Osservatorio italiani all'estero

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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Garry
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Garry » 9 mar 2021, 17:17

speartakle ha scritto:
9 mar 2021, 16:58
Garry ha scritto:
9 mar 2021, 16:47
Prima di fare ipotesi astruse e fantasiose, leggete il dato puro e semplice. I giocatori (stando alle parole di Smith) hanno nei polmoni e nelle gambe energie per percorrere il 40% di strada in più rispetto a prima.
Se fosse vero sarebbe un'enormità. Ma con i GPS deve essere vero per forza.

Come ho già detto, se ai miei tempi ci fosse stato il gps, c'erano giocatori diventati famosi e anche nazionali che avrebbero avuto la carriera rovinata per sempre
si Garry ma stiamo discutendo di un dato messo in una intervista che non abbiamo idea a cosa faccia riferimento. Quel 40% in valore non me ne faccio nulla, mi basta solo a capire che evidentemente c'è un miglioramento nella performance fisica. Poi c'è tutto il resto che riguarda come collegare performance fisica con il gioco, difesa ecc...
Spero che oltre alla performance fisica si riesca anche a migliorare la parte la parte di gioco, soprattutto la difesa, che mi sembra l'area più in difficoltà.
No, non buttiamo sempre tutto nel sospetto e nell'incertezza. Non facciamo i "NoVax".
Smith è stato molto chiaro: secondo i dati rilevati dai GPS la squadra percorre oggi in campo un chilometraggio di circa il 40% superiore al recente passato.
Al massimo ci si può chiedere a quale "recente passato" si riferisca, ma anche se fossero 5 anni fa sarebbe comunque un dato importante.
Fra i 1000 aspetti da migliorare c'è un aspetto in cui siamo a buon punto? BENE, mettiamolo in saccoccia erriamo di migliorare da qualche altra parte.
Forse è finita l'epoca in cui a un nostro avversario bastavano 3 fasi per ritrovarsi puntualmente davanti praterie sconfinate.

"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
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speartakle
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da speartakle » 9 mar 2021, 17:17

Mr Ian ha scritto:
9 mar 2021, 17:09
speartakle ha scritto:
9 mar 2021, 17:06
Mr Ian ha scritto:
9 mar 2021, 16:48
Abbiamo già visto con le ultime 20 che puntando forte sulla fisicità raggiungiamo dei buoni risultati a livello giovanile, ma poi non bastano più, serve altro..Ryan in U20 come fisicità passava quasi inosservato, però giocava e si muoveva come una terza linea, poi ha iniziato a mettere massa ed oggi è un forte candidato a far parte dei Lions.
e sarei d'accordo, però noi di Ryan non fisicati trascurati, ma anche grezzi, non ce ne sono. Un Ryan in Italia non sarebbe stato escluso da nessun percorso. Un Larmour con le doti di agilità e rapidità che ha, anche senza bagaglio tecnico sarebbe arrivato in nazionale, non sarebbe stato escluso da nessuna parte.
é tutta gente che ha comunque delle doti atletiche che levati anche senza bisogno di stimolarle troppo...
i nostri problemi però sono le doti tecniche su cui bisognerebbe lavorare da subito. Non posso più leggere che in nazionale stiamo lavorando il gioco al piede ed il gioco aereo. Perchè nelle franchigie non lo fai? nelle accademie non lo fai? Può bastare un mese di ritiro con la nazionale per migliorare un area del gioco che oggi è fondamentale?
A me queste dichiarazioni degli staff nazionali che sembrano scollegate dal quotidiano dei giocatori mi fanno sempre più ammattire...
eh ovvio che no non basta l'allenamento in nazionale... quello serve per creare focus sull'area specifica che di volta in volta ti serve...
credo manchi collegamento tra le attività che vengono fatte nei vari step (CDF, Accademie, Franchigie)
Sarebbe carino vedere la programmazione delle attività di un mese di CDF o Accademia

supermax
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da supermax » 9 mar 2021, 17:22

In realtà la parte più interessante dell'intervista di Smith è quella in cui dice che la nazionale deve avere un gioco, un'identità che la renda riconoscibile e, soprattutto, non uguale alle altre. Il problema è che questa identità non la costruisci in nazionale ma deve venire dalla formazione che ricevi in giovanile. Non abbiamo una scuola tecnica che curi le nostre specificità, ma spesso scimmiottiamo il rugby che va per la maggiore. Per dire, è inutile che cerchiamo bisonti per giocare alla sudafricana, dobbiamo sviluppare altre qualità che vanno dalla fantasia alla "lettura" delle situazioni di gioco rotte. Credo sia quello che da un pò di tempo si cerca di fare e che ha portato a qualcosa a livello di under. Ma bisogna svilupparlo in un numero sufficiente di giocatori altrimenti possiamo avere 10-15 giocatori "degni" del livello 6N e tutto il resto no. E allora bisogna sperare che stiano tutti bene, cosa che non avviene quasi mai.

speartakle
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da speartakle » 9 mar 2021, 17:25

Garry ha scritto:
9 mar 2021, 17:17
si Garry ma stiamo discutendo di un dato messo in una intervista che non abbiamo idea a cosa faccia riferimento. Quel 40% in valore non me ne faccio nulla, mi basta solo a capire che evidentemente c'è un miglioramento nella performance fisica. Poi c'è tutto il resto che riguarda come collegare performance fisica con il gioco, difesa ecc...
Spero che oltre alla performance fisica si riesca anche a migliorare la parte la parte di gioco, soprattutto la difesa, che mi sembra l'area più in difficoltà.
No, non buttiamo sempre tutto nel sospetto e nell'incertezza. Non facciamo i "NoVax".
Smith è stato molto chiaro: secondo i dati rilevati dai GPS la squadra percorre oggi in campo un chilometraggio di circa il 40% superiore al recente passato.
Al massimo ci si può chiedere a quale "recente passato" si riferisca, ma anche se fossero 5 anni fa sarebbe comunque un dato importante.
Fra i 1000 aspetti da migliorare c'è un aspetto in cui siamo a buon punto? BENE, mettiamolo in saccoccia erriamo di migliorare da qualche altra parte.
Forse è finita l'epoca in cui a un nostro avversario bastavano 3 fasi per ritrovarsi puntualmente davanti praterie sconfinate.
[/quote]

Garry ma che centrano i no vax, ho scritto infatti che "mi basta solo a capire che evidentemente c'è un miglioramento nella performance fisica" in questo caso che corriamo di più. Poi che questo come sia legato a tutto il resto è da vedere, da capire ecc (è il 40% in più generale? è il 40% in più senza palla? è il 40% in più in attacco, in difesa ecc). Tutto qui. Niente no vax o altre stronzate.

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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Man of the moment » 9 mar 2021, 17:26

Mr Ian ha scritto:
9 mar 2021, 16:48
Soidog ha scritto:
9 mar 2021, 16:13
Mr Ian ha scritto:
9 mar 2021, 15:29
A me le cose che dice Smith fanno paura, ma veramente siamo sicuri di aver chiamato la persona giusta? Lo preferisco più come coach dell attacco...
+1
Abbiamo soluzioni ottime a km zero.
Crowley e/o Bradley. Specie il secondo, che è già sotto contratto con la Fir.
Se aumenti del 40% le distanze percorse dai giocatori in partita, ma subisci una caterva di mete, il fitness serve solo come specchietto per le allodole.
sono discorsi strani, aumenti i metri percorsi, come facciano di questi tempi? che quasi mai raggiungiamo la linea del vantaggio e indietreggiamo di 5m alla volta?
Il problema qual è, l elusività nell impatto o la potenza dell impatto? perchè se un Cannone arriva a contatto già accartocciato, hai voglia di fargli fare fitness.
Per le skills ci adegueremo, come abbiamo fatto fin ora, con giocatori con prestazioni di bassa Prod2, perchè Trulla e Sperandio dopo le tre partite giocate al massimo potrebbero giocare in Eccellenza, con tutto il massimo rispetto per i ragazzi.
Abbiamo già visto con le ultime 20 che puntando forte sulla fisicità raggiungiamo dei buoni risultati a livello giovanile, ma poi non bastano più, serve altro..Ryan in U20 come fisicità passava quasi inosservato, però giocava e si muoveva come una terza linea, poi ha iniziato a mettere massa ed oggi è un forte candidato a far parte dei Lions.
Voglio almeno 45 giocatori di livello internazionale, ma se hai fatto giocare sempre i soliti nomi ignorando ragazzi che veramente meritavano la convocazione, non che fossero fuoriclasse ignorati, ma un Fuser cosa dovrebbe fare di più? Volare?
Per me Smith ad oggi è forse il peggior ct che abbiamo avuto nella storia recente, seppur in termini tecnici e di gioco è di gran lunga il migliore...a questo punto le convocazioni non le fa lui? allora potrei capire...
Ti ho sempre letto (da quel poco tempo che sono sul forum) con ammirazione Ian e devo dire che mai ti avevo visto così arrabbiato. Alcune scelte di Smith non convincono nessuno, qualche domanda in conferenza ci potrebbe stare

Garry
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Garry » 9 mar 2021, 17:30

speartakle ha scritto:
9 mar 2021, 17:25
Garry ma che centrano i no vax, ho scritto infatti che "mi basta solo a capire che evidentemente c'è un miglioramento nella performance fisica" in questo caso che corriamo di più. Poi che questo come sia legato a tutto il resto è da vedere, da capire ecc (è il 40% in più generale? è il 40% in più senza palla? è il 40% in più in attacco, in difesa ecc). Tutto qui. Niente no vax o altre stronzate.
Uno dice una cosa chiara e tu rispondi "non abbiamo idea a cosa faccia riferimento"? Sembra l'atteggiamento di chi mette in dubbio he il sole sorge ad est.
Ci siamo lamentati per anni delle performance fisiche degli azzurri, del "crollo del sessantesimo", dell'inferiorità fisica, e il coach ha portato un dato importante e chiaro. Mi sembra chiaro a cosa faccia riferimento.
Poi, sì, ci sarà tutto il resto, ma si deve riconoscere che prima c'era questa zavorra in più

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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Garry » 9 mar 2021, 17:35

speartakle ha scritto:
9 mar 2021, 17:25
...è il 40% in più generale? è il 40% in più senza palla? è il 40% in più in attacco, in difesa ecc...
E' la rilevazione del satellite, non ti dice se avevo la palla in mano e cose del genere. È il puro dato atletico, quello a cui tutti imputavano le sconfitte del passato.
Adesso questo alibi sembra non esserci più. Se la cosa sarà confermata è sicuramente un bel passo avanti, tutto qui.

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speartakle
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da speartakle » 9 mar 2021, 17:42

supermax ha scritto:
9 mar 2021, 17:22
In realtà la parte più interessante dell'intervista di Smith è quella in cui dice che la nazionale deve avere un gioco, un'identità che la renda riconoscibile e, soprattutto, non uguale alle altre. Il problema è che questa identità non la costruisci in nazionale ma deve venire dalla formazione che ricevi in giovanile. Non abbiamo una scuola tecnica che curi le nostre specificità, ma spesso scimmiottiamo il rugby che va per la maggiore. Per dire, è inutile che cerchiamo bisonti per giocare alla sudafricana, dobbiamo sviluppare altre qualità che vanno dalla fantasia alla "lettura" delle situazioni di gioco rotte. Credo sia quello che da un pò di tempo si cerca di fare e che ha portato a qualcosa a livello di under. Ma bisogna svilupparlo in un numero sufficiente di giocatori altrimenti possiamo avere 10-15 giocatori "degni" del livello 6N e tutto il resto no. E allora bisogna sperare che stiano tutti bene, cosa che non avviene quasi mai.
la storia dell'identità italiana, delle specificità italiane, francamente mi sembra un discorso a cui ci si aggrappa quando non si sa cosa dire (non dico rispetto a te). Quale sarebbe la nostra scuola? un tempo era legata ad un rugby di scuola francese Villepreux/Fourcade Coste, poi in parte è virato verso un'attenzione alle fasi statiche, uomini di mischia/maul. Il fatto è che non c'è una nostra scuola, non siamo bravi in qualcosa di specifico perchè una scuola, una filosofia di gioco viene fuori quando c'è una cultura condivisa che va talmente nel profondo del gioco che lo innova, lo cambia, lo influenza lo indirizza, quando si ha padronanza del gioco dei suoi meccanismi. Del gioco attuale però non quello di 30 anni fa. Oggi non c'è questa cosa. Chi portava un certo tipo scuola è rimasto ancorato a quello senza muoversi da li.
Ora dirò una generalizzazione che ovviamente fa di tutti un mucchio ma che sento: i vecchi della scuola italiana (quella di Vlliepreux/coste) sono rimasti a quello, sono rimasti a quel rugby rifiutando un approccio diverso a confrontarsi con il professionismo a proporre qualcosa di proprio, a metterlo in pratica. E oggi stanno scomparendo dai campi lasciando un vuoto formativo. Sono stati padroni del rugby per buon tempo e non hanno lasciato nulla in eredità di diverso da quello che avevano appreso. Hanno replicato, non compreso e sviluppato.

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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da PassatorScortese » 9 mar 2021, 17:49

Ma siamo sicuri che le doti atletiche dei nostri ragazzi non ci siano? Io ho visto fare dei movimenti elusivi a Balocchi del Colorno che in nazionale devo ancora vedere..

speartakle
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da speartakle » 9 mar 2021, 17:53

Garry ha scritto:
9 mar 2021, 17:30
Uno dice una cosa chiara e tu rispondi "non abbiamo idea a cosa faccia riferimento"? Sembra l'atteggiamento di chi mette in dubbio he il sole sorge ad est.
Ci siamo lamentati per anni delle performance fisiche degli azzurri, del "crollo del sessantesimo", dell'inferiorità fisica, e il coach ha portato un dato importante e chiaro. Mi sembra chiaro a cosa faccia riferimento.
Poi, sì, ci sarà tutto il resto, ma si deve riconoscere che prima c'era questa zavorra in più
40% in più rispetto a quando? alla sua prima partita dello scorso 6N? rispetto a prima del mondiale?
E si si può risalire all'attività con e senza palla dai gps.
Ad ogni modo ci lamentiamo ancora delle performance fisiche dei nostri e dei crolli al 60esimo,e l'inferiorità fisica lo sai anche tu che non è solo fiato (metri percorsi).
daje garry tra l'altro non stavo neanche mettendo in discussione Smith, dicevo solo che non vale la pena discutere su un dato messo li così. Manca tutto il resto di contesto che ovviamente in una intervista magari non puoi approfondire..

Garry
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Garry » 9 mar 2021, 18:03

Per me vale la pena, per tutto quello che ho scritto prima.
Quando vedrò in tv comparire la didascalia che il nostro pacchetto è 100 kg più pesante di quello dell'Inghilterra ne prenderò buona nota.
Se nel frattempo avremo imparato a sfruttare queste caratteristiche ce ne accorgeremo di sicuro.

Nell'attesa, dobbiamo trovare questa misteriosa "via italiana al rugby"...
Perché se non si è capito, il fatto che Smith insista sul dicorso che dobbiamo esser imprevedibili, elusivi, dobbiamo sorprendere l'avversario, per me vuol dire soltanto che attualmente non possiamo competere con il fisico e dobliamo trovare strade alternative, tutto qui. IMHO

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macomemai
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da macomemai » 9 mar 2021, 18:29

per forza fanno più strada. con tutte le volte che devono andare dietro ai pali e poi tornare a metà campo... :-]

Mr Ian
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Mr Ian » 9 mar 2021, 19:13

speartakle ha scritto:
9 mar 2021, 17:42
supermax ha scritto:
9 mar 2021, 17:22
In realtà la parte più interessante dell'intervista di Smith è quella in cui dice che la nazionale deve avere un gioco, un'identità che la renda riconoscibile e, soprattutto, non uguale alle altre. Il problema è che questa identità non la costruisci in nazionale ma deve venire dalla formazione che ricevi in giovanile. Non abbiamo una scuola tecnica che curi le nostre specificità, ma spesso scimmiottiamo il rugby che va per la maggiore. Per dire, è inutile che cerchiamo bisonti per giocare alla sudafricana, dobbiamo sviluppare altre qualità che vanno dalla fantasia alla "lettura" delle situazioni di gioco rotte. Credo sia quello che da un pò di tempo si cerca di fare e che ha portato a qualcosa a livello di under. Ma bisogna svilupparlo in un numero sufficiente di giocatori altrimenti possiamo avere 10-15 giocatori "degni" del livello 6N e tutto il resto no. E allora bisogna sperare che stiano tutti bene, cosa che non avviene quasi mai.
la storia dell'identità italiana, delle specificità italiane, francamente mi sembra un discorso a cui ci si aggrappa quando non si sa cosa dire (non dico rispetto a te). Quale sarebbe la nostra scuola? un tempo era legata ad un rugby di scuola francese Villepreux/Fourcade Coste, poi in parte è virato verso un'attenzione alle fasi statiche, uomini di mischia/maul. Il fatto è che non c'è una nostra scuola, non siamo bravi in qualcosa di specifico perchè una scuola, una filosofia di gioco viene fuori quando c'è una cultura condivisa che va talmente nel profondo del gioco che lo innova, lo cambia, lo influenza lo indirizza, quando si ha padronanza del gioco dei suoi meccanismi. Del gioco attuale però non quello di 30 anni fa. Oggi non c'è questa cosa. Chi portava un certo tipo scuola è rimasto ancorato a quello senza muoversi da li.
Ora dirò una generalizzazione che ovviamente fa di tutti un mucchio ma che sento: i vecchi della scuola italiana (quella di Vlliepreux/coste) sono rimasti a quello, sono rimasti a quel rugby rifiutando un approccio diverso a confrontarsi con il professionismo a proporre qualcosa di proprio, a metterlo in pratica. E oggi stanno scomparendo dai campi lasciando un vuoto formativo. Sono stati padroni del rugby per buon tempo e non hanno lasciato nulla in eredità di diverso da quello che avevano appreso. Hanno replicato, non compreso e sviluppato.
uno dei migliori interventi dell anno che condivido in toto.
Attenzione, ci sono stati e ci sono dei grandissimi allenatori italiani, ma per me c'è un problema di fondo, non fanno rete, non spingono per creare qualcosa di comune.
C'è l atteggiamento a custodire gelosamente il "sapere", che poi a veder bene ha l amaro sapore della mediocrità

SilverShadow
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da SilverShadow » 9 mar 2021, 21:29

Il centro 24enne Sione Tuipulotu, ex Wallabies u20 che qualche settimana fa è stato preso dai Glasgow Warriors anche in ottica nazionale scozzese, a quanto pare era eleggibile anche per l'Italia...

"Jaqueline emigrated from Glasgow to Melbourne as a young woman, met an Italian man and raised her children in Frankston, on the city’s southeast fringes. Her daughter, Sione’s mother, married a Tongan labourer-cum-nightclub bouncer"

https://www.rugbypass.com/news/sione-tu ... ustrailia/

Ps A quanto pare il fratello diciannovenne Mosese gioca nei Waratahs. C'è qualche speranza che gli scout FIR si muovano?

Pps Se fossi il prossimo presidente FIR un incarico a Ghiraldini per lo scouting in Francia lo darei. Vive a Tolosa, ha una rete di conoscenze ampia ed è uno dei nostri ex nazionali più famosi...

GrazieMunari
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da GrazieMunari » 10 mar 2021, 0:21

SilverShadow ha scritto:
9 mar 2021, 21:29
Il centro 24enne Sione Tuipulotu, ex Wallabies u20 che qualche settimana fa è stato preso dai Glasgow Warriors anche in ottica nazionale scozzese, a quanto pare era eleggibile anche per l'Italia...

"Jaqueline emigrated from Glasgow to Melbourne as a young woman, met an Italian man and raised her children in Frankston, on the city’s southeast fringes. Her daughter, Sione’s mother, married a Tongan labourer-cum-nightclub bouncer"

https://www.rugbypass.com/news/sione-tu ... ustrailia/

Ps A quanto pare il fratello diciannovenne Mosese gioca nei Waratahs. C'è qualche speranza che gli scout FIR si muovano?

Pps Se fossi il prossimo presidente FIR un incarico a Ghiraldini per lo scouting in Francia lo darei. Vive a Tolosa, ha una rete di conoscenze ampia ed è uno dei nostri ex nazionali più famosi...
Aspettiamo che segni una decina di mete nel Super 10 o che si proponga lui. Meglio non rischiare...

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