Intanto, avere idee ed esprimerle non costa nulla, poi per mettere in pratica un progetto si deve, prima, avere un'idea.orme53 ha scritto:....., anch'io qualche anno fa avevo grandi idee come le tue.
Questo è un forum di discussione e non un sito dove presentare a possibili finanziatori dei progetti operativi e i miei interventi vogliono rappresentare un modesto spunto di riflessione per appassionati che, credo, vorrebbero vedere il loro sport navigare in migliori acque.
Non credo che piangendoci addosso o incitare alla caccia alle streghe possa mutare la situazione, ne, tantomeno, alimentare di positività il tessuto culturale del movimento rugbystico che questo forum, anche se in piccola parte (e, comunque, le visite quotidiane sono di tutto rispetto!), contribuisce ad alimentare.
Mi occupo di progetti e negli anni ho imparato che se vuoi realizzare un progetto con n. obbiettivi devi lavorare su un progetto n.+10, n.+20, in altre parole, nel percorso di realizzazione di un progetto sono tante e tante le scremature da subire che se non parti con una adeguata sovrastimatura il progetto non andrà in porto.
Conosco la realta rugbystica italiana e non la paragono a quella di altri paesi più fortunati e virtuosi, ma guardare ai loro modelli più efficienti ed più efficaci non può che servire a cogliere spunti per auspicare di avvicinarne le performance raggiunte, sia in termini organizzativi, che di movimento, piuttosto che di livello della competizione di punta.
Conosco le sconfitte che hanno toccato alcune storie societarie di blasonati club del rugby italiano, ma colpevolizzare a prescindere chi ha abbandonato queste avventure economiche dopo avere cercato di realizzare un loro progetto non credo aiuti a capire la complessità di investire nello sport.
Certo che vedere certe disavventure economiche/sportive intristisce e spinge a cercare vendetta, ma è vero anche che solo chi non lavora e non si espone non sbaglia mai. Nessun imprenditore potrà mai offrire garanzie minime sul successo di un progetto sportivo, ma impegnarsi nel cercare di realizzarlo e ai posteri lasciare l'ardua sentenza sul loro operato