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hardhu ha scritto:Comunque io non capisco la scelta di andare per i pali a 10 minuti dalla fine in vantaggio di tre punti e con la superiorità numerica appena conquistata...si poteva vincere con il bonus e in tranquillità e invece così si è sofferto fino alla fine.

Troppo rischioso, almeno se vai a più sei serve la meta trasformata, se no possono anche pareggiare

Bello discutere del bonus mancato. Era impensabile fino a un anno e mezzo fa.. Ottima partita del Treviso ancora una volta si dimostra in grado di lottare e vincere contro chiunque. Bella reazione anche dopo l essere andati in svantaggio. Duvenage ed halafhi ottimi acquisti ma anche 4uzza e Zanon si confermano fra i migliori

Era troppo importante vincere dopo i punti regalato a ulster quindi han fatto bene a piazzare, se dalla touche non avessero segnato Scarlets sarebbe rimasta a meno 3

Man of the moment ha scritto:

hardhu ha scritto:Comunque io non capisco la scelta di andare per i pali a 10 minuti dalla fine in vantaggio di tre punti e con la superiorità numerica appena conquistata...si poteva vincere con il bonus e in tranquillità e invece così si è sofferto fino alla fine.

Troppo rischioso, almeno se vai a più sei serve la meta trasformata, se no possono anche pareggiare

Il mio è un discorso che scava più a fondo del mero risultato pratico, quella di piazzare è una scelta basata sulla paura.
Sei avanti di 3, in casa, con un uomo in più, al limite dei 22 e contro una squadra dello stesso livello.
E' andata bene, si è vinto, ma con l'avversario a terra agonizzante hai rinunciato a dargli il colpo finale per limitarti ad un altro pugno, pesante ma non definitivo. Gli hai concesso un'altra possibilità che non avrebbero dovuto avere.

Il messaggio che passa è che gli avversari avranno sempre la possibilità di rialzarsi e darti loro il colpo di grazia. Oggi gli Scarlets negli ultimi minuti, domani altri.
E' un discorso di mentalità vincente e consapevolezza della propria forza: influisce sulla testa dei nostri ma soprattutto sulla testa degli avversari che ti affronteranno.
Ed è, insieme alle skills, ciò che ci separa dai grandi imho.

Treviso ha vinto 5 delle ultime 6 partite. La sesta l’ha pareggiata per una disattenzione a tempo scaduto.
Diciamo che come mentalità vincente siamo sulla buona strada...

Aironifan ha scritto:Ora venitemi a dire che Ruzza non sarebbe determinante anche in nazionale.

A me come giocatore piace molto, però il 6 nazioni è un gradino sopra. Budd e sisi sono dei buoni giocatori e la terza è blindata. Io lo proverei in seconda intorno al 55-60.

GrazieMunari ha scritto:

Man of the moment ha scritto:

hardhu ha scritto:Comunque io non capisco la scelta di andare per i pali a 10 minuti dalla fine in vantaggio di tre punti e con la superiorità numerica appena conquistata...si poteva vincere con il bonus e in tranquillità e invece così si è sofferto fino alla fine.

Troppo rischioso, almeno se vai a più sei serve la meta trasformata, se no possono anche pareggiare

Il mio è un discorso che scava più a fondo del mero risultato pratico, quella di piazzare è una scelta basata sulla paura.
Sei avanti di 3, in casa, con un uomo in più, al limite dei 22 e contro una squadra dello stesso livello.
E' andata bene, si è vinto, ma con l'avversario a terra agonizzante hai rinunciato a dargli il colpo finale per limitarti ad un altro pugno, pesante ma non definitivo. Gli hai concesso un'altra possibilità che non avrebbero dovuto avere.

Il messaggio che passa è che gli avversari avranno sempre la possibilità di rialzarsi e darti loro il colpo di grazia. Oggi gli Scarlets negli ultimi minuti, domani altri.
E' un discorso di mentalità vincente e consapevolezza della propria forza: influisce sulla testa dei nostri ma soprattutto sulla testa degli avversari che ti affronteranno.
Ed è, insieme alle skills, ciò che ci separa dai grandi imho.

E' un bel quesito.
Consideriamo però quel che c'era in palio e la recente esperienza ad Ulster.
In questo frangente secondo me ci sta la scelta dei pali (scelta che poi è stata fondamentale per non subire un altro pareggio a tempo scaduto).
L'obiettivo primario alla vigilia era vincere, il punto di bonus sarebbe stato un di più.
E' una dote anche rimanere freddi e non farsi ingolosire da una prospettiva attraente col rischio di rimanere poi con un pugno di mosche.

Capisco il discorso della mentalità e mi porrei il problema in caso di un atteggiamento simile per esempio nel prossimo turno contro i Dragons. Contro una diretta rivale per i playoff approvo la scelta di McKinley.

giuseppone64 ha scritto:

Aironifan ha scritto:Ora venitemi a dire che Ruzza non sarebbe determinante anche in nazionale.

A me come giocatore piace molto, però il 6 nazioni è un gradino sopra. Budd e sisi sono dei buoni giocatori e la terza è blindata. Io lo proverei in seconda intorno al 55-60.

Ruzza attualmente è più in forma di Budd. Uno dei motivi per giustificare la sua esclusione da titolare, è che Budd è in grado di dare sicurezza nella gestione delle touche, ma mi sembra che Ruzza ieri abbia fatto vedere ottime cose anche in questo senso.

Garry ha scritto:Presi 40 punti, ma Bradley non era arrabbiato, e neanch'io (a parte i primi 20 minuti e gli ultimi sei).
Segnare una meta (o due?) in inferiorità numerica al Leinster non è roba da tutti i giorni.
Però, Ortis, Rimpelli, Di Giulio i lavori vanno avanti bene, eh...
Brunner forse si è sbloccato e Renton, beh, alla fine avrebbe meritato il man of the match, come anche diceva Griffen, e comunque il pubblico si è divertito, credo.
Se tornassero anche la prossima partita a Viadana, magari ancora in concomitanza con la partita dei locali, per me si passerebbero i 4.000, senza problemi

Mi è parso di vedere anche un buon Licata. Sicuramente in ripresa rispetto ad un po' di tempo fa.

giuseppone64 ha scritto:Treviso ha vinto 5 delle ultime 6 partite. La sesta l’ha pareggiata per una disattenzione a tempo scaduto.
Diciamo che come mentalità vincente siamo sulla buona strada...

La dimostrazione di questo che io ho trovato più chiara è stata la dichiarazione di Baravalle quando l'hanno intervistato a fine primo tempo. Tranquillo, fiducioso. Ok, sei sotto con gli Scarlets a fine primo tempo, ma sai che se fai le cose giuste la porti a casa (come poi è stato). A nessun giocatore delle Zebre sarebbe mai passato per la mente di dire una cosa così.

Big Lebowski ha scritto:

GrazieMunari ha scritto:
Il messaggio che passa è che gli avversari avranno sempre la possibilità di rialzarsi e darti loro il colpo di grazia. Oggi gli Scarlets negli ultimi minuti, domani altri.
E' un discorso di mentalità vincente e consapevolezza della propria forza: influisce sulla testa dei nostri ma soprattutto sulla testa degli avversari che ti affronteranno.
Ed è, insieme alle skills, ciò che ci separa dai grandi imho.

Capisco il discorso della mentalità e mi porrei il problema in caso di un atteggiamento simile per esempio nel prossimo turno contro i Dragons. Contro una diretta rivale per i playoff approvo la scelta di McKinley.

Sì.
I termini della questione sono due, effettivamente.
Nella situazione contingente è stato certamente un bene aver portato a casa quei 3 punti. E' chiaro, però, che sono quesiti di cui non si avrà mai una risposta definitiva: in fondo che ne sappiamo delle energie ancora a disposizione? Che ne sappiamo se gli avanti abbiano fatto capire che non ne avevano abbastanza per assicurare una presa sicura in touche ed impostare la maul? Insomma non possiamo avere tutti gli elementi necessari per una analisi completa. Dovrebbe "bastarci" il fatto di aver portato a casa una vittoria affatto scontata alla vigilia e vitale per continuare a sperare non solo nel barrage-champion, ma addirittura nei play-off.

C'è però una situazione"generale" che viene posta: la mentalità vincente.
Eh già. E qui l'analisi è impietosa: è evidente che non ce l'abbiamo! E come potremmo averla? Dopo anni di sconfitte, a volte nette, a volte beffarde (come avrebbe potuto diventarla quella di ieri sera in caso non si marcasse dopo aver rinunciato ai pali...). Non ho dubbi che a parti invertite gli Scarlet avrebbero provato il bersaglio grosso. Questione di mentalità, certo, formatasi con tante vittorie che ti consentono anche di pensare "vabbè anche se non dovesse andare bene abbiamo già vinto tanto e dimostrato quello che valiamo come squadra e come movimento... se non va oggi, andrà la prossima". Quando noi potremmo pensare ciò? Pensate per un attimo se per caso ieri sera avessero optato per la touche senza successo (magari un fallo contro) e nel rovesciamento gli Scarlet avessero segnato: cosa staremmo scrivendo oggi? Quali pensieri? Quali analisi non di una sconfitta, ma di un movimento in piena crisi si sarebbero sprecate?
Treviso sta costruendo passo passo, partita per partita questa mentalità... sembra ci stia riuscendo... chissà che fra qualche anno non si cominci a vedere il coraggio (ma attenzione, non la supponenza) di certe scelte...

Ripeto, se il capitano ha preso quella decisione aveva le sue buone ragioni. Ragioni che noi davanti alla televisione non possiamo conoscere fino in fondo. Io sono convinto che a parti invertite gli Scarlets avrebbero piazzato. Fai tre punti e il pallone ritorna a te.

doublegauss ha scritto:

giuseppone64 ha scritto:Treviso ha vinto 5 delle ultime 6 partite. La sesta l’ha pareggiata per una disattenzione a tempo scaduto.
Diciamo che come mentalità vincente siamo sulla buona strada...

La dimostrazione di questo che io ho trovato più chiara è stata la dichiarazione di Baravalle quando l'hanno intervistato a fine primo tempo. Tranquillo, fiducioso. Ok, sei sotto con gli Scarlets a fine primo tempo, ma sai che se fai le cose giuste la porti a casa (come poi è stato). A nessun giocatore delle Zebre sarebbe mai passato per la mente di dire una cosa così.

Non vedo una differenza così netta. Le Zebre sotto di tre mete dopo venti minuti recuperano e arrivano in parità (quasi). Nell’intervallo le parole di Biagi erano altrettanto decise, e di fronte c’era il Leinster.
Anche il fatto che scelgano la mischia per una punizione sotto ai pali avversari (e di fronte avevano due internazionali) è stato un bel segnale

Dovrei rivedere la partita ma, a memoria…

da un fallo precedente si va in touche; si sviluppa l'azione con maul bloccata e alcune fasi di gioco che portano ad un nuovo vantaggio per la Benetton che non si concretizza. Fallo per Treviso e giallo al giocatore scarlets.
A quel punto mancano 10' circa hai un uomo in più, sei avanti di tre e hai un calcio facile… concordo con la scelta: calci tra i pali ti porti a +6 e hai tempo per cercare il bonus.

Nell'azione precedente sono andati in touche per cercare il bonus, nella evoluzione successiva hanno raccolto i 3 punti facili con altri 10' per cercare il bonus

Si, il piazzato ci stava e avete spiegato bene perché. C'è stato meno quello che è venuto dopo, perché la foga è diventata nuovamente frenesia e avrebbe potuto costare caro.
Bella la gioia liberatoria dei giocatori al fischio finale, quella di Ruzza soprattutto, è la misura di quanta tensione ci fosse. Però mi piacerebbe vederli gioire con più serenità, perché vorrebbe dire maggior consapevolezza, ma verrà anche quella.

A sei gare dalla fine, tre buone e tre terribili, non sono ancora sicuri di niente. È tutto ancora da guadagnare, tranne la nostra stima direi.

ruttobandito ha scritto:Si, il piazzato ci stava e avete spiegato bene perché. C'è stato meno quello che è venuto dopo, perché la foga è diventata nuovamente frenesia e avrebbe potuto costare caro.
Bella la gioia liberatoria dei giocatori al fischio finale, quella di Ruzza soprattutto, è la misura di quanta tensione ci fosse. Però mi piacerebbe vederli gioire con più serenità, perché vorrebbe dire maggior consapevolezza, ma verrà anche quella.

A sei gare dalla fine, tre buone e tre terribili, non sono ancora sicuri di niente. È tutto ancora da guadagnare, tranne la nostra stima direi.

Certo che lamentarsi anche di come gioiscono i giocatori... Erano tesi per l'evidente importanza della partita, come qualsiasi sqaudra