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aperturaestremo ha scritto: Quanto alla formula, caro amico, ci sarebbe molto da discutere. Nel ciclismo, visto il tuo nickname, ci sono le grandi classiche di un giorno, dalla Milano-Sanremo alle classiche del nord tipo Liegi-Bastogne-Liegi, Parigi-Roubaix, Freccia Vallona, oltre naturalmente al mondiale su strada, e le grandi corse a tappe. Sono due cose diverse. Nel calcio -primo "football" a darsi una struttura, ci sono le coppe (gare secche, ad eliminazione diretta, inventate storicamente prima), e i campionati, corse a tappe. Un campionato coi playoff mi da' l'idea di una corsa a tappe al termine della quale si dice: "ok ragazzi, non e' finita, ora c'e' una corsa di un giorno, tutte le tappe finora servono solo a dare un po' di vantaggio (nemmeno tanto, finire prima o seconda vista la finale in campo neutro e' quasi la stessa cosa) a chi aveva vinto. Lo trovo strano. A me idealmente piacerebbero playoff transnazionali, cioe' le prime 3 del campionato inglese (con la prima campione d'Inghilterra), 3 di quello francese (la prima classificata campione di Francia) e 2 di quello celtico, per dire. So che e' improponibile in calendari gia' congestionati, bisognerebbe rivedere i campionati nazionali e la Heineken, ma questa e' la mia idea. I playoff tra squadre che appartengono solo allo stesso campionato mi paiono inutili, anzi dannosi. Quello che tu dici sulle assenze per nazionali e altre cose lo condivido ma per me e' un elemento di democratizzazione: in un'epoca in cui anche nel rugby i soldi contano sempre di piu' (vedi Tolone), trovo democratico che le squadre piccole possano competere contro quelle grandi quando queste ultime sono indebolite dal fatto di aver dato giocatori alle nazionali. Oyonnax non puo' competere con Tolone, ma il gap puo' essere annullato temporaneamente se Tolone presta 10 giocatori alle nazionali. Tutto qui.

Mr Ian ha scritto:Iniziano i barriage, sfida d eccezione Tolosa-Racing Metro. Onestamente non avrei la più pallida idea di chi possa vincere, da un lato Tolosa gioca in casa, dall altra i Racingmen mi sembra avere molto più talento....match da gustare!

Lemond ha scritto:

Mr Ian ha scritto:Iniziano i barriage, sfida d eccezione Tolosa-Racing Metro. Onestamente non avrei la più pallida idea di chi possa vincere, da un lato Tolosa gioca in casa, dall altra i Racingmen mi sembra avere molto più talento....match da gustare!

Vista una bella partita e, secondo me, ha vinto la squadra più forte in mischia e nei calci. Lo Stade ha provato a giocare in campo aperto ed è riuscito anche a ottenere l'unica meta dell'incontro, arbitrato benissimo da Garces, che non ha mai cercato di essere protagonista, anzi tutto il contrario.

Mero ha scritto:Con una grande partita il Castres mette fine alla striscia di imbattibilità casalinga del Clermont (77 partite, 4 anni e mezzo..) e vola in semifinale dove affronterà il Montpellier. Un pò di amarezza per Vern Cotter che mette fine alla sua era al Michelin con l'ennesimo bidone.

I gialli controllano il gioco nel primo tempo ma non sfondano contro un Castres coriaceo e ordinato in difesa nonostante giochi qualche minuto in 13 per doppia ammonizione. Nella ripresa il Clermont continua a rimbalzare contro il muro del Castres e si spegne progressivamente, gli ospiti prendono in mano l'inerzia della gara grazie ai calci del solito Kockott e a una meta del primo centro (non ricordo il nome), per Clermont la meta che potrebbe ribaltare il risultato arriva troppo tardi. Ottima partita del pack castrese, della mediana Kockott-Talès e dell'estremo Dulin, giocatori poco pubblicizzati ma di ottimo rendimento.

Mr Ian ha scritto:

Lemond ha scritto:

Mr Ian ha scritto:Iniziano i barriage, sfida d eccezione Tolosa-Racing Metro. Onestamente non avrei la più pallida idea di chi possa vincere, da un lato Tolosa gioca in casa, dall altra i Racingmen mi sembra avere molto più talento....match da gustare!

Vista una bella partita e, secondo me, ha vinto la squadra più forte in mischia e nei calci. Lo Stade ha provato a giocare in campo aperto ed è riuscito anche a ottenere l'unica meta dell'incontro, arbitrato benissimo da Garces, che non ha mai cercato di essere protagonista, anzi tutto il contrario.

Purtroppo ho un opinione totalmente contraria alla tua, partita ruvida e brutta, dove ha vinto la meno peggio. Arbitraggio che nel secondo tempo ha perso il calibro della partita, alcune chiamate molto contestabili...

Mero ha scritto:Il pack del Castres ha logicamente faticato in mischia ordinata avendo davanti avversari tra i più forti d'Europa in questo fondamentale, ma nel secondo tempo ha fatto la voce grossa in ruck e maul concedendo pochissimi palloni puliti a Parra e soci e guadagnando metri e falli che hanno propiziato la meta e i calci di Kockott. Hanno tenuto una corazzata come Clermont a 9 punti per 78 minuti, non sarebbe stato possibile senza una grossa prestazione di sacrificio dei primi 8 uomini (in particolare un Ortega indemoniato).

A margine, ma che vergogna è stata quella di rimandare in campo un Fritz in evidente commozione cerebrale? Rispetto molto Novés e la sua carriera ma stavolta si dovrebbe fare un esame di coscienza.

Mero ha scritto: ...
A margine, ma che vergogna è stata quella di rimandare in campo un Fritz in evidente commozione cerebrale? Rispetto molto Novés e la sua carriera ma stavolta si dovrebbe fare un esame di coscienza.

TommyHowlett ha scritto:

Mero ha scritto: ...
A margine, ma che vergogna è stata quella di rimandare in campo un Fritz in evidente commozione cerebrale? Rispetto molto Novés e la sua carriera ma stavolta si dovrebbe fare un esame di coscienza.

Credo non la passerà liscia. Troppe polemiche, anche al di fuori della Francia. Sul sito di Planet Rugby c'è un articolo di Jamie Lyall che sintetizza perfettamente il pensiero di chi vuole che il rugby sia uno sport bello e sicuro. Nello stesso articolo si fa riferimento ad un incidente analogo occorso ieri a Kieran Reid nel Super Rugby, immediatamente fermato dallo staff tecnico dei Crusaders; un confronto impietoso che non farà dormire sonni tranquilli ai tecnici tolosiani, soprattutto al loro guru

Lemond ha scritto:

aperturaestremo ha scritto: Quanto alla formula, caro amico, ci sarebbe molto da discutere. Nel ciclismo, visto il tuo nickname, ci sono le grandi classiche di un giorno, dalla Milano-Sanremo alle classiche del nord tipo Liegi-Bastogne-Liegi, Parigi-Roubaix, Freccia Vallona, oltre naturalmente al mondiale su strada, e le grandi corse a tappe. Sono due cose diverse. Nel calcio -primo "football" a darsi una struttura, ci sono le coppe (gare secche, ad eliminazione diretta, inventate storicamente prima), e i campionati, corse a tappe. Un campionato coi playoff mi da' l'idea di una corsa a tappe al termine della quale si dice: "ok ragazzi, non e' finita, ora c'e' una corsa di un giorno, tutte le tappe finora servono solo a dare un po' di vantaggio (nemmeno tanto, finire prima o seconda vista la finale in campo neutro e' quasi la stessa cosa) a chi aveva vinto. Lo trovo strano. A me idealmente piacerebbero playoff transnazionali, cioe' le prime 3 del campionato inglese (con la prima campione d'Inghilterra), 3 di quello francese (la prima classificata campione di Francia) e 2 di quello celtico, per dire. So che e' improponibile in calendari gia' congestionati, bisognerebbe rivedere i campionati nazionali e la Heineken, ma questa e' la mia idea. I playoff tra squadre che appartengono solo allo stesso campionato mi paiono inutili, anzi dannosi. Quello che tu dici sulle assenze per nazionali e altre cose lo condivido ma per me e' un elemento di democratizzazione: in un'epoca in cui anche nel rugby i soldi contano sempre di piu' (vedi Tolone), trovo democratico che le squadre piccole possano competere contro quelle grandi quando queste ultime sono indebolite dal fatto di aver dato giocatori alle nazionali. Oyonnax non puo' competere con Tolone, ma il gap puo' essere annullato temporaneamente se Tolone presta 10 giocatori alle nazionali. Tutto qui.

Ripeto che in teoria hai ragione sul fatto che è strano ricominciare da capo, ma vedo poi una contraddizione nel tuo scritto, perché introduci il concetto di democrazia che è una buona cosa, ma non fa rima con meritocrazia. Quindi bisogna distinguere e dire che:

a) Deve vincere la squadra migliore del campionato e allora gironi di andata e ritorno, ma non si gioca quando c'è la nazionale.

b) Si cerca lo spettacolo (soprattutto) e allora le sfide ad eliminazione diretta sono il massimo.

La via di mezzo a me non convince, così come non credo che B. James sia un apertura inutile, ma di rugby io me ne intendo poco, nel senso che non ho mai giocato e nemmeno mai vista una partita dal campo, ma solo alla TV, cominciando nel 1974 su Antenne2.

mauott ha scritto: ...
però bisogna dire che i protocolli relativi alle "concussion" sono abbastanza rigidi: se Fritz è rientrato in campo è perchè qualcuno di indipendente ha dato il suo ok... che poi sia stato un azzardo dal punto di vista umano è un altro discorso

TommyHowlett ha scritto:

mauott ha scritto: ...
però bisogna dire che i protocolli relativi alle "concussion" sono abbastanza rigidi: se Fritz è rientrato in campo è perchè qualcuno di indipendente ha dato il suo ok... che poi sia stato un azzardo dal punto di vista umano è un altro discorso

Appunto. Per quanto sia possibile che qualcuno abbia dato l'assenso per il ritorno in campo dovrebbe essere prassi comune che chi prende una botta in testa ed è costretto ad uscire (come è successo per Fritz) debba rimanere fuori; un trauma cranico può mostrare i suoi effetti anche dopo molte ore. Immagino che i medici che seguono i giocatori ne sappiano qualcosina più di me, ma perché correre rischi?