Re: NO CELTIC LEAGUE
Inviato: 29 gen 2010, 15:37
DONDI DIMETTITI
Come si fa a non essere d'accordo?AndreaB ha scritto:Al di là delle colpe e del milione di critiche che si possono muovere alla Fir, credo che il board della CL abbia giocato sporco, con un atteggiamento da taglieggiatori, a cui abbiamo dato l' unica risposta adeguata.
Ovviamente, e mi pare anche giusto, chi era contrario fin dall' inizio si può levare una bella soddisfazione all' insegna del "veleavevodettoio" ... alcuni punti di vista critici erano anche condivisibili, altri meno, ammantati di becero provincialismo " ... contenti loro, che rimarranno all' ombra del loro piccolo e bel campanile.
Un po' meno condivibili invece sono i giubili di gioia che si levano da parte di chi aveva fatto, letteralmente, carte false per andare in CL, poi aveva gridato allo scandalo quando gli altarini erano stati scoperti ed ora, sghignazzando, si gode il suo momento di gloria nel assistere al fallimento "degli altri".
Atteggiamenti miserevoli ... che spiegano bene come l' Italia non sia una nazione al livello delle altre, non solo nel rugby.
grubber ha scritto:Come si fa a non essere d'accordo?AndreaB ha scritto:Al di là delle colpe e del milione di critiche che si possono muovere alla Fir, credo che il board della CL abbia giocato sporco, con un atteggiamento da taglieggiatori, a cui abbiamo dato l' unica risposta adeguata.
Ovviamente, e mi pare anche giusto, chi era contrario fin dall' inizio si può levare una bella soddisfazione all' insegna del "veleavevodettoio" ... alcuni punti di vista critici erano anche condivisibili, altri meno, ammantati di becero provincialismo " ... contenti loro, che rimarranno all' ombra del loro piccolo e bel campanile.
Un po' meno condivibili invece sono i giubili di gioia che si levano da parte di chi aveva fatto, letteralmente, carte false per andare in CL, poi aveva gridato allo scandalo quando gli altarini erano stati scoperti ed ora, sghignazzando, si gode il suo momento di gloria nel assistere al fallimento "degli altri".
Atteggiamenti miserevoli ... che spiegano bene come l' Italia non sia una nazione al livello delle altre, non solo nel rugby.
Vorrei aggiungere, lasciando stare il forum ma parlando di persone in carne ed ossa, che c'è un bel gruppo ben identificato geograficamenteche nel giro di poco tempo (direi più o meno un pomeriggio) è passato da un'ammirazione verso Dondi che sfiorava l'idolatria ad un odio profondo ed assoluto verso tutto quello che implichi un legame anche alla lontana con la FIR.
Beh! Nemmeno il tuo sembra un bel atteggiamento ...fai di ogni erba un fascio ...ci sono persone e persone in Italia come in tutti i paesi del mondo . Personalmente sono fiero di essere italiano con i nostri pregi e i difetti da riparare certo .....ma in democrazia ( e noi almeno l'abbiamo veramente a differenza di certi paesi totalitari sia di destra che di sinistra )l'emigrazione è consentita ..puoi sempre liberamente approfittarne ......più o meno miserevolmente ...AndreaB ha scritto:Al di là delle colpe e del milione di critiche che si possono muovere alla Fir, credo che il board della CL abbia giocato sporco, con un atteggiamento da taglieggiatori, a cui abbiamo dato l' unica risposta adeguata.
Ovviamente, e mi pare anche giusto, chi era contrario fin dall' inizio si può levare una bella soddisfazione all' insegna del "veleavevodettoio" ... alcuni punti di vista critici erano anche condivisibili, altri meno, ammantati di becero provincialismo " ... contenti loro, che rimarranno all' ombra del loro piccolo e bel campanile.
Un po' meno condivibili invece sono i giubili di gioia che si levano da parte di chi aveva fatto, letteralmente, carte false per andare in CL, poi aveva gridato allo scandalo quando gli altarini erano stati scoperti ed ora, sghignazzando, si gode il suo momento di gloria nel assistere al fallimento "degli altri".
Atteggiamenti miserevoli ... che spiegano bene come l' Italia non sia una nazione al livello delle altre, non solo nel rugby.
Laporte ha scritto:Comunicato n.2 del Board della Celtic
Chiediamo scusa ai forumisti di rugby.it se apparentemente abbiamo fatto loro perdere tempo in kilometri di discussioni e thread sul loro forum.
Copio e incollo, e francamente mi trova d'accordo.newrunner ha scritto:Beh! Nemmeno il tuo sembra un bel atteggiamento ...fai di ogni erba un fascio ...ci sono persone e persone in Italia come in tutti i paesi del mondo . Personalmente sono fiero di essere italiano con i nostri pregi e i difetti da riparare certo .....ma in democrazia ( e noi almeno l'abbiamo veramente a differenza di certi paesi totalitari sia di destra che di sinistra )l'emigrazione è consentita ..puoi sempre liberamente approfittarne ......più o meno miserevolmente ...AndreaB ha scritto:Al di là delle colpe e del milione di critiche che si possono muovere alla Fir, credo che il board della CL abbia giocato sporco, con un atteggiamento da taglieggiatori, a cui abbiamo dato l' unica risposta adeguata.
Ovviamente, e mi pare anche giusto, chi era contrario fin dall' inizio si può levare una bella soddisfazione all' insegna del "veleavevodettoio" ... alcuni punti di vista critici erano anche condivisibili, altri meno, ammantati di becero provincialismo " ... contenti loro, che rimarranno all' ombra del loro piccolo e bel campanile.
Un po' meno condivibili invece sono i giubili di gioia che si levano da parte di chi aveva fatto, letteralmente, carte false per andare in CL, poi aveva gridato allo scandalo quando gli altarini erano stati scoperti ed ora, sghignazzando, si gode il suo momento di gloria nel assistere al fallimento "degli altri".
Atteggiamenti miserevoli ... che spiegano bene come l' Italia non sia una nazione al livello delle altre, non solo nel rugby.
newrunner ha scritto:Beh! Nemmeno il tuo sembra un bel atteggiamento ...fai di ogni erba un fascio ...ci sono persone e persone in Italia come in tutti i paesi del mondo . Personalmente sono fiero di essere italiano con i nostri pregi e i difetti da riparare certo .....ma in democrazia ( e noi almeno l'abbiamo veramente a differenza di certi paesi totalitari sia di destra che di sinistra )l'emigrazione è consentita ..puoi sempre liberamente approfittarne ......più o meno miserevolmente ...AndreaB ha scritto:Al di là delle colpe e del milione di critiche che si possono muovere alla Fir, credo che il board della CL abbia giocato sporco, con un atteggiamento da taglieggiatori, a cui abbiamo dato l' unica risposta adeguata.
Ovviamente, e mi pare anche giusto, chi era contrario fin dall' inizio si può levare una bella soddisfazione all' insegna del "veleavevodettoio" ... alcuni punti di vista critici erano anche condivisibili, altri meno, ammantati di becero provincialismo " ... contenti loro, che rimarranno all' ombra del loro piccolo e bel campanile.
Un po' meno condivibili invece sono i giubili di gioia che si levano da parte di chi aveva fatto, letteralmente, carte false per andare in CL, poi aveva gridato allo scandalo quando gli altarini erano stati scoperti ed ora, sghignazzando, si gode il suo momento di gloria nel assistere al fallimento "degli altri".
Atteggiamenti miserevoli ... che spiegano bene come l' Italia non sia una nazione al livello delle altre, non solo nel rugby.
madflyhalf ha scritto:
Avete mai visto i campionati provinciali in Irlanda?
Gente che fa la CL o la Heineken cup assieme con la provincia di Munster, Leinster, Ulster, Connacht, in campionato di All Ireland League (ma anche a livello più basso, nei campionati delle province) si tira delle mazzate allucinanti.
C'è una competizione da far spavento tra tutti i club di una stessa provincia! E noi siamo ancora dietro a parlare che non gliene fregherebbe niente a nessuno, che le fusioni (ma quali fusioni??) non servono, che il veneto sta meglio da solo...
Bravi, continuiamo col campanilismo sfrenato, che ci porta lontano!
AndreaB ha scritto:Al di là delle colpe e del milione di critiche che si possono muovere alla Fir, credo che il board della CL abbia giocato sporco, con un atteggiamento da taglieggiatori, a cui abbiamo dato l' unica risposta adeguata.
Ovviamente, e mi pare anche giusto, chi era contrario fin dall' inizio si può levare una bella soddisfazione all' insegna del "veleavevodettoio" ... alcuni punti di vista critici erano anche condivisibili, altri meno, ammantati di becero provincialismo " ... contenti loro, che rimarranno all' ombra del loro piccolo e bel campanile.
Un po' meno condivibili invece sono i giubili di gioia che si levano da parte di chi aveva fatto, letteralmente, carte false per andare in CL, poi aveva gridato allo scandalo quando gli altarini erano stati scoperti ed ora, sghignazzando, si gode il suo momento di gloria nel assistere al fallimento "degli altri".
Atteggiamenti miserevoli ... che spiegano bene come l' Italia non sia una nazione al livello delle altre, non solo nel rugby.
Emy77 ha scritto:Laporte ha scritto:Comunicato n.2 del Board della Celtic
Chiediamo scusa ai forumisti di rugby.it se apparentemente abbiamo fatto loro perdere tempo in kilometri di discussioni e thread sul loro forum.
Le scuse non vanno ai forumisti, ma ai moderatori, che si sono esauriti leggendo e cercando di gestire discussioni che hanno rirato fuori davvero il peggio di troppi forumisti e beccandosi vagonate di insulti!
Detto questo, io sono felicissima di questa decisione, perchè ho sempre l'ingenua speranza che bastonate come questa (e come quella del mondiale, unite a figure di merda clamorose come la faccenda del TM di Firenze e altre chicche varie e assortite) possano servire a dare il via ad un processo di cambiamento che possa portare la FIR ad aprire gli occhi su quello che è DAVVERO il rugby italiano e non a basarsi su una realtà che non esiste ma che si vuole comunque vedere a tutti i costi.
non mi sembra vero di leggere un articolo del genere..........mi sento meno soloerbolario ha scritto:
Copio e incollo, e francamente mi trova d'accordo.
Rugby alla deriva – Giancarlo Dondi, data di scadenza 21 marzo 2010
Pubblicato da Duccio Fumero alle 17:00 in 6 Nazioni, Campionati esteri, Campionato italiano, Coppe europee, Nazionale italiana
dondi-scadenza.jpg
Non è nel Dna di noi italiani, piuttosto aspettiamo che venga abbattuto il palazzo, ma la poltrona non sappiamo abbandonarla. Neanche quando la nave affonda e la colpa è solo nostra. La nave Italia, quella ovale, sta affondando ma il timoniere non se ne accorge. Continua imperterrito a scrutare l’orizzonte, convinto che arrivi una nuova alba, ma non si accorge che accanto a lui è rimasto solo il mozzo. Giancarlo Dondi non ha intenzione di mollare. Ma un repulisti generale nella Federazione Italiana Rugby è, oggi, improcrastinabile. In nome della professionalità e delle capacità manageriali. Quelle che in Fir non ci sono.
Tra pochi giorni inizia il Sei Nazioni e l’Italia dovrà pensare alla Nazionale e a fare una figura dignitosa nel massimo torneo continentale di rugby. Quindi si riporranno le armi e vi sarà una pace di facciata all’interno del movimento italiano. Una pace che, però, non deve nascondere la realtà dei fatti. Che questa dirigenza ha fallito, e che il fallimento va ben oltre al mancato accesso alla Celtic League.
Il fallimento ha nomi e cognomi, personaggi che per età, per incompetenza, per conflitti d’interessi non può più (o non ha mai fatto) fare il bene del movimento italiano di rugby. Giancarlo Dondi, il presidentissimo, è solo la punta di quell’iceberg che ha fatto affondare il Titanic ovale. Facciamo solo i nomi più noti, quelli che tutti conoscono. Franco Ascione, guru ovale, le cui riforme dei campionati e i cui progetti tecnici si sono dimostrati a dir poco imbarazzanti. Mette voce dappertutto, ma non ha idea di cosa sia l’eccellenza. Carlo Orlandi, coach degli avanti azzurri, ma anche e soprattutto padre del Progetto emergenti. Un progetto buttato giù in fretta e furia, senza una strutturazione professionale moderna, dove, ancora una volta, ci si concentra soprattutto sul fisico degli atleti e non sulla loro capacità tecnica. Un progetto nato vecchio e che si dimostra, a tre anni dalla sua nascita, fallimentare, visto che continuiamo a raschiare il fondo del barile cercando equiparati che tappino le falle federali.
E poi tanti altri nomi, dentro e attorno alla federazione (dai dirigenti meno conosciuti ai procuratori troppo presenti, dai tecnici federali, sempre quelli, ai dirigenti di club che per anni hanno scelto e votato questa classe dirigente), che nel corso di questi anni hanno sempre remato in ordine sparso, ognuno con la sua agenda, con il proprio orticello da coltivare, ma che non hanno mai fatto nulla per il movimento tout-court.
I nomi e le facce del fallimento azzurro sono tante, troppe per elencarle qui. E’ ora di fare piazza pulita, di cercare una classe dirigente giovane, entusiasta, cresciuta con i valori ovali e pronta a mettersi in gioco. Una classe dirigente fatta di manager capaci, moderni, veri professionisti nei rispettivi settori, e non amici di amici cooptati in ruoli in cui sono incompetenti. Ristabilendo, e sarebbe il caso, un tetto massimo di “legislature”, dopo le quali si cambia. Perché quattro mandati sono troppi, anche per chi vuol fare del bene al movimento, perché più di un decennio senza rinnovamento, con le stesse facce e gli stessi interessi sono la miglior linfa per quel cancro che si chiama inettitudine. Ora c’è il Sei Nazioni, è il momento di stringerci a coorte, ma il 21 marzo 2010 arriverà presto. E non ci saranno più scuse per nessuno.