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30 min ha scritto: 21 mar 2020, 9:05 Al di fuori del corpo unano il virus mantiene di meno la capacita' infettante in un ambiente caldo e secco. I dati dai paesi caldi lo sosterrebbero, ma non sono sicuro che la rilevazione in quei paesi sia affidabile come in Europa, USA, Cina etc.

Per le influenze normali è da sempre così, in primavera tendono a sparire, speriamo sia così anche per questo. Però l'influenza "normale" di quest'anno è già quasi sparita, dicono i medici, e il virus è ancora prepotentemente qui

Dall'infermiera di un ospedale in Michigan, le cose sono già brutte anche là
https://pbs.twimg.com/media/ETmKhv-XQAM ... name=large

Da 1 o 2 giorni anche i leader dell'eugenetica moderna, applicata al covid 19 per rinforzare la nazione, si sono spaventati. Anche quelli europei. Spero che prima o poi si riesca ad avere dati grezzi più omogenei e modalità di intervento comuni.

PS: mi manca il campo

Gorgo:

Per questo virus non abbiamo una risposta immunitaria dovuta ad infazioni pregresse, quindi la sua diffusione e' facilitata anche se le condizioni ambientali non sono ottimali. Sperando che Covid si comporti effettivamente come il virus dell' influenza.

jentu ha scritto: 21 mar 2020, 10:01
PS: mi manca il campo

Perché non sei di Reggio...

OT

comunque è provato: vivere con cani e gatti rinforza le difese immunitarie

30 min ha scritto: 21 mar 2020, 10:19 Gorgo:

Per questo virus non abbiamo una risposta immunitaria dovuta ad infazioni pregresse, quindi la sua diffusione e' facilitata anche se le condizioni ambientali non sono ottimali. Sperando che Covid si comporti effettivamente come il virus dell' influenza.

Cioè, se ho capito bene dici che in genere le influenze si spengono in primavera per l'azione combinata di nostro sistema immunitario + caldo, mentre per questo virus al momento possiamo sperare solo nell'azione del caldo

Pare cmq che i numeri stiano iniziando a crescere anche in Africa e India; sono ancora bassi, ma le percentuali di crescita sono altine anche là
In Africa una settimana fa c'erano solo 150 casi, ora 600. Paesi molto popolosi come l'Uganda (35 milioni abitanti) hanno miracolosamente ancora zero casi ufficiali

L'incipit di un articolo di due settimane fa; negli ultimi giorni però non ho mai sentito alcun esperto parlare della temperatura meteo, forse la teoria del caldo come potenziale alleato ha perso un po' di forza presso gli studiosi. O forse ci sperano anche loro ma non vogliono illudere nessuno

Il coronavirus si indebolirà con la stagione calda? «Nessun segnale indica che in estate sparirà come la normale influenza», avverte l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Alcuni indizi però suggeriscono che la primavera giochi al nostro fianco. I contagi virali sono più efficienti con il freddo e il clima secco. L’epidemia di Sars, nel 2003, si arrestò con la bella stagione. L’organismo con il caldo si difende meglio dalle infezioni delle vie aeree. «E stanno diminuendo i casi di influenza — fa notare Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità — che danno sintomi simili al coronavirus e confondono le diagnosi». Nessuno di questi fattori da solo può arrestare un virus nuovo, che trova il sistema immunitario sguarnito. Ma ogni aiuto, in questa fase, è ben accetto.

La Sars era un coronavirus, se non sbaglio.
Questo articolo però parla di freddo e secco come humus ideale per il virus, altri dicevano freddo e umido

Garry ha scritto: 20 mar 2020, 17:57 Finalmente un governo onesto che affronta il problema del coronavirus senza troppi giri di parole, guardano in faccia alla realtà:

Io sono della scuola di pensiero dell'ABBASSARE LA CURVA.
Credo che non sia produttivo cercare pensieri consolatori e arriva il caldo, e arriva il vaccino eccetera.
Adesso è ancora il momento di combattere e non abbassare la guardia. Qualche virologo un mese fa aveva detto che bisogna rassegnarsi ad essere contagiati (almeno il 70% di noi), asintomatici o con sintomi più o meno gravi. Dobbiamo fare in modo che il contagio sia diluito nel tempo più lungo possibile.
Piuttosto se un pensiero può accendere qualche speranza sono i successi che sembra ottenere l'utilizzo del Tocilizumab per la cura. Speriamo che aumentino velocemente la casistica e che i risultati siano confermati

Gorgo
Sì, includici anche l' effetto della vaccinazione. C' è però qualcosa che mi lascia perplesso. Sembra che il numero di portatori sani sia elevati. Questi entrano a contatto con questo nuovo virus ma non sviluppano sintomi. Sarebbe da studiare ma probabilmente lo stanno già facendo.

zappatalpa ha scritto: 20 mar 2020, 23:11 NESSUN articolo estero insinua che la incredibile disparità della percentuale del conteggio dei morti possa essere anche solo marginalmente influenzato da una diversa attribuzione di morti come insiste il tonione e che invece continua scassare le balle con il suo metodo tipicamente levantino dietrologo scassa i marroni a chi vuole ragionare sui numeri.

avevo dimenticato "complottista". dunque intrinsecamente resistente a conclusioni o conseguenze logiche, progressioni statistiche o analisi scientifiche. ciò non significa che magari non hai altri talenti, altri campi o sei una cattiva persona. ma qui fai perdere tempo a chi vuol dar un contributo all'analisi e all'outlook. abbi pazienza

Ilgorgo ha scritto: 21 mar 2020, 11:18 L'incipit di un articolo di due settimane fa; negli ultimi giorni però non ho mai sentito alcun esperto parlare della temperatura meteo, forse la teoria del caldo come potenziale alleato ha perso un po' di forza presso gli studiosi. O forse ci sperano anche loro ma non vogliono illudere nessuno

Il coronavirus si indebolirà con la stagione calda? «Nessun segnale indica che in estate sparirà come la normale influenza», avverte l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Alcuni indizi però suggeriscono che la primavera giochi al nostro fianco. I contagi virali sono più efficienti con il freddo e il clima secco. L’epidemia di Sars, nel 2003, si arrestò con la bella stagione. L’organismo con il caldo si difende meglio dalle infezioni delle vie aeree. «E stanno diminuendo i casi di influenza — fa notare Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità — che danno sintomi simili al coronavirus e confondono le diagnosi». Nessuno di questi fattori da solo può arrestare un virus nuovo, che trova il sistema immunitario sguarnito. Ma ogni aiuto, in questa fase, è ben accetto.

La Sars era un coronavirus, se non sbaglio.
Questo articolo però parla di freddo e secco come humus ideale per il virus, altri dicevano freddo e umido

Leggendo dell'influenza e dei mali di stagione qualche tempo fa (facendo l'accompagnatore devo convincere le mamme a portare i piccoletti ad allenamento anche se fa freddino ) ho scoperto che non c'e' una motivazione condivisa del perche' l'influenza si diffonda in inverno. Tutte quelle che ho trovato non erano legate al virus ma al nostro organismo. Alcuni sostengono che sia perche' stiamo piu' spesso in luoghi chiusi, altri sostengono che col freddo le nostre vie aeree sono piu' esposte ad infezioni.

Magari in inverno certe funzioni rallentano, comunque anch'io ho sentito parlare del nostro organismo "che reagisce meglio", più che di una difficoltà dei virus a sopravvivere a temperature più miti. In fondo, come ho già detto la nostra temperatura è di 36-37 gradi, e questo non gli impedisce di attaccarci

Sì, infatti è una cosa che non ho mai capito bene neanch'io. I virus influenzali sembrano furbissimi e intelligentissimi e pronti a mutare ed adattarsi ma appena arriva il caldo non sanno più cosa fare? Meglio così, eh, però suona strano.

Un fronte di polemica sono i finanziamenti pubblici alla Sanità, che secondo alcuni studi sarebbero stati tagliati di 37 miliardi negli ultimi dieci anni. E' sempre difficile trovare un dato assoluto sulla spesa pubblica annuale in Italia e perciò quella cifra di 37 miliardi rimane sempre un po' lì isolata, immane come suono (trentasettemigliardi!) ma difficile da relativizzare per chi legge la notizia singola. La spesa annuale pubblica in Italia per la sanità dovrebbe essere attualmente intorno ai 115 miliardi (leggo ora su google), quindi 37 miliardi in meno in dieci anni significherebbe una decurtazione del 3.2% circa: un calo pesante, ma non un crollo dei finanziamenti.
In più mi pare di avere capito che quei 37 miliardi non sono calcolati sui fondi precedentemente stanziati ma sulle promesse di nuovi fondi. Sempre se ho capito bene, i 12 miliardi in meno del quinquennio 2015-2019 sono in realtà dodici miliardi in più che erano stati promessi ma che poi per colmare buchi vari nelle finanziarie non sono stati destinati alla Sanità. Non so se la stessa cosa valga anche per i 25 miliardi in meno del quinquennio 2010-2015.
"In termini assoluti il finanziamento pubblico in 10 anni è aumentato di 8,8 miliardi euro, crescendo in media dello 0,9% annuo, tasso inferiore a quello dell’inflazione media annua (1,07%)."
Da questa frase, contenuta in uno degli articoli qui sotto, mi pare di poter calcolare che il finanziamento pubblico è calato, in rapporto all'inflazione, di solo 1,5 miliardi circa (non sono riuscito a fare bene i calcoli) in dieci anni.
Insomma, mi pare che ognuno presenti cifre un po' adulterate:
- chi, comprensibilmente, vorrebbe più fondi alla Sanità e perciò critica i governi spara la cifra di -37 miliardi basandosi però sulle mancate promesse e non sulla concreta differenza tra i fondi erogati dieci anni fa e quelli erogati oggi
- chi è stato al governo utilizza invece il dato grezzo e dice che i finanziamenti pubblici sono aumentati di +8,8 miliardi, non menzionando l'inflazione
- la verità dovrebbe essere che il calo è stato di circa -1,5 miliardi, calcolando l'inflazione, e che periodicamente ci sono state promesse di aumento non mantenute

Questo è quello che ho capito io, almeno

www.sanitainformazione.it/salute/sanita ... rto-gimbe/
www.sanitainformazione.it/salute/rappor ... sanitario/
www.domedica.com/divulgato-laggiornamen ... da-sapere/

zappatalpa ha scritto: 21 mar 2020, 13:14

zappatalpa ha scritto: 20 mar 2020, 23:11 NESSUN articolo estero insinua che la incredibile disparità della percentuale del conteggio dei morti possa essere anche solo marginalmente influenzato da una diversa attribuzione di morti come insiste il tonione e che invece continua scassare le balle con il suo metodo tipicamente levantino dietrologo scassa i marroni a chi vuole ragionare sui numeri.

avevo dimenticato "complottista". dunque intrinsecamente resistente a conclusioni o conseguenze logiche, progressioni statistiche o analisi scientifiche. ciò non significa che magari non hai altri talenti, altri campi o sei una cattiva persona. ma qui fai perdere tempo a chi vuol dar un contributo all'analisi e all'outlook. abbi pazienza

OT
Qui siamo tolleranti, è vero. A volte però tolleriamo (direi meglio tollerATE) anche atteggiamenti di questo tipo (vedere qui sopra) che io invece non riesco a sopportare.
Mi chiedo perché questo personaggio ogni tanto si fissi su un altra persona e continui a martellarla per qualsiasi cosa scriva.
Attribuisce epiteti, nomignoli, dimostra con evidenza di non capire assolutamente quello che scrive l'altra persona, ma ugualmente si permette di criticarla...
Prendiamo questo caso specifico. Tonione si è limitato a riportare il pensiero di un virologo tedesco. Dalla risposta che ha ricevuto, direste che l'interlocutore ha capito quello che tonione aveva scritto?

Come facciate a sopportare questo comportamento, per me rimane un mistero

Ilgorgo ha scritto: 21 mar 2020, 14:19 Un fronte di polemica sono i finanziamenti pubblici alla Sanità...

Non mi ci addentro, ma credo che il fatto che la Sanità dipenda dalle Regioni non rende la spesa omogenea per tutto il Paese.
Per esempio l''Emilia Romagna che ha tagliato il superticket prima degli altri (adesso credo che sia così per tutti) ha aumentato in quel momento la sua spesa sanitaria. Così come credo sia diverso il rapporto fra posti letto in terapia intensiva / popolazione nelle varie regioni.

Le polemiche suquesti argomenti sarebbe meglio farle DOPO, ma quello che vorrei chiarire soprattutto dopo aver visto Il Fatto denunciare che c'erano medici che si proteggevano con i sacchi dell'immondizia, è che la situazione è questa NON perché manchino i soldi, ma perché mancano i presidi.
In queste settimane lo Stato sta spendendo cifre ENORMI in prodotti il cui prezzo è lievitato (adesso faccio arrabbiare meta ) in modo esponenziale, ma in problema è che i prodotti NON CI SONO.
In questo momento le Regioni non badano a spese o a bilanci, ve lo garantisco