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Ilgorgo ha scritto: 25 mar 2020, 11:56 Mi ero dimenticato di rimarcare una cosa che non mi era piaciuta nell'intervista al dottore padovano: "è vero che non ci si può riammalare?" "Ancora non lo sappiamo"
Speravo che dopo alcuni mesi dalle prime guarigioni questa fosse una cosa ormai assodata

riguardo il reinfettarsi, i cinesi hanno preso 4 macachi e verificato l'immunita' : https://www.youtube.com/watch?v=q4P91VrfPGw
intanto in UK .. https://www.theguardian.com/world/2020/ ... ithin-days

Ancora numeri poco seri. abbiamo il 50% dei morti al mondo per questo virus, ma appena 10volte gli infettati ufficiali. da noi e in Spagna sembra più mortale dell'Ebola. non so. il continente è fermo (anche per l'esempio dell'Italia) e pagherà un prezzo altissimo rispetto al 2ndo e 3o mondo.

Oggi ancora un po' meglio di ieri. Cala l'incremento di ricoverati critici: speriamo sia l'inizio di un trend positivo.
Nonostante 7.000 tamponi in più, trovato lo stesso numero di contagiati di ieri


Gli USA solo 2.000 contagiati in più: o non è un dato ancora aggiornato, o hanno iniziato a imbrogliare

I dati di oggi, 25 marzo

25 marzo
+ 5210 casi (74386)
+ 683 morti (7503)
+ 1036 guariti (9362)
+ 3491 casi attivi (57521)

Prosegue il lento attenuamento delle percentuali di crescita. I casi totali sono aumentati del 7.5% (nei due giorni scorsi +8.0%, +8.2%)
I casi attivi sono aumentati del 6.4%, miglior dato da quando è scoppiato tutto (ieri era +7.1%, mi pare)
Si spera sempre che diminuiscano più in fretta, queste percentuali di crescita, ma almeno diminuiscono; in attesa di quando diminuiranno anche i numeri assoluti e non solo la loro crescita
I decessi rimangono però tantissimi anche oggi
Fa piacere vedere mille guariti in un colpo

Oggi :
decessi 7503 + 683
guariti 9362 +1036
casi attivi 57521 + 3491
da cui si deduce che i nuovi casi sono 5210, ieri 5249.
I casi nuovi hanno un aumento costante da 3 giorni e la diminuzione dell'incremento giornaliero dei casi attivi è dovuta alla somma deceduti+ guariti, stavolta con un bel distacco di guarigioni. E' una massa lanciata da una forte accelerazione iniziale : non c'è più accelerazione ma l'inerzia mantiene la velocità costante.
Se qualcuno ha il numero di tamponi analizzati in quest'ultimo giorno...

metabolik ha scritto: 25 mar 2020, 18:52 Oggi :
decessi 7503 + 683
guariti 9362 +1036
casi attivi 57521 + 3491
da cui si deduce che i nuovi casi sono 5210, ieri 5249.
I casi nuovi hanno un aumento costante da 3 giorni e la diminuzione dell'incremento giornaliero dei casi attivi è dovuta alla somma deceduti+ guariti, stavolta con un bel distacco di guarigioni. E' una massa lanciata da una forte accelerazione iniziale : non c'è più accelerazione ma l'inerzia mantiene la velocità costante.
Se qualcuno ha il numero di tamponi analizzati in quest'ultimo giorno...

7.000 in più di ieri: 27.481

I dati "meno"

- 1 in terapia intensiva nelle Marche
- 85 ospedalizzati in Campania (sono andati in quarantena domiciliare)
- 4 casi attivi in Val d’Aosta
- 2 casi attivi in Molise

* sono segnalate anche -58 persone in terapia intensiva in Campania, ma è un dato che non quadra con gli altri dati di giornata. Sarebbe stato eclatante ma mi sembra semplicemente un dato sbagliato. Controllate anche voi se volete, cliccando sulla voce Campania nella lista delle regioni e poi guardando i dati che appaiono in alto: https://datastudio.google.com/u/0/repor ... page/RdlHB

Per Valle d'Aosta e Molise sono stati fatti pochissimi tamponi, ma forse dipende solo dal fatto che non c'erano persone che stavano male. Stando ai dati ufficiali (ovviamente speriamo non siano sbagliati) oggi un solo nuovo caso in Val d'Aosta e nessun nuovo caso in Molise

Garry ha scritto: 25 mar 2020, 18:50 Oggi ancora un po' meglio di ieri. Cala l'incremento di ricoverati critici: speriamo sia l'inizio di un trend positivo.
Nonostante 7.000 tamponi in più, trovato lo stesso numero di contagiati di ieri


Gli USA solo 2.000 contagiati in più: o non è un dato ancora aggiornato, o hanno iniziato a imbrogliare

Non era aggiornato. Anche oggi 6.000 in più, nel giro di 3 - 4 giorni ci raggiungeranno

3.489 sono in terapia intensiva (+93 ).

tonione ha scritto: 25 mar 2020, 19:04 3.489 sono in terapia intensiva (+93 ).

In Germania, in terapia intensiva sono in 23.
Non è l'incremento, è il numero totale. Basterebbe un solo reparto per tutto il Paese, ci credo che adesso prendono i pazienti italiani...

Garry ha scritto: 25 mar 2020, 19:08

tonione ha scritto: 25 mar 2020, 19:04 3.489 sono in terapia intensiva (+93 ).

In Germania, in terapia intensiva sono in 23.
Non è l'incremento, è il numero totale. Basterebbe un solo reparto per tutto il Paese, ci credo che adesso prendono i pazienti italiani...

Bisognerebbe conoscere quali sono i criteri teutonici per l'ammissione in TI però...

hardhu ha scritto: 25 mar 2020, 19:12

Garry ha scritto: 25 mar 2020, 19:08

tonione ha scritto: 25 mar 2020, 19:04 3.489 sono in terapia intensiva (+93 ).

In Germania, in terapia intensiva sono in 23.
Non è l'incremento, è il numero totale. Basterebbe un solo reparto per tutto il Paese, ci credo che adesso prendono i pazienti italiani...

Bisognerebbe conoscere quali sono i criteri teutonici per l'ammissione in TI però...

Ecco, sì, anch'io ho fatto la stessa riflessione ed ho concluso che se grazie a questa collaborazione mandiamo là quelli che giudichiamo "pazienti critici", corriamo il rischio che ce li rispediscano al mittente...

Brules ha scritto: 25 mar 2020, 18:08

metabolik ha scritto: 25 mar 2020, 16:18 Questa tragedia pandemica è un atto di accusa per chi ha tagliato i fondi alla sanità pubblica dirottandoli ai privati e l'evidenza che il momento diagnostico è la prima arma per contrastarla.

Non entro nel merito se sia giusto o no quello che e' stato fatto, ma non si possono valutare le scelte strategiche in base ad una emergenza. Se ci fosse una pandemia ogni 5 anni capirei, ma non si puo' essere pronti ad ogni emergenza. Se le terapie intensive lavorassero sempre al 100% capirei la polemica, ma si sono saturate di fronte ad una emergenza senza pari e dopo 4 settimane e solo in alcuni posti. E comunque c'erano margini di manovra.

Per essere pronti all'emergenza bisogna spendere soldi che sono nel 99% dei casi sprecati. E' normale che in Alto-Adige e Trentino ci siano piani neve ben strutturati la neve non e' una emergenza ma la consuetudine. Ma a Roma avrebbe senso farlo per 2 cm ogni 10 anni? Chi ha un rifugio antiatomico oggi? O le scorte di benzina in garage?

La concisione (se no non ti leggono, io quelli troppo lunghi non li leggo) può essere imprecisa. Sono d'accordo sul concetto evidenziato, è impossibile e insostenibile prepararsi all'emergenza.
Dico che mantenere presidi sanitari più diffusi sul territorio con capacità di primo intervento/isolamento/diagnosi, sarebbe una scelta strategica sostenibile, anche perchè già c'erano e sono stati cancellati a favore del privato. Come giustissimamente osserva Garry (e a questo punto direi che lavora in qualche settore medico perchè è un'osservazione da esperto) :
..... E' chiaro che i privati si dedicano alle attività in cui si guadagna di più, quelle i cui DRG sono più remunerativi.
Difficile che un privato (se non obbligato) crei un punto di Pronto Soccorso, di Medicina d'urgenza o di Chirurgia d'urgenza, ma anche all'interno degli interventi di routine si dedica ai più "ricchi"
Aggiungo che il privato non fa neanche Chirurgia generale, si dedica a specializzazioni per diventare Centro d'eccellenza... azz.. vuoi mettere ? se hai l'influenza, una polmonite vai al pronto soccorso.
Sono i servizi di base, di primo intervento e quindi di prima diagnosi le sentinelle 'strategiche' sanitarie.

Bandini ha scritto: 25 mar 2020, 18:34

Ilgorgo ha scritto: 25 mar 2020, 11:56 Mi ero dimenticato di rimarcare una cosa che non mi era piaciuta nell'intervista al dottore padovano: "è vero che non ci si può riammalare?" "Ancora non lo sappiamo"
Speravo che dopo alcuni mesi dalle prime guarigioni questa fosse una cosa ormai assodata

riguardo il reinfettarsi, i cinesi hanno preso 4 macachi e verificato l'immunita' : https://www.youtube.com/watch?v=q4P91VrfPGw
intanto in UK .. https://www.theguardian.com/world/2020/ ... ithin-days

Grazie. Però come sempre quando si tratta di esperimenti sugli animali preferisco guardare codardamente da un'altra parte e non ho aperto il video. Avevo letto nei giorni scorsi di un macaco, forse è uno dei quattro dei quali parla il video, al quale avevano inoculato il virus; quando è riuscito a guarire glielo hanno ri-inoculato ma non si è riammalato.
Anche per cose come questa speravo che il prof menzionato sopra rispondesse qualcosa come "ancora non ne siamo del tutto certi ma parrebbe di no". Invece molto tranchant: "non lo sappiamo".

Ilgorgo ha scritto: 25 mar 2020, 19:21

Bandini ha scritto: 25 mar 2020, 18:34

Ilgorgo ha scritto: 25 mar 2020, 11:56 Mi ero dimenticato di rimarcare una cosa che non mi era piaciuta nell'intervista al dottore padovano: "è vero che non ci si può riammalare?" "Ancora non lo sappiamo"
Speravo che dopo alcuni mesi dalle prime guarigioni questa fosse una cosa ormai assodata

riguardo il reinfettarsi, i cinesi hanno preso 4 macachi e verificato l'immunita' : https://www.youtube.com/watch?v=q4P91VrfPGw
intanto in UK .. https://www.theguardian.com/world/2020/ ... ithin-days

Grazie. Però come sempre quando si tratta di esperimenti sugli animali preferisco guardare codardamente da un'altra parte e non ho aperto il video. Avevo letto nei giorni scorsi di un macaco, forse è uno dei quattro dei quali parla il video, al quale avevano inoculato il virus; quando è riuscito a guarire glielo hanno ri-inoculato ma non si è riammalato.
Anche per cose come questa speravo che il prof menzionato sopra rispondesse qualcosa come "ancora non ne siamo del tutto certi ma parrebbe di no". Invece molto tranchant: "non lo sappiamo".

Aridaje...
La locuzione "Non lo sappiamo" è un modo di esprimere semplicemente il concetto, ai più alieno, riguardo la capacità e la velocità di mutazione del virus attualmente ignota.
Che la guarigione porti l'immunità dal virus nella versione del ceppo conosciuto è invece una delle poche certezze che abbiamo, non insistiamo a ridiscuterla per favore.