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Raga credo che innanzitutto non debba scomparire dalle chiacchiere di oggi l'obiettivo principale del match di domani : vincere per qualificarsi ai prossimi mondiali ( assurdo regolamento tra l'altro...)
L'esclusione di Sergione mi sorprende e non poco visto che domenica scorsa non sembrava cosi in deficit , abbiamo fatto un count down per l'irlanda dal non ce la fa , al forse gioca , al 50% torna ecc..... Ed ora quando sembrava a disposizione non riesce a tornare in campo ( per tutta la settimana nessuno aveva messo in discussione la sua presenza).
Capitolo Mauro , indipendentemente dall' ultima sua partita internazionale è tra i pochi che mette ancora cuore , palle e sostanza su sta squadra . In un match spigoloso come quello di domani 20 minuti di bergamauro ci stavano tutti . Non concordo pertanto sulla scelta di Brunel ne dal lato tecnico tantomeno dal lato umano.

Queste le interviste pre-partita.
Geldenhuys affronta anche l'argomento-Bergamasco e lo fa nella maniera corretta, dato il momento.
Spero che gli altri azzurri lo seguano.
Poi da lunedì, che sputino pure tutti i veleni, ma attento che Brunel ci sarà anche per il prossimo Sei Nazioni...

Exeter (Inghilterra) - “E’ una partita dei Mondiali, e la affronteremo come tale: è una sfida importante e difficile, che dobbiamo vincere ad ogni costo. Non ci sono altre opzioni”.

Quintin Geldenhuys parla chiaro nella conferenza stampa che conclude la vigilia di Italia v Romania(domani diretta alle 15.30 italiane su Sky Sport 2 e differita MTV alle 19), ultima gara della Pool D della Rugby World Cup inglese. In palio il terzo posto nel girone e la qualificazione garantita con quattro anni d’anticipo all’edizione del 2019 in Giappone.

Il seconda linea delle Zebre è per la quinta volta capitano degli Azzurri e, dopo la seduta dei calciatori al Sandy Park, divide il tavolo della conferenza stampa con il tecnico dei trequarti Philippe Berot – ex consulente tecnico proprio della Romania ai Mondiali 2007 – ed al centro Michele Campagnaro, domani al debutto davanti al pubblico di Exeter dove l’ex Benetton Treviso giocherà quest’anno nel massimo campionato inglese con la maglia dei Chiefs.

“Essere capitano dell’Italia è un grande onore, tanto più alla Rugby World Cup. Veniamo da una settimana di ottimo lavoro, abbiamo prestato grande attenzione alle rimesse laterali dopo le difficoltà contro l’Irlanda, una delle migliori squadre al mondo in quest’area del gioco, e sono fiducioso che faremo un passo avanti da questo punto di vista” ha aggiunto il capitano degli Azzurri.

“Sostituire Parisse è sempre una grande responsabilità, Sergio è un giocatore straordinario ed anche questa settimana è rimasto vicino alla squadra. E’ un esempio per tutti, così come Mauro Bergamasco, un professionista che da il 100% in ogni allenamento. Quella di non utilizzarlo domani è una decisione tecnica, io posso solo dire che è stato un privilegio giocare con un compagno come lui, su cui sapevi di poter contare in ogni istante. Anche se sarà in tribuna, domani sarà comunque al nostro fianco” ha aggiunto Geldenhuys.

“Sarà una partita dove l’apporto di noi avanti sarà fondamentale – ha proseguito Geldenhuys – e sappiamo che ci aspetta un confronto molto aspro con il pack rumeno. I primi otto uomini sono la forza della Romania, dal gioco degli avanti sono partiti per costruire una storica rimonta contro il Canada martedì scorso. Dovremo prestare grande attenzione”.

Philippe Berot, tecnico dei trequarti dell’Italia, ha detto che “per i nostri trequarti, tutti giovani, sarà una grande opportunità di far vedere il proprio valore. Abbiamo perso molti giocatori in questa campagna, ma penso che tutti domani daranno il massimo per vincere e per mettere Campagnaro nelle condizioni di esaltarsi da subito di fronte ai suoi nuovi tifosi”.

Il trequarti azzurro, dal canto suo, non ha nascosto “l’emozione di giocare per la prima volta a Sandy Park con la maglia dell’Italia. Con i Chiefs i primi approcci risalgono alla passata stagione, sono felice di poter entrare a far parte di un club prestigioso e dalle grandi ambizioni e non vedo l’ora di cominciare questa nuova avventura. Ma prima abbiamo una gara fondamentale da portare a casa”.

Garryowen ha scritto:Non accusatemi di blasfemia, ma come ho già scritto in passato (sottolineando dieci volte che spero in una bella vittoria degli azzurri) penso che però la partecipazione al torneo di qualificazione per il prossimo mondiale non ci farebbe male, eh...

Credo di no invece, perchè se Georgia eRomania passano il turno direttamente ci giocheremmola qualificazione con la Terza del Sei nazioni B e due partite con Russia e/o Portogallo non servirebbero a Molto

Laporte ha scritto:

Garryowen ha scritto:Non accusatemi di blasfemia, ma come ho già scritto in passato (sottolineando dieci volte che spero in una bella vittoria degli azzurri) penso che però la partecipazione al torneo di qualificazione per il prossimo mondiale non ci farebbe male, eh...

Credo di no invece,...

E certo che credi di no. Io riferivo il mio pensiero, mica il tuo

forse uno schiaffo alla federazione per fare un po di ordine, però i nostri a giocare contro belgio germania o portogallo non so...

Questa partita è interessante anche perchè, a parte Aguero e Geldenhuys, non c'è più nessuno dei vecchi.
E' la formazione che potremmo vedere nei prossimi due-tre anni, a parte Ghiraldini che (presumo) tornerà al suo posto.
Vediamoli in un incontro alla portata, ma non facilissimo. Vediamo chi si prende la leadership, se c'è qualcuno che può rivestire quel ruolo.

Maurone è in forma ed almeno stare in panchina al posto di Vunisa ed entrare negli ultimi venti minuti ci poteva stare. E' stato Brunel a dire che era in gran forma. E, al contempo, si rendeva omaggio ad uno che alla maglia azzurra ha dato tanto. Per questo la scelta di Brunel non è comprensibile. Come tante. E quando troppe scelte non sono comprensibili e dopo, sul campo, non si ha la dimostrazione che chi le ha fatte aveva ragione, quest'ultimo perde l'autorevolezza necessaria per guidare una nazionale di rugby.

giuseppone64 ha scritto:forse uno schiaffo alla federazione per fare un po di ordine, però i nostri a giocare contro belgio germania o portogallo non so...

La mia era una provocazione scaramantica, ma non capisco lo snobismo verso le squadre che sono sotto di noi. Le "grandi" giocano con noi che siamo ben sotto di loro... Non dico di guardare una partita della Georgia mentre l'Italia sta giocando una partita del Sei Nazioni , ma insomma, aprire un po' gli orizzonti, sì.

Visto che non ci fanno fare i test match contro quelle squadre... Almeno impareremmo un po' a giocare con la palla in mano, e forse riusciremmo a far qualcosa di più nelle partite del Sei Nazioni, quando per caso ci arriva la palla in mano

Giuseppo', se All Blacks e compagnia ragionassero così, giocherebbero sempre e soltanto fra di loro.
Forse vi siete dimenticati i tour che facevano una volta le squadre nazionali. Facevano partite "non-test match" contro le province o le selezioni (e magari una volta ogni tanto le buscavano pure...) e poi facevano i test match.
Gli All Blacks possono giocare con Munster e noi non possiamo giocare con la Spagna?
La Namibia partecipa ai mondiali e noi snobbiamo una partita con la Russia o la Spagna?

no, non si tratta di snobbare, mi riferivo solo alla utilità di giocare con squadre sulla carta inferiori,non aiuta il processo di crescita,anche se potremmo nutrire dei dubbi analoghi sull'utilità di giocare con squadre più forti visti i nostri risultati...

Luqa-bis ha scritto:Se ti può consolare Time Vortex,
a Firenze,amena cittadina nonlontana dalla da te conosciuta Prato,
cè uno dei pochi sferisteririmasti (ci giocano a tamburelo e calcio a cinque, ma era nato per ilpallone a bracciale) e, se ben ricordo, le squadre campioni d'italia della specialità a bracciale sono di Chiusi, sicuramente la femminile visto che ho sentito al telefono una delle componenti la squadra.
Che presenta un curioso collegamento con Italia-Romania.

A livello internazionale si giocano però 3 specialità diverse dal bracciale,mi pare "internazionale", "one-wall" e "llargues".
Più quele della pelota che però ha un'altra federazione.

Grazie delle info, vedremo fra qualche ora se serviranno...

Garryowen ha scritto:Non dico di guardare una partita della Georgia mentre l'Italia sta giocando una partita del Sei Nazioni , ma insomma, aprire un po' gli orizzonti, sì.

Visto che non ci fanno fare i test match contro quelle squadre... Almeno impareremmo un po' a giocare con la palla in mano, e forse riusciremmo a far qualcosa di più nelle partite del Sei Nazioni, quando per caso ci arriva la palla in mano

Giuseppo', se All Blacks e compagnia ragionassero così, giocherebbero sempre e soltanto fra di loro.
Forse vi siete dimenticati i tour che facevano una volta le squadre nazionali. Facevano partite "non-test match" contro le province o le selezioni (e magari una volta ogni tanto le buscavano pure...) e poi facevano i test match.
Gli All Blacks possono giocare con Munster e noi non possiamo giocare con la Spagna?
La Namibia partecipa ai mondiali e noi snobbiamo una partita con la Russia o la Spagna?

sono d'accordo, le tier 2 e 3 dovrebbero avere anche queste opportunità. Il problema è quando vista l'attuale densità dei calendari internazionali?
Forse bisognerebbe allargare la finestra di novembre a tutto il mese e inserire 2 partite infrasettimanali contro le squadre tier 2 o 3 che le squadre dell'emisfero sud potrebbero giocare in EUropa. Certo i club del 6 nazioni non sarebbero molto contenti perhcè gli atleti sarebbero esposti ad un maggiore rischio infortuni

Se la mischia italiana sara' deficitaria come spesso e' accaduto senza Parisse soffriremo fino all'ottantesimo. Altrimenti sara' una partita tranquilla giocata in controllo. Non dimentichiamoci che anche col Canada mancava Parisse e solo la fortuna e un po' d'esperienza ci hanno permesso di vincere ..

stilicone ha scritto:Questa partita è interessante anche perchè, a parte Aguero e Geldenhuys, non c'è più nessuno dei vecchi.
E' la formazione che potremmo vedere nei prossimi due-tre anni, a parte Ghiraldini che (presumo) tornerà al suo posto.
Vediamoli in un incontro alla portata, ma non facilissimo. Vediamo chi si prende la leadership, se c'è qualcuno che può rivestire quel ruolo.

Questo è l'aspetto più significativo di oggi, essenzialmente questo.

Tutto vero, ma non perdiamo di vista che gli obiettivi fondamentali sono due:
1 vincere (non è una citazione del non compianto statista predappiese, mi raccomando )
2 vincere giocando bene e mostrando qualcosa di buono in attacco.

loro giocano con 3 o 4 giocatori che giocano all'estero, il resto nel campionato domestico...