Al di là di arbitri e relative tecnologie, i Chiefs portano a casa un'altra vittoria non convincente, saranno anche momentaneamente primi in classifica ma sono la pallida ombra dello squadrone dell'anno scorso.
Tutte le scuse del mondo, non c'è Sonny Bill, sfilza di infortunati, è difficilissimo ripetersi e l'ansia da prestazione e bla bla bla, ma non hanno ancora trovato il bandolo della matassa. La squadra del 2012 era iraconda sulle ruck, le terze facevano spavento per varietà di compiti svolti egregiamente, in difesa rasentavano l'insuperabile ed erano sicuri, sereni, organizzati da Dio e sempre in controllo delle partite.
Quest'anno altra storia, mancano concentrazione, aggressività, cinismo ed efficacia. E leadership, forse... stasera è tornato Clarke, ma la sua simpatica scelta professionale di lasciare la squadra campione dell'emisfero per andare nella penultima di Celtic League forse è costata cara un po' a tutti. Fossi Rennie adotterei una soluzione delicata e diplomatica: lo terrei in tribuna fino ai playoff. Compresi.
Sembra una squadra che gioca al massimo al 50%. Gli va bene che continuano a segnare una caterva di punti, perchè hanno giocatori istintivi, bravi a leggere le debolezze e gli errori avversari, ma sono spesso iniziative individuali più che lavoro di squadra.
La prima linea, causa rotazione forzata, è molto altalentante; non gioca mai lo stesso tallonatore due volte di fila e le fasi statiche ne soffrono molto (la touche agghiacciante di Elliot appena entrato a momenti gli costa il match); l'assenza di Kerr-Barlow è pesantissima visto che senza di lui, complice la poca incisività sui raggruppamenti, i mediani avversari sembrano in ferie, poi manca proprio il suo guizzo, la sua accelerata improvvisa che ha fatto spesso la differenza. Cruden gioca decentemente ma non è ai livelli dell'anno scorso; la backline gira mediamente abbastanza bene ma a volte si perde in un bicchier d'acqua, fa delle scelte da fucilazione e in difesa è colpita da inspiegabili momenti di letargia acuta.
Le terze sono regredite in maniera impressionante. Messam, di gran lunga miglior blindside dello scorso campionato, oscilla fra il pigro e il fuso, i vari 8 non giocano mai perchè li alternano tanto, e raramente impressionano. Cane, anche stasera, ha fatto una bella partita, bastardata su O'Connor a parte: ha forzato palle perse, difeso decentemente, segnato una meta, e ha di fatto vinto la partita per i suoi creando l'ultima maul che ha girato il possesso finale. In generale sta facendo senza dubbio una buona stagione. Ma l'anno scorso era un tritacarne, faceva dei placcaggi che lasciavano a bocca aperta e imo da questo punto di vista non è allo stesso livello. Non so se le sue prestazioni e quelle di Messam abbiano a che fare con il fatto a cui accennavo qualche post più in su, che hanno la convocazione per gli All Blacks assicurata e quindi cercano di tenersi fisicamente a posto per i test.
Sia come sia, non va bene. Rivoglio lo squadrone che riuscì a vincere il torneo pur avendo perso The Duck.
Quanto ai Blues, l'ho vista a rate perchè ero al ristorante (se volete trovarmi un'altra nazione in cui si vede normalmente il rugby al ristornate, vi sfido), però bravi, massimo rispetto.
Questione di karma anche, nel senso che la settimana scorsa avevano perso senza demeritare troppo, mentre gli Stormers avevano vinto senza troppo meritare, quindi alla fine ciascuno ha ciò che si merita. Nel lunghissimo finale, con 600 fasi Stormers a cercare il drop, ero sicurissimo che l'avrebbero persa cercando di rubare palla e facendo fallo. Invece bravi, hanno evitato di cadere nella trappola e l'hanno portata fuori, pur senza segnare mete. Gran difesa, cervello e gran palle: epici, per utilizare un termine di cui si abusa su questo forum. Contrariamente ai Chiefs, sembrano aver appreso tantissimo dalla sconfitta coi Reds, e hanno vinto con un po' di cinismo pur giocando peggio della settimana scorsa.
A quanto ho visto direi che Luatua si conferma nell'ambito del prodigio; Francis Saili ha dei problemini in difesa e imo sta meglio col 12 che col 13, dove sembra preferibile Ranger nonostante gli svarionelli di handling che ogni tanto evidenzia. Triangolo in generale da coinvolgere di più, non so se sia colpa di Noakes, dei centri (io spunto questa casella), del gameplan o che altro, ma sembrano avere un firepower perennemente sottoutilizzato; Ranger all'ala ormai sembra sprecato, e Piutau dovrebbe giocare più palloni anche quando non glieli calciano in bocca. Va detto che fanno anche tanti errori in fase di passaggio. Mi è sembrato ancor abbastanza buono Weepu, invece.
Gli Stormers segnano due mete ma pagano un po' il loro gioco monotematico, e la disciplina. Tanto calcio territoriale, ma fatto un po' alla catzo di cane... nè Duvenage nè l'apertura col nome strano hanno adoperato il piede come Cristo comanda, e anche Joe Pietersen mi è sembrato notevolmente svarionato. Habana pare anche lui molto attento a non farsi male per arrivare in forma all'inseguimento della pila di Tolone; Jean de Villiers invece è sempre un gran figo. Vermuelen forse ha fatto una prestazione un po' anonima, ma in generale mi impressiona davvero vederlo in campo, anche contro gli Hurricanes continuavo a stupirmi di quanto sia forte, potente e affidabile, tipo Land Rover

. Spies starà forse vivendo un buon momento, ma se nei boks gioca lui è una truffa.
De Allende è fottutamente incredibile, cioè ogni volta sembra entrare in campo con il compito esatto di far perdere la partita ai suoi, davvero una figura fondamentale nel rugby moderno! Quando si alza dalla panchina e si toglie la giacca della tuta, i compagni si grattano le uova fino allo scorticamento. Magico.
Sempre una bella squadra di cagacazzi comunque quella di Capo delle Tempeste: se in ogni match non cominciano un numero x di risse compreso fra 5 e 10, non gli danno il premio partita. Etzebeth, bentornato anche a lui, risponde all'assioma base del rugby sudafricano: "in ogni momento avrai un Bakkies Botha negli Springboks".