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Come rimpiango i cari vecchi tempi nei quali la divisa arbitrale era la maglia della propria Nazionale. Quella scelta veicolava un messaggio: non esiste un gruppo di uomini che gestisce le regole sotto la propria bandiera, esiste un gruppo di uomini di ogni bandiera che studia le regole e offre un servizio.
La comparsa della "divisa IRB" ha preceduto di poco la comparsa "dell'élite IRB". Guai quando un gruppo di persone col fischietto crede di conoscere uno sport meglio di chiunque altro tecnico. Quello che dice il signor O'Brien sconfina nella fiction: è fantarugby, quando tutti nel mondo hanno vista una cosa normale, ovvero una mischia che ne dominava un'altra.

Mi sia concessa una riflessione che non vuole essere polemica, ma consigliare una strada. Mi permetto di consigliare agli istruttori italiani, che mi risultano essere brave persone, di evitare dichiarazioni che, non tenendo conto delle questioni politiche in gioco, tendono a ricondurre a questioni tecniche ciò che di tecnico non ha nulla, perché è guerra di posizione politica. Certe dichiarazioni, che si dimostrano poi comunque errate stando ai finissimi cardinali IRB, generano solo confusione fra i giovani. Spero proprio di non dover vedere, su qualche campo di C o giovanile, una situazione uguale a quella di San Siro arbitrata nello stesso modo. Non mettetevi davanti a un gioco che ha più di un secolo, perché un gruppo di persone che pensa ad altro crede di poter dare letture autentiche di qualcosa che non conosce. Grazie.

Sul forum di PlanetRugby c'è un 3d a proposito, dove il signor POB non ne esce bene, a parte essere "spalleggiato" da un paio di incazzosi NZ. Soprattutto l'opportunità di dare voce pubblica a una critica su un arbitro, invece di risolvere in privato la questione, viene stigmatizzata. Assai finemente, l'articolo di Planetrugby a proposito chiosa in un passaggio "Paddy O'Brian, un neozelandese,...", il che esprime abbastanza chiaramente il punto di vista del sito.
Per quel che ce ne frega.
Quello che mi preoccupa però è il silenzio della FIR. Nessuna presa di posizione, nessuna replica. Non so se sia dovere di Mallet prendere una posizione (lui in fondo è l'allenatore, e può esprimere solo opinioni personali), piuttosto me lo aspetterei da Dondi o chi per lui.
Il fatto che nessuno si sia mosso tempestivamente mi sa di pressapochismo, di menefreghismo e di scarso senso di salvaguardia verso il proprio movimento. Veramente uno squallore e un'indecenza. A quel punto viene davvero da pensare che si tratti nient'altro che di una dirigenza di affaristi e maneggioni che si attaccano solo al profitto e che soprassiedono a questioni rilevanti di principio e di morale sportiva, mancando a quello che dovrebbe essere il senso del loro ruolo e del loro mandato. Le solite cose fatte all'italiana, insomma.

Tutto questo fracasso porterà ad un esasperato controllo sulla prima linea italiana nelle future mischie nei TM e nel 6N, specialmente da parte di arbitri del Sud e ancor più specialmente da parte di arbitri neozelandesi. Si inizierà già sabato prossimo. I nostri piloni diventeranno gli Schalk Burger della situazione, mentre le prime linee avversarie saranno i McCaw. Non so perché ma prevedo tempi duri...
D'altronde, da buoni ultimi arrivati non è che possiamo pretendere troppa considerazione.

kkarli ha scritto:Come rimpiango i cari vecchi tempi nei quali la divisa arbitrale era la maglia della propria Nazionale. Quella scelta veicolava un messaggio: non esiste un gruppo di uomini che gestisce le regole sotto la propria bandiera, esiste un gruppo di uomini di ogni bandiera che studia le regole e offre un servizio.
La comparsa della "divisa IRB" ha preceduto di poco la comparsa "dell'élite IRB". Guai quando un gruppo di persone col fischietto crede di conoscere uno sport meglio di chiunque altro tecnico. Quello che dice il signor O'Brien sconfina nella fiction: è fantarugby, quando tutti nel mondo hanno vista una cosa normale, ovvero una mischia che ne dominava un'altra.

Mi sia concessa una riflessione che non vuole essere polemica, ma consigliare una strada. Mi permetto di consigliare agli istruttori italiani, che mi risultano essere brave persone, di evitare dichiarazioni che, non tenendo conto delle questioni politiche in gioco, tendono a ricondurre a questioni tecniche ciò che di tecnico non ha nulla, perché è guerra di posizione politica. Certe dichiarazioni, che si dimostrano poi comunque errate stando ai finissimi cardinali IRB, generano solo confusione fra i giovani. Spero proprio di non dover vedere, su qualche campo di C o giovanile, una situazione uguale a quella di San Siro arbitrata nello stesso modo. Non mettetevi davanti a un gioco che ha più di un secolo, perché un gruppo di persone che pensa ad altro crede di poter dare letture autentiche di qualcosa che non conosce. Grazie.

condivido totalmente l'affermazione, come condivido lo sconcerto per le dichiarazioni lette............

..E come diceva il mitico Zizzala...
...e mi cosa gè digo luni a fioi? che i ga' perso parchè???? parchè te sì un muso da M.........!!!!!!

JosephK. ha scritto:Scusate ma io non ho capito, in che senso i piloni azzurri si comportavano non secondo regolamento? Mi pare che il Sig. O'Brian non lo dica, dice solo che le mischie azzurre erano sempre fuori dalle regole. Cosa avrebbero fatto Perugini e Rouyet di sbagliato?

O'Brien said a review of match footage clearly indicated the Italian tighthead prop (Martin Castrogiavanni and later Salvatore Perugini) was "boring in" on the All Black loosehead and that Dickinson's repeated penalising of the New Zealanders was "completely wrong".

Boring in: This is where a prop turns in on the opposing prop or hooker. Often the opposition loose-head prop and hooker work together to target the tight-head prop. They will start by making a very small space for the tight-head's head to engage on impact, and then they will drive in. The aim is to destabilise the scrum and so reduce the effectiveness of the shove.

yeti ha scritto: Quello che mi preoccupa però è il silenzio della FIR.

Anche perché qui abbiamo la dichiarazione ufficiale (in quanto non smentita) del massimo rappresentante di categoria IRB che afferma a chiare lettere coram populo che la mischia italiana, se giocherà come sabato, è illegale. Una riposta della federazione interessata è persino attesa.

La situazione si è talmente ribaltata che va a finire che tra un po' squalificheranno Perugini e Castro grazie alla prova tv per ingaggio illegale nelle mischie...

TommyHowlett ha scritto:La situazione si è talmente ribaltata che va a finire che tra un po' squalificheranno Perugini e Castro grazie alla prova tv per ingaggio illegale nelle mischie...

Per fortuna non fa parte delle opportunità di citazione, altrimenti sarebbe più di una boutade, sarebbe una certezza.

kkarli ha scritto:

TommyHowlett ha scritto:La situazione si è talmente ribaltata che va a finire che tra un po' squalificheranno Perugini e Castro grazie alla prova tv per ingaggio illegale nelle mischie...

Per fortuna non fa parte delle opportunità di citazione, altrimenti sarebbe più di una boutade, sarebbe una certezza.

Non li hanno citati ma sicuramente li hanno "segnalati" a Rolland...

vedrete che sabato la mischia azzurra verrà neutralizzata dall'arbitro...

Pakeha_70 ha scritto:

JosephK. ha scritto:Scusate ma io non ho capito, in che senso i piloni azzurri si comportavano non secondo regolamento? Mi pare che il Sig. O'Brian non lo dica, dice solo che le mischie azzurre erano sempre fuori dalle regole. Cosa avrebbero fatto Perugini e Rouyet di sbagliato?

O'Brien said a review of match footage clearly indicated the Italian tighthead prop (Martin Castrogiavanni and later Salvatore Perugini) was "boring in" on the All Black loosehead and that Dickinson's repeated penalising of the New Zealanders was "completely wrong".

Boring in: This is where a prop turns in on the opposing prop or hooker. Often the opposition loose-head prop and hooker work together to target the tight-head prop. They will start by making a very small space for the tight-head's head to engage on impact, and then they will drive in. The aim is to destabilise the scrum and so reduce the effectiveness of the shove.

Gentilmente, chi ha visto in tv la partita con tanto di replay avvicinato, può dire se questa "accusa" ha un minimo fondamento o meno?

TommyHowlett ha scritto:Tutto questo fracasso porterà ad un esasperato controllo sulla prima linea italiana nelle future mischie nei TM e nel 6N, specialmente da parte di arbitri del Sud e ancor più specialmente da parte di arbitri neozelandesi. Si inizierà già sabato prossimo. I nostri piloni diventeranno gli Schalk Burger della situazione, mentre le prime linee avversarie saranno i McCaw. Non so perché ma prevedo tempi duri...
D'altronde, da buoni ultimi arrivati non è che possiamo pretendere troppa considerazione.

Questo è sicuramente un rischio che possiamo correre. Purtroppo da una parte non puoi fare la voce grossa perchè probabilmente non ti considererebbero o peggio potrebbero iniziare a vederti come uno che crea problemi e l'immagine della nostra nazionale ne risentirebbe, dall'altro però non puoi neanche tacere perchè devi difendere l'immagine della nazionale.
Sicuramente stare zitti è ancora peggio perchè significa dare ragione a chi dice che abbiamo giocato slealmente secondo il vecchio adagio "Chi tace acconsente". Il presidente federale dovrebbe comunque farsi sentire se non altro per abbassare i toni di queste voci e difendere la nazionale.
Comunque vada sono sicuro che la nostra michia verrà presa di mira, verrà fischiato di tutto contro e permesso di tutto agli avversari nel prossimo match.
Questo sicuramente è lo scotto che dobbiamo pagare contro queste nazionali ad ogni piccolo passo in avanti che facciamo e dovremo riuscire a gestire queste situazioni e agire di conseguenza.

Pakeha_70 ha scritto:

JosephK. ha scritto:Scusate ma io non ho capito, in che senso i piloni azzurri si comportavano non secondo regolamento? Mi pare che il Sig. O'Brian non lo dica, dice solo che le mischie azzurre erano sempre fuori dalle regole. Cosa avrebbero fatto Perugini e Rouyet di sbagliato?

O'Brien said a review of match footage clearly indicated the Italian tighthead prop (Martin Castrogiavanni and later Salvatore Perugini) was "boring in" on the All Black loosehead and that Dickinson's repeated penalising of the New Zealanders was "completely wrong".

Boring in: This is where a prop turns in on the opposing prop or hooker. Often the opposition loose-head prop and hooker work together to target the tight-head prop. They will start by making a very small space for the tight-head's head to engage on impact, and then they will drive in. The aim is to destabilise the scrum and so reduce the effectiveness of the shove.

Siccome la mia conoscenza della lingua inglese è quasi pari allo 0 (so un pò di francese e molto bene il dialetto Veneto ) in che senso la mischia italiana avrebbe giocato "illegalmente"?!?!?
Cosa facevano di così scorretto oltre a demolirli senza pietà?!?!?

JosephK. ha scritto: Gentilmente, chi ha visto in tv la partita con tanto di replay avvicinato, può dire se questa "accusa" ha un minimo fondamento o meno?

Un minimo fondamento lo può anche avere.

Dalle immagini Sky dall'alto si vede bene che soprattutto Castro durante tutta la partita spinge molto sul tallonatore.
Chiaramente il link Crockett/Flynn era un area che i nostri a tavolino avevano deciso di attaccare

Delle ultime 10 mischie che ho visto e rivisto solo in una, la sesta o la settima, Rouyet entra direttamente sul tallonatore, nelle altre mi sembra per lo meno opinabile.

Non sono un arbitro, però