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Re: La prima Italia di Brunel

Inviato: 2 feb 2012, 12:50
da Luqa-bis
Opinione per opinione, tanto sonotutte lecite pare,
a me iscriversi per gettare solo fango su un giocatore come Garcia mi pare ingeneroso.
Nonostante i difetti e i limiti del giocatore stesso.
L'attribuirgli la responsabilità del 90% delle mete subite è un affermazione non obiettiva e improvvida.

Non condivido nemmeno la fobia anti-Venditti: il giocatore ha sinora palesato dei limiti, ma tra i convocati l'alternativa era il solo Toniolatti , visto che Botes viene visto da Brunel come "impact player" da usare solo se serve e quando serve (ed è un equiparato, scelta legittima, ma se dobbiamo ricostruire qualcuno che viene dal vivaio dobbiamo provarlo).
A meno di non tornare a schierare centri all'alla (come è spesso capitato a Benvenuti).
Morisi è un centro-apertura , Esposito un ala ancora molto giovane e con poca esprienza europea, avete altri nomi non convocati?
Perché io da tifoso posso anche nominare Vezzosi e Tempestini, ma riconosco che al momento non sono chiaramente superiori ai nomi scelti da Brunel e al momento non sono stati nemmeno titolari in Challenge questo anno.
Si preferiva Toniolatti? legittimo, ma Brunel ha il diritto di scegliere e vede lui la squadra.

Si teme il talento di Clerc e Malzieu, il che mi pare ovvio;
ma mi pare anche figlio del pensiero "come si fa a non prenderle" che poi aborriamo.
Non ho letto da parte di nessuno la domanda: ma Clerc/Malzieu hanno dei motivi per temere Venditti e Mc Lean?
la V arretrata francese ha di che preoccuparsi di un eventuale kick and chase con Venditti, Benvenuti, Masi sulle tracce del ricevitore?
Clerc ha da temere la fisicità di Venditti?
I centri francesi hanno di che temere il lavoro centrale di Sgarbi, Benvenuti e Masi?

Non holetto queste domande, si vede che nessuno se le pone, perchè ritiene che saremo costretti alla sola difesa...
e allora perché vi lamentavate di Mallet?

Re: La prima Italia di Brunel

Inviato: 2 feb 2012, 12:58
da bernadotte
Luqa-bis ha scritto: Non holetto queste domande, si vede che nessuno se le pone, perchè ritiene che saremo costretti alla sola difesa...
e allora perché vi lamentavate di Mallet?
Leggi bene perchè qualcuno ne ha parlato

Dal mio precedente intervento:

Per quanto riguarda i nostri tre quarti mi viene in mente una filosofia spesso rimarcata
da Munari ovvero quella di costringere la difesa avversaria a porsi dei quesiti ed in questo caso penso
che per loro non sarà facile capire chi marcare tra le percussioni di Sgarbi, le linee di corsa di Benvenuti,
e gli inserimenti tra i centri di Masi o Venditti.

Re: La prima Italia di Brunel

Inviato: 2 feb 2012, 12:58
da calep61
jaco ha scritto: La perplessità è sull'ultima frase relativa al Perpignan: a me sembra francamente che l'USAP non fosse poi così propenso ad "osare" ma avesse il cardine del suo gioco sugli avanti e sulla mischia... un po' come l'Italia di Mallett da cui si è differenziata sui risultati (d'accordo), ma non propio sul piano di gioco... insomma, caro Calandri, il paragone, per me, non c'azzecca troppo...
jaco ha scritto: Può essere, non è che abbia visto tutte queste partite, ma quelle che ho visto non mi hanno dato l'idea di una squadra "champagne" (probabilmente, comunque, sbaglio).
In ogni caso non ho detto che Perpignan giocasse male, anzi tutt'altro, ma non così particolarmente spumeggiante (il che, per inteso, è solo un bene per noi).
Sicuramente il Perpignan di Brunel aveva negli avanti un punto di forza – lo stesso Brunel che non giocò tra gli avanti, negli anni si specializzò proprio nello studio della mischia [chiusa] di cui divenne un abile teorico – ma nell’equilibrio della squadra gli avanti, appunto, rappresentavano solo uno strumento, un mezzo per liberare e agevolare l’intervento e l’azione dei ¾.
Mallet, invece, che giocò tra gli avanti, puntava più sulla forza fisica e devastante di questo settore della squadra per essere performanti, individuando nella mischia, spesso, il fine ultimo e risolutore del suo gioco.
Il gioco del Perpignan di Brunel non è, probabilmente, paragonabile al così detto gioco champagne, ma rappresenta per filosofia e effetto sul campo l’esatto opposto del pensiero Malletiano.
Quindi scardinare ed impegnare la linea avversaria con gli avanti per liberare spazio e linee di corsa per i ¾ nelle restanti zone del campo, invece che concentrarsi sulla fine ultimo della demolizione fisica della squadra avversaria.
Staremo a vedere gli effetti sabato con i francesi. :P

Re: La prima Italia di Brunel

Inviato: 2 feb 2012, 13:05
da Rugby-Tv
jaco ha scritto:
Ovviamente come tutti mi auguro che JB abbia totalmente ragione: a chi non piacerebbe vedere l'Italia giocare alla grande e magari anche vincere? Quello che mi auguro è che venga lasciato lavorare tranquillamente, perchè non è escluso (realisticamente parlando) che giocando a viso a perto possiamo andare incontro a batoste storiche (non è, secondo me, che Mallet non avesse voglia di giocare, ma quando ha provato a farlo, vedi Twickenham lo scorso anno, ne siamo usciti con le ossa rotte). Speriamo che la FIR (e nel nostro piccolo anche noi) possa sopportare anche qualche rovescio pesante nell'ottica più lungimirante di vedere qualcosa di meglio tra un po' di tempo.
Caro Jaco, purtroppo questa in italia è utopia. Già mi immagino tutti gli "allenatori" del forum per un placcaggio sbagliato di Burton: è una pippa come difensore, dovevamo far giocare McLean se proprio Orquera non ce la faceva. Oppure: era meglio far giocare Bocchino almeno è italiano e giovane
Una meta dei francesi dove McLean viene superato in velocità da Malzieu: McLean non può giocare all'ala è troppo lento era meglio Toniolati
Un in avanti di Venditti: ha solo fisico, testa e tecnica zero!
Un avanti di Sgabri in una azione di attacco: Come si fa a mettere Sgarbi per un Canale che gioca da 5/6 anni al Clermont?
Una touche storta di Ghiraldini: Era meglio Ongaro, almeno con lui non si perdevano le touche

Insomma prima della partita si santifica il salvatore della patria di turno, per poi trovare i capi espiatori per la sconfitta. Con l'allenatore pronto ad essere santificato e demonizzato in meno di 24 ore.

In clima 6N: C'est en Italie

Re: La prima Italia di Brunel

Inviato: 2 feb 2012, 13:15
da calep61
Rugby-Tv ha scritto:
jaco ha scritto:
Ovviamente come tutti mi auguro che JB abbia totalmente ragione: a chi non piacerebbe vedere l'Italia giocare alla grande e magari anche vincere? Quello che mi auguro è che venga lasciato lavorare tranquillamente, perchè non è escluso (realisticamente parlando) che giocando a viso a perto possiamo andare incontro a batoste storiche (non è, secondo me, che Mallet non avesse voglia di giocare, ma quando ha provato a farlo, vedi Twickenham lo scorso anno, ne siamo usciti con le ossa rotte). Speriamo che la FIR (e nel nostro piccolo anche noi) possa sopportare anche qualche rovescio pesante nell'ottica più lungimirante di vedere qualcosa di meglio tra un po' di tempo.
Caro Jaco, purtroppo questa in italia è utopia. Già mi immagino tutti gli "allenatori" del forum per un placcaggio sbagliato di Burton: è una pippa come difensore, dovevamo far giocare McLean se proprio Orquera non ce la faceva. Oppure: era meglio far giocare Bocchino almeno è italiano e giovane
Una meta dei francesi dove McLean viene superato in velocità da Malzieu: McLean non può giocare all'ala è troppo lento era meglio Toniolati
Un in avanti di Venditti: ha solo fisico, testa e tecnica zero!
Un avanti di Sgabri in una azione di attacco: Come si fa a mettere Sgarbi per un Canale che gioca da 5/6 anni al Clermont?
Una touche storta di Ghiraldini: Era meglio Ongaro, almeno con lui non si perdevano le touche

Insomma prima della partita si santifica il salvatore della patria di turno, per poi trovare i capi espiatori per la sconfitta. Con l'allenatore pronto ad essere santificato e demonizzato in meno di 24 ore.

In clima 6N: C'est en Italie
..az.., un'altro tafazzi d'annata, cos'è un 2012?

Re: La prima Italia di Brunel

Inviato: 2 feb 2012, 13:29
da bonds
Rugby-Tv ha scritto:
jaco ha scritto:
Ovviamente come tutti mi auguro che JB abbia totalmente ragione: a chi non piacerebbe vedere l'Italia giocare alla grande e magari anche vincere? Quello che mi auguro è che venga lasciato lavorare tranquillamente, perchè non è escluso (realisticamente parlando) che giocando a viso a perto possiamo andare incontro a batoste storiche (non è, secondo me, che Mallet non avesse voglia di giocare, ma quando ha provato a farlo, vedi Twickenham lo scorso anno, ne siamo usciti con le ossa rotte). Speriamo che la FIR (e nel nostro piccolo anche noi) possa sopportare anche qualche rovescio pesante nell'ottica più lungimirante di vedere qualcosa di meglio tra un po' di tempo.
Caro Jaco, purtroppo questa in italia è utopia. Già mi immagino tutti gli "allenatori" del forum per un placcaggio sbagliato di Burton: è una pippa come difensore, dovevamo far giocare McLean se proprio Orquera non ce la faceva. Oppure: era meglio far giocare Bocchino almeno è italiano e giovane
Una meta dei francesi dove McLean viene superato in velocità da Malzieu: McLean non può giocare all'ala è troppo lento era meglio Toniolati
Un in avanti di Venditti: ha solo fisico, testa e tecnica zero!
Un avanti di Sgabri in una azione di attacco: Come si fa a mettere Sgarbi per un Canale che gioca da 5/6 anni al Clermont?
Una touche storta di Ghiraldini: Era meglio Ongaro, almeno con lui non si perdevano le touche

Insomma prima della partita si santifica il salvatore della patria di turno, per poi trovare i capi espiatori per la sconfitta. Con l'allenatore pronto ad essere santificato e demonizzato in meno di 24 ore.

In clima 6N: C'est en Italie
Beh no, dai...per vincere le touche ci vuole Santamaria :-]

Re: La prima Italia di Brunel

Inviato: 2 feb 2012, 13:39
da koma
Rugby-Tv ha scritto:
jaco ha scritto:
Ovviamente come tutti mi auguro che JB abbia totalmente ragione: a chi non piacerebbe vedere l'Italia giocare alla grande e magari anche vincere? Quello che mi auguro è che venga lasciato lavorare tranquillamente, perchè non è escluso (realisticamente parlando) che giocando a viso a perto possiamo andare incontro a batoste storiche (non è, secondo me, che Mallet non avesse voglia di giocare, ma quando ha provato a farlo, vedi Twickenham lo scorso anno, ne siamo usciti con le ossa rotte). Speriamo che la FIR (e nel nostro piccolo anche noi) possa sopportare anche qualche rovescio pesante nell'ottica più lungimirante di vedere qualcosa di meglio tra un po' di tempo.
Caro Jaco, purtroppo questa in italia è utopia. Già mi immagino tutti gli "allenatori" del forum per un placcaggio sbagliato di Burton: è una pippa come difensore, dovevamo far giocare McLean se proprio Orquera non ce la faceva. Oppure: era meglio far giocare Bocchino almeno è italiano e giovane
Una meta dei francesi dove McLean viene superato in velocità da Malzieu: McLean non può giocare all'ala è troppo lento era meglio Toniolati
Un in avanti di Venditti: ha solo fisico, testa e tecnica zero!
Un avanti di Sgabri in una azione di attacco: Come si fa a mettere Sgarbi per un Canale che gioca da 5/6 anni al Clermont?
Una touche storta di Ghiraldini: Era meglio Ongaro, almeno con lui non si perdevano le touche

Se mi capita di leggere ancora un commento pro-Bocchino, vada come vada la partita di sabato, rischio di diventare molesto :-]

Re: La prima Italia di Brunel

Inviato: 2 feb 2012, 14:20
da Luqa-bis
Dovresti spiegare che intendi per molesto, koma: per qualcuno potrebbe an che essere una provocazione interessante...

bernadotte

In effetti devo ammettere che il tuo messaggio lo avevo letto e lo ricordavo, ma che ho deliberatemente finto che non fosse stato scritto.

In quanto alle differenze di approccio tra Brunel e mallet, più che al trascorso giocato e allenato, le differenze le rifarei più al modello di rugby di scuola di formazione.

Re: La prima Italia di Brunel

Inviato: 2 feb 2012, 15:19
da calep61
Luqa-bis ha scritto:In quanto alle differenze di approccio tra Brunel e mallet, più che al trascorso giocato e allenato, le differenze le rifarei più al modello di rugby di scuola di formazione.
Intendiamoci, se la filosofia di mallet può considerarsi in qualche modo un'esemplificazione pratica di come è interpretato il rugby in SAF, Brunel tra i francesi è, forse, il meno francese possibile, misurato, pragmatico, semplice e, aggiungerei, molto rispettoso di quanto non gli appartenga per cultura ed esperienza personale; grandi doti per grandi uomini, chissà .....

Re: La prima Italia di Brunel

Inviato: 2 feb 2012, 15:37
da Luqa-bis
Siamo sicuri che i francesi siano tutti in un certo senso tanto "parigini" ?

Perché a me un certo tipo di francese, Brunel , lo fa venire in mente.
E credo che sia la cosa che i francesi stessi temano di più di noi.

Re: La prima Italia di Brunel

Inviato: 2 feb 2012, 15:50
da gab
concordo con luqa. troppo spesso il gioco degli stereotipi di cui tutti siamo vittime e carnefici al tempo stesso (noi mandolinari e mafiosi, i cugini francesi spocchiosi e supponenti) porta fuori strada. chi conosce un po' la francia sa bene che l'indole del midi è diversa da quella dei parigini. Per quel che ho potuto, sia pure indirettamente, constatare, baffo Brunel è un uomo curioso di conoscere l'Italia e le sue tante contrade, e non un tipo convinto di essere il governatore di una colonia (rugbistica), come invece talvolta faceva supporre il pur bravo predecessore.

Re: La prima Italia di Brunel

Inviato: 2 feb 2012, 18:28
da aperturaestremo
Luqa-bis ha scritto:Opinione per opinione, tanto sonotutte lecite pare,
a me iscriversi per gettare solo fango su un giocatore come Garcia mi pare ingeneroso.
Nonostante i difetti e i limiti del giocatore stesso.
L'attribuirgli la responsabilità del 90% delle mete subite è un affermazione non obiettiva e improvvida.

Non condivido nemmeno la fobia anti-Venditti: il giocatore ha sinora palesato dei limiti, ma tra i convocati l'alternativa era il solo Toniolatti , visto che Botes viene visto da Brunel come "impact player" da usare solo se serve e quando serve (ed è un equiparato, scelta legittima, ma se dobbiamo ricostruire qualcuno che viene dal vivaio dobbiamo provarlo).
A meno di non tornare a schierare centri all'alla (come è spesso capitato a Benvenuti).
Morisi è un centro-apertura , Esposito un ala ancora molto giovane e con poca esprienza europea, avete altri nomi non convocati?
Perché io da tifoso posso anche nominare Vezzosi e Tempestini, ma riconosco che al momento non sono chiaramente superiori ai nomi scelti da Brunel e al momento non sono stati nemmeno titolari in Challenge questo anno.
Si preferiva Toniolatti? legittimo, ma Brunel ha il diritto di scegliere e vede lui la squadra.

Si teme il talento di Clerc e Malzieu, il che mi pare ovvio;
ma mi pare anche figlio del pensiero "come si fa a non prenderle" che poi aborriamo.
Non ho letto da parte di nessuno la domanda: ma Clerc/Malzieu hanno dei motivi per temere Venditti e Mc Lean?
la V arretrata francese ha di che preoccuparsi di un eventuale kick and chase con Venditti, Benvenuti, Masi sulle tracce del ricevitore?
Clerc ha da temere la fisicità di Venditti?
I centri francesi hanno di che temere il lavoro centrale di Sgarbi, Benvenuti e Masi?

Non holetto queste domande, si vede che nessuno se le pone, perchè ritiene che saremo costretti alla sola difesa...
e allora perché vi lamentavate di Mallet?
Sollevi molti temi interessanti, ti dico cosa ne penso:

Garcia: non lo ritengo l'unico responsabile delle mete subite dall'Italia ma e' un giocatore che non mi e' mai piaciuto, sono contento che ora centri giochino Sgarbi e Benvenuti.
Avrei preferito Toniolatti a Venditti ma d'accordo, lascio scegliere a Brunel, lui vede i giocatori e conosce gli avversari, e non giudico Venditti prima di averlo visto in nazionale, e non una sola volta.
D'accordissimo con te sul fatto che dobbiamo essere noi a porre problemi alla difesa francese, e' proprio questo il salto di qualita' mentale di cui parlavo in altri post: siamo piu' forti di quello che crediamo, ma se contro l'Australia il nostro unico obiettivo e' non farli giocare e non proviamo a fare niente di costruttivo con la palla in mano, chiaro che perdiamo. La stessa Irlanda e' stata negativa al mondiale, un atteggiamento che ha pagato contro l'Australia ma che li ha visti soccombere di fronte al Galles, nel secondo tempo i verdi non sapevano piu' cosa fare. Per cui dico: giusto rispettare Clerc e Malzieu (per carita', ottimi giocatori), ma chiediamoci anche come metterli in difficolta'. Nel recente Gloucester-Stade Toulousain per esempio ho visto un Medard incredibilmente impreciso e a disagio sui calci alti, proviamo a metterli in difficolta'. Ne' Iachvili ne' Trinh-Duc sono grandi difensori, perche' non puntarli? Ho bonariamente preso in giro l'ottimo Diddi che ha previsto uno scarto di 40 per i francesi, io ripeto che, specie se facesse molto freddo, perdere con piu' di 15 punti lo considererei una delusione. E ho anche scritto che io credo che possiamo vincere 2 partite a questo 6N, la Scozia in casa e almeno un'altra (io sogno il colpaccio in Irlanda, ma una qualunque altra vittoria mi andrebbe bene).
Non mi sono mai lamentato di Mallett, anche se mettere Masi a MA e Bergamauro a MM mi sono sembrate mosse un po' dubbiose, ho gia' scritto che non so se arriveremo a vincere un 6N con Brunel, ma se ci arriveremo, se arriveremo ad essere una grande squadra dovremo ringraziare anche Mallett, la nuova Italia e' cominciata da lui (dopo le "devastazioni" di Berbizier, di cui non ho alcuna stima), anche dai suoi errori e dal suo gioco poco spettacolare che pero' ci ha regalato alcune certezze e ci ha cementato. Ed e' anche vero che il gioco del Perpignan non mi ha mai esaltato, e' una squadra che specie l'anno dello scudetto giocava moltissimo con gli avanti, avanti anche capaci di correre, portare la palla e riciclarla sui placcaggi, ma non mi sembra che i 3/4 fossero cosi' inseriti nel gioco. Detto questo, bon courage Jacques! E sempre forza azzurri!!!

Re: La prima Italia di Brunel

Inviato: 2 feb 2012, 19:01
da paga1
E' proprio vero ero realmente devastato dopo che l'italia di Berbizier ha vinto 2 partite al 6N sopprattutto perche' l'anno prima erano stati migliori con la vittoria scippata in IRE il pareggio in WAL e la sconfitta all'ultimo minuto con una grande SCO che si era permessa di battere ENG e FRA.
Al contrario Mallett mi ha lasciato la certezza che Mauro non e' un 9 e Masi non e' un 10 e che la touche andra' sistemata.
Pero' con lui abbiamo sfiorato i quarti al mondiale a no era Berbizier.

Re: La prima Italia di Brunel

Inviato: 2 feb 2012, 19:14
da youngblood
Con BBZ abbiamo centrato più obbiettivi, anche se il gioco non era un granchè, specie in difesa, e, cosa molto più importante, non c'era il gruppo che c'è stato con Mallett. Nick ha fatto una marea di cacchiate con la nostra Nazionale, Mauro a 9 in primis, ma ha cementato un gruppo, ed ha reso il gioco dell'Italia molto più solido, soprattutto dal punto di vista difensivo. Se negli anni a venire Brunel avrà successo, un pò lo dovrà anche a Mallet, perchè come ogni buon rugbysta sa, la difesa è la BASE su cui costruire ogni buona squadra, che sia in serie C o in Coppa del Mondo. Quindi diamo un pò di merito anche al buon Nick :D


P.S. Mauro avrà giocato mediano di mischia con Mallett, ma con Berbizier giocava ala eh.... :|

Re: La prima Italia di Brunel

Inviato: 2 feb 2012, 19:23
da aperturaestremo
paga1 ha scritto:E' proprio vero ero realmente devastato dopo che l'italia di Berbizier ha vinto 2 partite al 6N sopprattutto perche' l'anno prima erano stati migliori con la vittoria scippata in IRE il pareggio in WAL e la sconfitta all'ultimo minuto con una grande SCO che si era permessa di battere ENG e FRA.
Al contrario Mallett mi ha lasciato la certezza che Mauro non e' un 9 e Masi non e' un 10 e che la touche andra' sistemata.
Pero' con lui abbiamo sfiorato i quarti al mondiale a no era Berbizier.
Rispetto la tua opinione, e' vero che con Berbizier nel 2007 abbiamo vinto 2 partite al 6N, vincendo per la prima volta in trasferta, va anche detto che la vittoria in Scozia 'e stata un po' particolare (mai vista una partita in cui dopo 5 minuti una squadra conduceva 21-0) e che col Galles avremmo solo pareggiato se loro avessero capito quanto poco mancava. Per me Berbizier e' un allenatore che non ha portato niente all'Italia, niente, e ha perso contro un Scozia inferiore a noi (se non altro, l'Irlanda ci e' superiore, anche se 30 punti di scarto sono troppi). Dici che abbiamo sfiorato i quarti, bene, quella Scozia -che nel 2007 vinse al 6N solo col Galles- non valeva un decimo dell'Irlanda 2011. Che cosa ricorderemo dell'Italia di Berbizier? Che pietre miliari ha posto nella costruzione di un'Italia fortissima? Il tanto criticato -e da me poco amato- Kirwan se non altro ci ha messo a posto la mischia ordinata, Berbizier che ha fatto? Ha spaccato lo spogliatoio (questo a sentire i giocatori, io in quello spogliatoio non ci ho mai messo piede). Mallett ha fatto diversi errori, che sottolinei giustamente anche tu, ma secondo me ha gettato le prime basi per costruire un'Italia straordinaria.

Leggo ora il post di youngblood, sono sostanzialmente d'accordo con lui, anche se non so quali obiettivi siano stati raggiunti con BBZ, per me vale piu' aver battuto la Francia (che l'anno prima aveva vinto il Grande Slam e che qualche mese dopo sia pure tra le polemiche sarebbe arrivata ad un punto dal mondiale) che la Scozia 2007.