La caduta finale dal Tier 1

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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speartakle
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da speartakle »

Squilibrio ha scritto: 11 nov 2020, 20:35
speartakle ha scritto: 11 nov 2020, 18:12
ma di ragazzi che hanno mollato perchè non c'era l'u20? probabile ce ne siano, quanti di quelli però sarebbero rimasti a giocare a rugby in prima squadra finita la u20? penso nessuno. Quindi a cosa ci serve l'u20? ad allungare il brodo di 2 anni? non è meglio incentivare quei ragazzi a scegliere una squadra di categoria più bassa e affrontabile dal loro punto di vista? o dobbiamo continuare sempre a pensare che uno debba nascere e morire in una società e che se non ha gli amichetti della giovanile assieme allora basta rugby?
A calcio volley o basket la gente si sposta nel club del livello più idoneo all'impegno che vuole metterci.
Nella squadra di mio figlio che era di un ottimo livello non in emilia romagna ma a livello nazionale hanno smesso in più di metà squadra, alcuni poi hanno ripreso a giocare a noceto a livelli molto più bassi dopo un anno sabbatico e quest'anno usciti dalle giovanili hanno smesso quasi tutti nonostante ci siano squadre di c1 e c2 a parma ma non il campionato uisp
E il campionato U20 risolverebbe il problema? ( Mantenere nel rugby anche oltre all'u20 quei ragazzi?) Non sarebbe il caso che invece di collaborare con squadre di altre categorie per rendere naturale il passaggio?
Squilibrio
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Squilibrio »

speartakle ha scritto: 11 nov 2020, 21:00
E il campionato U20 risolverebbe il problema? ( Mantenere nel rugby anche oltre all'u20 quei ragazzi?) Non sarebbe il caso che invece di collaborare con squadre di altre categorie per rendere naturale il passaggio?
Per me parlano i dati e tutte le varie riforme o abolizioni hanno portato ad un aumento degli abbandoni e se proprio vogliamo fare paragoni con gli altri sport bene da dati coni gli abbandoni non sono così alti come nel rugby.
Quì da noi non ci sono collaborazioni tra società in questo senso ma semplicemente una libera scelta del giocatore ovvero ti lasciano andare dove vuoi senza fare storie se vuoi giocare ad un livello più basso, quì possiamo giocare nell'arco di 15 km in tutte le categorie dal super 10 fino alla C2 quindi non capisco
speartakle
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da speartakle »

Che il campionato u18 e anche u16 abbia bisogno di continuità sono d'accordo, che la soluzione sia un campionato U20 boh, sinceramente non credo riuscirebbe nell'intento di mantenere i ragazzi nell'ambiente senior alla sua conclusione. Forse u19 era un buon compromesso.
Mr Ian
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Mr Ian »

addirittura c'è chi ancora rispolvera il campionato under 21...il rugby di oggi come quasi tutti gli spot ha abbassato l età media, oggi se hai 18 devi giocare con gli adulti, ci può essere qualche remore in ruoli specifici, ma cmq parliamo di un rugby che sempre più cerca di limitare gli scontri brutali, soprattutto in mischia chiusa.
Io sono della corrente di pensiero che vedrebbe bene un Pro14 per under 18 e under 20 o development team..
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da acarraro306 »

La strategia Top-down è validissima sulla carta e permette alla dirigenza di fare ciò che vuole.
Ha solo un piccolo problema: NON FUNZIONA.

La dimostrazione non è data solo dall’Italia , ma anche dal Giappone.
Garry
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Garry »

speartakle ha scritto: 11 nov 2020, 21:35 Che il campionato u18 e anche u16 abbia bisogno di continuità sono d'accordo, che la soluzione sia un campionato U20 boh, sinceramente non credo riuscirebbe nell'intento di mantenere i ragazzi nell'ambiente senior alla sua conclusione. Forse u19 era un buon compromesso.
Chiamalo under 20, 21, “seconda squadra”, ma il concetto è che ci vuole un gradino intermedio. Qui quando si pensa a un giocatore vedo che pensate solo ai giocatori della nazionale, o al massimo del PRO14. Quelli lì sono 60-70 atleti in tutto, eh... Il movimento è fatto anche da quelli che a quel livello non ci arriveranno mai, da giocatori che potrebbero arrivare solo occasionalmente a fare qualche presenza in Top10. Anche da ragazzi che a 18-19 anni non hanno ancora terminato lo sviluppo. C’è me dobbiamo liberare?

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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da 30 min »

acarraro
Al Giappone non e' andata tanto male, in 7 anni sono passati dal quindicesimo all' ottavo posto nel ranking, e la loro posizione non e' gonfiata.
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da acarraro306 »

Infatti hanno abbandonato il Super10/12 per concentrarsi sul campionato nazionale prima della RWC .
Cioè l’opposto della nostra strategia
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jpr williams
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da jpr williams »

Soidog ha scritto: 11 nov 2020, 18:46Non è che se si segue quello che hanno fatto in Irlanda, che per inciso negli anni '90 era in crisi di risultati, si debba trascurare la formazione dei giovani Italiani e il Top 10 vada verso il tracollo.
Il Top 10 è un prodotto che non viene promosso bene, in televisione non viene trasmesso. Se non c'è visibilità diventa difficile creare interesse al di fuori degli addetti ai lavori.
E invece è quel che accade da quando ci sono le franchigie.
Il campionato nazionale è tracollato per mancanza di interesse dovuta allo scadimento del livello, diretta conseguenza del trasferimento in blocco dei migliori giocatori alle franchigie. Con il che sono spariti sponsor e investimenti. Il sistema permit ha reso ancor più drammatico il fenomeno.
Vedere la propria squadra trasformata in una specie di allevamento da cui i giocatori passano solo nella speranza di scappare a guadagnare da un'altra parte è difficile da accettare per un tifoso. E sai chiaro che non è colpa dei ragazzi, ma del sistema messo in piedi dalla federazione.
Come fai a promuovere un torneo ridotto così? Come lo vendi ai media? Come attiri sponsor verso una competizione che non interessa nemmeno alla federazione che lo organizza?
Soidog ha scritto: 11 nov 2020, 18:46Sabato giocheremo contro la Scozia, che, da quando ha cominciato a fare scouting sugli eleggibili su vasta scala ed equiparato scientificamente, ha scalato il ranking.
Le sue franchigie sono nei piani alti del Pro 14 e vanno avanti nelle coppe.
Dopo un'annata disastrosa hanno fatto salire il livello dell'Under 20.
Per l'Italia è più opportuno rifarsi a questi esempi perché sono imitabili più rapidamente e facilmente rispetto a quello dell'Argentina dove, come è stato evidenziato, i clubs sono entità che non esauriscono la loro funzione nella pratica e promozione del rugby
Delle franchigie scozzesi non mi interessa nulla.
Se fossi un tifoso della loro nazionale non sarei affatto felice di quei risultati: li considererei "dopati"
Se il livello della loro U20 è salito è una buonissima cosa per loro, ma dubito c'entri qualcosa l'aver raccattato gente in giro per il mondo.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
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jpr williams
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da jpr williams »

30 min ha scritto: 12 nov 2020, 9:57Al Giappone non e' andata tanto male, in 7 anni sono passati dal quindicesimo all' ottavo posto nel ranking, e la loro posizione non e' gonfiata.
Hai mai visto la loro U20? Quella dove no ci sono i giapponesi farlocchi?
Il Giappone ha un sacco di soldi e un sacco di equiparati o giapponesi finti. Ma sotto quello niente, per parafrasare un film anni '80.
Come movimento non esistono. Sono una creazione artificiale.
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Mr Ian »

jpr williams ha scritto: 12 nov 2020, 11:19
30 min ha scritto: 12 nov 2020, 9:57Al Giappone non e' andata tanto male, in 7 anni sono passati dal quindicesimo all' ottavo posto nel ranking, e la loro posizione non e' gonfiata.
Hai mai visto la loro U20? Quella dove no ci sono i giapponesi farlocchi?
Il Giappone ha un sacco di soldi e un sacco di equiparati o giapponesi finti. Ma sotto quello niente, per parafrasare un film anni '80.
Come movimento non esistono. Sono una creazione artificiale.
Hai visto le finali dei loro campionati studenteschi con 20.000 persone allo stadio, e forse anche più...come movimento esistono eccome, sono riusciti a coinvolgere i grandi sponsor appoggiano le squadre locali, si sono fatti assegnare un mondiale ed hanno ottenuto scalpi di livello...che vogliamo fare finta che non esistano è un conto, ma se si afferma questo, allora noi giochiamo a rugby con un pallone quadrato
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Garry »

jpr williams ha scritto: 12 nov 2020, 11:17
Soidog ha scritto: 11 nov 2020, 18:46Non è che se si segue quello che hanno fatto in Irlanda, che per inciso negli anni '90 era in crisi di risultati, si debba trascurare la formazione dei giovani Italiani e il Top 10 vada verso il tracollo.
Il campionato nazionale è tracollato per mancanza di interesse dovuta allo scadimento del livello, diretta conseguenza del trasferimento in blocco dei migliori giocatori alle franchigie. Con il che sono spariti sponsor e investimenti.
È esattamente il contrario di quello che è successo.
Le franchigie sono nate per salvare i giocatori di interesse nazionale dal tracollo del campionato. Tracollo tecnico ma soprattutto economico per la mancanza di sponsor di un certo spessore. Giocatori che ricevevano compensi da fame avrebbero finalmente avuto la possibilità di dedicarsi completamente al rugby.
La memoria non è il nostro forte, evidentemente

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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Garry »

jpr williams ha scritto: 12 nov 2020, 11:17 Vedere la propria squadra trasformata in una specie di allevamento da cui i giocatori passano solo nella speranza di scappare a guadagnare da un'altra parte è difficile da accettare per un tifoso.
Naturalmente solo nel caso che un giocatore vada in una franchigia.
Il tifoso invece accetta di buon grado ed è felice quando il giocatore del proprio club magari viene scippato dal Calvisano.
Che strano, a jpr non piacciono i flussi in uscita da Calvisano, ma quelli in entrata no, quelli vanno bene. I club dai quali provengono i giocatori del Calvisano non contano nulla. “Io so’ io e voi...” :-]

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Re: La caduta finale dal Tier 1

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acarraro306 ha scritto: 12 nov 2020, 10:33 Infatti hanno abbandonato il Super10/12 per concentrarsi sul campionato nazionale prima della RWC .
Cioè l’opposto della nostra strategia
NO, e' che la loro strategia di concentrare tutto al vertice per stimolare il movimento ha avuto successo, per cui non ne hanno piu' un gran bisogno.
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Re: La caduta finale dal Tier 1

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Mr Ian ha scritto: 12 nov 2020, 11:30Hai visto le finali dei loro campionati studenteschi con 20.000 persone allo stadio, e forse anche più...come movimento esistono eccome, sono riusciti a coinvolgere i grandi sponsor appoggiano le squadre locali, si sono fatti assegnare un mondiale ed hanno ottenuto scalpi di livello...che vogliamo fare finta che non esistano è un conto, ma se si afferma questo, allora noi giochiamo a rugby con un pallone quadrato
E allora perchè la loro U20 gioca le finali col Portogallo invece che essere fra le tier 1?
Perchè per fare una nazionale devono inventarsi anagrafi creative?
Come movimento cosa producono?
E poi, pensiamo siano un modello da imitare? Abbiamo le grandi aziende che foraggiano i loro club, che peraltro quei soldi li usano per prendere solo stranieri a fine carriera?
Vuoi davvero che diventiamo così?
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