Io penso che questo sia verissimo, ma penso anche che la formazione di un giocatore non debba mai considerarsi conclusa e sono sostenitore di una filiera che parte dalle giovanili (dove si insegna nel senso etimologico della parola come dici giustamente tu), arriva all'accademia (dove si completa la struttura fisica e si affina la tecnica), passa in eccellenza (dove c'è il primo riscontro agonistico e ci si avvicina al professionismo), poi in pro 12 (dove si diventa pro a tutti gli effetti e si alza il livello fino a quello internazionale) e poi, sperabilmente, nella nazionale maggiore.bep68 ha scritto:Gli allenatori migliori devono formare i ragazzi in under 12/14/16, dopo fanno solo esperienza, ma la formazione vera, le fondamenta, avviene li.
Penso che ognuno di questi step sia importante e lavori sui ragazzi migliorandoli continuamente. Naturalmente se nei primi due livelli si incontrano allenatori appassionati e competenti e negli altri due livelli si va in società che ti danno l'opportunità di emergere. Altrimenti si spreca tutto.
La prima volta che vedrai il tuo Iaco digli che su questo forum c'era qualcuno che non lo conosceva per niente e che vedendolo giocare ne è rimasto molto impressionato. Dissi la stessa cosa la prima volta che vidi giocare il giovanissimo M'Bandà.