jpr williams ha scritto: 9 nov 2020, 10:07
Se mi permetti, per restare nel tuo ragionamento top down (che come sai non condivido), il problema è che questo volano non c'è ed il sistema che abbiamo messo in piedi da una decina d'anni ha trasformato una nazionale che nel 2007 all'ultima giornata era ancora nella incredibile possibilità, per quanto teorica, di vincere il torneo, nell'attuale misera cosa che non fa un punto di bonus da N anni.
Tu parli di un volano che si attiverebbe con 8-10 vittorie contro tier 1 nel prossimo triennio! Ecco, forse le mie saranno balle, ma la tua è fantascienza.
Questa e' una obiezione che si allontana almeno un po' dall'essere una opinone, finalmente.
La prima osservazione e' che se il passato fosse un perfetto predittore per il futuro non cambierebbe mai nulla.
Anche dal mero punto di vista statistico, appare improbabile che il trend negativo dell'Italia sia cosi' uniforme. Piu' si va avanti, maggiore e' la probabilita' che la sequenza si inverta, anche per pura fortuna, se non per altro, proprio perche' il passato non e' perfetto predittore del futuro.
Nota anche che io parlo di vittorie contro Tier 1, non necessariamente nel 6 Nazioni.
Comunque, esiste una ragione ben piu' cogente per dire che un obiettivo di 8 o 10 vittorie tra 2021 e 2024 sia realistico.
Almeno 2 volte l'anno capita di incontrare una Tier 1 non al massimo della forma. Il caso di scuola e' l'Australia, che ogni volta che viene da noi non e' mai al massimo. Ho perso il conto di quante partite fossero alla nostra portata e che sono state perse per mancanza di tenuta mentale. L'ultima con l'Inghilterra l'altra settimana. Prendiamo mete evitabili con un po' di focus in piu' e non segnamo punti segnabili con un po' piu' di attenzione agli errori.
Come controfattuale, con l'Irlanda la settimana prima siamo stati sovrastati e non c'era pressoche' nulla da fare.
Sarebbe bello fare una analisi precisa di questo fenomeno e forse il Gorgo ci puo' aiutare.
Dunque per arrivare al livello di approfittare delle debolezze altrui, non occorre alcun intervento straordinario che richieda particolari risorse, occorre solo maggior solidita' mentale. Bisogna trovare uno staff in grado di crearla, e ci sono psicologi specializzati. Non e' nemmeno una cosa che richieda un lungo percorso di apprendimento.
Per questo motivo l'ipotesi di vincere un paio di partite l'anno con le Tier 1 (e un altro paio contro le Tier 2) non e' affatto peregrina.
Nota che NON sto dicendo che va bene. L'Italia e' una squadra inferiore alle altre Tier 1 che deve approfittare delle occasioni favorevoli per vincere ma che e' altrimenti surclassata. Il problema in questi anni e' stato che non cogliamo nemmeno le occasioni alla nostra portata perche' gli altri sono sempre, mentalmente, piu' solidi di noi e fanno le cose giuste al momento giusto senza sbagliare.
Ma, se si comincia a vincere con un minimo di regolarita', specie se si riesce a vincere in maniera rocambolesca, con un po' di dramma, l'interesse cresce velocemente. Il grande pubblico non aspetta altro che emozioni e un'altra storia sportiva di successo. E questo puo' avviare il circolo virtuoso che generi abbastanza risorse da consentirci di avvicinarci sul serio alle altre Tier 1, producendo in casa quei giocatori di fascia medio-alta che oggi ci mancano.