Si che si può... Tu il cazzotto lo dai deliberatamente per farmi male, al di fuori dell'etica e del regolamento sportivo. In più al di fuori della legge.ale.com ha scritto:durante un evento sportivo?
secondo me non si puo' fare.
Fanno Cacare!!!
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Ivan_il_Terrone
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FullMetalCicca ha scritto: "Chi ha parlato, chi ca22o ha parlato? Chi è quel lurido stron2o 3/4 equiparato pompinaro, che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh? Sarà stato l'utente buono del ca2o..."
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dieguito
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la questione è che se vuoi fare una denuncia devi chiedere il permesso alla F.I.R.! in genere per cose del genere non te lo da mai!
ma ciò non toglie che si possa fare ugualmente la denuncia, pena la radiazione dalla federazione!
onestamente di fronte ad un danno grave procuratomi da un'azione antisportiva (calcio, cazzotto ecc.) sarei disposto a correre il rischio!
ma ciò non toglie che si possa fare ugualmente la denuncia, pena la radiazione dalla federazione!
onestamente di fronte ad un danno grave procuratomi da un'azione antisportiva (calcio, cazzotto ecc.) sarei disposto a correre il rischio!
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Little_Warrior
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Lipsia
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Secondo me vi state bevendo il cervello!!!
Ma vi sembra normale che una persona mentre sta guardando uno spettacolo dia della p*****a ad un'altro spettatore?!?!? Questo non rientra nel normale comportamento di un qualsiasi individuo, figuriamoci poi se si è ad una partita di rugby?
L'apostrofare una persona così cosa ha a che fare con il tifo, con lo sport in generale?
E poi: se l'arbitro sbaglia, se i giocatori sono provocati ha senso insultare pesantemente qualcuno? La mia squadra ne avrà un vantaggio?
Fare il tifo significa incitare qualcuno non denigrare un'altro...
Ma vi sembra normale che una persona mentre sta guardando uno spettacolo dia della p*****a ad un'altro spettatore?!?!? Questo non rientra nel normale comportamento di un qualsiasi individuo, figuriamoci poi se si è ad una partita di rugby?
L'apostrofare una persona così cosa ha a che fare con il tifo, con lo sport in generale?
E poi: se l'arbitro sbaglia, se i giocatori sono provocati ha senso insultare pesantemente qualcuno? La mia squadra ne avrà un vantaggio?
Fare il tifo significa incitare qualcuno non denigrare un'altro...
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bluffer
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ma.... come disse blackedder, ex skipper degli all blacks, una scazzottata è un modo x conoscersi e per ricordarsi alcune regole. ma dipende sempre in che contesto nasce. purtroppo episodi di violenza gratuita, come placcaggi in ritardo o a gioco fermo, cazzotti a gara finita, rischiano di farci apparire anche un banale episodio di nervosismo agonistico ( e chi ha GIOCATO a rugby lo sa che può accadere) come episodi gravissimi.
lo sport è altro.....non è l'insulto di materazzi o il pugno di un pilone a una terza linea....ma l'evento agonistico spinge a dar fondo a tante cose...anche negative!
Ben altra cosa riguarda il pubblico. l'ignoranza di base spinge ad insultarechi non è dei nostri.....ma è ignoranza. una volta l'ignorante stava zitto, ora invece prende il sopravvento. per fortuna nel rugby rimangono casi isolati, lo testimoniano gli applausi dei rodigini alla reazione della ragazza.
mi vergogno per quei beceri giovani.....ma hanno sbagliato stadio....NON ERA UNA OSTERIA!
lo sport è altro.....non è l'insulto di materazzi o il pugno di un pilone a una terza linea....ma l'evento agonistico spinge a dar fondo a tante cose...anche negative!
Ben altra cosa riguarda il pubblico. l'ignoranza di base spinge ad insultarechi non è dei nostri.....ma è ignoranza. una volta l'ignorante stava zitto, ora invece prende il sopravvento. per fortuna nel rugby rimangono casi isolati, lo testimoniano gli applausi dei rodigini alla reazione della ragazza.
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Springbok78
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Premesso che questa discussione sta scendendo al mero livello delle diatribe personali, resta il fatto che il problema della violenza e dell'indisciplina, nonché dell'antisportività, fuori e dentro al campo, resta e bisogna provare ad affrontarlo prima che si diffonda troppo, portando conseguenze gravissime al nostro sport.
Il rugby in Italia si porta con sé un'etichetta (totalmente immeritata) di sport violento e barbaro, che ha ancora una certa presa su buona parte della popolazione e stenta a scomparire. Per questo si sta facendo un grande sforzo per modificare quanto più possibile questa visione distorta e pregiudiziale, sottolineando invece quanto alcuni valori, propri di ogni sport degnamente giocato, rivestano nel rugby un ruolo forse ancor più importante. Rispetto dell'avversario, dell'arbitro, del gioco prima che del risultato, e via dicendo... Insomma, come è ben stato detto alcuni lustri orsono, resta uno sport per gentiluomini, a qualsiasi classe sociale appartengano e qualsiasi sia il loro livello d'istruzione. Proprio puntando su questa specificità che lo può preservare (almeno in parte) dal degrado in atto in altre discipline, il rugby può crescere nel nostro paese in immagine, popolarità e qualità.
Credo che per molti genitori al di fuori dell'ambiente sia ancora difficile avviare un bimbo di 7 anni al gioco del rugby. In questo atteggiamento comprensibili preoccupazioni per l'incolumità fisica del figlio convivono con pregiudizi privi di fondamento. Sappiamo come queste generazioni costituiscono il futuro del nostro rugby ed è questo passaggio che non ci possiamo permettere di perdere. Il rugby DEVE dare un'immagine di sé degna dei valori che a pieno diritto rivendica.
In campo è estraneo a questi valori colpire gli avversari, indipendentemente dal fatto che si sia provocati, insultare, mancare di rispetto per l'arbitro che, come i giocatori, da TUTTO QUELLO CHE PUO' per la riuscita del gioco.
Sugli spalti è estraneo a questi valori offendere gli avversari, fare pressioni sull'arbitro, incitare all'astuzia, intonare cori beceri, plaudere alle decisioni dell'arbitro quando favorevoli (anche se sbagliate) e viceversa. Dovremmo ricordarci che abbiamo di fronte una squadra OSPITE alla quale dobbiamo riservare un'accoglienza degna di questo nome.
Nelle società e nella federazione è estraneo a questi valori tollerare certi comportamenti, giustificarli anche in parte o minimizzarne la portata.
Ne va del futuro del nostro sport che, forse più di altri, si presta ad essere meraviglioso, stupendo, quanto orribile e disgustoso. Chi con i suoi comportamente vanifica gli sforzi che si stanno facendo per far crescere il movimento si assuma le sue responsabilità verso il futuro del rugby. A meno che qualcuno non abbia tutto l'interesse che la situazione resti com'è, situazione all'interno della quale potrà più facilmente trovare spazio, spazio che a volte non merita.
Il rugby in Italia si porta con sé un'etichetta (totalmente immeritata) di sport violento e barbaro, che ha ancora una certa presa su buona parte della popolazione e stenta a scomparire. Per questo si sta facendo un grande sforzo per modificare quanto più possibile questa visione distorta e pregiudiziale, sottolineando invece quanto alcuni valori, propri di ogni sport degnamente giocato, rivestano nel rugby un ruolo forse ancor più importante. Rispetto dell'avversario, dell'arbitro, del gioco prima che del risultato, e via dicendo... Insomma, come è ben stato detto alcuni lustri orsono, resta uno sport per gentiluomini, a qualsiasi classe sociale appartengano e qualsiasi sia il loro livello d'istruzione. Proprio puntando su questa specificità che lo può preservare (almeno in parte) dal degrado in atto in altre discipline, il rugby può crescere nel nostro paese in immagine, popolarità e qualità.
Credo che per molti genitori al di fuori dell'ambiente sia ancora difficile avviare un bimbo di 7 anni al gioco del rugby. In questo atteggiamento comprensibili preoccupazioni per l'incolumità fisica del figlio convivono con pregiudizi privi di fondamento. Sappiamo come queste generazioni costituiscono il futuro del nostro rugby ed è questo passaggio che non ci possiamo permettere di perdere. Il rugby DEVE dare un'immagine di sé degna dei valori che a pieno diritto rivendica.
In campo è estraneo a questi valori colpire gli avversari, indipendentemente dal fatto che si sia provocati, insultare, mancare di rispetto per l'arbitro che, come i giocatori, da TUTTO QUELLO CHE PUO' per la riuscita del gioco.
Sugli spalti è estraneo a questi valori offendere gli avversari, fare pressioni sull'arbitro, incitare all'astuzia, intonare cori beceri, plaudere alle decisioni dell'arbitro quando favorevoli (anche se sbagliate) e viceversa. Dovremmo ricordarci che abbiamo di fronte una squadra OSPITE alla quale dobbiamo riservare un'accoglienza degna di questo nome.
Nelle società e nella federazione è estraneo a questi valori tollerare certi comportamenti, giustificarli anche in parte o minimizzarne la portata.
Ne va del futuro del nostro sport che, forse più di altri, si presta ad essere meraviglioso, stupendo, quanto orribile e disgustoso. Chi con i suoi comportamente vanifica gli sforzi che si stanno facendo per far crescere il movimento si assuma le sue responsabilità verso il futuro del rugby. A meno che qualcuno non abbia tutto l'interesse che la situazione resti com'è, situazione all'interno della quale potrà più facilmente trovare spazio, spazio che a volte non merita.
Ruggero
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bluffer
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Re: RE: Re: RE: Re: RE: Re: Fanno Cacare!!!
SEI OLTRE LE RIGHE....L3gs ha scritto:No, ma mi hai accumunato a chi insulta in tribuna, con quel "VI".Cane_di_Pavlov ha scritto:Leggi bene... "chi da anni vi considera dei boari morti di fame"
Non ho espresso un giudizio personale.
RESPIRA, RESETTA E RILEGGI TUTTO. POI CAPIRAI IL SENSO.
CON LA STIMA X IL POPOLO CON IL RUGBY NEL DNA....
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pulici
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Re: RE: Re: RE: Re: RE: Re: RE: Re: RE: Re: Fanno Cacare!!!
'azz me lo avessero detto almeno una volta... maiL3gs ha scritto: ...Però mi sono spesso sentito dire, nell'arco di una partita, "capellone...
io dico la mia da esterno e probabilmente sbaglio
ma leggendo qua e la' mi son fatto un'idea.
Secondo me e' difficile che si possa uniformare il modo di sostenere la propria squadra... c'e' chi la sostiene dando solo incitamenti positivi, chi soffrendo in silenzio, chi cantando gioisamente tutto il tempo e chi insultando gli avversari. Sono modi diversi e se non si trascende nella violenza fisica sono (purtroppo) tutti accettabili.
In altri sport in cui il pubblico e' piu' numeroso e/o dove le strutture lo consentono i tifosi si dividono in zone piu' calde/urlanti/violente e/o piu' silenzione/sofferenti ecc.
Il rugby deve crescere ed imparare a gestire queste situazioni.
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L3gs
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Sono fondamentalmente d'accordo.bluffer ha scritto:ma.... come disse blackedder, ex skipper degli all blacks, una scazzottata è un modo x conoscersi e per ricordarsi alcune regole. ma dipende sempre in che contesto nasce. purtroppo episodi di violenza gratuita, come placcaggi in ritardo o a gioco fermo, cazzotti a gara finita, rischiano di farci apparire anche un banale episodio di nervosismo agonistico ( e chi ha GIOCATO a rugby lo sa che può accadere) come episodi gravissimi.
lo sport è altro.....non è l'insulto di materazzi o il pugno di un pilone a una terza linea....ma l'evento agonistico spinge a dar fondo a tante cose...anche negative!
Ben altra cosa riguarda il pubblico. l'ignoranza di base spinge ad insultarechi non è dei nostri.....ma è ignoranza. una volta l'ignorante stava zitto, ora invece prende il sopravvento. per fortuna nel rugby rimangono casi isolati, lo testimoniano gli applausi dei rodigini alla reazione della ragazza.
mi vergogno per quei beceri giovani.....ma hanno sbagliato stadio....NON ERA UNA OSTERIA!
Quello su cui volevo puntare il dito è il fatto che si sta considerando un evento di portata gravissima un'offesa che molte volte in 20 anni ho sentito negli stadi di tutta italia, come se solo a Rovigo e solo da sabato scorso ci si comportasse male in tribuna
(guarda caso... se non si riesce a dimostrare che è la squadra a giocare "sporco", bisogna dimostrare che è la tifoseria...).
Perchè, anzichè fare i santarellini e scandalizzarsi per una cosa così comune e nient'affatto nuova, non si medita invece su qualcuno che in tribuna ha osato rispondere con le MANI ad OFFESE VERBALI, fatto MAI ACCADUTO (e perciò grave, questo si) prima sulle tribune del Battaglini?
Io credo nell'intelligenza, in quell'intelligenza che ci fa capire quando è giusto fermarci, quando è giusto lasciar correre o perdere, quando è giusto soprassedere, quando soprattutto è giusto NON RISPONDERE ALLA PROVOCAZIONE.
In ogni caso una cosa resterà, di questa partita: la squadra campione d'italia ha giocato in modo sporco, in diretta televisiva.
E da che mondo è mondo sono i giocatori in campo a dover dare l'esempio di sportività e correttezza. Anche a chi sta in tribuna.
Ribadisco che in 20 anni di partite sugli spalti di Treviso, Padova, etc., non ho mai reagito (e non mi sognerei mai di farlo) con le MANI ad INSULTI VERBALI parimenti gravi a quello subìto sabato dalla signorina biancoverde.
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user234483
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Totalmente d'accordo.Springbok78 ha scritto:Il rugby DEVE dare un'immagine di sé degna dei valori che a pieno diritto rivendica.
.....
Tuttavia credo che il primo passo, deve essere quello delle squadre di punire loro in prima persona i giocatori violenti (vedi un cazzotto come quello di tejeda). E se non lo fanno le squadre, ci deve essere la federazione dietro con punizioni esemplari.
In questo modo noi si puo' andare sugli spalti e dire alla gente che insulta di "non essere mascalzone, perche' non e' roba da rugby", altrimenti se provi a dire qualcosa oggi non puoi rispondere nulla quando in campo rivedi lo stesso giocatore che la settimana prima e' stato mandato fuori per un cazzotto.
andando indietro nell'avanti altrove, seminando la fecola al di sopra della pietanza, nulla stringe!
Tessera A.P.A. #0 (honoris causa); // Geneticamente m[OT]ificato.
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pulici
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bravo!user234483 ha scritto:Totalmente d'accordo.Springbok78 ha scritto:Il rugby DEVE dare un'immagine di sé degna dei valori che a pieno diritto rivendica.
.....
Tuttavia credo che il primo passo, deve essere quello delle squadre di punire loro in prima persona i giocatori violenti (vedi un cazzotto come quello di tejeda). E se non lo fanno le squadre, ci deve essere la federazione dietro con punizioni esemplari.
In questo modo noi si puo' andare sugli spalti e dire alla gente che insulta di "non essere mascalzone, perche' non e' roba da rugby", altrimenti se provi a dire qualcosa oggi non puoi rispondere nulla quando in campo rivedi lo stesso giocatore che la settimana prima e' stato mandato fuori per un cazzotto.
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user234483
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mmmbluffer ha scritto:...beh.... un conto è insultare un uomo offendendo la sua ragazza. un altro è dare della p.....na a una ragazza. la ragazza ha fatto bene. e fossi in quel pirla....eviterei dio tornare allo stadio
io a un uomo : "la tua ragazza e' una p***"
risposta : "oh si, in effetti lo penso anche io"
io a una donna : "p***!!!"
e lei giu' botte
mmm, a parte che non mi e' troppo chiaro perche' in un caso uno puo' rispondere a cazzotti e nell'altro no...non capisco nemmeno a cosa serve la precisazione, a giustificare l'aggressione della ragazza?
andando indietro nell'avanti altrove, seminando la fecola al di sopra della pietanza, nulla stringe!
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jeronimo8
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oh ragazzi ma stiamo qua a discutere che a rovigo si pensa di essere i migliori, che la colpa è del treviso anzi no i provocatori del rovigo, ma sei stato prima tu anzi no è stato lui...ragazzi non è il modo nè di discutere nè di vedere il rugby.
1) offese ai giocatori avversari ci possono anche stare (nei limiti però!)
2) non si offendono altri spettatori in tribuna (dare della p****** davanti ad una tribuna con 7-800 persone non è proprio da duca di york...)
3) dando schiffi alla chuck norris la bella signorina trevigiana non ha certo dimostrato di essere migliore dell'energumeno polesano
con questo non voglio dire chi è meglio dell'altro e chi è peggio..solo dire che due persone hanno sbagliato, nè quindi tutto il tifo rodigino, nè tutto quello trevigiano. e per cortesia non stiamo qua a discutere si certe cazzate del tipo noi abbiamo la tifoseria migliore, oppure ah i rovigotti sono dei contadini perchè tutto questo con il rugby c'entra poco. e lo spettacolo di sabato è stato indegno.
1) offese ai giocatori avversari ci possono anche stare (nei limiti però!)
2) non si offendono altri spettatori in tribuna (dare della p****** davanti ad una tribuna con 7-800 persone non è proprio da duca di york...)
3) dando schiffi alla chuck norris la bella signorina trevigiana non ha certo dimostrato di essere migliore dell'energumeno polesano
con questo non voglio dire chi è meglio dell'altro e chi è peggio..solo dire che due persone hanno sbagliato, nè quindi tutto il tifo rodigino, nè tutto quello trevigiano. e per cortesia non stiamo qua a discutere si certe cazzate del tipo noi abbiamo la tifoseria migliore, oppure ah i rovigotti sono dei contadini perchè tutto questo con il rugby c'entra poco. e lo spettacolo di sabato è stato indegno.
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Ivan_il_Terrone
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jeronimo8 ha scritto:oh ragazzi ma stiamo qua a discutere che a rovigo si pensa di essere i migliori, che la colpa è del treviso anzi no i provocatori del rovigo, ma sei stato prima tu anzi no è stato lui...ragazzi non è il modo nè di discutere nè di vedere il rugby.
1) offese ai giocatori avversari ci possono anche stare (nei limiti però!)
2) non si offendono altri spettatori in tribuna (dare della p****** davanti ad una tribuna con 7-800 persone non è proprio da duca di york...)
3) dando schiffi alla chuck norris la bella signorina trevigiana non ha certo dimostrato di essere migliore dell'energumeno polesano
con questo non voglio dire chi è meglio dell'altro e chi è peggio..solo dire che due persone hanno sbagliato, nè quindi tutto il tifo rodigino, nè tutto quello trevigiano. e per cortesia non stiamo qua a discutere si certe cazzate del tipo noi abbiamo la tifoseria migliore, oppure ah i rovigotti sono dei contadini perchè tutto questo con il rugby c'entra poco. e lo spettacolo di sabato è stato indegno.
Ehm... Chuck Norris sfodera solo Calci Rotanti...
FullMetalCicca ha scritto: "Chi ha parlato, chi ca22o ha parlato? Chi è quel lurido stron2o 3/4 equiparato pompinaro, che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh? Sarà stato l'utente buono del ca2o..."