Ginochiarse e dare la grazie a Calvisano

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Moderatore: Emy77

malaga
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Messaggio da malaga »

orme, ha mai sentito parlare delle strutture che ci sono a Parma? O i complimenti dobbiamo sentirceli fare solo dai club stranieri che vengono in visita qui?
orme53
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Messaggio da orme53 »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 23-12-2005 alle ore 22:26, malaga wrote:
<BR>orme, ha mai sentito parlare delle strutture che ci sono a Parma? O i complimenti dobbiamo sentirceli fare solo dai club stranieri che vengono in visita qui?
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->Difatti ho anche detto che avrei accettato correzzioni.
<BR>Comunque io parlavo di strutture di un solo club non della provincia.
Per noi lombardo occidentali, che abbiamo subito a suo tempo l'occupazione della serenissima, sa dis "sghei"!!!!
Midmind
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Messaggio da Midmind »

Mi trovo d' accordo con Pier .....il punto,non è che Clavisano sbagli in qualcosa....è Cavinato che pecca in modo spropositato di presunzione.Calvisano è un ottima società,ma lungi l' idea che il movimento debba dirgli grazie.
<BR>Nulla è stato fatto per il movimento.
orme53
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Messaggio da orme53 »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 24-12-2005 alle ore 10:24, Midmind wrote:
<BR>Mi trovo d' accordo con Pier .....il punto,non è che Clavisano sbagli in qualcosa....è Cavinato che pecca in modo spropositato di presunzione.Calvisano è un ottima società,ma lungi l' idea che il movimento debba dirgli grazie.
<BR>Nulla è stato fatto per il movimento.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->se Calvisano non ha fatto nulla per il movimento, ci sarà ben qualche altra società che lo ha fatto. me le potresti elencare e dirmi cosa hanno fatto di diverso da Calvisano?
Per noi lombardo occidentali, che abbiamo subito a suo tempo l'occupazione della serenissima, sa dis "sghei"!!!!
i-ching
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Messaggio da i-ching »

ognuno fa per se. non c'è nessuno che faccia le cose per la gloria o per altruismo.
<BR>chiunque fa qualcosa di positivo fa qualcosa per il movimento.
<BR>Ma non esiste nessuno da ringraziare, ne tantomeno dovrebbe esistere qualcuno che "pretenda" ringraziamenti, salamelecchi o omaggi.
THAKER
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Messaggio da THAKER »

«Il Calvisano tirerà fuori gli artigli» - Giornale di Brescia
<BR> Il coach Andrea Cavinato fa il punto della situazione del Ghial dopo il girone d’andata del Super 10 e le sconfitte in Heineken Cup.
<BR>Una squadra fatta per combattere. Gli stranieri? Lasciate tempo a Kruger.
<BR>Il Calvisano finisce il 2005 come l’aveva cominciato: con tre sconfitte consecutive, una in campionato, due in Heineken Cup. In mezzo però troneggia lo scudetto conquistato a maggio, il primo della società giallonera, un risultato che da solo vale ovviamente l’intera stagione. Un successo, insieme a quello della U21, che pareva il preludio di un regno incontrastato in Italia e di grandi ambizioni all’estero.
<BR>
<BR>La nuova stagione internazionale, viceversa, ha riproposto la solita congenita incapacità delle formazioni italiane di competere con le rivali straniere. Costruito con il pensiero alla Celtic League, il Calvisano di quest’anno, peraltro, soffre anche in campionato, dove ha perso tre partite (Viadana, Parma e Gran) e ha pareggiato in casa con il Treviso. C’è qualcosa che non va? Dal punto di vista tecnico, rispetto alla fine della scorsa stagione, l’organico non si è rafforzato: i nuovi stranieri non paiono capaci di far fare un vero salto di qualità e non c’è più Ackermann, che nel momento decisivo dello scorso campionato seppe diventare il vero punto di riferimento di una mischia eccezionale. Infine c’è il difficile rapporto tra l’allenatore e la squadra: la sera dello scudetto, nel pullman che li riportava a casa, i neocampioni d’Italia festeggiarono cantando a squarciagola un ritornello che inneggiava a «Cavinat allenatore matt». Sì, perché il rapporto di Andrea Cavinato con la squadra giallonera, fin dal suo arrivo nell’estate del 2004, è sempre stato sull’orlo della crisi di nervi, con il coach pronto ad esplodere, quando le cose non vanno come lui vorrebbe, e i giocatori talvolta perplessi, per non dire innervositi, davanti ad atteggiamenti originali o non del tutto condivisi. Cominciamo da qui: Cavinato, un anno e mezzo dopo il suo arrivo alla Ghial, il rapporto con la squadra è sempre turbolento? «Ho un carattere difficile, su questo non c’e dubbio. Sono testardo, puntiglioso e meticoloso. Se sono convinto di una cosa voglio portarla fino in fondo, la studio, la analizzo e faccio fatica a trovare un compromesso se qualcuno non la condivide. È la mia forza e il mio limite. A volte sono anche troppo diretto nell’esprimermi e nel rivolgermi alle persone. Alcuni hanno imparato a conoscermi, altri soffrono questo aspetto della mia personalità. Sicuramente qualche problema di relazione c’è stato, ma adesso mi pare che sia tutto più tranquillo e io stesso credo di essermi ammorbidito». La squadra, tuttavia, continua ad avere sbalzi di umore. «Dobbiamo diventare più spietati, essere sempre concentrati. La differenza tra noi e la grandi squadre straniere è che loro quando possono rifilarti cinquanta punti lo fanno senza esitazione. In Italia non abbiamo ancora questa mentalità. È un problema dei giocatori, ma anche di tutto il club, compresi dirigenti e staff tecnico. Dobbiamo imparare a non tirarci indietro, mai». Questo in generale. Dal punto di vista tecnico, però, la mano di Cavinato, a Calvisano, si fatica a riconoscerla. A volte la squadra sembra non avere un progetto di gioco chiaro: lotta, combatte, questo sì, ma pare mancare di un’opzione alternativa. «Io non credo che in una squadra si debba vedere realizzato il disegno dell’allenatore. L’allenatore per essere efficace deve organizzare al meglio le risorse che ha. Guai essere schiavi di un modello da imporre a tutti i costi. Per storia e tradizione il Calvisano è una squadra aggressiva, che fa del combattimento la sua arma migliore. I miei concetti sono semplici: pressione, recupero e contrattacco. Credo che la partita in cui quell’idea di gioco si è vista applicata meglio sia stata la finale con il Treviso» Quest’anno però poco o niente. «Per giocare in quel modo servono grande reattività e velocità, non è sempre semplice. Per questo c’è anche un altro aspetto sul quale sto lavorando: la capacità di ritrovare rapidamente l’ordine e l’organizzazione nella confusione. Il gioco è di per se stesso rottura degli equilibri statici, disordine. Una cosa importante, per me, è imparare a recuperare velocemente la propria impostazione di base, anche nei momenti concitati di un match. Questo può aiutarci a trovare uno standard di rendimento più uniforme». Ma gli stranieri chi li ha scelti? I nuovi arrivati non sono i fuoriclasse che la platea si aspettava o, quantomeno, vedi Brosnihan, non hanno le caratteristiche che servivano alla squadra. «Brosnihan e Van Schalkwyk sono buoni giocatori. Ma è chiaro che, dal punto di vista tattico, quello più importante, quello al quale vengono affidate le chiavi del gioco è il numero 10. In questa posizione Kruger ha sicuramente più bisogno di tempo degli altri per adattarsi. Il suo gioco al piede, soprattutto gli spostamenti in campo aperto, devono ancora migliorare. Lo aspettiamo. Quanto alla società, abbiamo fatto il calcolo che nei prossimi mesi saranno circa una ventina i giocatori del Calvisano impegnati con le varie nazionali (comprese la A e la U19). Credo pertanto che la squadra abbia un gruppo di primissimo piano e che tutto il rugby italiano debba essere grato a questo club per quello che sta facendo, soprattutto con i giovani. Io stesso mi reputo un allenatore giovane (42 anni ndr) e sono orgoglioso di far parte di questo progetto». Dunque, partenza lenta per dare tutto nel momento che conta? «Fidatevi, al dunque ci saremo». A decidere se anche il 2006 in casa Ghial sarà un anno da ricordare sarà pertanto, come sempre, il tanto bistrattato campionato. Come dire: lo scudetto è meglio vincerlo anziché lasciarlo al Treviso.
benny69
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Messaggio da benny69 »

€15.000.000??? :-]
alvi
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Messaggio da alvi »

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<BR> 24-12-2005 alle ore 11:48, orme53 wrote:
<BR><!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 24-12-2005 alle ore 10:24, Midmind wrote:
<BR>Mi trovo d' accordo con Pier .....il punto,non è che Clavisano sbagli in qualcosa....è Cavinato che pecca in modo spropositato di presunzione.Calvisano è un ottima società,ma lungi l' idea che il movimento debba dirgli grazie.
<BR>Nulla è stato fatto per il movimento.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->se Calvisano non ha fatto nulla per il movimento, ci sarà ben qualche altra società che lo ha fatto. me le potresti elencare e dirmi cosa hanno fatto di diverso da Calvisano?
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Nessuno ha fatto nulla...............il punto è che nessuno chiede di essere ringraziato...................
pier12345
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Messaggio da pier12345 »

<!-- BBCode Start --><B>«Io non credo che in una squadra si debba vedere realizzato il disegno dell’allenatore</B><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>PAROLI DI CAVINATO!!
<BR>MA QUESTO E PROPRIO STRANO..!
<BR>
<BR>ecco esattamnete quello che un allenatore dovrebbe fare...!!
<BR>ma andiamo...con la calita del rosa di calvisano..con tutto rispetto..i risultati non sono essatamneti glorioso..ed il stilo di gioco e per dire lo diplomatico...mediocre.
<BR>
<BR>1) romagnoli....LUI STAMPA SUL SQUADRA UNA CHIARA IDENTITA..per bene o male..Viadana sempre gioca al 100%...
<BR>2) GREEN...idem ..ordinato...eficace...clinico
<BR>3) Casagrande....gioco molto aperto..con la mentalita di lasicare che i giocatori esprimono sul campo
<BR>4) gran parma...un chiaro stilo di gioco....3 o 4 fasi con gli avanti..poi canale uno poi...aprono il gioco
<BR> e cosi via...
<BR>
<BR>Cavinato ovviamente capisce di rugby..se non Calvisano non lo avrebbe ingaggiato...PERO CREDO CHE CALVISANO MANCA UNA CHAIRO IDENTITA SUL CAMPO...
<BR>AL MENO LO VEDO IO COSI.
<BR>
<BR>Mi sembra che Cavinato spende troppo tempo guardando ai obiettivi molto lontano...Celtic League ecc. ed invece dovrebbe sistemare il gioco di calvisano .
<BR>Normalmente en un club c'e un stilo di gioca..dal prima squadre fino u-15---
<BR>ed cosi ogni giocaotre impara i metodi del club e poi quando arrivano al prima sqaudra..non hanno grosis problemi di adattarsi.
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