forum.rugby.it

Rote ha scritto: 28 giu 2021, 16:55 Concludo dicendo che mi sono un po' rotto di vedere il mercato di Zebre e Benetton diviso per area geografica. Se non ci sono accordi in questi termini non capisco quale sia il senso di tutto ciò.

Probabilmente a Treviso cercano di pescare ragazzi che conoscono già da tempo e con cui hanno già lavorato, ovvero quelli del cdfp di Treviso appunto. Però sono arrivati anche giocatori da fuori area, come Drudi, Cannoncino e Pani.
Ho cercato un attimo per avere conferma che Alongi, nonostante venga dai Titani, ha fatto il cdfp di Treviso. Mi è capitato sotto mano questo link del 2018 https://www.federugby.it/index.php?opti ... 10&lang=it Interessante vedere come più della metà dei ragazzi del cdfp di Treviso siano "emersi", mentre degli altri tre pochissimi siano ora nomi riconoscibili.

SilverShadow ha scritto: 28 giu 2021, 17:27 Probabilmente a Treviso cercano di pescare ragazzi che conoscono già da tempo e con cui hanno già lavorato, ovvero quelli del cdfp di Treviso appunto. Però sono arrivati anche giocatori da fuori area, come Drudi, Cannoncino e Pani.
Ho cercato un attimo per avere conferma che Alongi, nonostante venga dai Titani, ha fatto il cdfp di Treviso. Mi è capitato sotto mano questo link del 2018 https://www.federugby.it/index.php?opti ... 10&lang=it Interessante vedere come più della metà dei ragazzi del cdfp di Treviso siano "emersi", mentre degli altri tre pochissimi siano ora nomi riconoscibili.

Sicuramente il fatto di conoscerli agevola le cose. Anche se conoscono pure Canali e Ruggeri e non sembra avere fatto molta differenza purtroppo.

Cavolo, la formazione del cdfp di Treviso è praticamente quella della scorsa under 20!
Forse in top10 farebbero meglio a prendere in considerazione quelli che escono dagli altri cdfp, probabilmente si è lasciato andare qualche buon giocatore!

Il vero problema del nostro rugby, l' assenza di un programma per i late development

Con il nuovo che avanza la chiusura dei cdf, forse un "nuovo Alongi" non arriverebbe a Treviso.
Chissà se arriverebbe all'alto livello

Garry ha scritto: 28 giu 2021, 18:16 Con il nuovo che avanza la chiusura dei cdf, forse un "nuovo Alongi" non arriverebbe a Treviso.
Chissà se arriverebbe all'alto livello

Alongi è andato a Treviso (e non alla vicina Prato) su segnalazione di Dallan, penso ci sarebbe arrivato probabilmente anche senza cdfp.

Va bene, era un esempio. Cambia il nome di Alongi e mettici qualsiasi altro.
Dove andrebbero a finire? Quali sono i club attrezzati per fornire la stessa organizzazione dei centri di formazione?

Garry ha scritto: 28 giu 2021, 19:09 Va bene, era un esempio. Cambia il nome di Alongi e mettici qualsiasi altro.
Dove andrebbero a finire? Quali sono i club attrezzati per fornire la stessa organizzazione dei centri di formazione?

Quelli dove ci sono i cdfp adesso? Benetton per Treviso, Cavalieri per Prato, Capitolina (o Lazio, ma forse anche Rugby Roma, che mi sembra in ascesa) per Roma, forse CUS per Milano dovrebbero avere le risorse necessarie.

Ora tutti a piangere la chiusura dei CDF, I club di un movimento di tier 1 che non riescono ad organizzarsi per garantire una formazione decente, ma chi vogliamo fare ridere?!?? La solita mentalità assistenzialista, che poi ai CDF manco ci fossero stati gli allenatori direttamente dalla Nuova Zelanda..sarebbe anche ora di smetterla . A questo punto chi può scappi all estero.

Scusate, forse sono io che non conosco bene la struttura dei centri di formazione.
I giocatori "forestieri" non vivono lì? Alloggio, scuola e quant'altro, come una "piccola accademia"?
Perché se non è così, chiedo scusa e chiudo, ma se fosse come penso io, voglio vedere chi è in grado di fare la stessa cosa

Ti confermo che è come dici tu

SilverShadow ha scritto: 28 giu 2021, 15:39 Beh beh beh, non lo conosco ma direi che ha un curriculum più che buono

https://www.zebrerugbyclub.it/emiliano- ... nti-zebre/

concordo. un passo nella direzione giusta.

Ci concentriamo sull effimero e non sulla sostanza . Il sistema accademie ha avuto la presunzione che un ristretto numero di tecnici potesse insegnare rugby a ragazzini di 16, molti dei quali motoriamente formati e con "difetti" che mai più riusciranno a togliere.
Si è creata una competizione malata tra i ragazzini, dove spesso erano adulti con interessi a fare selezione e non i meriti del campo. Al primo step i delusi mollavano definitivamente e di rugby non ne volevano più sapere.
Chi arrivava al secondo step veniva cresciuto con l illusione del professionismo, scuole private con promozioni garantite, super allenamenti e carichi di pressioni spropositati per l età. Anche in questo caso, lo dicono i numeri, a fronte di un ingente spesa per garantire il carrozzone e permettere a degli adulti di fare gli allenatori professionisti, quelli che riuscivano veramente a sfondare sono stati una minima quantità, gli altri si perdevano perché disillusi e fatto fuori dal grande sistema federale. Tra questi parecchi han perso anche la voglia di divertirsi e si sono nauseati del rugby e delle sue dinamiche italiane.
Per cui alla fine della fiera, soltanto un 5% di un biennio arrivata a giocare in Eccellenza, gli altri completamente persi o abbandonati per strada.
La domanda è, gli investimenti sono giustificati? Hanno portato risultati considerevoli a livello seniores? Non mi parlate delle vittorie nel U20 perché dimostrate di essere come tutti quelli che nei concentramenti puntano alla vittoria del torneo in barba al divertimento del ragazzino...
Per cui in Italia abbiamo due grossi problemi, uno è legato alla didattica nel minirugby, dove si vanno a trovare anche i motivi del fallimento del Seven. L' altro è legato alla crescita definitiva del giocatore da ragazzo ad adulto.
È necessario risolvere il primo per poter affrontare il secondo, dove le accademie legate alle franchigie potrebbero essere una soluzione .
Il resto sono cavolate a mio avviso, adesso i club si stracciano le vesti per il fallimento delle accademie, ma è solo l ennesimo alibi per non prendersi la responsabilità di una mancata evoluzione sportiva che dovrebbe avere chi ambisce a giocare con i migliori .

Mr Ian ha scritto: 28 giu 2021, 19:25 Ora tutti a piangere la chiusura dei CDF, I club di un movimento di tier 1 che non riescono ad organizzarsi per garantire una formazione decente, ma chi vogliamo fare ridere?!?? La solita mentalità assistenzialista, che poi ai CDF manco ci fossero stati gli allenatori direttamente dalla Nuova Zelanda..sarebbe anche ora di smetterla . A questo punto chi può scappi all estero.

Scusa MrIan. Però mi fai incazzare. Perché è evidente che per ora di progettualità concreta per sostituire i CDF non ce ne sia.
Saranno stati anche allenatori scrausi, ma non così scrausi come quelli presenti nel club campione d'Italia o del vicecampione.
Questo è il problema con cosa è con che prospettive li sostituiamo?
Dai c4$$o mi girano troppo le palle.

speartakle ha scritto: 28 giu 2021, 20:43

Mr Ian ha scritto: 28 giu 2021, 19:25 Ora tutti a piangere la chiusura dei CDF, I club di un movimento di tier 1 che non riescono ad organizzarsi per garantire una formazione decente, ma chi vogliamo fare ridere?!?? La solita mentalità assistenzialista, che poi ai CDF manco ci fossero stati gli allenatori direttamente dalla Nuova Zelanda..sarebbe anche ora di smetterla . A questo punto chi può scappi all estero.

Scusa MrIan. Però mi fai incazzare. Perché è evidente che per ora di progettualità concreta per sostituire i CDF non ce ne sia.
Saranno stati anche allenatori scrausi, ma non così scrausi come quelli presenti nel club campione d'Italia o del vicecampione.
Questo è il problema con cosa è con che prospettive li sostituiamo?
Dai c4$$o mi girano troppo le palle.

Sull incertezza sono d accordissimo con te..ma che esiste un problema reale nel settore reclutamento, propaganda e minirugby è innegabile. Il sistema accademie era un modo per mascherare il problema, ma per quanto ancora potevano permetterci economicamente questo sistema?
Si chiedono costantemente i cambiamenti, si aspetta il Messia, senza renderci conto che il cambiamento è molto più vicino di quello che si crede. Quando inizieranno i club a strutturarsi seriamente? Lasciamo stare il Veneto, ma il resto d Italia?
Ma li vedi i club di Eccellenza che fanno? Siamo passati dal far giocare gli accademici ad andare alla ricerca degli oriundi, ma non ti sembra un comportamento bipolare? O anche Padova che va a prendere i rilasciati da Treviso, ma vogliono andare a fare la celtic con loro?
È tutto il sistema che è scrauso

Nel frattempo che aspettiamo che tutti i club si scoprano dei missionari per la formazione e reclutamento, anche quel poco di buono che c'era buttiamolo nel cesso. Nel frattempo consiglierò il club meno costoso per i ragazzi più intraprendenti...