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Re: Nazionale, oriundi ed equiparati: l'ennesima discussione!

Inviato: 19 nov 2009, 18:16
da Shye
diddi ha scritto: ]Non per niente ho riesumato il maleodorante cadavere del maccartismo! Ti ricordi che cosa ha prodotto l'insana inquisizione anticomunista del senatore McCarthy? Sinistrorsi moderati troppo onesti per negare le proprie idee socialmente annientati e/o suicidi, a fronte di comunisti inveterati abbastanza opportunisti da negare anche l'evidenza che sono passati indenni al vaglio (penso per esempio al drammaturgo Bertolt Brecht). Certo che Dellapé ti dice oggi che si sente argentino, finché non ne va del suo futuro personale. Ma se un domani la sua risposta dovesse intaccargli il portafogli? Insomma, è un sistema che penalizza gli onesti e premia i furbi. Non funziona.
Sì, Diddi, avevo capito la citazione..
E' ovvio che la furbizia e il cerchiobottismo umano vincono sempre, ma siccome non sono il presidente dell'IRB e posso permettermi di esprimere un parere senza per forza che diventi legge mi sento di dire che MI PIACEREBBE che fosse così.
Non mi pare nemmeno che si possa dire, peraltro, che il sistema di naturalizzazioni facili del rugby sia servito davvero a ridurre minimamente il gap tra le superpotenze e quelle di seconda-terza fascia, l'obiettivo dichiarato di questa politica. Anzi, direi che non funziona proprio per niente.
diddi ha scritto:Non credo che stiamo esagerando con le naturalizzazioni. Abbiamo inserito una seconda >2m, che non abbiamo, un'apertura fisica, che non abbiamo, e un estremo dal calcio potente, che non abbiamo (almeno in questa misura) e che invece è prezioso con la nuova regolamentazione del calcio dai 22. Quindi un centro (Garcia) che è scarso quanto vuoi, ma intanto contro gli AB ti ha fatto 14 placcaggi e si è fatto tutti gli 80 minuti in campo (vabbe', gli ultimi 10 ha riposato :wink: ).
Forse Sgarbi potrebbe farcela ad imitarlo, sabato lo vedremo; ma pensi che Buso o Rubini riuscirebbero a vincere la sfida ai calci contro gli AB (come Henry ha ammesso essere successo quest'estate), che Reato o Pavanello possano supplire ai cm che non hanno o che Marcato possa dare lo stesso apporto difensivo di Gower?
Spragg, Erasmus, Montauriol, sono esperimenti ormai accantonati. La realtà è quella di un Benvenuti o di un Venditti stabilmente convocati negli stage della Nazionale maggiore, anche a dispetto dei reali valori relativi.
Abbiamo fatto questo discorso già una volta (preciso identico) ed anche qua mi tocca dissentire.
Se ci attacchiamo alle diverse caratteristiche ci sarà SEMPRE la scusa per l'ennesimo equiparato od oriundo: la terza linea che segna più mete dei nostri, l'ala fisica e veloce, l'estremo con la bombarda piuttosto che quello grosso che si inserisce, il mediano di mischia che attacca costantemente subito dopo la ruck piuttosto che quello che legge meglio il gioco..e via dicendo.

Se dobbiamo ragionare così allora facciamo prima a fare come proponeva Mallett: tolti Parisse, Castro e *forse* un altro paio, sostituiamo tutti gli altri con una dozzina di NZ o Sudafricani di 2-3° livello (senza possibilità vere di vestire la nazionale ma comunque più forti dei nostri) fatti giocare in Italia per qualche anno solo per questo scopo (o fatti direttamente sposare, al momento non ricordo se questo basti ma tienilo come esempio).

Spragg, Erasmus e Montauriol saranno pure accantonati ma intanto sono stati convocati dopo qualche partita decente (Erasmus parecchie, per dir la verità) e senza un minimo di senso, a mio discutibilissimo parere.
Quanto a Benvenuti e Venditti, la relatività delle loro convocazioni che giustamente citi è legata a mio parere all'età e non alla nazionalità..per intenderci, vengono chiamati perchè sono belle speranze e non perchè sono belle speranze italiane. Se Venditti si chiamasse Juan Mallett l'avrebbe chiamato istess, non si sarebbe certo fatto problemi.

Re: Nazionale, oriundi ed equiparati: l'ennesima discussione!

Inviato: 19 nov 2009, 18:18
da Shye
diddi ha scritto: Probabilmente non sbagli. Non lo so, non è necessario saperlo e non mi va di saperlo.
A me invece va eccome. E' questa la fondamentale differenza tra la tua visione ed i miei maccartismi :lol: :wink:

Re: Nazionale, oriundi ed equiparati: l'ennesima discussione!

Inviato: 19 nov 2009, 18:21
da Leinsterugby
yeti ha scritto:[
andiamo a vedere i saltatori francesi di venerdi scorso:

Romain Millo Chluski 1.96
Lionel Nallet 1.97
Jullien Bonnaire 1.95
Sebastien Chabal 1.95

ora per favore ditemi che siete così sicuri che serva necessariamente gente alta più di due metri, per ben figurare in touche. (NB gli avversari erano Matfield Bekker e Botha)

Re: Nazionale, oriundi ed equiparati: l'ennesima discussione!

Inviato: 19 nov 2009, 18:42
da Laporte
diddi ha scritto:
La domanda non è, a mio avviso, "perché Geldenhuys/Gower (due a caso) giocano per la Nazionale italiana?", bensì "perché il sistema formativo italiano non sforna seconde linee alte come Geldenhuys?" (perché secondo me questa è la sua maggior virtù: se devi andare a giocare contro Bekker, Evans o Charteris non ti puoi presentare con gente più bassa di 10cm!) o "perché il sistema formativo italiano non sforna aperture che siano anche in grado di placcare?"
Perchè è più facile trovare un mediocre giocatore estero, che costruire un buon giocatore italiano. Perchè nel primo caso ne prendi uno. nell'altro devi lavorare su 10 o 15 per averne 1.

Re: Nazionale, oriundi ed equiparati: l'ennesima discussione!

Inviato: 19 nov 2009, 19:08
da AINDA
Leinsterugby ha scritto:
yeti ha scritto:[
andiamo a vedere i saltatori francesi di venerdi scorso:

Romain Millo Chluski 1.96
Lionel Nallet 1.97
Jullien Bonnaire 1.95
Sebastien Chabal 1.95

ora per favore ditemi che siete così sicuri che serva necessariamente gente alta più di due metri, per ben figurare in touche. (NB gli avversari erano Matfield Bekker e Botha)


mi hai anticipato volevo postare gli stessi dati............i cm servono necessariamente per giustificare la convocazione di un sudafricano
sono anche molto in accordo con il penultimo intervento di shye

Re: Nazionale, oriundi ed equiparati: l'ennesima discussione!

Inviato: 19 nov 2009, 20:39
da grubber
Allora, Yachvili è di origine georgiana. Il papà ha giocato per la Francia, il fratelo maggiore per la Georgia e lui gioca per la Francia.
Chi ha fatto la cosa giusta (soldi a parte)?
Soprattutto, ci sarà qualcuno in Francia od in Georgia che se lo sarà mai chiesto? :-]

Si sentiranno francesi o georgiani? 8-)

Re: Nazionale, oriundi ed equiparati: l'ennesima discussione!

Inviato: 19 nov 2009, 21:09
da MOCKBA
AINDA ha scritto:
doublegauss ha scritto:Allora, io sono stufo marcio di sto discorso. Però, visto che ci giriamo intorno in continuazione, forse non sarà inutile fare il punto, perché altrimenti è un dialogo fra sordi e si va avanti a forza di battutine più o meno riuscite. Mi scuso in anticipo, perché il post è troppo lungo, ma non sono riuscito a comprimerlo ulteriormente.

Mi pare che qui siamo tutti d'accordo che sarebbe molto bello se fosse possibile mettere insieme una nazionale competitiva composta solo da giocatori cresciuti nei vivai italiani, perché la nazionale deve essere espressione del movimento. In questo senso, credo che nessuno abbia nulla da obiettare se uno col nome straniero gioca in nazionale, purché cresciuto rugbisticamente in Italia (esempi: Derbyshire, Tveraga). Se non fosse così, e cominciassimo con le stupidaggini del sangue italiano, tanto vale chiudere qui.

I problemi nascono perché le cose sono più complicate:
  • Da un lato, esistono delle regole IRB che sono state create espressamente per dare modo ad alcune nazionali di rinforzarsi tramite l'apporto di giocatori di formazione estera.
  • Dall'altro, c'è la possibilità che un giocatore, cresciuto nel paese A, voglia giocare con la nazionale del paese B. Questo può accadere per senso di appartenenza, per soldi (sono dei professionisti), perché oramai vive nel paese B e la sua vita, i suoi amici, la moglie eccetera sono lì (tanto per dire: Robertson) o per tutte queste cose assieme.
  • A complicare le cose, ci si mette il fatto che "formazione italiana" è un'espressione che viene usata anche per gente che si è formata all'estero, per i motivi che sappiamo.
Un gruppetto di utenti di questo forum (ad esempio, paparoga, Laporte, Ainda e qualcun altro) lamenta che la nazionale non è una vera nazionale. Se interpreto correttamente la loro posizione, auspicano una politica federale che faccia giocare uno cresciuto in Italia, piuttosto che uno di formazione estera, sempre e comunque, anche se lo "straniero" avesse diritto a giocare per la nazionale in base alle regole IRB, anche se lo "straniero" fosse dimostrabilmente più forte. La ragione, credo di capire, è duplice: da un lato solo così si tutelano i giocatori di formazione italiana (in senso stretto) e con essi i vivai e le società che li promuovono; dall'altro, c'è l'idea (che ammetto, non ho capito molto bene) che chi è cresciuto in un altro paese non abbia titolo "morale" a vestire la maglia azzurra. Inoltre, viene spesso avanzato il sospetto (o la certezza, a seconda delle persone) che i vari oriundi/equiparati eccetera non siano in realtà più forti degli "italiani", ma vengano inseriti nel giro delle nazionali grazie ai maneggi dei procuratori.

Queste idee sono invece avversate da un gruppo di utenti, che mi pare decisamente più numeroso e al quale appartengo anch'io. In sintesi: innanzitutto in molti casi è difficile stabilire chi è italiano e chi non lo è, anche perché (come diddi ha dovuto spiegare più volte) ci sono persone che sono sia italiano che no (un esempio: Canale), per cui se bisogna stabilire un criterio che sarebbe comunque arbitrario, tanto vale usare le regole IRB. Non è produttivo, credo, starsi a chiedere se queste regole siano giuste o sbagliate. Sono le regole attuali del gioco; per me, ad esempio, sono eccessivamente permissive, ma la mia opinione non conta nulla. Magari le regole dovrebbero essere migliorate, ma finché sono quelle sono quelle. E poi dare la patente di italianità a questo sì e a quello no è anche abbastanza irrispettoso nei confronti di gente che ha dato il suo contributo alla nazionale in modo generoso e importante (che so, Palmer, Visser, Griffen). In ogni caso, non si può star lì a fare le pulci del perché e del percome di una scelta individuale. Anche perché, piaccia o meno, ci sono molti esempi di persone che possono sentire di appartenere a più di una nazione. Gioca chi Mallett ritiene tecnicamente più utile, purché possa farlo a norme vigenti. Punto: se un giocatore formatosi in Italia vuol giocare in nazionale, deve dimostrare i essere più forte di quell'altro cresiuto in Argentina, Sudafrica o vattelapesca.

Spero di aver riassunto le posizioni in modo equilibrato. E se qualcuno è arrivato a leggere fin qui, ringrazio e mi scuso di nuovo!

che fatica!! :-]
a parte gli scherzi il discorso è molto semplice: in nazionale, per me, ci devono andare i giocatori prodotti dal movimento nazionale senza per questo essere contrario a stranieri nel caso facessero veramente la differenza. e qui sta il problema: tutti "equiparano" - la francia ha avuto sudafricani e georgiani etc....gli AB hanno gli isolani e così via.....il punto è che loro mettono in nazionale "stranieri" che sono top player mentre noi riempiamo la nazionale di mezzecalzette scartate non solo dalle nazionali di provenienza (magari) ma anche dai rispettivi campionati maggiori...(vi devo ricordare che si è avuto il coraggio di chiamare in nazionale spragg e simili?). quindi molto semplicemente, se lo straniero, non è forte al punto da essere chiaramente un valore aggiunto per la squadra nazionale (come in questo momento potrebbe - dico potrebbe perchè ancora non ha dimostrato di poterlo essere fino in fondo - essere gower) si fanno giocare i giocatori prodotti dall' "azienda rugbystica" italia per vari motivi tra i quali: è l'unico modo per dare continuità indiretta al lavoro di base ed è anche l'unica scelta sensata - o quantomeno quella che personalmente ritengo di gran lunga la migliore - in termini di gestione aziendale.
no perchè qua avanti di questo passo mi sembra che non si aspetti altro che zanni faccia qualche partita di merda per portare sugli altari vosawai........a quel punto "chi è causa del proprio mal pianga se stesso"


PROSIT
assolutamente d'accordo con tutto quello scritto da doublegauss. Con il ragionamento di AINDA come d'altronde mi capita spesso non sono d'accordo. L'idea di far giocare "starnieri" solo se meglio dei giocatori "nostrani" mi sembra un ipocrisia. Vorrei comunque ricordare che i giocatori piu' forti che abbiamo in nazionale sono comunque italiani "non purosangue" (McLean, Parisse, Castro e Gower su tutti). In fine, e chiudo, visto che trovo questi discorsi sui oriundi, equiparati etc etc irritanti ed inutili e credo che abbia gia' scritto abbastanza negli ultimi anni...Vosawai e' stato naturalizzato in fretta e furia prima del mondiale, si parlava di questo ragazzone come salvatore della patria il nostro Lomu e bestiate varie...poi il fatto che sia stato al di sotto di aspettattive di opinionisti no doubt di spessore (tipo AINDA) per un paio (non credo ne abbia giocate di piu') di partite non all'altezza la sua carriera internazionale e praticamente finita. Peccato per me rimane un ottimo giocatore forse bruciato da una federazione piena di incompetenti...e qui do ragione ad AINDA, Vosawai you should have stayed and played for your country as it is not you that failed us but us that failed you...sorry bud...

Re: Nazionale, oriundi ed equiparati: l'ennesima discussione!

Inviato: 19 nov 2009, 21:22
da AINDA
MOCKBA ha scritto:
AINDA ha scritto:
doublegauss ha scritto:Allora, io sono stufo marcio di sto discorso. Però, visto che ci giriamo intorno in continuazione, forse non sarà inutile fare il punto, perché altrimenti è un dialogo fra sordi e si va avanti a forza di battutine più o meno riuscite. Mi scuso in anticipo, perché il post è troppo lungo, ma non sono riuscito a comprimerlo ulteriormente.

Mi pare che qui siamo tutti d'accordo che sarebbe molto bello se fosse possibile mettere insieme una nazionale competitiva composta solo da giocatori cresciuti nei vivai italiani, perché la nazionale deve essere espressione del movimento. In questo senso, credo che nessuno abbia nulla da obiettare se uno col nome straniero gioca in nazionale, purché cresciuto rugbisticamente in Italia (esempi: Derbyshire, Tveraga). Se non fosse così, e cominciassimo con le stupidaggini del sangue italiano, tanto vale chiudere qui.

I problemi nascono perché le cose sono più complicate:
  • Da un lato, esistono delle regole IRB che sono state create espressamente per dare modo ad alcune nazionali di rinforzarsi tramite l'apporto di giocatori di formazione estera.
  • Dall'altro, c'è la possibilità che un giocatore, cresciuto nel paese A, voglia giocare con la nazionale del paese B. Questo può accadere per senso di appartenenza, per soldi (sono dei professionisti), perché oramai vive nel paese B e la sua vita, i suoi amici, la moglie eccetera sono lì (tanto per dire: Robertson) o per tutte queste cose assieme.
  • A complicare le cose, ci si mette il fatto che "formazione italiana" è un'espressione che viene usata anche per gente che si è formata all'estero, per i motivi che sappiamo.
Un gruppetto di utenti di questo forum (ad esempio, paparoga, Laporte, Ainda e qualcun altro) lamenta che la nazionale non è una vera nazionale. Se interpreto correttamente la loro posizione, auspicano una politica federale che faccia giocare uno cresciuto in Italia, piuttosto che uno di formazione estera, sempre e comunque, anche se lo "straniero" avesse diritto a giocare per la nazionale in base alle regole IRB, anche se lo "straniero" fosse dimostrabilmente più forte. La ragione, credo di capire, è duplice: da un lato solo così si tutelano i giocatori di formazione italiana (in senso stretto) e con essi i vivai e le società che li promuovono; dall'altro, c'è l'idea (che ammetto, non ho capito molto bene) che chi è cresciuto in un altro paese non abbia titolo "morale" a vestire la maglia azzurra. Inoltre, viene spesso avanzato il sospetto (o la certezza, a seconda delle persone) che i vari oriundi/equiparati eccetera non siano in realtà più forti degli "italiani", ma vengano inseriti nel giro delle nazionali grazie ai maneggi dei procuratori.

Queste idee sono invece avversate da un gruppo di utenti, che mi pare decisamente più numeroso e al quale appartengo anch'io. In sintesi: innanzitutto in molti casi è difficile stabilire chi è italiano e chi non lo è, anche perché (come diddi ha dovuto spiegare più volte) ci sono persone che sono sia italiano che no (un esempio: Canale), per cui se bisogna stabilire un criterio che sarebbe comunque arbitrario, tanto vale usare le regole IRB. Non è produttivo, credo, starsi a chiedere se queste regole siano giuste o sbagliate. Sono le regole attuali del gioco; per me, ad esempio, sono eccessivamente permissive, ma la mia opinione non conta nulla. Magari le regole dovrebbero essere migliorate, ma finché sono quelle sono quelle. E poi dare la patente di italianità a questo sì e a quello no è anche abbastanza irrispettoso nei confronti di gente che ha dato il suo contributo alla nazionale in modo generoso e importante (che so, Palmer, Visser, Griffen). In ogni caso, non si può star lì a fare le pulci del perché e del percome di una scelta individuale. Anche perché, piaccia o meno, ci sono molti esempi di persone che possono sentire di appartenere a più di una nazione. Gioca chi Mallett ritiene tecnicamente più utile, purché possa farlo a norme vigenti. Punto: se un giocatore formatosi in Italia vuol giocare in nazionale, deve dimostrare i essere più forte di quell'altro cresiuto in Argentina, Sudafrica o vattelapesca.

Spero di aver riassunto le posizioni in modo equilibrato. E se qualcuno è arrivato a leggere fin qui, ringrazio e mi scuso di nuovo!

che fatica!! :-]
a parte gli scherzi il discorso è molto semplice: in nazionale, per me, ci devono andare i giocatori prodotti dal movimento nazionale senza per questo essere contrario a stranieri nel caso facessero veramente la differenza. e qui sta il problema: tutti "equiparano" - la francia ha avuto sudafricani e georgiani etc....gli AB hanno gli isolani e così via.....il punto è che loro mettono in nazionale "stranieri" che sono top player mentre noi riempiamo la nazionale di mezzecalzette scartate non solo dalle nazionali di provenienza (magari) ma anche dai rispettivi campionati maggiori...(vi devo ricordare che si è avuto il coraggio di chiamare in nazionale spragg e simili?). quindi molto semplicemente, se lo straniero, non è forte al punto da essere chiaramente un valore aggiunto per la squadra nazionale (come in questo momento potrebbe - dico potrebbe perchè ancora non ha dimostrato di poterlo essere fino in fondo - essere gower) si fanno giocare i giocatori prodotti dall' "azienda rugbystica" italia per vari motivi tra i quali: è l'unico modo per dare continuità indiretta al lavoro di base ed è anche l'unica scelta sensata - o quantomeno quella che personalmente ritengo di gran lunga la migliore - in termini di gestione aziendale.
no perchè qua avanti di questo passo mi sembra che non si aspetti altro che zanni faccia qualche partita di merda per portare sugli altari vosawai........a quel punto "chi è causa del proprio mal pianga se stesso"


PROSIT
assolutamente d'accordo con tutto quello scritto da doublegauss. Con il ragionamento di AINDA come d'altronde mi capita spesso non sono d'accordo. L'idea di far giocare "starnieri" solo se meglio dei giocatori "nostrani" mi sembra un ipocrisia. Vorrei comunque ricordare che i giocatori piu' forti che abbiamo in nazionale sono comunque italiani "non purosangue" (McLean, Parisse, Castro e Gower su tutti). In fine, e chiudo, visto che trovo questi discorsi sui oriundi, equiparati etc etc irritanti ed inutili e credo che abbia gia' scritto abbastanza negli ultimi anni...Vosawai e' stato naturalizzato in fretta e furia prima del mondiale, si parlava di questo ragazzone come salvatore della patria il nostro Lomu e bestiate varie...poi il fatto che sia stato al di sotto di aspettattive di opinionisti no doubt di spessore (tipo AINDA) per un paio (non credo ne abbia giocate di piu') di partite non all'altezza la sua carriera internazionale e praticamente finita. Peccato per me rimane un ottimo giocatore forse bruciato da una federazione piena di incompetenti...e qui do ragione ad AINDA, Vosawai you should have stayed and played for your country as it is not you that failed us but us that failed you...sorry bud...

non migliori bensì se sono un valore aggiuto per la nazionale cioè devono fare la differenza spero di aver spiegato una volta per tutte questo punto......penso che non abbia senso stare li a pesare con il bilancino per stabilire migliore/peggiore mentre quando uno fa la differenza è chiaro....diversamente spazio ai giocatori formati dal movimento

vosawai per me non è assolutamente un giocatore di valore internazionale in primis...poi ognuno mantiene le proprie opinioni.

per far capire a quale deriva può portare questo sistema italiota prendiamo l'esempio di tebaldi: siamo sicuri che se non fosse stato per fattori contingenti che lo hanno fatto chiamare per il tour estivo , il giocatore forse sarebbe ancora un emereto sconosciuto ai piani superiori?....io penso che non è da escludere che tebaldi sarebbe ancora uno sconosciuto giocatore di t10 (s'intende che ha ancora tanta strada da fare ma ha fatto vedere che potrà essere un giocatore importante per la nazionale prente e futura) e che magari ancora gli sarebbe stato preferito cannavosio (dico cannavosio che forse mauro da mm fa i passaggi più precisi !!!!)


scusate ma ho la continua impressione che il mio pensiero venga travisato.....

e con questa stop il tempo darà le sue risposte ....tanto noi non contiamo una mazza

Re: Nazionale, oriundi ed equiparati: l'ennesima discussione!

Inviato: 19 nov 2009, 21:28
da tonione
doublegauss se non ti si è anchilosata la mano dopo questo mega-post vuol dire che devo cambiare maga. si vede che le makumbe che ti ho tirato non funzionano. sono più divertenti i botta e risposta, così uno porta al limite il suo concetto in più post.

quello che hai scritto è la pietra tombale di tutto il discorso. ma così non passiamo più il tempo divertendoci.

Re: Nazionale, oriundi ed equiparati: l'ennesima discussione!

Inviato: 19 nov 2009, 21:31
da tonione
divertimenti tipo questa roba che ha scritto lo yeti:
"come cavolo li ha chiamati "sillogismi categorici universali asimmetrici voluttuari onanistico-sodomiti"...in altre parole "paradossi".

Re: Nazionale, oriundi ed equiparati: l'ennesima discussione!

Inviato: 19 nov 2009, 22:12
da yeti
Ho sentito Parisse senior e mi ha detto che il prossimo a dire che suo figlio, figlio pure di sua madre calabrese, non è italiano, purosangue o no, lo devo prendere a colpi di baccalà sulle gengive, che lui non ha tempo ora. Se qualcuno ha problemi col pesce me lo faccia sapere che posso adattarmi con un caciocavallo.

G.

Re: Nazionale, oriundi ed equiparati: l'ennesima discussione!

Inviato: 19 nov 2009, 22:25
da tonione
adesso ti dico il pesce con cui potresti tentare, perchè sono uno che vende cara la pelle, di percuotermi. cioè il mio pesce preferito: la passera.

Re: Nazionale, oriundi ed equiparati: l'ennesima discussione!

Inviato: 19 nov 2009, 23:46
da MOCKBA
doublegauss ha scritto:
yeti ha scritto:
Laporte ha scritto: Nel 1996-98 con 3 tra oriundi ed equiparati di cui uno in Italia dall'eta d 12 anni (Dominguez, Stoica e Gardner) battevano Scozia, Francia ed Irlanda.

A parte che la stessa nazionale che batteva queste squadre prese anche le scoppole più indimenticabili della storia rugbystica italica (il che dimostra che l'alchimia di una formazione vincente ha tutt'altro a che vedere rispetto al semplice togliere un giocatore e metterne un altro), ci sarebbero anche stati un certo Javier Pertile, che giocò a 15 proprio a Grenoble, per non parlare di Franco Properzi, nato in India (quindi sarà presumibilmete oriundo), e i due Cutitta, nati a Latina, ma cresciuti rugbysticamente in Sudafrica (una specie di Stoica al contrario), senza dimenticare anche Mark Giacheri, lanciato da Coste, e quel fenomeno di Matt Pini. E insomma, ne giravano altro che 3.
Poi dal 1996-98 sono passati 12-14 anni epocali che hanno cambiato completamente il mondo del rugby. Difficile paragonare la situazione di allora con quella di oggi. Tutti sanno che la Germania nel 1912 vinse la medaglia di bronzo nel rugby alle Olimpiadi, ma che cosa dovremmo dedurne sulla situazione odierna del rugby in Germania?
Come sempre Yeti è informato e intelligente. La nazionale di Grenoble ha tanti meriti che tutti conosciamo, ma comincio a pensare che abbia anche un grosso demerito: quello di avere ficcato nella testa di noi appassionati il mito di un'"età dell'oro" che in realtà non c'è mai stata, perlomeno in certi termini. Non mi ricordo più chi su questo sito, ma su un altro forum, ha fatto notare che l'Italia non ha mai avuto un bacino di 40 giocatori forti come quelli che abbiamo ora. Se l'Italia di Grenoble giocasse contro quella di San Siro, chi vincerebbe?
sara' un puro caso ma lo avevo scritto ieri sul topic riguardo "Troncon allenatore..."
MOCKBA ha scritto:NM e' un grandissimo allenatore...il tempo gli dara' ragione ne sono sicurissimo...non credo che MAI nella stroia del rugby italiano ci fossero 30-40 giocatori di questa qualita' (basti vedere la nazionale maggiore e la A). Poi certe iniziative come la Celtic League, la maggior importanza della A, San Siro con 80.000 italiani e con 1 meta al passivo (record contro gli AB) e Maurone come MM :D entreranno nella storia

Re: Nazionale, oriundi ed equiparati: l'ennesima discussione!

Inviato: 20 nov 2009, 7:46
da Laporte
grubber ha scritto:Allora, Yachvili è di origine georgiana. Il papà ha giocato per la Francia, il fratelo maggiore per la Georgia e lui gioca per la Francia.
Chi ha fatto la cosa giusta (soldi a parte)?
Soprattutto, ci sarà qualcuno in Francia od in Georgia che se lo sarà mai chiesto? :-]

Si sentiranno francesi o georgiani? 8-)
Non èper te cheu usi un esemèpio a sprosito in modo fazioso . E' un caso esattamente al contrrario di quelli criticati.
Yatchvili è nato in francia da genitori francesi e gioca per la Francia. CHe poi avesse un nonno georgiano su 4

Diverso se fosse nato neglui USA e Avesse un bisnonno Framcese.

ma d'altronde è da mesi che ho capito che usi solo argomenti a sproposito caro Emmepì/Lilli Grubber

Re: Nazionale, oriundi ed equiparati: l'ennesima discussione!

Inviato: 20 nov 2009, 7:55
da Laporte
Io sono contraio anche a quelli che danno valore aggiunto. Sarebbe ipocrita il contrario

Per me Italiano è colui che dalla tenera età ha giocato a Rugby in Italia, e cresciuto in Italia ed è un prodotto del vivaio Italiano. Vive o h avissuto in Italie e fa parte della nostra società. Lo Ius sanguinis è una palla colossale.

Se poi si chiama Rossi,Pautasso, Gorski, Al-Sabbah, Kovalainen o Smith. Non me ne frega niente.

Di colui chè venuto a Giocare in Italia perchè era troppo scarso per giocare nell'NPC, o che a 30 anni si è ricordato di avere un nonno mezzo italiano, non me ne frega niente. Non ha diritto a rappesentare l'Italia.

Se poi aggiungiamo che con l'andazzo attuale si finsice per far giocare giocatori mediocri e si disperdono talenti potenzialemnte ben migliori ma che per prigrizia e collusione con i procuratori vengono lasciati appassire.

E chi dice che le regoel del eequiparazioni avrebbero dovuto ridurre le differenze tra nazioni minori e maggiori, pensino a Cosa sarebbe la Nuova Zelanda senza Rokoko, Sivibatu e Muliaina e cosa sarebbero le Fiji.