A me, però, piacerebbe restare in un posto perchè sono adeguato a quel posto, non perchè non ci sono alternative. sarà una sottigliezza, ma sportivamente mi sembra triste restare solo perchè non c'è nient'altro e non perchè equivalgo agli altri.
Pryscot ha scritto: 8 nov 2020, 14:06credo che i nostri partner sarebbero favorevolmente influenzati se riuscissimo a partorire un serio progetto di sviluppo di tutto il nostro movimento, anche di lungo periodo, che sia però equilibrato in ogni sua parte.
E' quello che stiamo provando con molta modestia e consapevolezza della nostra irrilevanza provando a tratteggiare. Il tutto parte dalla consapevolezza che il sistema attuale è SQUILIBRATO, NON FUNZIONA e a lungo termine INSOSTENIBILE come accade per qualunque tetto senza pilastri e fondamenta. Prendo a prestito la piattaforma di Joe Biden: unire, non dividere. Per unire bisogna che tutti abbiano di che vivere, non solo chi è al vertice della catena alimentare.
Pryscot ha scritto: 8 nov 2020, 14:06io sono un simpatizzante delle Zebre e spero che in futuro sia possibile ampliare la nostra partecipazione nel rugby pro ma il resto del movimento deve crescere in modo equilibrato
Io sono un "antipatizzante" delle zebre. Perchè lo sono diventato? Perchè le zebre con le loro scelte costituiscono un vincolo ed un danno per la mia squadra del cuore senza dare nulla in cambio dal punto di vista del bene della nazionale.
In un movimento che cresce in modo equilibrato potrei tornare ad essere un simpatizzante anch'io.
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Consulente »

jpr williams ha scritto: 8 nov 2020, 14:07
Perciò la domanda alla fine è una sola. Continuiamo a fare ciò che non ha MAI funzionato sperando che come per magia cominci dal nulla a funzionare fra chissà quando (magari fra 20 anni) o prendiamo atto che bisogna cambiare strada, pur sapendo che non sarà né facile, né sicuro, né breve, ma che, ripeto, l'alternativa è assodatamente fallimentare?
Perche' esiste un rifiuto netto di provare a migliorare cio' che gia' esiste per produrre i risultati necessari?
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jpr williams
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da jpr williams »

Consulente ha scritto: 8 nov 2020, 14:51
jpr williams ha scritto: 8 nov 2020, 14:07
Perciò la domanda alla fine è una sola. Continuiamo a fare ciò che non ha MAI funzionato sperando che come per magia cominci dal nulla a funzionare fra chissà quando (magari fra 20 anni) o prendiamo atto che bisogna cambiare strada, pur sapendo che non sarà né facile, né sicuro, né breve, ma che, ripeto, l'alternativa è assodatamente fallimentare?
Perche' esiste un rifiuto netto di provare a migliorare cio' che gia' esiste per produrre i risultati necessari?
Già per "migliorare" l'esistente è necessario riconoscerne i difetti e cambiarlo. Tu dici migliorare, io cambiare, ma è solo terminologia.
L'unica cosa da non fare è accettare l'esistente come immodificabile. E' quello che, con vari approcci e differenti modelli stiamo provando ad ipotizzare.
Ma tutto parte dalla consapevolezza che quel che c'è così com'è non può funzionare.
Se rileggi bene tutta la discussione vedrai che siamo arrivati alla fine ad elaborare un modello misto fra l'attuale e quello che vorrei io. Forse non è facile da realizzare. Ma credo che le 8-10 vittorie contro tier 1 di cui parli tu siano ancora più impossibili.
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Re: La caduta finale dal Tier 1

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jpr williams ha scritto: 8 nov 2020, 15:09 Già per "migliorare" l'esistente è necessario riconoscerne i difetti e cambiarlo. Tu dici migliorare, io cambiare, ma è solo terminologia.
Balle

Mi sono riletto tutto il thread e comunque non c'e' quasi nessuno che riconosca che il problema e' la mancanza di risorse e che l'unico modo per raccoglierle e' attraverso il volano di una nazionale vincente.
Tutti pero' sono contenti di ragionare su cosa fare con il loro milioncino in piu' alla squadra del cuore, destinato a sparire presto se non si rimane nel rugby che conta.

Rispondetemi una buona volta nel merito, come affrontate il problema della mancanza di risorse? Perche' non ho sentito nessuno che se ne preoccupi.
Luqa-bis
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Luqa-bis »

Io ho provato a metterti una ipotesi di riforma del massimo campionato che possa creare aggregazione e dare stimoli ad avere più sponsor e più spettatori nelle zone meno vocate.

Potrei aggiungere anche far giocare la Nazionale "Primavera" (U23/U25 del massimo campionato) durante le pause per il calendario della maggiore.
ruttobandito
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da ruttobandito »

Si potrebbe giocare con una palla tonda e farla calciare in fondo a una rete dai fidanzati di avvenentissime modelle... :roll:
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Consulente »

Luqa-bis ha scritto: 8 nov 2020, 18:52 Io ho provato a metterti una ipotesi di riforma del massimo campionato che possa creare aggregazione e dare stimoli ad avere più sponsor e più spettatori nelle zone meno vocate.

Potrei aggiungere anche far giocare la Nazionale "Primavera" (U23/U25 del massimo campionato) durante le pause per il calendario della maggiore.
L'ho vista ed ha una sua coerenza interna, ma qui stiamo parlando di iniettare almeno 100 milioni all'anno nel movimento, non basta attirare qualche sponsor e generare un po' di interesse in piu'.
MI scoccia ripetermi ma la sola IRFU ha un budget di 80/90 milioni, e le franchigie ne portano ciascuna una decina extra malcontati. Ma come si puo' pensare di competere? E' gia' un miracolo quello che stiamo facendo.
Tra l'altro in Irlanda ci sono gia' le strutture, qui dovremmo crearle quasi da zero. In Irlanda il gioco e' insegnato gia' ad alto livello nelle scuole, qui da noi probabimente dovremmo creare delle scuole elementari e medie dedicate per avere i bambini che giocano a rugby, la' ci sono tecnici medici preparatori in una rete capillare diffusa sul territorio, qui da noi se va bene c'e' qualche isola. E posso andare avanti se volete.

O troviamo una serie di super sponsor, come e' successo in Giappone, che hanno gettato soldi a nastro nel movimento (e con la situazione economica attuale...) o altrimenti la nazionale deve fare delle imprese per muovere l'interesse. Altre vie non le vedo proprio. E lo deve fare in fretta perche' ormai restano 4 anni prima che si concretizzi il rischio di uscita dal 6N con ulteriore dimezzamento delle risorse attuali.
Luqa-bis
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Re: La caduta finale dal Tier 1

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La tua mi pare una buona disamina per dare ragione a jpr williams.

Chiedere 100 milioni € come obiettivo entro 4 anni mi pare dargli ragione.
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da geovale »

ruttobandito ha scritto: 8 nov 2020, 19:00 Si potrebbe giocare con una palla tonda e farla calciare in fondo a una rete dai fidanzati di avvenentissime modelle... :roll:
Complimenti sinceri per la battuta! :D :D :D
in questi tempi difficili conservare la capacità di sorridere e far sorridere è importante!
Grazie
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Consulente »

Luqa-bis ha scritto: 9 nov 2020, 0:52 La tua mi pare una buona disamina per dare ragione a jpr williams.

Chiedere 100 milioni € come obiettivo entro 4 anni mi pare dargli ragione.
E allora non c'e' soluzione, siamo destinati a sparire nell'irrilevanza?
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Re: La caduta finale dal Tier 1

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Luqa-bis ha scritto: 9 nov 2020, 0:52 La tua mi pare una buona disamina per dare ragione a jpr williams.

Chiedere 100 milioni € come obiettivo entro 4 anni mi pare dargli ragione.
Scusa, rispondimi pero' nel merito. E' corretto o no che occorre avere prima di tutto le stesse risorse per poter pensare di stare alla pari con le altre Tier 1?
Se non e' vero, dimmi allora quale e' il percorso che eviti con sicurezza la nostra fuoriuscita dal 6N nel 2024.
Se e' vero, dimmi come reperire quelle risorse.

Io tutte queste cose le ho spiegate con un minimo di dettaglio e nessuno mi ha risposto con un controfattuale, tutti mi hanno risposto con una opinione ("Io non credo sia possibile" etc.)
Per cortesia, rispondetemi "no perche' succederebbe questo e quest'altro invece di cio' che dici tu".
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Re: La caduta finale dal Tier 1

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Consulente ha scritto: 8 nov 2020, 18:08Balle

Mi sono riletto tutto il thread e comunque non c'e' quasi nessuno che riconosca che il problema e' la mancanza di risorse e che l'unico modo per raccoglierle e' attraverso il volano di una nazionale vincente.
Se mi permetti, per restare nel tuo ragionamento top down (che come sai non condivido), il problema è che questo volano non c'è ed il sistema che abbiamo messo in piedi da una decina d'anni ha trasformato una nazionale che nel 2007 all'ultima giornata era ancora nella incredibile possibilità, per quanto teorica, di vincere il torneo, nell'attuale misera cosa che non fa un punto di bonus da N anni.
Tu parli di un volano che si attiverebbe con 8-10 vittorie contro tier 1 nel prossimo triennio! Ecco, forse le mie saranno balle, ma la tua è fantascienza.
Consulente ha scritto: 8 nov 2020, 18:08Tutti pero' sono contenti di ragionare su cosa fare con il loro milioncino in piu' alla squadra del cuore, destinato a sparire presto se non si rimane nel rugby che conta.

Rispondetemi una buona volta nel merito, come affrontate il problema della mancanza di risorse? Perche' non ho sentito nessuno che se ne preoccupi.
Il problema delle risorse c'è a prescindere dal sistema e tutti ce ne preoccupiamo, soprattutto chi come me segue con passione un torneo alla canna del gas e che, forse te ne dimentichi, è quello da cui provengono quasi tutti i giocatori che quei miracoli sportivi di cui parli dovrebbero farli. Preoccuparsi che funzioni mi sembra, scusa il gioco di parole, proprio funzionale allo scopo.
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Re: La caduta finale dal Tier 1

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Luqa-bis ha scritto: 9 nov 2020, 0:52 La tua mi pare una buona disamina per dare ragione a jpr williams.

Chiedere 100 milioni € come obiettivo entro 4 anni mi pare dargli ragione.
Diciamo che mettendola così e confrontando l'idea con la situazione reale sarebbe il caso di tirar giù baracca e burattini e seguire il consiglio di rutto :-]
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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