et voilà...l'ultima frase è agghiacciante
nessuno sa modificarla....
frase cancellata, ma perché ne rimanga memoria la cito qui, a braccio:
" con i suoi drop è stato molto utile ai compagni durante la coppa del mondo 2007"
pez senza sqaudra
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frankye88
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oldprussians
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Giorgio8
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Pez, disoccupato mondiale «Mi alleno da solo in Francia»
Il n. 10 azzurro è a Bayonne senza squadra
SIMONE BATTAGGIA «M i sto allenando da solo. Andrei a giocare ovunque, in Italia, Inghilterra, in Francia. Il mio procuratore, Ivan Merlo, ha contattato molti club, ma per ora non ho ancora una sistemazione. Le squadre ormai sono formate e a questo punto devo attendere che qualcuno rimanga scoperto. Spero che nel giro di dieci giorni qualcosa accada». SOSTA FORZATA Ecco dov' è Ramiro Pez. A Bayonne, in Francia, la città dove (non) ha giocato lo scorso anno (7 partite tra Top 14 e Challenge), in attesa che un infortunio o la chiamata di un club stanco del proprio mediano d' apertura, gli apra la prospettiva di un contratto a gettone, di un impiego da «joker mèdical» per il resto della stagione. Perché il numero 10 dell' Italia, titolare in due partite del Mondiale, quest' anno non ha ancora una maglia da mettersi sulle spalle e dopo aver cambiato otto club in nove stagioni, dalla Roma scudettata al Perpignan passando per Rotherham e Leicester, deve mantenersi in forma giochicchiando con la seconda squadra dell' Aviron Bayonnais. «Certo che la situazione mi pesa. Io voglio giocare, e invece posso solo allenarmi aspettando che qualcuno mi chiami. Per 7 anni sono stato benissimo, l' anno scorso ho subito quattro fratture. Ho giocato più con l' Italia che con il club, ed è forse questo che mi ha penalizzato. Per trovare un posto in Francia devi farti notare in campionato, altrimenti non hai visibilità». L' ORA DELLA PALESTRA Tra i 33 azzurri che hanno partecipato al primo raduno con Nick Mallett, l' apertura era il solo «unattached», svincolato. «Cerco di vedere il lato positivo, di approfittare della situazione. Vado quattro volte alla settimana in palestra, mentre quando si gioca manca il tempo per il potenziamento muscolare. Una volta al giorno faccio fitness, tre volte alla settimana sono al campo a calciare e due o tre volte mi ritrovo con i ragazzi della seconda squadra del Bayonne. Per loro sono uno in più, a me va bene perché posso fare degli esercizi con la palla. Sto facendo di tutto per essere pronto al Sei Nazioni. Il raduno di inizio settimana mi ha sorpreso: non credevo di trovare tanto entusiasmo tra i ragazzi dopo il Mondiale. E il gioco che Mallett ha iniziato a proporci mi piace perché mi coinvolge molto di più». La mente non può non tornare a St. Etienne, a quegli ottanta minuti passati a calciare l' ovale al cielo. Inutilmente. «Tutti si ricordano dei miei up and under in quella partita, ma il piano di gioco ideato per battere la Scozia era quello, punto. Ora sono contento perché con Mallett giocheremo molto di più a rugby». TUTTO PER FRANCESCA Restare senza squadra può avere anche dei lati positivi. «Quando è nata Francesca, il 10 luglio, eravamo in pieno raduno. Praticamente l' ho conosciuta quando aveva tre mesi, perché fino alla fine del Mondiale l' avrò vista sì e no 15 giorni. Sto sfruttando tutto il tempo che ho per stare con lei. Il campo? Sì, ogni tanto ci vado, qui a Bayonne oppure a Biarritz, dove giocano Masi e Dellapè».
Battaggia Simone
Il n. 10 azzurro è a Bayonne senza squadra
SIMONE BATTAGGIA «M i sto allenando da solo. Andrei a giocare ovunque, in Italia, Inghilterra, in Francia. Il mio procuratore, Ivan Merlo, ha contattato molti club, ma per ora non ho ancora una sistemazione. Le squadre ormai sono formate e a questo punto devo attendere che qualcuno rimanga scoperto. Spero che nel giro di dieci giorni qualcosa accada». SOSTA FORZATA Ecco dov' è Ramiro Pez. A Bayonne, in Francia, la città dove (non) ha giocato lo scorso anno (7 partite tra Top 14 e Challenge), in attesa che un infortunio o la chiamata di un club stanco del proprio mediano d' apertura, gli apra la prospettiva di un contratto a gettone, di un impiego da «joker mèdical» per il resto della stagione. Perché il numero 10 dell' Italia, titolare in due partite del Mondiale, quest' anno non ha ancora una maglia da mettersi sulle spalle e dopo aver cambiato otto club in nove stagioni, dalla Roma scudettata al Perpignan passando per Rotherham e Leicester, deve mantenersi in forma giochicchiando con la seconda squadra dell' Aviron Bayonnais. «Certo che la situazione mi pesa. Io voglio giocare, e invece posso solo allenarmi aspettando che qualcuno mi chiami. Per 7 anni sono stato benissimo, l' anno scorso ho subito quattro fratture. Ho giocato più con l' Italia che con il club, ed è forse questo che mi ha penalizzato. Per trovare un posto in Francia devi farti notare in campionato, altrimenti non hai visibilità». L' ORA DELLA PALESTRA Tra i 33 azzurri che hanno partecipato al primo raduno con Nick Mallett, l' apertura era il solo «unattached», svincolato. «Cerco di vedere il lato positivo, di approfittare della situazione. Vado quattro volte alla settimana in palestra, mentre quando si gioca manca il tempo per il potenziamento muscolare. Una volta al giorno faccio fitness, tre volte alla settimana sono al campo a calciare e due o tre volte mi ritrovo con i ragazzi della seconda squadra del Bayonne. Per loro sono uno in più, a me va bene perché posso fare degli esercizi con la palla. Sto facendo di tutto per essere pronto al Sei Nazioni. Il raduno di inizio settimana mi ha sorpreso: non credevo di trovare tanto entusiasmo tra i ragazzi dopo il Mondiale. E il gioco che Mallett ha iniziato a proporci mi piace perché mi coinvolge molto di più». La mente non può non tornare a St. Etienne, a quegli ottanta minuti passati a calciare l' ovale al cielo. Inutilmente. «Tutti si ricordano dei miei up and under in quella partita, ma il piano di gioco ideato per battere la Scozia era quello, punto. Ora sono contento perché con Mallett giocheremo molto di più a rugby». TUTTO PER FRANCESCA Restare senza squadra può avere anche dei lati positivi. «Quando è nata Francesca, il 10 luglio, eravamo in pieno raduno. Praticamente l' ho conosciuta quando aveva tre mesi, perché fino alla fine del Mondiale l' avrò vista sì e no 15 giorni. Sto sfruttando tutto il tempo che ho per stare con lei. Il campo? Sì, ogni tanto ci vado, qui a Bayonne oppure a Biarritz, dove giocano Masi e Dellapè».
Battaggia Simone
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Kirilla
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- Iscritto il: 5 dic 2007, 19:53
mi sa di si! gisutamente!frankye88 ha scritto:...e dire che ho chiamato il mio cagnolino Ramiro...
Povero Ramiro...ma può essere che di tutto il forum ti voglio bene solo io?
Comunque è proprio una cosa strana, io penso che sia meglio di qualche apertura che gioca in Italia. Strano che non abbia trovato una soluzione adeguata
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cicciopalla
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- Iscritto il: 28 feb 2006, 0:00
Ramiro Pez è atteso all’aeroporto internazionale di Venezia “Marco Polo” per il pomeriggio di mercoledì 5 dicembre alle 17:10, con volo Alitalia proveniente da Biarritz (Francia), accompagnato dalla moglie Luciana e dalla piccola Francesca, nata il 10 luglio di quest’anno. Giovedì il primo allenamento con i nuovi compagni mentre l’esordio nel Groupama Assicurazioni Super 10 è fissato per il 22 dicembre, nella sfida decisiva in casa dell’Amatori Catania.
05 / 12 / 2007
scrivi all'autore dell'articolo
christianmarchetti@yahoo.it
05 / 12 / 2007
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THEwanted
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RE: Re: RE: Re: pez senza sqaudra
pez è un buon giocatore una squadra la trovera anche se forse nn una di quelle che vuole lui.....a volte devi anche saperti accontentare altimenti chi troppo vuole nulla sringe