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realista ha scritto: Sarà contento il tifoso della Roma sapere che il comune ha sovvenzionato la Lazio.
Per il discorso del ritorno per l'economia romana, scrivi come un assessore ai lavori pubblici, cioè senza dire niente di preciso.
Il tuo ragionamento dovrebbe essere suffragato da cifre certe (forse non esistono) che ne attestino la validità.
Prova a pensare al tifoso di rugby della Partenope Napoli che ti legge. Prima pensa "a roma si sono bravi".
Salvo successivamente leggere in un piccolissimo trafiletto del "Mattino" che lo stato è dovuto intervenire con
una camionata di milioni di euro per sanare i bilanci degli Enti laziali. Il tifoso della Partenope Napoli a questo punto comincia
ad avere dei dubbi, porsi delle domande, come minimo restare perplesso.
fai un po te !!!

Ti si potrebbe rispondere, ad esempio, che se lo stato pagasse con puntualità quanto deve agli enti laziali, sia in termini di trasferimenti di risorse previsti dalle normative vigenti, che di pagamenti di tariffe che lo stato stesse DEVE agli enti laziali per servizi di varia natura che ricevono le sue sedi (pochi sanno ad esempio che lo stato italiano ha un debito presso l'AMA, l'azienda della nettezza urbana di Roma di decine di milioni di euro di bollette dell'immondizia non pagate, che diventano centinaia se si contano quelle degli enti internazionali presenti che, a loro volta non pagano in quanto oneri spettanti allo stato ospitante, e stessa cosa vale per l'acqua e per l'elettricità) non ci sarebbe bisogno di interventi eccezionali, che peraltro ripianano solo in parte questi debiti.

E questo senza contare il pesante differenziale tra quanto il Lazio dà in tasse allo stato e quanto riceve dallo stesso come fondi, differenziale negativo nel quale il Lazio è secondo solo alla Lombardia e davanti al Veneto, per dire una regione a caso.

E' un discorso complesso, che non c'entra nulla con il tema in oggetto, che non giustifica molte cattive amministrazioni degli enti locali laziali e che temo darà la stura ad altre discussioni OT, ma dato che è l'ennesimo messaggio sul tema, dei quali non ho ancora capito se la maggior parte sono dovuti a malafede o disinformazione, ad un certo punto non ce l'ho fatta più.

http://www.studiocataldi.it/news_giurid ... a_5903.asp

senza toccare il tasto della sanità... in ogni modo a me non me ne "ciava" niente. questi sono discorsi più grandi di me e forse di noi. poi noi veneti dovremmo svegliarci anche un attimino e imparare da chi riesce a farsi dare soldi dagli enti pubblici. invece che star lì a pacagnare! impariamo. otteniamo anche noi un contributo da un milone e mezzo di euro per la nostra squadra di Celtic, impariamo da loro come si fa. caspita!pofferbacco! perdirindina, mandiamo qualcuno a chiedere in regione e in provincia. se lo fa il lazio, perchè il veneto no?

tonione ha scritto:http://www.studiocataldi.it/news_giurid ... a_5903.asp

senza toccare il tasto della sanità... in ogni modo a me non me ne "ciava" niente. questi sono discorsi più grandi di me e forse di noi. poi noi veneti dovremmo svegliarci anche un attimino e imparare da chi riesce a farsi dare soldi dagli enti pubblici. invece che star lì a pacagnare! impariamo. otteniamo anche noi un contributo da un milone e mezzo di euro per la nostra squadra di Celtic, impariamo da loro come si fa. caspita!pofferbacco! perdirindina, mandiamo qualcuno a chiedere in regione e in provincia. se lo fa il lazio, perchè il veneto no?

secondo me non aavete nulla da imparare... autostrade ed alitalai docet.

Laporte, devo dire che il nuovo avatar nonchè un po' beppegrillesco ha un suo fascino catastrofista.

non avevo intenzione di scatenare diatribe.
Visto così, tanto per restare in tema di rugby,
sai niente se le municipalizzate avanzano soldi anche dalla Fir?

tonione ha scritto:http://www.studiocataldi.it/news_giurid ... a_5903.asp

senza toccare il tasto della sanità... in ogni modo a me non me ne "ciava" niente. questi sono discorsi più grandi di me e forse di noi. poi noi veneti dovremmo svegliarci anche un attimino e imparare da chi riesce a farsi dare soldi dagli enti pubblici. invece che star lì a pacagnare! impariamo. otteniamo anche noi un contributo da un milone e mezzo di euro per la nostra squadra di Celtic, impariamo da loro come si fa. caspita!pofferbacco! perdirindina, mandiamo qualcuno a chiedere in regione e in provincia. se lo fa il lazio, perchè il veneto no?

Io ho dati diversi, segnatamente questi:

http://www.funzionepubblica.it/ministro ... ioni28.pdf

pagina 3, foglio 3 di 3.

Concordo comunque che siano discorsi più grandi di me, di te e di noi. Ma non sono stato io a cominciarli. Sto solo cercando di chiuderli una volta per tutte.

X realista: se le municipalizzate avanzino soldi anche dalla FIR non lo so, ma in tal caso sarebbe un'affare solo loro e le franchigie c'entrerebbero poco.

Si dai non torniamo più sull'argomento.
Speriamo solo che il tifoso del
Partenope Napoli non legga più questi messaggi
Si è scordato di pagare una bolletta della luce, gli han tagliato la fornitura
del servizio ed è un mese che brancola nel buio.

giongeffri ha scritto:

tonione ha scritto:http://www.studiocataldi.it/news_giurid ... a_5903.asp

senza toccare il tasto della sanità... in ogni modo a me non me ne "ciava" niente. questi sono discorsi più grandi di me e forse di noi. poi noi veneti dovremmo svegliarci anche un attimino e imparare da chi riesce a farsi dare soldi dagli enti pubblici. invece che star lì a pacagnare! impariamo. otteniamo anche noi un contributo da un milone e mezzo di euro per la nostra squadra di Celtic, impariamo da loro come si fa. caspita!pofferbacco! perdirindina, mandiamo qualcuno a chiedere in regione e in provincia. se lo fa il lazio, perchè il veneto no?

Io ho dati diversi, segnatamente questi:

http://www.funzionepubblica.it/ministro ... ioni28.pdf

pagina 3, foglio 3 di 3.

Concordo comunque che siano discorsi più grandi di me, di te e di noi. Ma non sono stato io a cominciarli. Sto solo cercando di chiuderli una volta per tutte.

X realista: se le municipalizzate avanzino soldi anche dalla FIR non lo so, ma in tal caso sarebbe un'affare solo loro e le franchigie c'entrerebbero poco.

non capisco che senso abbia confondere le idee mischiando due argomenti diversi: da una parte il defcit della sanità in alcune regioni (che dimostra come sia possibile curare meglio spendendo di meno e migliorare i servizi ottimizzando gli sprechi, quando ve ne sia la volontà, invece di ricorrere sempre alla mano pubblica), dall'altra il fatto che alcune regioni siano contribuenti nette o meno (cioè che ricevano più o meno fondi di trasferimenti di quelli che pagano a titolo di imposta: dato drogato visto che quasi tutte le principali aziende nazionali hanno sede a Roma o Milano e quindi pagano le imposte in Lazio e Lombardia anche se in realtà producono in Liguria o Sicilia).

ATHLONE ha scritto: non capisco che senso abbia confondere le idee mischiando due argomenti diversi: da una parte il defcit della sanità in alcune regioni (che dimostra come sia possibile curare meglio spendendo di meno e migliorare i servizi ottimizzando gli sprechi, quando ve ne sia la volontà, invece di ricorrere sempre alla mano pubblica), dall'altra il fatto che alcune regioni siano contribuenti nette o meno (cioè che ricevano più o meno fondi di trasferimenti di quelli che pagano a titolo di imposta: dato drogato visto che quasi tutte le principali aziende nazionali hanno sede a Roma o Milano e quindi pagano le imposte in Lazio e Lombardia anche se in realtà producono in Liguria o Sicilia).

Nessuno discute che la regione lazio dal punto di vista finanziario (e ahimè non solo quello) sia gestita malissimo da almeno 2-3 giunte, peraltro di colore diverso tra loro.

Volevo solo far notare come, nonostante gli aiuti statali per il rientro del deficit di cui parli, il Lazio sia una regione che dà allo stato più di quanto riceva (anche secondo i dati di tonione, peggiori dei miei), giusto perchè sono ormai diversi i tentativi di farci passare per una regione che campa grazie agli aiuti altrui mentre invece è, almeno un pò, il contrario. Ma questo sono sicuro che l'avevi capito benissimo, avevi solo voglio di cavillare un pò

Cosa c'entra questo con la Celtic League e con l'argomento del thread? Niente, ma non sono stato io a cominciare questo discorso, anzi, prima lo chiudiamo e meglio è.

P.S.
Riguardo l'avere la sede da una parte e la produzione da un'altra, non sono sicuro di aver capito bene.. provo a fare un'ipotesi. Mettiamo che ci sia una multinazionale del settore tessile/abbigliamento con sede in veneto (ripeto, caso puramente ipotetico che NULLA ha a che fare con situazioni reali) ma con produzione principalmente in sud-est asiatico ed altri paesi del terzo mondo. Questo significa che l'azienda in questione non è italiana?

signifa che è una multinazionale italiana con sede a...Roma piuttosto che Milano o bo. una multinazionale italiana, ecco cos'è quel'azienda del tessile.

giongeffri ha scritto: Riguardo l'avere la sede da una parte e la produzione da un'altra, non sono sicuro di aver capito bene.. provo a fare un'ipotesi. Mettiamo che ci sia una multinazionale del settore tessile/abbigliamento con sede in veneto (ripeto, caso puramente ipotetico che NULLA ha a che fare con situazioni reali) ma con produzione principalmente in sud-est asiatico ed altri paesi del terzo mondo. Questo significa che l'azienda in questione non è italiana?

l'azienda e' italiana ma se ricordo bene con le nuove norme contenute nella finanziaria non puo assolutamente inserire etichette/martchi col nome Italy o Italia nei prodotti...

ma quell'azienda ormai, essendo multinazionale, possiede un "suo valore" che è indipendente, o può essere indipendente dal luogo di derivazione dei fattori di produzione. per dire che lo strapalato panterone Cavalli viene venduto in alcuni negozi nel mondo indipendentemente dall'etichetta italy. basta che il marchio, copiright, sia originale e riconoscibile come tale. quindi il luogo della produzione sarà sempre quel posto dove la manodopera al miglior rapporto qualità/costo, ergo il paese che vive con meno soldi procapite, vanno dove trovano il meglio. e il costo di produzione basso è il fattore spesso determinante.

secondo me la connotazione nazionalistica deriva da una congiunzione di rilascio che se un'azienda possiede si può pensarla come nazionale, altrimenti diventa qualcosa di radicalmente altro, che può diventare addirittura negativo per i più.

delay ha scritto:

giongeffri ha scritto: Riguardo l'avere la sede da una parte e la produzione da un'altra, non sono sicuro di aver capito bene.. provo a fare un'ipotesi. Mettiamo che ci sia una multinazionale del settore tessile/abbigliamento con sede in veneto (ripeto, caso puramente ipotetico che NULLA ha a che fare con situazioni reali) ma con produzione principalmente in sud-est asiatico ed altri paesi del terzo mondo. Questo significa che l'azienda in questione non è italiana?

l'azienda e' italiana ma se ricordo bene con le nuove norme contenute nella finanziaria non puo assolutamente inserire etichette/martchi col nome Italy o Italia nei prodotti...

addirittura se il marchio è registrato in italia.....

giongeffri ha scritto:Riguardo l'avere la sede da una parte e la produzione da un'altra, non sono sicuro di aver capito bene.. provo a fare un'ipotesi. Mettiamo che ci sia una multinazionale del settore tessile/abbigliamento con sede in veneto (ripeto, caso puramente ipotetico che NULLA ha a che fare con situazioni reali) ma con produzione principalmente in sud-est asiatico ed altri paesi del terzo mondo. Questo significa che l'azienda in questione non è italiana?

Risposta 1
Risposta 2 L'imposizione fiscale avviene nel paese in cui ha sede l'azienda; la holding tessile in questione, che chiameremo a totolo di fantasia NETTOBEN (anche se sembra più il nome di un'azienda di pulizie, ma il pc mi ha generato random questo nick), avrè una nettoben indonesia ltd che verrà tassata secondo le normative fiscali giacenti a Giacarta, mentre la nettoben holding spa con sede in veneto verrà tassata per le attività di capogruppo (di norma in sostanza i ricavi delle controllate) dove ha la sua sede. Risulterà quindi tra i contribuenti del veneto e nel tuo specchietto farà parte del reddito prodotto in veneto.

Ma quello che ti volevo dire è: nel reddito del Lazio, come in quello della Lombardia, si trova, oltre alla ricchezza prodotta direttamente dalle due regioni in questione, anche quella prodotta dalle aziende (nazionali o multinazionali) che hanno sede lì e stabilimenti in tutto il paese: ad esempio immagina di essere l'ex (ma di fatto lo sei ancora) monopolista nazionale dell'energia elettrica, del petrolio, della telefonia, oppure una delle prime tre banche nazionali, questi soggetti risulteranno "contribuenti del Lazio o della Lombardia" anche se in realtà la loro ricchezza viene generata (in massima parte) altrove.

Di conseguenza l'affermazione "

giongeffri ha scritto:il Lazio è una regione che dà allo stato più di quanto riceva

è quantomeno opinabile!

voi pensate quello che volete, però con sta benedetta CL un risultato lo stiamo già ottenendo:

Una cultura generale da far paura.