forum.rugby.it

calep61 ha scritto:

Tanu ha scritto:[Infine non sento parlare di metropoli: se il rugby Italiano non si de-provincializza non sfonderà mai, non si può immaginare un rugby forte senza Milano, Roma, Napoli o Bari e nulla è stato fatto x attaccare con una strategia le grandi metropoli.
Mi auguro che Gavazzi ascolterà quel 45% di chi non si ritrovava nel suo programma come il sottoscritto e come molti altri.

Sulle grandi città sfondi una porta aperta con il sottoscritto, ma anche con Gavazzi, credo, che si è sempre dichiarato convinto di ciò, anche nell'organizzazione delle Zebre e nell'individuazione della location si attenne a tale filosofia, ovviamente compatibilmente con la disponibilità nell'immediato, visto i tempi estremamente ridotti, di strutture adeguate per il PRO12.
Per il resto, che dire, non so chi ti dia la certezza che altri Presidenti avrebbero operato meglio di un Gavazzi, in fondo è sempre un fatto di fiducia, io dico, facciamoli lavorare e poi giudicheremo.

Beh, 16 anni a disposizione non sono poi così pochi, mi sembra che Gavazzi non abbia mai fatto nulla per diffondere il rugby nelle metropoli, anzi ....

orme53 ha scritto:Certo, che con il livello di conflittualità che c'è quì dentro, son proprio curioso di vedere la convocazione degli stati generali. Ma soprattutto come la va a finire.

è proprio questo il male maggiore, troppo tutti contro tutti e poca disponibilità al credito, magari anche ragionevolmente giustificabile per chi abbia consolidato criticità e situazioni al limite negli anni, ma in questo modo non si va da nessuna parte.
un credito fiduciario di qualche mese è indispensabile a chi si appresta a lavorare ex novo e nell'interesse collettivo.

Squilibrio ha scritto:

mariemonti ha scritto: Non avevo chiesto questo...
Ehi, ma dalle tue risposte si può capire che sei l'unico, qui dentro, che ha un nick che sicuramente rispecchia la sua personalità.
Sei veramente così, ti piacciono le risposte un po' fri-fri eh? Mattacchione...

Cosa avevi chiesto allora? rileggi un pò più in alto....

Almeno io ho solo un nick, tu più di uno e periodicamente vieni o sospeso o estromesso....

Sempre a scherzare eh?

orme53 ha scritto:Certo, che con il livello di conflittualità che c'è quì dentro, son proprio curioso di vedere la convocazione degli stati generali. Ma soprattutto come la va a finire.

Ma questa convocazione degli stati generali è così scontata? Non riesco ad immaginare come si possa svolgere. Dove la farebbero, in un palazzetto dello sport?

Ma quali stati generali, qui non cambierà niente per i prossimi 4 anni. Avremo sempre la solita cerchia di tecnici, i soliti metodi di selezione, i soliti bilanci occulti...
D'altronde siamo al paradosso: Dondi e Gavazzi sono riusciti a far passare il messaggio che queste elezioni erano Veneto contro resto d'Italia ed evidentemente ci sono riusciti.
E invece il Triveneto, indubbia area guida per il rugby italiano sotto ogni aspetto tranne quello politico, continua a non contare niente e i risultati si vedono!
Ma se vi piace così...

calep61 ha scritto:

Tanu ha scritto:[Infine non sento parlare di metropoli: se il rugby Italiano non si de-provincializza non sfonderà mai, non si può immaginare un rugby forte senza Milano, Roma, Napoli o Bari e nulla è stato fatto x attaccare con una strategia le grandi metropoli.
Mi auguro che Gavazzi ascolterà quel 45% di chi non si ritrovava nel suo programma come il sottoscritto e come molti altri.

Sulle grandi città sfondi una porta aperta con il sottoscritto, ma anche con Gavazzi, credo, che si è sempre dichiarato convinto di ciò, anche nell'organizzazione delle Zebre e nell'individuazione della location si attenne a tale filosofia, ovviamente compatibilmente con la disponibilità nell'immediato, visto i tempi estremamente ridotti, di strutture adeguate per il PRO12.
Per il resto, che dire, non so chi ti dia la certezza che altri Presidenti avrebbero operato meglio di un Gavazzi, in fondo è sempre un fatto di fiducia, io dico, facciamoli lavorare e poi giudicheremo.

Su dai, questa è troppo grossa, non puoi crederci neanche tu...

Garryowen ha scritto:

orme53 ha scritto:Certo, che con il livello di conflittualità che c'è quì dentro, son proprio curioso di vedere la convocazione degli stati generali. Ma soprattutto come la va a finire.

Ma questa convocazione degli stati generali è così scontata? Non riesco ad immaginare come si possa svolgere. Dove la farebbero, in un palazzetto dello sport?

Se Gavazzi viene eletto con la maggioranza assoluta, nel segno della contibuita` con la gestione degli ultimi 16 anni, gli stati generali non servono.

Per cambiare che cosa poi, se la maggioranza vuole e indica la continuita`? Sarebbe contraddittorio, o solamente una mossa da mere pubbliche relazioni.

Le elezioni ci sono state, si rispetta il risultato e si vede che cosa fa la (poco) nuova dirigenza. Ma mi sa che gli stati generali o non ci saranno o saranno piu` come l'assemblea elettorale di sabato che come questo forum.

calep61 ha scritto:

Flanker999 ha scritto: Questa è una stupidaggine colossale; a meno che Gavazzi non rinneghi le poche parti originali del suo tardivo programma ricalcato da quello altrui.
Basti pensare al punto chiave della formazione giovanile : Zatta (ed Amore) formazione fatta dai club, campionati competitivi ed aperti, investimenti sui tecnici e sullo studio = sistema aperto
Gavazzi : 24 accademie U16 + 12 accademie U19 che giocano fra di loro = sistema chiuso ed autoreferenziale.

E poi, dimmi dimmi .. Gavazzi convocherà gli "stati generali" del movimento? ... mi sa che questo è stato un motivo della sconfitta di Zatta, troppi forse hanno avuto paura di un occasione dove dover rendere conto del proprio operato.

vedo che anche tu fatichi ad esprimerti senza il supporto del verbo da trani di terz'ordine, poco male, evidentemente ritieni poco efficace la tua capacità dialettica più ortodossa; le 24 + 12 accademie dove pensi possano stazionare, solo per le infrastrutture e la logistica necessaria credi si possa pensare di costruire 36 nuovi centri di formazione, o pensi sia più sensato convenzionarsi con club già esistenti ed accreditati di capacità e competenza già consolidata?

Non solo non vi è proprio nulla di quello che affermi nel programma scritto di Gavazzi. ma anzi è scritto esplicitamente :

Saranno costituiti 24 centri di formazione Under 16 e 12 Accademie Under 18/19 che saranno creati all’interno delle Società, secondo una distribuzione uniforme sul territorio.
I Centri di Formazione e le Accademie si cimenteranno in un campionato d’élite a loro riservato.

Se non è chiaro questo ... adesso che le elezioni sono passate, puoi anche smettere con la propaganda.

lupomar ha scritto:Ma quali stati generali, qui non cambierà niente per i prossimi 4 anni. Avremo sempre la solita cerchia di tecnici, i soliti metodi di selezione, i soliti bilanci occulti...
D'altronde siamo al paradosso: Dondi e Gavazzi sono riusciti a far passare il messaggio che queste elezioni erano Veneto contro resto d'Italia ed evidentemente ci sono riusciti.
E invece il Triveneto, indubbia area guida per il rugby italiano sotto ogni aspetto tranne quello politico, continua a non contare niente e i risultati si vedono!
Ma se vi piace così...

Io, invece, a costo di essere smentito sono convinto che Gavazzi terrà sempre più conto del rapporto con il veneto ed, in particolare, con il Benetton rugby che rappresenta di quest'area l'organizzazione più accreditata.

Flanker999 ha scritto:
Non solo non vi è proprio nulla di quello che affermi nel programma scritto di Gavazzi. ma anzi è scritto esplicitamente :

Saranno costituiti 24 centri di formazione Under 16 e 12 Accademie Under 18/19 che saranno creati all’interno delle Società, secondo una distribuzione uniforme sul territorio.
I Centri di Formazione e le Accademie si cimenteranno in un campionato d’élite a loro riservato.

Se non è chiaro questo ... adesso che le elezioni sono passate, puoi anche smettere con la propaganda.

non capisco, dov'è la differenza con quanto da me affermato, si parla appunto di crearli nelle società esistenti? è la diffusione sul territorio che non condividi?d'altra parte se si vuole evitare che i giovani siano costretti ad allontanarsi dalle proprie famiglie, l'unico modo è individuare centri in più zone d'Italia per non replicare gli errori, così considerati da molti, dell'attuale accentramento accademico, non trovi?

calep61 ha scritto: non capisco, dov'è la differenza con quanto da me affermato, si parla appunto di crearli nelle società esistenti? è la diffusione sul territorio che non condividi?d'altra parte se si vuole evitare che i giovani siano costretti ad allontanarsi dalle proprie famiglie, l'unico modo è individuare centri in più zone d'Italia per non replicare gli errori, così considerati da molti, dell'attuale accentramento accademico, non trovi?

Non vuoi capire , è diverso .
Adesso le società non hanno una diffusione sul territorio equilibrata, vi sono intere zone dove il rugby praticamente non è presente, altre dove il livello è basso; decidendo un numero fisso di strutture è conseguenza inevitabile che si lasceranno fuori molte realtà valide per impiantare delle nuove in altre zone, Stiamo parlando delle uniche possibilità di giocare ad alto livello per un giovane, quindi è sicuro che perderemo molti giocatori validi ma di società sgradite o semplicemente in soprannumero rispetto al piano quinquennale, che saranno esclusi.
Come già visto nel passato (..continuità) si fa molto prima a distruggere le cose valide che a costuirne di nuove.

In compenso non vi è alcuna procedura dichiarata per la realizzazione di queste accademie (tantomeno in modo trasparente e condiviso) , mani libere in tutto...

Giuro che vorrei conoscere Calep, vorrei vedere se è così anche nella vita.

Garryowen ha scritto:Giuro che vorrei conoscere Calep, vorrei vedere se è così anche nella vita.

no, nella vita reale sono molto peggio
p.s. ogni tanto mi chiedo se quello che alcuni scrivono è chiaro ai medesimi.

Flanker999 ha scritto:

calep61 ha scritto: non capisco, dov'è la differenza con quanto da me affermato, si parla appunto di crearli nelle società esistenti? è la diffusione sul territorio che non condividi?d'altra parte se si vuole evitare che i giovani siano costretti ad allontanarsi dalle proprie famiglie, l'unico modo è individuare centri in più zone d'Italia per non replicare gli errori, così considerati da molti, dell'attuale accentramento accademico, non trovi?

Non vuoi capire , è diverso .
Adesso le società non hanno una diffusione sul territorio equilibrata, vi sono intere zone dove il rugby praticamente non è presente, altre dove il livello è basso; decidendo un numero fisso di strutture è conseguenza inevitabile che si lasceranno fuori molte realtà valide per impiantare delle nuove in altre zone, Stiamo parlando delle uniche possibilità di giocare ad alto livello per un giovane, quindi è sicuro che perderemo molti giocatori validi ma di società sgradite o semplicemente in soprannumero rispetto al piano quinquennale, che saranno esclusi.
Come già visto nel passato (..continuità) si fa molto prima a distruggere le cose valide che a costuirne di nuove.

In compenso non vi è alcuna procedura dichiarata per la realizzazione di queste accademie (tantomeno in modo trasparente e condiviso) , mani libere in tutto...

io no capirò, ma tu fatichi a rimanere tranquillo, se ti infastidisce il dialogo con me puoi anche evitarlo.
per me è un piacere confrontarmi su quesi temi, ma non percepisco analago sentimento da parte tua.
comunque, mi era chiaro il tuo pensiero, in alcune aree del territorio ci sono tradizionalmente molti più club che sarebbero adeguati a fare formazione, bene alcuni di questi saranno, io credo, valutati in tal senso.
contestualmente, però, è necessario anche offrire una formazione diffusa sul territorio, esignza da molti, anche in questo forum, sottolineata (evidentemente a te sarà sfuggita), quindi sarà opportuno individuare anche in aree meno ricche di tali organizzazioni, quelle che offrano comunque gli standard minimi in tal senso, tenuto conto che, presumibilmente, ci sarà un intervento delle Fderazione per impementare, dove necessario, il tasso tecnico in tal senso. Lo scopo primario non è finanziare la formazione dei club, ma strutturare su tutto il territorio nazionale dei cantri di formazione giovanile adeguati, approffittando e supportando le realtà già attive in tal senso. I club che, eventualmente, non venissero considerati potranno continuare la formazione come fatto finora, nessuno lo vieterà, credo. Per le metodologie e procedure diriferimento, tempo al tempo, Gavazzi deve ancora insediarsi e stiamo già giudicando l'operato di due giorni di presidenza?

A quando le dimissitoni di Gavazzi da presidente, padrone di Calvisano ?