Qualcosa si muove...

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Rispondi
Luqa-bis
Messaggi: 8399
Iscritto il: 18 mag 2011, 10:17

Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da Luqa-bis »

il rugby italiano dagli anni '70 in poi (prima mi permetto di ritenere non necessariamente effettivo il contributo) ha avuto un percorso che lo ha portato a conoscere la polvere in Romania, Unione Sovietica e Marocco, e sfiorare le stelle in Inghilterra, Australia e con gli AB's.

Ma il rugby italiano degli anni '90 aveva delle caratteristiche che non sono replicabili:

1. contesto economico diverso (gli allegri bilanci pubblici e lo stato dell'arte di retribuzioni tasse e pensioni dal 1977 al 1993 son lì a dirlo)
2. contesto normativo effettivo diverso (i campioni svernavano remunerati da noi)
3. una generazione di talenti unita ad un paio di tecnici di assoluto valore .

Ma non è arrivato a creare un sistema competitivo.
I risultati della nazionale mimetizzavano le debolezze di un sistema che con le difficoltà economiche del paese, l'emorragia demografica e la mancata strutturazione tecnica e organizzativa non ha fatto il necessario passo avanti.
Da questo punto di vista l'ingresso nel 6N è stato un successo che ci ha fatto montare la testa e perdere l'umiltà necessaria.

Le risorse economiche sono importanti se confrontate con le altre federazioni sportive italiane ma sono misere se conforntate con quelle delle federazioni rugbistiche di eccellenza.
E quindi vanno spese in modo mirate.
Una distribuzione a pioggia alle società rimanda ad una prassi politica che non ha funzionato.

Resta però la questione del diverso approccio in base alla situazione anagrafica, e al livello di selezione.
Non condivido il paragone con i college anglosassoni, peraltro espressione di una cultura diversa.

Resto dell'idea che sino ai 16 anni ragazzi e ragazze è meglio che stiano attorno alla loro piazza/strada/chiesa/circolo.
Quindi un percorso sino alla U12, uno nella U14-U16 , uno nelle U18-U20. tre fasi di crescita umana e scolastica, tre fasi di formazione sportiva.

E restringerei il momento accademico alle ultime due dove si deve fare una selezione dei migliori talenti e perfezionarli.

Prima meglio , effettivamente, far girare i tecnici.
Anche nello sport a qualcuno sgradito un eccellente campione aveva esposto un programma che individuava aree di sviluppo da dove selezionare i talenti migliori.
Avatar utente
jpr williams
Messaggi: 36122
Iscritto il: 26 mar 2012, 11:58
Località: Gottolengo (BS)
Contatta:

Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da jpr williams »

Luqa-bis ha scritto:il rugby italiano dagli anni '70 ....talenti migliori.
Confesso di aver letto raramente un'analisi più convincente di questa.
Sono le stesse cose che penso io, ma non sarei mai riuscito ad esporle in maniera così organica e logicamente argomentata.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
speartakle
Messaggi: 8928
Iscritto il: 11 giu 2012, 0:14

Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da speartakle »

Luqa-bis ha scritto:
Resto dell'idea che sino ai 16 anni ragazzi e ragazze è meglio che stiano attorno alla loro piazza/strada/chiesa/circolo.
Quindi un percorso sino alla U12, uno nella U14-U16 , uno nelle U18-U20. tre fasi di crescita umana e scolastica, tre fasi di formazione sportiva.

E restringerei il momento accademico alle ultime due dove si deve fare una selezione dei migliori talenti e perfezionarli.

Prima meglio , effettivamente, far girare i tecnici.
Anche nello sport a qualcuno sgradito un eccellente campione aveva esposto un programma che individuava aree di sviluppo da dove selezionare i talenti migliori.
Ad oggi in accademia aka Centri di formazione permanente (CdF) ci entrano i ragazzi usciti dalla u16, quindi esattamente come dici tu.
La differenza tra il vecchio corso è che il momento prima dell'accademia, u16, era fisso in un club con i giocatori del bacino di riferimento che settimanalmente faceva un allenamento al singolo club.
Ora invece sono gli allenatori che girano per i vari club, oltre ovviamente ai raduni periodici delle selezioni.
Garryowen
Messaggi: 18223
Iscritto il: 12 giu 2012, 19:13

Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da Garryowen »

A me il sistema attuale convince, e lo scrivo per la decimillesima volta.
Mi convinceva anche quello di prima, solo che un "sistema" deve fare i conti con le persone, con le cattive consuetudini storiche e il nostro campanilismo.
Quello attuale mi sembra la giusta mediazione. Non è una rivoluzione, ma solo un'evoluzione con alcuni passaggi.

Certo, i club che funzionavano bene anche prima si sentiranno un po' defraudati, ma anche loro devono pensare a TUTTI i club. Non è solo un compito della FIR. Le rivalità le risolvono le squadre in campo quando si affrontano, ma dovremmo capire che dovrebbe essere il nostro interesse primario la buona salute degli altri club tanto quando la buona salute del nostro.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
sandrobandito

Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da sandrobandito »

16167... :roll:
Luqa-bis
Messaggi: 8399
Iscritto il: 18 mag 2011, 10:17

Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da Luqa-bis »

@ Speartackle

E forse ho scritto che adesso è da buttare?
La mia presa di posizione è in generale sul tema dove c'è chi vorrebbe mandare i citti a passare il primo anno delle superiori a 300-400 km da casa e chi li lascerebbe a casa perché così i'clubbe li raccatta.

In riferimento a quanto scritto da Garryowen, il sistema attuale non è malaccio, va forse affinato nelle capacità di osmosi tra inclusi ed esclusi (selezione e recupero) e pensato in grado di evolversi anche crescendo:

Adesso abbiamo 4 CFP U18 e 1 Accademia U20. Ieri 9 CFP, domani 2 Accademie.

Io vedo l'opportunità di ragionare su una Italia rugbistica quadripartita:
il nordovest
il nordest
il centrosud (il mio South of Bombay)
le terre pagane

dove le scelte di inclusione, formazione e selezione possano anche essere modulate in termini diversi.

Dove avere tecnici che seguano i 3 momenti che ho descritto prima, l'infantile, ila prima e la seconda adolescenz / inclusione, formazione,selezione.
Poi, può darsi che nel veneto i grandi club possano essere in grado di essere accademia, ma ai piccoli va data una opportunità che non sia uno "ius primae noctis" dei più forti.

Abbiamo 5 CFP U18, ma occorre pensare ad avere un futuro dove si torni ad averne di più, diciamo 3 nel NO, 3 nel CSUD, magari solo 1 nel veneto che ha così tanti Club forti e 1 in Sicilia che resta così isolata.
Pensare ad avere più accademie U20, magari 1 per macro area.
E pensare ad un progetto per quelle 3-4 regioni dove il rugby è affidato a piccole oasi sperdute.
Garryowen
Messaggi: 18223
Iscritto il: 12 giu 2012, 19:13

Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da Garryowen »

Quello che mi convince di più, però, è l'argomento da cui è partito questo thread, tanto per tornare in tema.
Sul sistema di crescita per l'alto livello si sta lavorando da anni con soluzioni che possono piacere o meno.
Sulla formazione degli allenatori, però, mi sembra che le cose fossero abbastanza stagnanti. Il sistema proposto, ripeto, per me è intelligente e corretto.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
speartakle
Messaggi: 8928
Iscritto il: 11 giu 2012, 0:14

Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da speartakle »

Luqa-bis ha scritto:@ Speartackle

E forse ho scritto che adesso è da buttare?
La mia presa di posizione è in generale sul tema dove c'è chi vorrebbe mandare i citti a passare il primo anno delle superiori a 300-400 km da casa e chi li lascerebbe a casa perché così i'clubbe li raccatta.

In riferimento a quanto scritto da Garryowen, il sistema attuale non è malaccio, va forse affinato nelle capacità di osmosi tra inclusi ed esclusi (selezione e recupero) e pensato in grado di evolversi anche crescendo:

Adesso abbiamo 4 CFP U18 e 1 Accademia U20. Ieri 9 CFP, domani 2 Accademie.

Io vedo l'opportunità di ragionare su una Italia rugbistica quadripartita:
il nordovest
il nordest
il centrosud (il mio South of Bombay)
le terre pagane

dove le scelte di inclusione, formazione e selezione possano anche essere modulate in termini diversi.

Dove avere tecnici che seguano i 3 momenti che ho descritto prima, l'infantile, ila prima e la seconda adolescenz / inclusione, formazione,selezione.
Poi, può darsi che nel veneto i grandi club possano essere in grado di essere accademia, ma ai piccoli va data una opportunità che non sia uno "ius primae noctis" dei più forti.

Abbiamo 5 CFP U18, ma occorre pensare ad avere un futuro dove si torni ad averne di più, diciamo 3 nel NO, 3 nel CSUD, magari solo 1 nel veneto che ha così tanti Club forti e 1 in Sicilia che resta così isolata.
Pensare ad avere più accademie U20, magari 1 per macro area.
E pensare ad un progetto per quelle 3-4 regioni dove il rugby è affidato a piccole oasi sperdute.
luqa la mia era solo una precisazione, non ho neanche pensato che tu alludessi a quello.
Garryowen
Messaggi: 18223
Iscritto il: 12 giu 2012, 19:13

Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da Garryowen »

Ecco, aprendo questo topic io intendevo cose come questa del comunicato FIR di oggi (notare la parte in grassetto).

TRE POSITIVI GIORNI DI ALLENAMENTI E GARE A PARMA PER I CENTRI DI FORMAZIONE PERMANENTE DI FIR



Parma, 7 Febbraio 2018 – Da domenica scorsa i quattro centri di formazione permanente U18 di Milano, Prato, Roma e Treviso della Federazione Italiana Rugby sono in ritiro alla Cittadella del Rugby di Parma. Nell’agenda dei più di 100 ragazzi Under 18 ci sono state diverse sessioni d’allenamento ed anche alcune sfide giocate ieri sui campi sintetici del centro federale prima del rompete le righe. Gli atleti dei CDFP sono stati suddivisi in cinque squadre che si sono affrontate sui campi della Cittadella del Rugby di Parma sotto gli occhi dei tecnici federali. La novità riguarda la composizione delle squadre che non sono state suddivise a livello geografico: i 50 giocatori più giovani dell’anno 2001 sono stati divisi in due squadre che si sono affrontate in una gara unica. I 60 ragazzi nati nell’anno 2000 sono invece stati suddivisi in tre formazioni che si sono sfidate in un triangolare con gare da 35 minuti.

E’ stato un momento formativo anche per i tecnici federali dei CDFP. Infatti lunedì sera si è tenuto all’hotel CDH Parma e Congressi di Parma un importante incontro tra lo staff tecnico delle Zebre Rugby ed i tecnici del percorso formativo della Federazione Italiana Rugby. Il tema centrale è stato quello dell’integrazione e della connessione tra i tecnici dei centri di formazione permanente, l’Accademia Nazionale “Ivan Francescato” Under 20, le nazionali giovanili e le franchigie di Guinness PRO14. Obiettivo condiviso è quello di riconoscere quali siano le sfide a livello tecnico, fisico e mentale per permettere ai migliori giovani del movimento ovale italiano di percorrere tutto l’iter verso il professionismo, rappresentato in Italia da Benetton Rugby e Zebre Rugby Club.

La delegazione della franchigia federale –composta dal team manager De Rossi, dagli allenatori Bradley, Orlandi e Troncon e dai preparatori atletici Biondi e Della Ceca- si è confrontata con i dieci tecnici dei centri di formazione, i quattro preparatori atletici ed i quattro team managers.

Il centro sportivo federale della Cittadella del Rugby di Parma –dove in questi giorni è tornata ad allenarsi anche la nazionale femminile di coach Andrea Di Giandomenico reduce dall’esordio al Sei Nazioni Femminile di domenica a Reggio Emilia- si conferma nuovamente un’eccellenza nazionale per la palla ovale.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
Garryowen
Messaggi: 18223
Iscritto il: 12 giu 2012, 19:13

Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da Garryowen »

Scusate se insisto, ma questo effetti speciali mica li avreste avuti, con i "pronti al cambiamento" :roll:
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
Stru
Messaggi: 621
Iscritto il: 7 set 2009, 12:01

Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da Stru »

Francamente non penso che siano merito di Gavazzi, quanto piuttosto della ristrutturazione del sistema che stanno operando O' Shea e soprattutto Aboud.. Ecco, bisogna dare atto che la scelta di queste due fondamentali pedine si stia rivelando sempre più positiva

Inviato dal mio MI 2 utilizzando Tapatalk
Garryowen
Messaggi: 18223
Iscritto il: 12 giu 2012, 19:13

Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da Garryowen »

Stru ha scritto:Francamente non penso che siano merito di Gavazzi, quanto piuttosto della ristrutturazione del sistema che stanno operando O' Shea e soprattutto Aboud.. Ecco, bisogna dare atto che la scelta di queste due fondamentali pedine si stia rivelando sempre più positiva

Inviato dal mio MI 2 utilizzando Tapatalk
Eh, certo.
Ma andava fatta, questa scelta. E soprattutto una volta fatta la scelta, bisognava lasciarli lavorare, cosa che, credo, stia avvenendo
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
Avatar utente
Hap
Messaggi: 6710
Iscritto il: 3 feb 2010, 16:49

Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da Hap »

Questa è una gran cosa.
Il problema è che chi vuole essere critico e polemico a tutti i costi sottolineerà lo stesso il fallimento della gestione COS anche sabato, quando l'Italia le prenderà dall'Irlanda, non capendo che è questo il nostro anno zero, che abbiamo appena buttato i semi e che ci vorranno anni prima di vedere dei risultati strutturali e omogenei.

Se oggi ho tempo la traduco e la posto su un forum internazionale dove scrivo, nei thread dove ci massacrano rumeni e georgiani con la simpatia dei britannici che ormai poco ci sopportano all'interno del 6N.
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
Avatar utente
jaco
Messaggi: 8970
Iscritto il: 5 feb 2003, 0:00
Località: san donà di piave

Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da jaco »

Garryowen ha scritto:Scusate se insisto, ma questo effetti speciali mica li avreste avuti, con i "pronti al cambiamento" :roll:
Ma rallegrarsi di quello che succede senza dare giudizi su fatti che non hanno controprova ti sembra brutto?
sandrobandito

Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da sandrobandito »

jaco ha scritto:
Garryowen ha scritto:Scusate se insisto, ma questo effetti speciali mica li avreste avuti, con i "pronti al cambiamento" :roll:
Ma rallegrarsi di quello che succede senza dare giudizi su fatti che non hanno controprova ti sembra brutto?
No, non ti scuso, e non sono neanche l'unico, sembra... :roll:
Rispondi