L'insostenibile "pesantezza" dell'RWC.

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GiorgioXT
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Re: L'insostenibile "pesantezza" dell'RWC.

Messaggio da GiorgioXT »

Gioann_Bagoss ha scritto:Interessante l'ultimo link.
Prevece un buco di 101 milioni di $ canadesi.
Nessuna sorpresa ... ma stiamo parlando di cose molto diverse ! le Olimpiadi sia estive che invernali richiedono investimenti in impiantistica enormi
i cui costi ben difficilmente si recuperano -c'è infatti chi parla che il vero motore dietro le olimpiadi attuali sia il business degli impianti... ci sono poi casi come Barcellona dove le olimpiadi hanno realmente cambiato la faccia e la vita di una metropoli ... ma sono rari. Anche i mondiali di calcio in Germania non sono certo stati un successone economico ...
L'enorme differenza dell'ultima RWC, ed il motivo del suo successo , è che nessuno stadio è stato costruito ,tantomeno autostrade o ferrovie ... si sono usate le risorse esistenti, cosa che si può con buona tranquillità fare anche in Italia.
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ATHLONE
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Re: L'insostenibile "pesantezza" dell'RWC.

Messaggio da ATHLONE »

madflyhalf ha scritto:Il Sudafrica vive un piccolo paradosso: è un'economia meno avanzata della nostra, ma in forte crescita e proprio per questo la crisi paradossalmente intacca molto di meno l'andamento generale della loro economia. Le previsioni sul PIL del Sudafrica, nonostante la crisi, hanno ancora segno + !
Nessun paradosso: le economie meno sviluppate (e soprattutto che meno scambiano con i paesi in crisi) risentono meno della crisi...

Così come gli esseri viventi meno sviluppati risentono meno della perdita di parte del loro organismo: pensa cosa succede se tagli un tentacolo ad una piovra oppure amputi un braccio ad un essere umano!
C'è un viaggiatore in ognuno di noi, ma solo pochi sanno dove stanno andando! (Tir Na Nog)

Asti, Genova, Parma e Bologna sono AL NORD ma a sud del Po, se a qualcuno interessa...

Quando dissi alla gente nordirlandese che ero ateo, una donna durante la conferenza si alzò in piedi e disse: "Si, ma è nel Dio dei Cattolici o in quello dei Protestanti che lei non crede?" (Quentin Crisp)
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