Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Moderatore: Emy77
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Garryowen
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
...e infatti a quel livello, secondo me, c'è l'ecatombe.
La maggioranza smette
La maggioranza smette
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
(parafrasi da G.G. Marquez)
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- giuseppone64
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
si smette anche perchè la serie a italiana , l'eccellenza, non garantisce non solo i futuro ma neanche il presente...
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
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Molti amici molto onore
Io
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Luqa-bis
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Quando si passò alle categorie impostate sugli anni pari, a mia memoria, era prevista anche la U20.
E ,sempre a mia memoria, anche quando vi erano le categorie dispari, oteva capitare che un diciottene andasse a giocare nela seniores.
Io penso che le categorie debbano essere legate ai cicli scolastici. Disponendo di abbastanza giocatori otrebbero anche essere annuale , come tempo fa scriveva GiorgioXT. Ma anche averle in sovrapposizione al vituperato calcio (ebbene sì, non mi dispiacerebbe parlare di esordienti, giovanissimi,allievi e juniores).
In merito alle accademie in generale, esaminando le 9 "scuderie" U18 ho notato che in alcune è massiccia la presenza di atletidi uno o due società, mentre inaltre la coosozione è più varia.
Penso che per alcune società si possa pensare ad una accademia societaria (e direi che lì si può parlare di contributi federali),lasciando la copertura del territorio e quindi delle realtà minori ai centri esistenti.
Trasformando il campionato accademie (federali e societarie) nel livello di eccellenza dei livelli U18 (con gli altri club che operano nei campionati regionali).
In quanto alle accademie "pro": a me non crerebe problemi avere le squadre A (perchè questo sarebbero) delle due compagini di pro12.
Ricordiamoci comunque che :
1. una è una franchgia federale, l'altra no;
2.tali "squadre A" nella visione cavinatesca, dovrebbero annoverare non U20 come l'attuale "R.Francescato", ma in pratica gli attuali permit e parte degli U20. Quindi avere un costo maggiore alla attuale Accademia, ciascuna delle due.
3. Sempre per la loro composizione sarebbero un altro drenaggio delmeglio dell'Eccellenza effettuato da due soggetti che godono di contributi federali e che quindi operano in maniera asimmentrica, a scapito degli altri 8-10.
4. Le due Squadre A allargherebbero l'Eccellenza a 12 o la lascerebbero a 10?
Inoltre continuo inoltre a pensare che , nell'attesa di arrivare ad un Eccellenza domestico con 6-8 squadre in grado di competere alla pari con le parigrado francesi e inglesi (come si pensava fare dopo l'ingressonel 6N , prima della scelta pro12), è il caso di pensare che tale livello non si raggiunge se non si possano avere almeno 3 -4 squadre da livello Pro12.
E che adessole due selezioni pro12 non rappresentano il territorio nazionale ma due delle (storiche) aree di riferimento. triveneto e nordovest.
Nell'attesa di avere 3 squadre in pro12, se passa l'ipotesi delle "cadette di pro12" a parma e treviso in Eccellenza, allora creiamo anche una "futura pro12" con base nel centrosud.
augh
Ah,una osservazione sulle altezze:
1. non è vero che i giovani italiani crescono: dopo il notevole balzo in avanti registrato neglianni '60 e '70, oltre a calre numericamente, la statura media delle "classi di leva" era calata. La statura media italiana resta attorno a 1,75-1,76. I giocatori oltre il 1,90 sono contesi al rugby da calcio (ebbene si) ,pallacanestro, pallavolo, pallamano, pallanuoto, e anche dagli sport individuali.
E ,sempre a mia memoria, anche quando vi erano le categorie dispari, oteva capitare che un diciottene andasse a giocare nela seniores.
Io penso che le categorie debbano essere legate ai cicli scolastici. Disponendo di abbastanza giocatori otrebbero anche essere annuale , come tempo fa scriveva GiorgioXT. Ma anche averle in sovrapposizione al vituperato calcio (ebbene sì, non mi dispiacerebbe parlare di esordienti, giovanissimi,allievi e juniores).
In merito alle accademie in generale, esaminando le 9 "scuderie" U18 ho notato che in alcune è massiccia la presenza di atletidi uno o due società, mentre inaltre la coosozione è più varia.
Penso che per alcune società si possa pensare ad una accademia societaria (e direi che lì si può parlare di contributi federali),lasciando la copertura del territorio e quindi delle realtà minori ai centri esistenti.
Trasformando il campionato accademie (federali e societarie) nel livello di eccellenza dei livelli U18 (con gli altri club che operano nei campionati regionali).
In quanto alle accademie "pro": a me non crerebe problemi avere le squadre A (perchè questo sarebbero) delle due compagini di pro12.
Ricordiamoci comunque che :
1. una è una franchgia federale, l'altra no;
2.tali "squadre A" nella visione cavinatesca, dovrebbero annoverare non U20 come l'attuale "R.Francescato", ma in pratica gli attuali permit e parte degli U20. Quindi avere un costo maggiore alla attuale Accademia, ciascuna delle due.
3. Sempre per la loro composizione sarebbero un altro drenaggio delmeglio dell'Eccellenza effettuato da due soggetti che godono di contributi federali e che quindi operano in maniera asimmentrica, a scapito degli altri 8-10.
4. Le due Squadre A allargherebbero l'Eccellenza a 12 o la lascerebbero a 10?
Inoltre continuo inoltre a pensare che , nell'attesa di arrivare ad un Eccellenza domestico con 6-8 squadre in grado di competere alla pari con le parigrado francesi e inglesi (come si pensava fare dopo l'ingressonel 6N , prima della scelta pro12), è il caso di pensare che tale livello non si raggiunge se non si possano avere almeno 3 -4 squadre da livello Pro12.
E che adessole due selezioni pro12 non rappresentano il territorio nazionale ma due delle (storiche) aree di riferimento. triveneto e nordovest.
Nell'attesa di avere 3 squadre in pro12, se passa l'ipotesi delle "cadette di pro12" a parma e treviso in Eccellenza, allora creiamo anche una "futura pro12" con base nel centrosud.
augh
Ah,una osservazione sulle altezze:
1. non è vero che i giovani italiani crescono: dopo il notevole balzo in avanti registrato neglianni '60 e '70, oltre a calre numericamente, la statura media delle "classi di leva" era calata. La statura media italiana resta attorno a 1,75-1,76. I giocatori oltre il 1,90 sono contesi al rugby da calcio (ebbene si) ,pallacanestro, pallavolo, pallamano, pallanuoto, e anche dagli sport individuali.
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stilicone
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Bene sulla statura media dei giovani italiani, ribadisco che a 1,93- 1,94 ce n'è un plotone, oltre non si va ( e quelli che nascono vanno ad altri sport).
Ricordo anch'io che quando per le giovanili si passò agli anni pari, si prevedevano 4 categorie (14-16-18-20) anzichè tre.
Poi ne hanno comunque abolita una perchè i club (quantomeno fuori dal Veneto) non riescono a reclutare nè ad organizzare così tante squadre.
Allora si torni alle tre categorie 15-17-19, che come giustamente dici sarebbo pure coerenti con i cicli scolastici.
Finita la U19, un ragazzo normalmente ha anche fatto la maturità. A quel punto magari deve trasferirsi per fare l'Università, e quindi serenamente può anche smettere. Ma intanto ha giocato un anno in più, e inoltre se vuole giocare con i seniores ci entra con un fisico un po' più formato e con un anno in più di formazione.
Sulle Accademie non saprei. L'uovo di Colombo sarebbe di lasciarle nelle zone depresse e sopprimere quelle del Veneto, della bresciana e della bassa padana. Ma poi nei campionati si sfiderebbero squadre del club e squadre federali, con polemiche a non finire.
Infine, contrario alla seconda squadra delle franchigie. Si possono pensare mille modi per far giocare in Eccellenza quelli a metà del guado tra Eccellenza e Pro12, in attesa di raggiungere l'obiettivo ideale di avere un campionato domestico con più squadre professionistiche di livello (diciamo) decente.
Ricordo anch'io che quando per le giovanili si passò agli anni pari, si prevedevano 4 categorie (14-16-18-20) anzichè tre.
Poi ne hanno comunque abolita una perchè i club (quantomeno fuori dal Veneto) non riescono a reclutare nè ad organizzare così tante squadre.
Allora si torni alle tre categorie 15-17-19, che come giustamente dici sarebbo pure coerenti con i cicli scolastici.
Finita la U19, un ragazzo normalmente ha anche fatto la maturità. A quel punto magari deve trasferirsi per fare l'Università, e quindi serenamente può anche smettere. Ma intanto ha giocato un anno in più, e inoltre se vuole giocare con i seniores ci entra con un fisico un po' più formato e con un anno in più di formazione.
Sulle Accademie non saprei. L'uovo di Colombo sarebbe di lasciarle nelle zone depresse e sopprimere quelle del Veneto, della bresciana e della bassa padana. Ma poi nei campionati si sfiderebbero squadre del club e squadre federali, con polemiche a non finire.
Infine, contrario alla seconda squadra delle franchigie. Si possono pensare mille modi per far giocare in Eccellenza quelli a metà del guado tra Eccellenza e Pro12, in attesa di raggiungere l'obiettivo ideale di avere un campionato domestico con più squadre professionistiche di livello (diciamo) decente.
MEMENTO MAROCCO.
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Garryowen
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- Iscritto il: 12 giu 2012, 19:13
Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Ma che discorsi sono? Cosa c'entrano le categorie dispari o pari con l'età d'esordio in prima squadra? Se non ricordo male Masi ha esordito a 16 anni o al massimo 17. Ne conosco tanti che hanno esordito a 18, me compreso. Qui si diceva che abolendo la U20 sei obbligato a giocare nella seniores a 18 anni. Vale a dire tutti i diciottenni o fanno il salto, o smettono.
Per me dovrebbero mettersi d'accordo almeno a livello europeo. Le categorie dovrebbero essere uguali almeno nei Paesi del 6N. Il problema è: riusciamo a mettere in piedi un campionato under 20 decente? Secondo me no.
Per me dovrebbero mettersi d'accordo almeno a livello europeo. Le categorie dovrebbero essere uguali almeno nei Paesi del 6N. Il problema è: riusciamo a mettere in piedi un campionato under 20 decente? Secondo me no.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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stilicone
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- Iscritto il: 22 nov 2008, 19:40
Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Se uno è baciato dalla grazia divina, può anche esordire in prima squadra a 13 anni.
Io mi preoccupavo della media.
Si può trovare il modo di fare un campionato elite U19, credo, magari con il supporto organizzativo e con qualche soldino federale.
Dopodichè, un ragazzo di 19 anni compiuti che ha reali prospettive di alto livello, trova sicuramente modo di continuare a giocare.
Io mi preoccupavo della media.
Si può trovare il modo di fare un campionato elite U19, credo, magari con il supporto organizzativo e con qualche soldino federale.
Dopodichè, un ragazzo di 19 anni compiuti che ha reali prospettive di alto livello, trova sicuramente modo di continuare a giocare.
MEMENTO MAROCCO.
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Garryowen
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- Iscritto il: 12 giu 2012, 19:13
Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Non mi riferivo a quello che avevi scritto tu, ma a quello che aveva scritto Luqa.stilicone ha scritto:Se uno è baciato dalla grazia divina, può anche esordire in prima squadra a 13 anni.
Io mi preoccupavo della media.
Si può trovare il modo di fare un campionato elite U19, credo, magari con il supporto organizzativo e con qualche soldino federale.
Dopodichè, un ragazzo di 19 anni compiuti che ha reali prospettive di alto livello, trova sicuramente modo di continuare a giocare.
La questione è che senza quella categoria o giochi nella seniores o smetti.
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JosephK.
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- Iscritto il: 28 ago 2007, 18:19
Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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Luqa-bis
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Avevorisposto ma il criceto in servizio nel erver si deve essere sgranocchiata la risposta.
Io me ne sono accorto subito che era per me la risposta di Garryowen, ma pens che sia sparata male:
il contenuto che conta è:
quando si sono introdotte le categorie pari si andava sino alla U20 (nazionale).
prima sino alla U21,poi abolita (con squadre costrette ad inventarsi "di C" o a spezzettarsi (in B, C ecc)
la chiosa "anche allora c'era chi esordiva a 18 anni, in prima squadra" andava letta <nonostante ciò non c'erano limiti per i talenti ad esordire prima> ovvero <potevano rimanere>.
si decise di passare alle classi pari per "uniformità alle altre federazioni"
e sia quando c'era la U21, che quando c'era la U20, c'è stato chi scriveva "Se son boni a 18 anni son già pronti per gioare tra i grandi, all'estero è così, da noi nella bambagia sinoa 21 (20) anni" E non era uno soltanto.
Per quanto mi riguarda , stavolta prenderei dal calcio (anche nei nomi) : Pulcini, Esordienti, Giovanissimi, Allievi, Juniores con gli stessi limiti di età.
Se si resta come adesso:
U18: squadre di club per le miglori società di Eccelenza (Treviso inclusa): TV, RO,PD, Mogliano, Viadana, Calvisano.+ squadre di accademia (usando i centri fuori dalle aree delle società maggiori (TO, MI, PR, FI-PO, RM, BN, CT
U20: accademie seniores, con ammessi fuori quota sino a U23 , in numero di tre, Veneto, Nordovest, Centr Sud che partano dalla A ,e possano salire in Eccellenza.
Certo servono i soldi, ma anche con altrimetodi , servono i soldi.
Perchè altrimenti i posti per i govani non ci sono e le possibilipromesse o smettono o vanno avanza tempo in B /C o non hanno concorrenza e si imbolsiscono in palestra.
Io me ne sono accorto subito che era per me la risposta di Garryowen, ma pens che sia sparata male:
il contenuto che conta è:
quando si sono introdotte le categorie pari si andava sino alla U20 (nazionale).
prima sino alla U21,poi abolita (con squadre costrette ad inventarsi "di C" o a spezzettarsi (in B, C ecc)
la chiosa "anche allora c'era chi esordiva a 18 anni, in prima squadra" andava letta <nonostante ciò non c'erano limiti per i talenti ad esordire prima> ovvero <potevano rimanere>.
si decise di passare alle classi pari per "uniformità alle altre federazioni"
e sia quando c'era la U21, che quando c'era la U20, c'è stato chi scriveva "Se son boni a 18 anni son già pronti per gioare tra i grandi, all'estero è così, da noi nella bambagia sinoa 21 (20) anni" E non era uno soltanto.
Per quanto mi riguarda , stavolta prenderei dal calcio (anche nei nomi) : Pulcini, Esordienti, Giovanissimi, Allievi, Juniores con gli stessi limiti di età.
Se si resta come adesso:
U18: squadre di club per le miglori società di Eccelenza (Treviso inclusa): TV, RO,PD, Mogliano, Viadana, Calvisano.+ squadre di accademia (usando i centri fuori dalle aree delle società maggiori (TO, MI, PR, FI-PO, RM, BN, CT
U20: accademie seniores, con ammessi fuori quota sino a U23 , in numero di tre, Veneto, Nordovest, Centr Sud che partano dalla A ,e possano salire in Eccellenza.
Certo servono i soldi, ma anche con altrimetodi , servono i soldi.
Perchè altrimenti i posti per i govani non ci sono e le possibilipromesse o smettono o vanno avanza tempo in B /C o non hanno concorrenza e si imbolsiscono in palestra.
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Garryowen
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Se a Scala40 ti arrivano delle brutte carte, puoi rimescolarle finché vuoi, rimangono sempre brutte.
Adesso le categorie sono pari, ma la U20 non c'è. Questo è un dato di fatto.
Il problema è che manca la categoria fondamentale, la under 20. Qualcuno dice che è impossibile farla, non ci sono i giocatori, non ci sono i numeri. Questo non lo so perché non ho dati e non seguo direttamente questo settore. Però so che negli ultimi anni per fare uno straccio di campionato under 20 di un certo livello ci si strappavano i giocatori a vicenda, c'erano squadre che entravano in campo in inferiorità numerica, ritiri, lamentele per i costi, e cose del genere. Certe scelte della FIR sono state quasi obbligate
Sono cambiate le condizioni? Non lo so, però bisogna chiarire se stiamo parlando di un mondo ideale o parliamo della realtà in cui i club devono operare.
Adesso le categorie sono pari, ma la U20 non c'è. Questo è un dato di fatto.
Il problema è che manca la categoria fondamentale, la under 20. Qualcuno dice che è impossibile farla, non ci sono i giocatori, non ci sono i numeri. Questo non lo so perché non ho dati e non seguo direttamente questo settore. Però so che negli ultimi anni per fare uno straccio di campionato under 20 di un certo livello ci si strappavano i giocatori a vicenda, c'erano squadre che entravano in campo in inferiorità numerica, ritiri, lamentele per i costi, e cose del genere. Certe scelte della FIR sono state quasi obbligate
Sono cambiate le condizioni? Non lo so, però bisogna chiarire se stiamo parlando di un mondo ideale o parliamo della realtà in cui i club devono operare.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
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Luqa-bis
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Puo essere.
Ma tra una U20 con 40 soceità che vogliono fare un campionato nazionale ed il nulla c'è un intero arcobaleno.
Davvero non si può pensare ad almeno 3 "Universitas" dove far arrivare coloro che dai 9 centri U18 e dai migliori club, non vengono già chiamati in prima squadra in Eccelenza. Universitas che come per un corso univesitario di pirmo livello ospitino giocatori della fascia di un quadriennio almeno?
Davvero non si può pensare ad un confronto giovanile tra i più solidi (livello, numeri risorse economiche) vivai societari e dei "college" federali nelle zone meno vocate o con meno risorse autonome?
E se non siamo capaci di questo vorremmo vincere un 6N con un manipolo di eroi, spuntati non so come o scelti come eletti in età puerile dai saggi della montagna sacra?
Ma tra una U20 con 40 soceità che vogliono fare un campionato nazionale ed il nulla c'è un intero arcobaleno.
Davvero non si può pensare ad almeno 3 "Universitas" dove far arrivare coloro che dai 9 centri U18 e dai migliori club, non vengono già chiamati in prima squadra in Eccelenza. Universitas che come per un corso univesitario di pirmo livello ospitino giocatori della fascia di un quadriennio almeno?
Davvero non si può pensare ad un confronto giovanile tra i più solidi (livello, numeri risorse economiche) vivai societari e dei "college" federali nelle zone meno vocate o con meno risorse autonome?
E se non siamo capaci di questo vorremmo vincere un 6N con un manipolo di eroi, spuntati non so come o scelti come eletti in età puerile dai saggi della montagna sacra?
- jpr williams
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
La posto qui.
http://rugby1823.blogosfere.it/post/549 ... eccellenza
Che dire, sono completamente d'accordo e sottoscrivo persino la punteggiatura. Se non sono solo chiacchiere, ma un programma preciso, ho il mio candidato per le elezioni. I punti fondamentali sono gli stessi miei.
-Una sola franchigia: inutile disperdere in 2 - o addirittura 3 - rivoli le scarse risorse, meglio concentrarle in una sola con un budget competitivo. La mia idea è che la franchigia in questione dovrebbe essere quella federale di Parma, perchè senza l'input economico della Fir non si va da nessuna parte. Ehm, immagino che su questo punto il sig. Innocenti non sia granchè d'accordo.
-Limitare il numero degli stranieri: ogni tanto guardo qualche partita di calcio; ci sono squadre come Napoli, Inter, Fiorentina, Roma che hanno in campo a malapena uno o due italiani (si salva solo la Juve che ha mezza squadra sempre italiana). Poi ci stupiamo che la nazionale di calcio venga cacciata a calcinculo da due mondiali di seguito. Dobbiamo cambiare strada, un pò come stanno facendo con successo le Zebre di quest'anno.
-Ridare una dignità all'Eccellenza che, con la serie A, è l'ossatura del movimento. E senza ossa non si sta in piedi.
http://rugby1823.blogosfere.it/post/549 ... eccellenza
Che dire, sono completamente d'accordo e sottoscrivo persino la punteggiatura. Se non sono solo chiacchiere, ma un programma preciso, ho il mio candidato per le elezioni. I punti fondamentali sono gli stessi miei.
-Una sola franchigia: inutile disperdere in 2 - o addirittura 3 - rivoli le scarse risorse, meglio concentrarle in una sola con un budget competitivo. La mia idea è che la franchigia in questione dovrebbe essere quella federale di Parma, perchè senza l'input economico della Fir non si va da nessuna parte. Ehm, immagino che su questo punto il sig. Innocenti non sia granchè d'accordo.
-Limitare il numero degli stranieri: ogni tanto guardo qualche partita di calcio; ci sono squadre come Napoli, Inter, Fiorentina, Roma che hanno in campo a malapena uno o due italiani (si salva solo la Juve che ha mezza squadra sempre italiana). Poi ci stupiamo che la nazionale di calcio venga cacciata a calcinculo da due mondiali di seguito. Dobbiamo cambiare strada, un pò come stanno facendo con successo le Zebre di quest'anno.
-Ridare una dignità all'Eccellenza che, con la serie A, è l'ossatura del movimento. E senza ossa non si sta in piedi.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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stilicone
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Sono d'accordo.
Una franchigia sola, l'ho già scritto più volte. Non necessariamente in Veneto, non necessariamente a Parma.
La FIR studi un bando e un capitolato fatti bene, e metta a gara l'erogazione di quattro milioni all'anno (per dire) per quattro anni (per dire) al Gruppo di privati che si presenta con le credenziali migliori.
Se i privati prendono i soldi e scappano, come in Italia non è improbabile? Gli fai depositare all'atto della partecipazione alla gara una fideiussione bancaria pesante, e gliela escuti senza pietà.
Non capisco perchè escludere dalla Nazionale i giocatori che vanno all'estero, manco scoppiassimo di campioni. Sparata demagogica.
Non metterei troppa enfasi sul numero degli stranieri; se giocano quelli, gli italiani buoni riposano di più, non si infortunano, e durano di più. Capovolgerei la prospettiva: incentivi o regole stringenti perchè in ogni partita, salvo situazioni limite, partano tra i quindici titolari almeno cinque italiani U23 (per dire).
Benissimo aumentare soldi e attenzioni per l'Eccellenza e in generale per i club: senza di quelli, non si gioca.
Una franchigia sola, l'ho già scritto più volte. Non necessariamente in Veneto, non necessariamente a Parma.
La FIR studi un bando e un capitolato fatti bene, e metta a gara l'erogazione di quattro milioni all'anno (per dire) per quattro anni (per dire) al Gruppo di privati che si presenta con le credenziali migliori.
Se i privati prendono i soldi e scappano, come in Italia non è improbabile? Gli fai depositare all'atto della partecipazione alla gara una fideiussione bancaria pesante, e gliela escuti senza pietà.
Non capisco perchè escludere dalla Nazionale i giocatori che vanno all'estero, manco scoppiassimo di campioni. Sparata demagogica.
Non metterei troppa enfasi sul numero degli stranieri; se giocano quelli, gli italiani buoni riposano di più, non si infortunano, e durano di più. Capovolgerei la prospettiva: incentivi o regole stringenti perchè in ogni partita, salvo situazioni limite, partano tra i quindici titolari almeno cinque italiani U23 (per dire).
Benissimo aumentare soldi e attenzioni per l'Eccellenza e in generale per i club: senza di quelli, non si gioca.
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Garryowen
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Permettetemi di dissentire.
Come fa ad essere una sola franchigia? In pratica il nome della franchigia dovrebbe essere "Nazionale-azzurra-senza-emigrati". In pratica è la nazionale. Al posto di tenere a un livello professionistico 60-70 giocatori, ne terresti solo 30. Ha un senso?
Io sono per due franchigie, né più né meno. A patto però che si diano la sveglia.
Intendo dire, fino all'anno scorso nessuno può negare che le franchigie abbiano avuto tutte le ragioni di questo mondo per risultare un po' sgarrupate, adesso però basta. Mettiamo una scadenza al contributo federale. Altri tre anni a 4 milioni a testa, poi si passa a due. Qualcosa del genere. Che si diano da fare davvero a trovare sponsor, le due franchigie.
Se invece si arrivasse ad avere una sola franchigia le condizioni dovrebbero essere chiare in partenza.
Se prendi un contributo federale, il nome della squadra non può identificarsi con il nome dello sponsor. Nel Pro12 nessuna franchigia porta il nome dello sponsor, a parte il Benetton.
Come fa ad essere una sola franchigia? In pratica il nome della franchigia dovrebbe essere "Nazionale-azzurra-senza-emigrati". In pratica è la nazionale. Al posto di tenere a un livello professionistico 60-70 giocatori, ne terresti solo 30. Ha un senso?
Io sono per due franchigie, né più né meno. A patto però che si diano la sveglia.
Intendo dire, fino all'anno scorso nessuno può negare che le franchigie abbiano avuto tutte le ragioni di questo mondo per risultare un po' sgarrupate, adesso però basta. Mettiamo una scadenza al contributo federale. Altri tre anni a 4 milioni a testa, poi si passa a due. Qualcosa del genere. Che si diano da fare davvero a trovare sponsor, le due franchigie.
Se invece si arrivasse ad avere una sola franchigia le condizioni dovrebbero essere chiare in partenza.
Se prendi un contributo federale, il nome della squadra non può identificarsi con il nome dello sponsor. Nel Pro12 nessuna franchigia porta il nome dello sponsor, a parte il Benetton.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
(parafrasi da G.G. Marquez)
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stilicone
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Beh, non so se sia un vero problema il nome dello sponsor sulla maglietta.
Certo i soldi federali devono andare alla società sportiva, senza commistioni o pasticci, ma ci sarà modo di prevenire eventuali abusi.
L'obiezione dei trenta soli giocatori professionisti è forte, però si dovrebbero aggiungere quella decina di "exiles" che giocheranno in Francia o in Inghlterra (qualcuno più ambizioso, o meritevole di ingaggi superiori, ci sarà sempre, immagino).
Inoltre nel mio universo parallelo la franchigia unica si accompagna ad un maggiore supporto all'Eccellenza. La FIR , spendendo 4 milioni anzichè otto per la Celtic, avrebbe lo spazio per inventarsi qualcosa.
In una Eccellenza migliore di quella attuale, continuerebbero ad esserci quei semiprofessionisti, che cercano di fare il salto. Tra questi, anche quelle 10-20 mezze figure che oggi stanno nella rosa delle celtiche, ma forse non sono granchè all'altezza.
Anche questi possono essere un serbatoio per la Nazionale, all'occorrenza.
Forse le altre nazioni celtiche non troverebbero etico consentire alla nostra nazionale di giocare ed allenarsi insieme tutto l'anno?
Boh, a parte che secondo me non ne sarebbero troppo turbati, con un po' di politica si potrebbe fargliela digerire, spero.
Certo i soldi federali devono andare alla società sportiva, senza commistioni o pasticci, ma ci sarà modo di prevenire eventuali abusi.
L'obiezione dei trenta soli giocatori professionisti è forte, però si dovrebbero aggiungere quella decina di "exiles" che giocheranno in Francia o in Inghlterra (qualcuno più ambizioso, o meritevole di ingaggi superiori, ci sarà sempre, immagino).
Inoltre nel mio universo parallelo la franchigia unica si accompagna ad un maggiore supporto all'Eccellenza. La FIR , spendendo 4 milioni anzichè otto per la Celtic, avrebbe lo spazio per inventarsi qualcosa.
In una Eccellenza migliore di quella attuale, continuerebbero ad esserci quei semiprofessionisti, che cercano di fare il salto. Tra questi, anche quelle 10-20 mezze figure che oggi stanno nella rosa delle celtiche, ma forse non sono granchè all'altezza.
Anche questi possono essere un serbatoio per la Nazionale, all'occorrenza.
Forse le altre nazioni celtiche non troverebbero etico consentire alla nostra nazionale di giocare ed allenarsi insieme tutto l'anno?
Boh, a parte che secondo me non ne sarebbero troppo turbati, con un po' di politica si potrebbe fargliela digerire, spero.
MEMENTO MAROCCO.