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sandronayt ha scritto:Tranquilli non me la sono presa. Ma giustamente la partita è finita alle 17 con la Nostra Vittoria, bastava soltanto che il loro capitano si fosse avvicinato per stringere la mano tutto quì, cmq. vuol dire che mi avvicinerò io per stringerli la mano quando andremmo a giocare a Sassari. ciao a tutti e buon Rugby
Sicuramente ci sono state delle incomprensioni tra le due squadre domenica..... ma prima di criticare i propri avversari mi sembra doveroso analizzare prima di tutto il comportamento dei propri compagni di squadra..... che non sono stati certo degli angioletti! ma non entro nel merito....
per quanto riguarda la "Vostra Vittoria" come ha detto il mio allenatore e compagno di squadra... "le partite durano 160 minuti"
Sassari domenica non c'era sia come testa che come gioco. speriamo già da questa domenica di poter recuperare, specialmente tutti gli uomini a nostra disposizione. Aggiungo solo che aspettiamo Cagliari al ritorno per far vedere come veramente il Sassari sà giocare a rugby , inoltre Vi ringraziamo per l'ottimo terzo tempo
Dai ragazzi !Penso non sia produttivo guardare chi non stringe la mano o chi ha dato il pugno.
Personalmente preferisco ricordare chi invece mi ha stetto la mano e chi mi ha aiutato a tirarmi su dopo un placcaggio.
Il Cagliari è stato sicuramente superiore, ma di certo il Sassari è uscito a testa alta dal campo, quindi complimenti a tutti. Ciao
Concordo con l'analisi di uomogatto e con sirbone che, al contrario di qualcuno che apre bocca giusto per dare fiato ai suoi polmoni, ha qualche anno di esperienza in più (ti spaccio per giovane ) e sa come si vivono le partite, come si gioca e come si deve rispettare l'avversario con i suoi pregi ed tutti suoi difetti.... poi per l'educazione in campo e fuori dal campo non si può fare niente ed intendo PER TUTTI!
Buon rugby!
... sono uno di quelli che sta dietro una sottile lastra di vetro con la scritta:"rompere solo in caso di emergenza".....
Cicciopa ha scritto:Concordo con l'analisi di uomogatto e con sirbone che, al contrario di qualcuno che apre bocca giusto per dare fiato ai suoi polmoni, ha qualche anno di esperienza in più (ti spaccio per giovane ) e sa come si vivono le partite, come si gioca e come si deve rispettare l'avversario con i suoi pregi ed tutti suoi difetti.... poi per l'educazione in campo e fuori dal campo non si può fare niente ed intendo PER TUTTI!
Buon rugby!
sandronayt ha scritto:per quelli che non hanno capito:
chi gioca a rugby, dentro di se, si sente un guerriero, un guerriero forte ben temprato , audace e leale, tutto quì, e vi dico una cosa con allegria, un guerriero la propria forza la porta dentro e non ne parla con nessuno. quelle schermagliete che avete scritto a parer mio son sembrate delle bambinate....................
QUINDI TI STAI AUTO-ESCLUDENDO DALLA CATEGORIA "GUERRIERO"?
sandronayt ha scritto:
o Cicciopa e scida su sonnu.
La partita di cartello di questa settimana tra il Capoterra e il Cagliari si è disputata a Cagliari per le condizioni non buone del campo dei giallorossi dovute alle continue piogge.
Una partita esaltante per i cagliaritani che hanno sfatato il tabù Capoterra sconfiggendolo con un netto 38 a 7, dopo diversi anni (è giusto ricordarlo) di sonore batoste.
Il coach Contu ha dato indicazioni precise su come sviluppare il gioco ma principalmente ha chiesto concentrazione e determinazione. Tant’è che i rossoblu dopo dieci minuti di gioco equilibrato trovano la giocata con la coppia Ibba – Melis, con quest’ultimo che si fa 40 metri di campo in solitudine e schiaccia in mezzo ai pali. Trasformazione di Cherchi per il 7 – 0.
Il Cagliari continua a lavorare col suo pacchetto di mischia per poi aprire il gioco non appena si intravede la superiorità numerica e dopo altri 10 minuti arriva la seconda meta dell’ala Scurria, oggi impeccabile in placcaggi e chiusure. Cherchi trasforma per il 14 – 0.
Il Cagliari è a tratti incontenibile e attacca in continuazione faticando però, a volte, nel bloccare i veloci trequarti del Capoterra nelle ripartenze. Ma da una mischia ai 5 metri dalla linea di meta dei giallorossi, scaturisce la terza meta del primo centro Ibba abile a sfruttare un errore difensivo dei capoterresi.
Il primo tempo si chiude con la meta trasformata del Capoterra giunta al culmine di una bella azione viziata, però, da un inequivocabile avanti non ravvisato dal sempre verde arbitro Geppi Piscedda.
Alle ripresa del gioco il Capoterra, rinfrancato dalla marcatura, preme sull’acceleratore ma il Cagliari regge benché la freschezza dei giovani giallorossi incomincia a farsi sentire.
Il Coach Contu pone rimedio dando inizio ad una girandola di cambi che portano i loro benefici: infatti il Cagliari torna a premere e spinge il Capoterra sui propri 22, da cui scaturiscono 4 punizioni trasformate e la meta del bonus (non trasformata) siglata da D’Amico al culmine di una bella azione degli avanti rossoblu di almeno 4 fasi. Da registrare ancora una meta di Cerchi non assegnata dall’arbitro (?) e almeno tre clamorosi in avanti a tre metri dalla line di meta del Capoterra che avrebbero potuto valere altrettante mete.
Il punteggio finale di 38 a 7 rispecchia l’immagine di una partita vinta con grinta e determinazione, senza conceder nulla all’avversario e iniziando a far vedere un gioco ordinato ed efficace sia d'attacco che di difesa .
I giovani del Capoterra, seppur supportati da alcuni giocatori storici, hanno mostrato grinta da vendere e buona tecnica, ma mancano di esperienza e di peso. Queste partite serviranno loro per crescere ulteriormente e maturare in modo da farsi trovare pronti per la chiamata in prima squadra.
Infine, giusto e meritato l’applauso finale del pubblico cagliaritano alla propria squadra per una vittoria che speriamo sia propizia per un buon girone di ritorno!!!
ciao ragazzi scrivo da Genova Recco e volevo sapere se qualcuno di voi ha contatti
con l'Alghero volevo trovare il numero di uno di loro che ho incontrato a settembre
in un torneo estivo... ciao e grazie se mi aiutate ....buon rugby