Luqa-bis ha scritto:Attenzione jpr,
non andiamo a correre il rischio di nobiltà offesa.
No Luqa, io non sono né offeso, né nobile (i miei antenati lo erano, ma poi si sono sputtanati tutto, ahimè!

): rilevo solo che l'articolo è raffazonato su mettendo insieme casi assai diversi fra loro e nei quali trovare un'eziologia comune è assai arduo. Che questo avvenga su un giornale che, per usare un eufemismo, non ama particolarmente il nostro sport (cosa lecita, ma non negabile) mi sembra un pò voler sfrucugliare. O quanto meno voler riempire qualche cartella in una stagione in cui difficilmemte si sa che scrivere, dopo che il boom del pensionando CR7 è ormai metabolizzato.
Ciò detto avevo premesso come i problemi cui anche tu fai riferimento ci siano e siano serissimi. Io stesso qua passo per essere un passatista proprio perchè celebro il rugby di un'epoca, quella pre-pro, in cui si giocava meno ed i fisici erano assai diversi, si badava più alla tecnica e meno al tonnellaggio.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)