Uno che scrive come te suona veramente ironico quando dice ad altri di calmarsi... Travi e pagliuzze.Laporte ha scritto:1) nON HAI CAPITO IL PARADOSSOgransoporro ha scritto:Punto 1: non c'e` differenza fra cittadini italiani. Vale anche per quelli che hanno doppia o tripla cittadinanza. Che ti piaccia o no: per cortesia lasciamo stare la politica senno` mi esco con un trattato sui come e perche` del voto ai connazionali all'estero (di prima mano, non di sentito dire).Laporte ha scritto:1) No, se sono italiani di seire A come ritenete tu e qualche "tramaglia" devono aver lo stesso diritto.Dawnlight ha scritto:Sul fatto che certa gente venga in Italia perchè non può diventare un Wallabie o un All Black ti do anche ragione...ma chi? Gower è stato non un wallabie ma un Kangaroo, e in Australia pare vadano anche per la maggiore...
Razzismo è quando si parla di cittadini italiani di serie A e cittadini italiani di serie B usando criteri inventati e del tutto arbitrari.
Quale sarebbe, scusa, la regola IRB che impedisce a Danielli & co di venire a giocare per la Nazionale italiana? Se non sbaglio giocano già per una nazionale di rugby a XV, quindi non possono cambiare. Ma se avessero scelto di venire a giocare per l'Italia (per prima) nessuno glielo avrebbe potuto impedire, o erro?
Sono i giocatori che hanno fatto una scelta, non l'IRB!
E, per il movimento, è inutile strillare contro la Nazionale, la Nazionale non dice ai club chi devono far giocare, non glielo dice la FIR, sono i club che preferiscono investire una somma oggi per vedersi i soldi degli sponsor l'indomani. Da quando c'è il professionismo funziona così, il rugby è un mestiere e ci vuole gente che del rugby ha fatto il suo mestiere. Quanti italiani nati in Italia e di formazione italiana hanno fatto del rugby il loro mestiere? Non è che cambi le cose da un giorno all'altro, facile dire che i giovani italiani devono crescere e svilupparsi se poi gli poni davanti la scelta se avere un lavoro "normale" e allenarsi quando possono oppure se vivere di rugby e allenarsi tutti i giorni.
Lo ripeto, parlatene coi club anzichè sbraitare contro le convocazioni in Nazionale...
2) Se a Gower avesse offerto un conratto l'ARU come fece a a Tuqiri o Rogers prima ancora di passare al XV, col ca$$o che si ricordava di essere italiano. Solo che l'ARU non glielo ha offerto (e chissa perchè ...) e allora ricordandisi di essere "Italiano", ha potuto giocare come "comunitario" in Francia, prima ancora che per la nazionale....Nobilissimo....
3) A quanti italiani viene data la possibilità d fare del rugfby il loro mestiere ? A quanti viene tolta per darla al "tanos" o al'"all Blacks" fallito ? Dimmi invece di sparare luoghi comuni.
Certo per vivacchiare di rimborsi a 800 euro al mese, mentre il "tanos" di turno che a 30 anni si ricorda di essere italiano fanno ponti d'oro, magari penso a studiare o imparare un mestiere e fare pernacchie a chi va in brodo di giuggiole per certe mezze tacche d'importazione.
Punto 2: Gower poteva venire a giocare in UK col passaporto australiano. O acquisire il passaporto britannico e giocare come comunitario lo stesso.
Punto 3: ma di che stai parlando? Con chi ce l'hai? Con i datori di lavoro che vanno da chi gli conviene? O con delle persone che fanno il loro lavoro? A luoghi comuni tu non scherzi per nulla, eh!!! Fatto normale di mercato: se la laurea mi da piu` possibilita` del rugby (visto che il rugby paga poco) e per piu` a lungo, forse e` meglio che studi. Nessuno che si ricordi dei petrarchini laureati in ingegneria civile che smettevano presto per dedicarsi al lavoro? L'ultimo che conosco io che si e` laureato ed ha lasciato per motivi di lavoro e` Muraro (ingengere elettrotecnico pero`).
2) In francia il passaporto australiano vale una cippa.
3) Diciamo la stessa cosa... Io sostengo che se ami il rugby e hai prospettive professionistiche continui se no (o se ti mettono davanti il slito straniero), giustamente fai come dici tu...lasci stare .
La nostra amica invece, (leggi con calma e datti una calmata per piacere, se vuoi sostenere una serena discussione) sostiene che siamo pieni di oriundi perchè i nostri italiani non vogliono giocare a rugby, profesisonalmente, facendogliene una colpa.
4) Non c'e l'ho con nessuno, fatti una camomilla e vivi sereno.
Punto 2 di nuovo: Gower poteva prendersi il passaporto britannico e giocare da comunitario in Francia. O non prenderselo proprio e giocare in UK, union o league. Non e` difficile: significa che non si e` ricordato di essere italiano semplicemente per i soldi. La cosa e` piu` complessa.
Punto 4) "A quanti italiani viene data la possibilità d fare del rugfby il loro mestiere ? A quanti viene tolta per darla al "tanos" o al'"all Blacks" fallito ?"
Mi dici che non ce l'hai con nessuno, e mi scuso per non aver capito che riferirsi a persone con i termini di "tanos" o "fallito" non e` dispregiativo.