La caduta finale dal Tier 1

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Rispondi
Avatar utente
jpr williams
Messaggi: 36112
Iscritto il: 26 mar 2012, 11:58
Località: Gottolengo (BS)
Contatta:

Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da jpr williams »

Consulente ha scritto: 9 nov 2020, 9:36
Luqa-bis ha scritto: 9 nov 2020, 0:52 La tua mi pare una buona disamina per dare ragione a jpr williams.

Chiedere 100 milioni € come obiettivo entro 4 anni mi pare dargli ragione.
Scusa, rispondimi pero' nel merito. E' corretto o no che occorre avere prima di tutto le stesse risorse per poter pensare di stare alla pari con le altre Tier 1?
Se non e' vero, dimmi allora quale e' il percorso che eviti con sicurezza la nostra fuoriuscita dal 6N nel 2024.
Se e' vero, dimmi come reperire quelle risorse.

Io tutte queste cose le ho spiegate con un minimo di dettaglio e nessuno mi ha risposto con un controfattuale, tutti mi hanno risposto con una opinione ("Io non credo sia possibile" etc.)
Per cortesia, rispondetemi "no perche' succederebbe questo e quest'altro invece di cio' che dici tu".
Ma il punto è che continuando a fare quello che stiamo facendo le risorse non arriveranno mai perchè saremo sempre un movimento debole ed incapace di creare quantità e qualità di giocatori per ottenere buoni risultati e generare l'indotto di cui parli.
Come si fa a non capire che restringendo la base si ha minore quantità e qualità e non si va da nessuna parte? Per questo è necessario concentrare risorse, quelle che si hanno, laddove si "crea la materia prima" senza la quale i successi che generano risorse, come dici tu, non arriveranno MAI.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Consulente
Messaggi: 1769
Iscritto il: 21 nov 2009, 17:01

Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Consulente »

jpr williams ha scritto: 9 nov 2020, 10:07 Se mi permetti, per restare nel tuo ragionamento top down (che come sai non condivido), il problema è che questo volano non c'è ed il sistema che abbiamo messo in piedi da una decina d'anni ha trasformato una nazionale che nel 2007 all'ultima giornata era ancora nella incredibile possibilità, per quanto teorica, di vincere il torneo, nell'attuale misera cosa che non fa un punto di bonus da N anni.
Tu parli di un volano che si attiverebbe con 8-10 vittorie contro tier 1 nel prossimo triennio! Ecco, forse le mie saranno balle, ma la tua è fantascienza.
Questa e' una obiezione che si allontana almeno un po' dall'essere una opinone, finalmente.

La prima osservazione e' che se il passato fosse un perfetto predittore per il futuro non cambierebbe mai nulla.
Anche dal mero punto di vista statistico, appare improbabile che il trend negativo dell'Italia sia cosi' uniforme. Piu' si va avanti, maggiore e' la probabilita' che la sequenza si inverta, anche per pura fortuna, se non per altro, proprio perche' il passato non e' perfetto predittore del futuro.
Nota anche che io parlo di vittorie contro Tier 1, non necessariamente nel 6 Nazioni.

Comunque, esiste una ragione ben piu' cogente per dire che un obiettivo di 8 o 10 vittorie tra 2021 e 2024 sia realistico.
Almeno 2 volte l'anno capita di incontrare una Tier 1 non al massimo della forma. Il caso di scuola e' l'Australia, che ogni volta che viene da noi non e' mai al massimo. Ho perso il conto di quante partite fossero alla nostra portata e che sono state perse per mancanza di tenuta mentale. L'ultima con l'Inghilterra l'altra settimana. Prendiamo mete evitabili con un po' di focus in piu' e non segnamo punti segnabili con un po' piu' di attenzione agli errori.
Come controfattuale, con l'Irlanda la settimana prima siamo stati sovrastati e non c'era pressoche' nulla da fare.
Sarebbe bello fare una analisi precisa di questo fenomeno e forse il Gorgo ci puo' aiutare.

Dunque per arrivare al livello di approfittare delle debolezze altrui, non occorre alcun intervento straordinario che richieda particolari risorse, occorre solo maggior solidita' mentale. Bisogna trovare uno staff in grado di crearla, e ci sono psicologi specializzati. Non e' nemmeno una cosa che richieda un lungo percorso di apprendimento.
Per questo motivo l'ipotesi di vincere un paio di partite l'anno con le Tier 1 (e un altro paio contro le Tier 2) non e' affatto peregrina.

Nota che NON sto dicendo che va bene. L'Italia e' una squadra inferiore alle altre Tier 1 che deve approfittare delle occasioni favorevoli per vincere ma che e' altrimenti surclassata. Il problema in questi anni e' stato che non cogliamo nemmeno le occasioni alla nostra portata perche' gli altri sono sempre, mentalmente, piu' solidi di noi e fanno le cose giuste al momento giusto senza sbagliare.

Ma, se si comincia a vincere con un minimo di regolarita', specie se si riesce a vincere in maniera rocambolesca, con un po' di dramma, l'interesse cresce velocemente. Il grande pubblico non aspetta altro che emozioni e un'altra storia sportiva di successo. E questo puo' avviare il circolo virtuoso che generi abbastanza risorse da consentirci di avvicinarci sul serio alle altre Tier 1, producendo in casa quei giocatori di fascia medio-alta che oggi ci mancano.
Avatar utente
jpr williams
Messaggi: 36112
Iscritto il: 26 mar 2012, 11:58
Località: Gottolengo (BS)
Contatta:

Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da jpr williams »

Mi piacerebbe tu avessi ragione.
Ma purtroppo non riesco a trovare nemmeno una sillaba di quanto hai scritto che possa ritenere realistica.
Osservo solo alcune cosette rapide:
-lo sport non è il lotto in cui, peraltro senza senso dal punto di vista matematico, aspetti che escano i numeri ritardatari, per cui dopo tante sconfitte arriverà la vittoria
-mi sembra che la strategia sottesa a questo ragionamento ricordi quella legge di Murphy per cui nemmeno la migliore delle programmazioni può battere una bella botta di c.ulo
-con una botta del suddetto c.ulo si può al limite cogliere una vittoria estemporanea (già capitato coi Bokke, se ricordi), ma vincerne 8-10 non dipende dal c.ulo, ma dalla forza intrinseca. E con una vittoria episodica non si attiva nessun volano, altrimenti dopo il glorioso pomeriggio fiorentino saremmo diventati tutti rugbysti.

Rimane, comunque, il fatto che per metterli in campo i giocatori devi "produrli", altrimenti nisba.
E non sono certo le franchigie la fabbrica.
Ma se la fabbrica va in malora...
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Consulente
Messaggi: 1769
Iscritto il: 21 nov 2009, 17:01

Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Consulente »

jpr williams ha scritto: 9 nov 2020, 11:05 Mi piacerebbe tu avessi ragione.
Ma purtroppo non riesco a trovare nemmeno una sillaba di quanto hai scritto che possa ritenere realistica.
Osservo solo alcune cosette rapide:
-lo sport non è il lotto in cui, peraltro senza senso dal punto di vista matematico, aspetti che escano i numeri ritardatari, per cui dopo tante sconfitte arriverà la vittoria
-mi sembra che la strategia sottesa a questo ragionamento ricordi quella legge di Murphy per cui nemmeno la migliore delle programmazioni può battere una bella botta di c.ulo
-con una botta del suddetto c.ulo si può al limite cogliere una vittoria estemporanea (già capitato coi Bokke, se ricordi), ma vincerne 8-10 non dipende dal c.ulo, ma dalla forza intrinseca. E con una vittoria episodica non si attiva nessun volano, altrimenti dopo il glorioso pomeriggio fiorentino saremmo diventati tutti rugbysti.

Rimane, comunque, il fatto che per metterli in campo i giocatori devi "produrli", altrimenti nisba.
E non sono certo le franchigie la fabbrica.
Ma se la fabbrica va in malora...
leggere il post fino in fondo e ribattere nel merito no? Attaccarsi al punto di minore rilevanza e' appunto una delle tecniche di Schopenhauer nel famoso libretto... ma non significa che hai ragione, ma che vuoi che te la si dia.
Consulente
Messaggi: 1769
Iscritto il: 21 nov 2009, 17:01

Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Consulente »

jpr williams ha scritto: 9 nov 2020, 11:05 Rimane, comunque, il fatto che per metterli in campo i giocatori devi "produrli", altrimenti nisba.
E non sono certo le franchigie la fabbrica.
Ma se la fabbrica va in malora...
Potrei risponderti che senza domanda, l'offerta (la fabbrica) non ha ragione di esistere, ma non lo diro' perche' e' come sparare sulla croce rossa.
Ora basta che devo lavorare.
ruttobandito
Messaggi: 5279
Iscritto il: 20 nov 2018, 11:01

Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da ruttobandito »

geovale ha scritto: 9 nov 2020, 7:53
ruttobandito ha scritto: 8 nov 2020, 19:00 Si potrebbe giocare con una palla tonda e farla calciare in fondo a una rete dai fidanzati di avvenentissime modelle... :roll:
Complimenti sinceri per la battuta! :D :D :D
in questi tempi difficili conservare la capacità di sorridere e far sorridere è importante!
Grazie
Tu mi lusinghi... :oops:
Del resto, col nick che porto, non posso che sdrammatizzare. :-]
È un duro lavoro, ma qualcuno deve pur farlo. Come il tuo. :wink:
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia
ruttobandito
Messaggi: 5279
Iscritto il: 20 nov 2018, 11:01

Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da ruttobandito »

Consulente ha scritto: 9 nov 2020, 11:35 leggere il post fino in fondo e ribattere nel merito no? Attaccarsi al punto di minore rilevanza e' appunto una delle tecniche di Schopenhauer nel famoso libretto... ma non significa che hai ragione, ma che vuoi che te la si dia.
Tu no?
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia
Garry
Messaggi: 34873
Iscritto il: 2 lug 2018, 21:31

Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Garry »

ruttobandito ha scritto: 9 nov 2020, 11:47
Consulente ha scritto: 9 nov 2020, 11:35 leggere il post fino in fondo e ribattere nel merito no? Attaccarsi al punto di minore rilevanza e' appunto una delle tecniche di Schopenhauer nel famoso libretto... ma non significa che hai ragione, ma che vuoi che te la si dia.
Tu no?
Certo, ma è perché lui HA ragione

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Avatar utente
jpr williams
Messaggi: 36112
Iscritto il: 26 mar 2012, 11:58
Località: Gottolengo (BS)
Contatta:

Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da jpr williams »

Consulente ha scritto: 9 nov 2020, 11:35leggere il post fino in fondo e ribattere nel merito no? Attaccarsi al punto di minore rilevanza e' appunto una delle tecniche di Schopenhauer nel famoso libretto... ma non significa che hai ragione, ma che vuoi che te la si dia.
Ma lascia stare Schopenauer, qua stiamo dibattendo, non facendo a chi ce l'ha più lungo.
Nessuno, io per primo, ha la verità e la soluzione nelle tasche davanti, si prova solo a proporre delle idee.
Il tuo post l'ho letto tutto. Se la parte che ho dibattuto tu la trovi il punto minore, vuol dire che io, con tutti i miei limiti, non ho capito qual è quello maggiore, o che tu giudichi tale.
Quindi vediamo la parte finale, se con "fino in fondo" intendevi questo
Consulente ha scritto: 9 nov 2020, 10:56Dunque per arrivare al livello di approfittare delle debolezze altrui, non occorre alcun intervento straordinario che richieda particolari risorse, occorre solo maggior solidita' mentale. Bisogna trovare uno staff in grado di crearla, e ci sono psicologi specializzati. Non e' nemmeno una cosa che richieda un lungo percorso di apprendimento.
Per questo motivo l'ipotesi di vincere un paio di partite l'anno con le Tier 1 (e un altro paio contro le Tier 2) non e' affatto peregrina.

Nota che NON sto dicendo che va bene. L'Italia e' una squadra inferiore alle altre Tier 1 che deve approfittare delle occasioni favorevoli per vincere ma che e' altrimenti surclassata. Il problema in questi anni e' stato che non cogliamo nemmeno le occasioni alla nostra portata perche' gli altri sono sempre, mentalmente, piu' solidi di noi e fanno le cose giuste al momento giusto senza sbagliare.

Ma, se si comincia a vincere con un minimo di regolarita', specie se si riesce a vincere in maniera rocambolesca, con un po' di dramma, l'interesse cresce velocemente. Il grande pubblico non aspetta altro che emozioni e un'altra storia sportiva di successo. E questo puo' avviare il circolo virtuoso che generi abbastanza risorse da consentirci di avvicinarci sul serio alle altre Tier 1, producendo in casa quei giocatori di fascia medio-alta che oggi ci mancano.
So che questo della solidità mentale è un tasto su cui batti spesso. Io posso solo dirti che è un serpente che si morde la coda, per cui la solidità mentale viene se ti abitui a vincere.
Se tu pensi che una vittoria episodica acchiappata per caso ti dia quella solidità lì, francamente non sono d'accordo. E non credo te la possa mettere in testa uno psicologo. Che uno psicologo ti metta in grado di vincere due partite all'anno contro delle tier 1, ripeto, mi sembra fantascienza.
Perchè poi il tuo ragionamento si conclude con un macroscopico SE: se si comincia a vincere.
Ecco, lascio stare la faccenda del nonno, delle ruote e della carriola, ma mi limito a dire che la fai come se quel se fosse cosa fatta.
Infine
Consulente ha scritto: 9 nov 2020, 11:37Potrei risponderti che senza domanda, l'offerta (la fabbrica) non ha ragione di esistere, ma non lo diro' perche' e' come sparare sulla croce rossa.
Non capisco cosa c'entri la croce rossa (che comunque sono sempre 50 punti...), ma le due cose si tengono: senza offerta (di giocatori) i domandanti restano all'asciutto.
Consulente ha scritto: 9 nov 2020, 11:37Ora basta che devo lavorare.
Non sei l'unico.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Avatar utente
jpr williams
Messaggi: 36112
Iscritto il: 26 mar 2012, 11:58
Località: Gottolengo (BS)
Contatta:

Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da jpr williams »

ruttobandito ha scritto: 9 nov 2020, 11:47
Consulente ha scritto: 9 nov 2020, 11:35 leggere il post fino in fondo e ribattere nel merito no? Attaccarsi al punto di minore rilevanza e' appunto una delle tecniche di Schopenhauer nel famoso libretto... ma non significa che hai ragione, ma che vuoi che te la si dia.
Tu no?
Ma vedi, quando uno argomenta dice sempre quel che gli sembra giusto. Anche Consulente, pur con una certa irruenza (una lunga permanenza in un paese incivile magari ne ha un pò guastato l'italica bonomia :wink: ) dice ciò che pensa sia giusto e siccome è il contrario di quel che dico io (oddio, non sempre: a volte accentuiamo quelle che sono solo sfumatura fino a farle sembrare colori sgargianti, così, per marcare il territorio) ne trae la conclusione di essere lui nel giusto e io nel torto. Ma mi sembra in buona fede e dialogante.
Io, un pò per deformazione personale (nel mio mestiere tutto è sempre aleatorio e al vaglio del dubbio quotidiano) sono portato a dire quello che penso senza pretendere di essere nella ragione manco mi chiamassi ipsedixit di cognome. Come capita ad altri nati con la camicia col taschino per tenerci dentro la verità medesima :wink:
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
ruttobandito
Messaggi: 5279
Iscritto il: 20 nov 2018, 11:01

Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da ruttobandito »

jpr williams ha scritto: 9 nov 2020, 13:16
ruttobandito ha scritto: 9 nov 2020, 11:47
Consulente ha scritto: 9 nov 2020, 11:35 leggere il post fino in fondo e ribattere nel merito no? Attaccarsi al punto di minore rilevanza e' appunto una delle tecniche di Schopenhauer nel famoso libretto... ma non significa che hai ragione, ma che vuoi che te la si dia.
Tu no?
Ma vedi, quando uno argomenta dice sempre quel che gli sembra giusto. Anche Consulente, pur con una certa irruenza (una lunga permanenza in un paese incivile magari ne ha un pò guastato l'italica bonomia :wink: ) dice ciò che pensa sia giusto e siccome è il contrario di quel che dico io (oddio, non sempre: a volte accentuiamo quelle che sono solo sfumatura fino a farle sembrare colori sgargianti, così, per marcare il territorio) ne trae la conclusione di essere lui nel giusto e io nel torto. Ma mi sembra in buona fede e dialogante.
Io, un pò per deformazione personale (nel mio mestiere tutto è sempre aleatorio e al vaglio del dubbio quotidiano) sono portato a dire quello che penso senza pretendere di essere nella ragione manco mi chiamassi ipsedixit di cognome. Come capita ad altri nati con la camicia col taschino per tenerci dentro la verità medesima :wink:
Il tuo forte è la modestia. :-]
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia
Avatar utente
jpr williams
Messaggi: 36112
Iscritto il: 26 mar 2012, 11:58
Località: Gottolengo (BS)
Contatta:

Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da jpr williams »

Pensavo un certo fascino retrò. :cry:
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Consulente
Messaggi: 1769
Iscritto il: 21 nov 2009, 17:01

Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Consulente »

ruttobandito ha scritto: 9 nov 2020, 13:23 Il tuo forte è la modestia. :-]
Essendo invece un notorio arrogante so-tutto-io (sempre parole della mia ex moglie...), tendo a non capire come gli altri possano non capire quello che ho capito io. Normalmente ci metto un bel po' ad arrivarci, ma quando ci arrivo la posizione la sfrutto fino in fondo.

Quello che mi fa inc***** di brutto, anche sul lavoro, e' quando qualcuno non motiva le affermazioni. La motivazione puo' essere giusta o sbagliata si vedra', ma dire "credo che non funzioni" senza moltivare il perche' vale meno di zero. E' molto dura quando hai a che fare con executive di alto livello, la cui parola ha valore indipendentemente da cio' che dicono, e non puoi dirgli in faccia "Hai torto perche'' etc. etc." perche' purtroppo in nel mondo anglosassone non si usa.


Inglese

I really appreciate your point and I agree with it. I do believe it is an important contribution to the discussion that has shown the problem in a different light to all of us. Building on that, and looking at the issue from a slightly different direction, I would also suggest a small improvement that has no real effect on the overall proposition but it could contribute to a clearer perspective; in line with the idea of progressing all together toward a shared objective.

Italiano

Hai torto marcio!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Garry
Messaggi: 34873
Iscritto il: 2 lug 2018, 21:31

Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Garry »

Eh no, d'accordo sulle parole britanniche o britannicizzate utilizzate quando se ne presenta l'occasione e anche quando non si presenta, ma anche il modo ofidico di affrontare le questioni che hai portato come esempio è stato ben assimilato anche qui, almeno nelle questioni di lavoro.

Aziendalese puro

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
ruttobandito
Messaggi: 5279
Iscritto il: 20 nov 2018, 11:01

Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da ruttobandito »

Consulente ha scritto: 9 nov 2020, 17:25
ruttobandito ha scritto: 9 nov 2020, 13:23 Il tuo forte è la modestia. :-]
Essendo invece un notorio arrogante so-tutto-io (sempre parole della mia ex moglie...), tendo a non capire come gli altri possano non capire quello che ho capito io. Normalmente ci metto un bel po' ad arrivarci, ma quando ci arrivo la posizione la sfrutto fino in fondo.
Quello che mi fa inc***** di brutto, anche sul lavoro, e' quando qualcuno non motiva le affermazioni. La motivazione puo' essere giusta o sbagliata si vedra', ma dire "credo che non funzioni" senza moltivare il perche' vale meno di zero. E' molto dura quando hai a che fare con executive di alto livello, la cui parola ha valore indipendentemente da cio' che dicono, e non puoi dirgli in faccia "Hai torto perche'' etc. etc." perche' purtroppo in nel mondo anglosassone non si usa.
Inglese
I really appreciate your point and I agree with it. I do believe it is an important contribution to the discussion that has shown the problem in a different light to all of us. Building on that, and looking at the issue from a slightly different direction, I would also suggest a small improvement that has no real effect on the overall proposition but it could contribute to a clearer perspective; in line with the idea of progressing all together toward a shared objective.
Italiano
Hai torto marcio!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non ho capito, scusa, ce l'hai con me perché non ho detto qual'è il tuo di forte?
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia
Rispondi