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Re: Il nuovo presidente
Inviato: 21 mag 2023, 18:03
da stilicone
Se non ricordo male, la struttura era molto bella come campi palestre ecc., ma aveva una tribunetta molto piccola.
Non credo che potrebbe ospitare una partita URC.
Re: Il nuovo presidente
Inviato: 21 mag 2023, 19:05
da Mr Ian
Facciamo che prima dell urc diventi un alternativa credibile per la città di Milano, visto che uno dei motivi per cui in città non esplode sia l'assenza di una struttura per accogliere il rugby di alto livello.
Re: Il nuovo presidente
Inviato: 21 mag 2023, 19:11
da SilverShadow
stilicone ha scritto: 21 mag 2023, 18:03
Se non ricordo male, la struttura era molto bella come campi palestre ecc., ma aveva una tribunetta molto piccola.
Non credo che potrebbe ospitare una partita URC.
Esatto, in realtà non c'è nemmeno una tribuna, ma solo una terrazza. Quello che più mi lascia perplesso, però, è che viste le dimensioni della struttura abbiano dedicato solo 55m2 alla palestra.
https://www.ingenio-web.it/articoli/nuo ... -naviglio/
Re: Il nuovo presidente
Inviato: 22 mag 2023, 16:20
da speartakle
Re: Il nuovo presidente
Inviato: 22 mag 2023, 20:37
da Garry
Interessante, anche se il tipo ha una prosa un po' "cubista", per usare un eufemismo.
Non condivido l'incipit, perché presentare un caso come questo, parlando di "fuga di cervelli" mi sembra un po' fuorviante.
È un preparatore che in Francia ha avuto successo. Quanti altri ce ne sono a quel livello? Eppure una volta qualcuno ha scritto qui che l'Italia è all'avanguardia nella preparazione fisica.
Io dico: magari ce ne fossero di più, e anche fra i coach.
Nel calcio, nel basket, nel volley, tecnici italiani sono richiesti da tutto il mondo.
Nel rugby? Non dico nelle Tier1, ma in Romania, in Russia (qui uno c'è stato, lo so), in Spagna?
Re: Il nuovo presidente
Inviato: 22 mag 2023, 20:56
da Mr Ian
Perché non esiste un vero professionismo nel rugby, a parte poche eccezioni nel mondo.
Le risorse nel rugby sono limitate, sia a livello economico che umano. Chi se li forma in casa, se li tiene stretti o quanto meno il mercato interno non permette tanti spostamenti.
Pochi posso permettersi di prendere un professionista e garantirgli una paga degna delle conoscenze a disposizione.
Noi poi in Italia siamo penalizzati perché ci manca una scuola tecnica italiana identitaria. Possiamo esportare qualche specialista di alto livello, ma non abbiamo un idea nostra da proporre come modello alternativo.
Re: Il nuovo presidente
Inviato: 23 mag 2023, 8:33
da Mr Ian
Manco a farlo apposta ieri ho visto un intervista in diretta su instagram di Boldrini. Sono rimasto estasiato dalle competenze di questo ragazzo. Nel mio piccolissimo, da addetto ai lavori, ho trovato qualcuno che parlava la mia stessa lingua, veramente, ogni cosa che diceva era una pietra.
Uno che sa cosa vuol dire vivere e lavorare nell alto livello.
Non sono mancate le critiche al nostro sistema, un po cose che sanno tutti, persino in Francia. Solo noi facciamo fatica a capire..
Ovviamente la sua non è una critica di chi ha io dente avvelenato, ma solo di chi, a differenza nostra, ha trovato la sua idea di rugby ed il modo come svilupparlo..mi ricollego al mio post di prima sull identità..
Se avete modo, andate a vederla
Re: Il nuovo presidente
Inviato: 23 mag 2023, 8:45
da speartakle
Garry ha scritto: 22 mag 2023, 20:37
Interessante, anche se il tipo ha una prosa un po' "cubista", per usare un eufemismo.
Non condivido l'incipit, perché presentare un caso come questo, parlando di "fuga di cervelli" mi sembra un po' fuorviante.
È un preparatore che in Francia ha avuto successo. Quanti altri ce ne sono a quel livello? Eppure una volta qualcuno ha scritto qui che l'Italia è all'avanguardia nella preparazione fisica.
Io dico: magari ce ne fossero di più, e anche fra i coach.
Nel calcio, nel basket, nel volley, tecnici italiani sono richiesti da tutto il mondo.
Nel rugby? Non dico nelle Tier1, ma in Romania, in Russia (qui uno c'è stato, lo so), in Spagna?
Si lasciando stare la fuga di cervelli, qui probabilmente nella preparazione in altri sport siamo competitivi, il problema come dice l'intervistato è che è tutto il complesso della preparazione alla performance che è indietro almeno nel rugby. Non il singolo preparatore atletico.
Re: Il nuovo presidente
Inviato: 23 mag 2023, 17:35
da Luqa-bis
Boldrini presenta il suo punto di vista, con alcune spine di rosa non male.
1. Formazione: 1 università (Scienze Motorie a Firenze) poi esclusivamente club : giovanili Firenze 1931, Cavalieri Prato (leva triennale), Rovigo (leva triennale), L Rochelle (8 anni) prossima tappa Montpellier.
Niente federazione, niente CONI.
2. Evoluzione del rugby : resistenza periodo Cavalieri, velocità arrivo a La Rochelle, quasi football americano adesso : accelerazione, decelerazione, combattimento - una serie d idown. Forse una league-alization.
3. La prestazione espressa (io performance lo destesto anche in forma abbreviata - tecnica, mentalità, tattica e preparazione fiscia a completare una preparazione che intacca (per l'alto livello) financo la situazione familiare e l'inserimento nel gruppo.
4. Partire dalla mentalità del club. Selezionare la mentalità dei giovani, Costruire la mentalità degli atleti di alto livello. Senza quelle il fisico può poco.
Per lui il rugby italiano è quello che ha maggiori possibilità di crescita in Europa (trad. la base e i formatori ci sono, serve organizzazione, mentalità , progettualità.
Per uno come lui nel Grosso Murino c'hanno da cambiare un po' di teste.
Re: Il nuovo presidente
Inviato: 31 mag 2023, 19:42
da DonCiullo007
Non so dove scriverlo, perdonate se è off topic
https://www.facebook.com/reel/160751085 ... WDuG2&fs=e
Da qualche giorno gira questo video motivazionale fatto da Castrogiovanni a Le Iene. Mani spellate per gli applausi e famosi esponenti del rugby italiano che chiedono di sfruttarlo come uomo immagine.
Ma solo io mi ricordo che questo ha finto un lutto per andare a las vegas con ibrahimovic? E che 6 mesi dopo il ritiro ha tirato m...a addosso ai suoi compagni di nazionale più giovani? Sono questi gli uomini di valore che vorremmo mostrare come fulgido esempio di valori del rugby?
A volte rimango veramente perplesso...
Re: Il nuovo presidente
Inviato: 31 mag 2023, 20:01
da Garry
Ma infatti, lasciatelo dov'è ora e che pensino semmai a come coinvolgere Parisse
Re: Il nuovo presidente
Inviato: 2 giu 2023, 7:32
da maxrugby10
DonCiullo007 ha scritto: 31 mag 2023, 19:42
Non so dove scriverlo, perdonate se è off topic
https://www.facebook.com/reel/160751085 ... WDuG2&fs=e
Da qualche giorno gira questo video motivazionale fatto da Castrogiovanni a Le Iene. Mani spellate per gli applausi e famosi esponenti del rugby italiano che chiedono di sfruttarlo come uomo immagine.
Ma solo io mi ricordo che questo ha finto un lutto per andare a las vegas con ibrahimovic? E che 6 mesi dopo il ritiro ha tirato m...a addosso ai suoi compagni di nazionale più giovani? Sono questi gli uomini di valore che vorremmo mostrare come fulgido esempio di valori del rugby?
A volte rimango veramente perplesso...
Abbiamo dato il Premio Bollesan a soggetti peggiori… quindi…
Re: Il nuovo presidente
Inviato: 6 giu 2023, 12:05
da speartakle
jentu ha scritto: 6 giu 2023, 10:41
Come ha ben spegato Meta, non due regioni, ma due micro regioni. Ovvero il Veneto nella porzione Pd - Ro con qualche annesso, la dependance di Treviso e l'alta Emilia. La stortura è così evidente peril futuro del rugby italiano da metterne in discussione la credibilità e l'attrattività.
Se non si guarda in prospettiva e non ci si rende conto che questo modello è asfittico e la Fir fa male ad incentivarlo non andremo lontano.
Guarda i celtici, con altre prospettive, loro hanno voluto allargare la cerchia prima a noi e poi al SAf per non correre il rischio di cantarsela e suonarsela fra loro. Potresti obiettare, ma quello è un campionato chiuso, ti anticipo rispondendo che anche questo sta diventando un campionato chiuso, insostenibile economicamente, poco visibile a livello italiano e, quindi, asfittico.
Preferisco le serie, sono più vere e gli basterà aspettare il fallimento del piano superiore per ridiventare il massimo campionato italiano.
mi metto qui che tanto è una questione federale.
io sono anche d'accordo che il fatto di incentivare una professionalizzazione possa creare un campionato asfittico geograficamente perchè in questo momento le regioni che riescono ad essere più competitive sono quelle due.
Però questo è. Non è che la serie A è più rappresentativa del movimento, è solo più partecipata, rappresenta le società di base.
Altro discorso è il metterci d'accordo su cosa dovrebbe essere il massimo campionato, deve essere rappresentativo del movimento o il contenitore dove giocano le squadre che sono riuscite ad arrivarci?
E qui sono d'accordo su molte cose che hai scritto.
Re: Il nuovo presidente
Inviato: 6 giu 2023, 21:50
da Ilgorgo
https://facebook.com/story.php?story_fb ... 4435312838
Mi stupisce che di fronte a questi problemi di numeri la Federazione non lanci non abbia mai lanciato campagne mediatiche per spingere i tesserati a intraprendere la strada arbitrale. Tipo articoli sul sito fir o banner dedicati. Del resto mi pare di non avere mai visto cose del genere neppure nei siti delle altre federazioni, quindi forse si sa che sono cose che non funzionano
Re: Il nuovo presidente
Inviato: 6 giu 2023, 22:09
da quaros