GrazieMunari ha scritto: ↑24 ott 2021, 21:52
Beh, se consideriamo le Zebre la squadra dell'oratorio in cui giocano vecchi amici e qualche giovincello di belle speranze (per l'oratorio), possiamo considerare un clamoroso successo il solo fatto di esser presenti in un torneo internazionale.
E ancor più successo nel caso considerassimo le Zebre zebre, un miracolo vederle confrontarsi con esseri umani, anche se gli zoccoli un po' aiutano.
Se invece considerassimo le Zebre come la 2° squadra d'Italia in cui giocano 21 giocatori con Caps Internazionali (per gli amici, l'altra metà della Nazionale) + altri 12 ragazzi con tanti Caps in U21 + stranieri vari , allora forse sarebbe anche ora di farsi due domande di fronte all'ennesima sconfitta di una squadra impostata malissimo a livello di gioco.
Anche perchè se giustifichi le Zebre, cosa lo giochiamo a fare il 6N visto che metà dei convocati non ne vincono mezza contro le riserve delle riserve dei convocati altrui?
Mettiamoci d'accordo:
- o sti ragazzi son scarsi e quindi Bradley ha vinto meritatamente il titolo di Allenatore dell'anno per aver vinto 4 partite in 1 anno
- o sti ragazzi son bravini e quindi Bradley è scarso visto che non ne riesce a sfruttare le doti, e quindi il titolo di Allenatore dell'anno è una presa per i fondelli
P.S. ieri le Zebre han giocato con 5 stranieri: Bello, Sisi, Tuivati, Cronje e Laloifi.
La Benetton ha vinto la Coppa schierandone 7.
La squadra impostata malissimo a livello di gioco sabato aveva forse (e dico forse) un leggero predominio in mischia nei primi minuti, per il resto era per curricula e qualità dei giocatori in campo nettamente inferiore a Edimburgo.
Lasciamo perdere per il momento il discorso gestionale, vero vulnus della questione, perchè converrai con me che un management operante a questo livello che si ritrova a firmare giocatori ad agosto e settembre non sta facendo bene il suo lavoro.
Ora, partendo da questi presupposti, mi devi spiegare a cosa ti appigli per vincere partite come quelle di sabato.
L'unica che viene in mente anche a me è rallentare il più possibile, sporcare quanto possibile il possesso avversario e sacrificarsi in difesa. Cose che, se riguardi la partita, le Zebre hanno fatto fino ad esaurimento energie (quanti turnover hanno fatto nei primi 50 minuti? Quanto ha retto la difesa schierata?).
Se hai altri piani per portare a casa questo tipo di partite contro avversari più lunghi e più forti scrivilo, perché a me onestamente non vengono in mente.
A questo va aggiunto poi che, nella già risicata rosa, alcuni elementi non tengono (più) il livello, e allora si vede lo spettacolo abbastanza indecoroso a livello individuale dell'ultimo quarto di partita.
Se ho una rosa che al momento non arriva a 40 elementi (e sto contando gli infortunati) e devo affrontare squadre qualitativamente migliori e con almeno dieci giocatori in più nel roster, io allenatore a che santo devo votarmi?
E tornando al discorso gestionale: se io sono costretto a raccattare giocatori a mercato chiuso, ad organizzare due amichevoli poi diventate una contro una squadra di un campionato di altro livello, a dover ogni due anni (o anche meno) cercare di convincere imprenditori locali ad investire in qualcosa più simile ad una fusione a freddo che ad una squadra, secondo te la prima cosa da fare è cacciare l'allenatore? O magari cerco di dare all'allenatore strumenti adatti ad ottenere risultati migliori?
Sul titolo di allenatore dell'anno: nel 2019 il trofeo l'ha vinto Crowley, che non mi risulta aver trionfato in finale contro Leinster. Gliel'hanno dato (giustamente) per i risultati ottenuti tenendo in considerazione vari aspetti, tra cui il parco giocatori non attrezzato quanto quello di altre squadre. Delle due l'una: o hanno preso in giro anche Crowley oppure Bradley due cose buone con le Zebre le ha fatte. A meno che tu non parta dal presupposto che Zebre, Leinster e Treviso in questo momento hanno capacità e rose simili, perchè forse allora parliamo di sport diversi.