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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Inviato: 11 gen 2018, 20:34
da metabolik
Questo è un punto delicato che avevo sollevato qualche tempo fa in piena crisi di seconde linee, oggi in parte assorbita. Qualcun altro aveva già evidenziato che, pur con una varietà/ricchezza genetica di tutto rispetto, il ruolo di seconda linea è quello meno corrisposto dalla popolazione rugbystica italiana. E' abbastanza chiaro che le doti fisiche rocciose di Steyn possono adattarsi bene al ruolo di seconda, soprattutto in prospettiva e più che mai con l'abbondanza attuale di terze linee dinamiche.
Adesso lasciar più di uno fra Polledri, Giammarioli, Licata, Mbandà ( senza scordare Minto e Favaro, Negri da Oleggio e il futuribile Meyer) è frustrante perchè la Nazionale ha bisogno di un ingrediente 'dinamico'. Da questo punto di vista la miglior scelta attuale sarebbe, per me, Polledri e Giammarioli.
E' però molto facile a dirsi solo non tenendo conto dell'estrema specializzazione e degli automatismi richiesti dal rugby attuale.
Sarebbe sicuramente utile uno Steyn in seconda, ma non è una riconversione con esito certo, soprattutto a livello internazionale.
Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Inviato: 11 gen 2018, 23:28
da speartakle
A me piacerebbe come terza futuribile 6 Giammarioli 7 Polledri 8 Licata con dietro Mbandà Meyer Lazzaroni e Negri e più in dietro Lamaro e Bianchi (anche Pettinelli sembra buono, ma non so se fisicamente riuscirà ad essere di quel livello).
Steyn ha sicuramente un buon work rate ora, però per i miei gusti è un po' troppo sull'ignorante in attacco, boh mi da sempre l'impressione che col fisico che ha potrebbe fare di più (più metri, più avanzamento). Oh mica lo butto via sia chiaro.
Dai oh un po' di materiale su cui lavorare c'è, quello che manca è che almeno uno di loro diventi un giocatore di livello internazionale (che se la giochi con altri pari ruolo inglesi irlandesi ecc.) detto niente mi rendo conto,ma se ambiamo a batterli è anche quello di cui abbiamo bisogno.
Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Inviato: 12 gen 2018, 8:59
da Luqa-bis
Ben venga l'abbondanza in terza linea, specie se si pensa di avere due (magari più in futuro) franchigie/selezioni che lottino alla pari con i club inglesi e francesi.
Se avessimo una dozzina di terze di alto livello credo che il Ct sarebbe lieto di avere qualche serata insonne per decidere chi schierare.
Sulle seconde, il ruolo richiede adesso atleti che per statura vanno nel 98mo percentile della popolazione italiana.
E occorre "dividerseli" con pallacanestro, pallavolo, pallamano, pallanuoto, ecc.
Normale che sia un ruolo meno coperto.
Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Inviato: 12 gen 2018, 9:11
da JosephK.
Bianchi non può giocare anche in seconda o mi sto confondendo con altri?
Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Inviato: 12 gen 2018, 10:03
da Soidog
JosephK. ha scritto:Bianchi non può giocare anche in seconda o mi sto confondendo con altri?
Bianchi gioca, e bene, in terza linea.
Nell'Under 20 dello scorso anno al VI Nazioni, a giocare a volte n.8 ed a volte in seconda linea era
Venditti. Mi era sembrato un giocatore potenzialmente molto forte, in grado di arrivare in Nazionale maggiore come seconda linea in tempi rapidi. Sarebbe un buon prospetto per le Zebre nella prossima stagione
Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Inviato: 12 gen 2018, 10:23
da Garryowen
Anch'io mi auguro che Venditti arrivi alle Zebre, visto che è la franchigia di sviluppo. Lui e Krumov hanno parecchio da imparare da Biagi. E' sempre stato un mio pallino e mi dispiace se oggi in Eccellenza non lo posso seguire, anche perché non ho letto commenti tanto favorevoli su di lui.
Temo invece che una delle terze "giovani" delle Zebre finirà a Treviso
Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Inviato: 12 gen 2018, 11:20
da jpr williams
Garryowen ha scritto:Hayward non è nelle prime 25 posizioni in nessuna classifica.
Premesso che le statistiche per me hanno un valore abbastanza relativo, comunque...
Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Inviato: 12 gen 2018, 11:29
da Soidog
Garryowen ha scritto:Anch'io mi auguro che Venditti arrivi alle Zebre, visto che è la franchigia di sviluppo. Lui e Krumov hanno parecchio da imparare da Biagi. E' sempre stato un mio pallino e mi dispiace se oggi in Eccellenza non lo posso seguire, anche perché non ho letto commenti tanto favorevoli su di lui.
Temo invece che una delle terze "giovani" delle Zebre finirà a Treviso
Treviso in terza linea ha tanti giocatori di ottimo livello, avrebbe più senso se, facendo un investimento mirato, cercassero di portare in Italia Polledri.
Per le Zebre la prossima stagione sarà molto importante perché il progetto sarà in pieno sviluppo, l'indizio c'è già stato: il triennale a Padovani.
Comunque non sarebbe male che ci fossero scambi di giocatori tra le franchigie, con la supervisione di O'Shea.
Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Inviato: 12 gen 2018, 11:37
da jpr williams
Soidog ha scritto:JosephK. ha scritto:Bianchi non può giocare anche in seconda o mi sto confondendo con altri?
Bianchi gioca, e bene, in terza linea.
Nell'Under 20 dello scorso anno al VI Nazioni, a giocare a volte n.8 ed a volte in seconda linea era
Venditti. Mi era sembrato un giocatore potenzialmente molto forte, in grado di arrivare in Nazionale maggiore come seconda linea in tempi rapidi. Sarebbe un buon prospetto per le Zebre nella prossima stagione
Sto seguendo l'evoluzione di Venditti a Calvisano.
Potenzialità enormi, ma c'è ancora molto lavoro da fare; il ragazzo deve crescere in consapevolezza dei suoi mezzi e, ancor di più, dei suoi limiti. All'evidente strabocchevole stazza atletica accoppia una manualità non comune, ma anche comportamenti un pò acerbi e supponenti. In fondo ha giocato 3-4 partite in eccellenza, aspetterei a promuoverlo. Per me uno deve dimostrare per un certo lasso di tempo di aver raggiunto certi livelli prima di passare al piano superiore dove rischierebbe la mortificazione dell'inadeguatezza.
Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Inviato: 12 gen 2018, 12:46
da JosephK.
Ah ecco eta Venditti terza e seconda non Bianchi. Feci confusione.
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Inviato: 12 gen 2018, 12:51
da oldprussians
Soidog ha scritto:Garryowen ha scritto:Anch'io mi auguro che Venditti arrivi alle Zebre, visto che è la franchigia di sviluppo. Lui e Krumov hanno parecchio da imparare da Biagi. E' sempre stato un mio pallino e mi dispiace se oggi in Eccellenza non lo posso seguire, anche perché non ho letto commenti tanto favorevoli su di lui.
Temo invece che una delle terze "giovani" delle Zebre finirà a Treviso
Treviso in terza linea ha tanti giocatori di ottimo livello, avrebbe più senso se, facendo un investimento mirato, cercassero di portare in Italia Polledri.
Per le Zebre la prossima stagione sarà molto importante perché il progetto sarà in pieno sviluppo, l'indizio c'è già stato: il triennale a Padovani.
Comunque non sarebbe male che ci fossero scambi di giocatori tra le franchigie, con la supervisione di O'Shea.
Polledri lasciamolo la se sta bene!
portarlo in Italia e fa male. Perché l'Italia ha solo due club di alto livello.
usando i club al estero e come noleggiando spazi per fare crescere una base più ampia.
per un territorio come l'Italia abbiamo bisogno di almeno 5 Club ad alto livello, per creare una base di giocatori ampia abbastanza di competere con l'Inghilterra.
Economicamente adesso non ipossia sopportarlo.
Cosi Italiani al estero e un modo economico per arrivarci.
Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Inviato: 12 gen 2018, 13:39
da oldprussians
Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Inviato: 12 gen 2018, 13:53
da Soidog
oldprussians ha scritto:Soidog ha scritto:Garryowen ha scritto:Anch'io mi auguro che Venditti arrivi alle Zebre, visto che è la franchigia di sviluppo. Lui e Krumov hanno parecchio da imparare da Biagi. E' sempre stato un mio pallino e mi dispiace se oggi in Eccellenza non lo posso seguire, anche perché non ho letto commenti tanto favorevoli su di lui.
Temo invece che una delle terze "giovani" delle Zebre finirà a Treviso
Treviso in terza linea ha tanti giocatori di ottimo livello, avrebbe più senso se, facendo un investimento mirato, cercassero di portare in Italia Polledri.
Per le Zebre la prossima stagione sarà molto importante perché il progetto sarà in pieno sviluppo, l'indizio c'è già stato: il triennale a Padovani.
Comunque non sarebbe male che ci fossero scambi di giocatori tra le franchigie, con la supervisione di O'Shea.
Polledri lasciamolo la se sta bene!
portarlo in Italia e fa male. Perché l'Italia ha solo due club di alto livello.
usando i club al estero e come noleggiando spazi per fare crescere una base più ampia.
per un territorio come l'Italia abbiamo bisogno di almeno 5 Club ad alto livello, per creare una base di giocatori ampia abbastanza di competere con l'Inghilterra.
Economicamente adesso non ipossia sopportarlo.
Cosi Italiani al estero e un modo economico per arrivarci.
Sono giuste considerazioni, ma va tenuto conto del fatto che se venisse a Treviso lo gestirebbero sotto supervisione di O'Shea tenendo conto anche delle esigenze della Nazionale.
È vero che a Gloucester gioca in un team di livello ancora più alto, ma il rischio che venga spremuto, dato che non può giocare per l'Inghilterra, obiettivamente esiste
Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Inviato: 12 gen 2018, 14:51
da speartakle
beh dai, prima di essere spremuto dovrà confermarsi titolare, cosa non facile e nemmeno scontata
Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Inviato: 12 gen 2018, 15:26
da Soidog
jpr williams ha scritto:Soidog ha scritto:JosephK. ha scritto:Bianchi non può giocare anche in seconda o mi sto confondendo con altri?
Bianchi gioca, e bene, in terza linea.
Nell'Under 20 dello scorso anno al VI Nazioni, a giocare a volte n.8 ed a volte in seconda linea era
Venditti. Mi era sembrato un giocatore potenzialmente molto forte, in grado di arrivare in Nazionale maggiore come seconda linea in tempi rapidi. Sarebbe un buon prospetto per le Zebre nella prossima stagione
Sto seguendo l'evoluzione di Venditti a Calvisano.
Potenzialità enormi, ma c'è ancora molto lavoro da fare; il ragazzo deve crescere in consapevolezza dei suoi mezzi e, ancor di più, dei suoi limiti. All'evidente strabocchevole stazza atletica accoppia una manualità non comune, ma anche comportamenti un pò acerbi e supponenti. In fondo ha giocato 3-4 partite in eccellenza, aspetterei a promuoverlo. Per me uno deve dimostrare per un certo lasso di tempo di aver raggiunto certi livelli prima di passare al piano superiore dove rischierebbe la mortificazione dell'inadeguatezza.
In Pro 14 penso che imparerebbe presto sul campo a non essere supponente ed ad essere sempre concentrato perché gli avversari sono in grado di approfittare all'istante di qualsiasi incertezza.
Spero che arrivi alle Zebre al più presto, Bradley è la persona giusta per fare di lui un giocatore di alto rendimento in una posizione dove in Nazionale c'è bisogno di avere più opzioni