L'evento è passato, tutti contenti, tutti felici, San Siro spettacolare (a parte i cessi da quarto mondo), silenzio di tomba e pelle d'oca alta un metro durante la Haka, fischiatori sui calci della NZ andati via via diminuendo e alla fine praticamente estinti, tanta gente che non ha capito una mazza di quanto succedeva in campo ma che si è adeguata e urlava quando gli altri urlavano e taceva quando gli altri tacevano e alla fine si è divertita comunque, nessun disordine (e ci mancava pure!), un bel pomeriggio per tutti ma...
... io rimango della mia idea: è stato un evento mediatico molto più che sportivo. Cioè, per chi già seguiva il rugby è stato un evento sportivo: cavolo, abbiamo anche fatto vedere i sorci verdi ai tuttineri in mischia! Per buona parte degli altri è stato un bel pomeriggio di bordello in mezzo ad altre 80.000 persone, con la musica, gli sponsor coi loro cappellini, i vip (???) presenti annunciati al microfono dal presentatore più brutto che io ricordi e con lei, la Haka, una delle espressioni più intense della NZ e per estensione del rugby (a me veniva quasi da piangere nel silenzio di San Siro) ma anche la più riconosciuta e riconoscibile a livello mediatico e "di massa" (il SAF campione del mondo non avrebbe mai fatto un pienone del genere); la partita? L'Italia ha perso. Punto.
La pensavo così prima di sabato e la penso ancora di più così dopo aver vissuto quel pomeriggio: benissimo eventi di questo tipo, ma solo se non fini a sè stessi, altrimenti secondo me di bene per il nostro rugby, inteso come campionati, squadre, realtà, e non la nazionale, ne esce pochetto. Passi da fare assolutamente: 1- spazi settimanali sulle tv in chiaro che ricordino alla gente che il rugby esiste sempre, 2- giornalisti DI RUGBY in grado di parlare anche con competenza del gioco e non solo edotti sul terzo tempo. Senza questi due cambiamenti, eventi come quello di sabato resteranno sempre solo dei bellissimi spot per il prodotto-rugby la cui influenza potrà durare solo pochi giorni (già oggi sulla Gazza online le notizie sulla partita, non di rugby, attenzione, ma sulla partita di sabato, sono relegate ben dopo notizione riguardanti Ronaldo e Adriano in Brazil e amenità simili), ma difficilmente si andrà oltre: per la diffusione del rugby in Italia io auspico un qualcosa che vada ben oltre il colpaccio mediatico/monetario (di questo si tratta) di sabato sommato al 6N diventato ormai un appuntamento fisso con gli stessi servizi e articoli che potrebbero essere riciclati ogni anno (valori, Parisse, i Berga e il loro calendario nudi, il terzo tempo, la birra, i tifosi tutti amici, Tiziano Ferro, etc etc).
Ok, ora vi lascio tornare a temi tecnici e al dilemma "meta tecnica sì/meta tecnica no"!
