Autumn Cup giornata I, Italia - Scozia

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loverthetop_86
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Re: Autumn Cup giornata I, Italia - Scozia

Messaggio da loverthetop_86 »

A me la formazione piace, è coerente con il percorso che ha deciso di intraprendere Smith con gli azzurri.
Personalmente considero Trulla un giocatore con grandi numeri in prospettiva, ma al momento un po' acerbo, ma l'allenatore è lui e si vede che il ragazzo ha mostrato qualcosa che lo ha colpito più delle alternative (Sperandio, Palazzani).
Si prosegue con un doppio estremo occulto (Minozzi-Trulla), con il doppio playmaker e con una seconda linea che progressivamente metterà su chili (nel breve credo arriveranno Herbst e - forse - Fuser, nel medio-breve mi auguro Favretto e Zambonin).
Il tutto ringiovanendo di molto la squadra. L'ultimo a ringiovanirla di così tanto in così poco tempo (e gli esperimenti secondo me non sono ancora finiti) forse è stato Kirwan.

Detto questo, soffriremo tanto davanti, sia in prima linea che nei raggruppamenti, soprattutto perché al momento ci manca una terza fetcher (Zuliani fai presto!) e di contro uno come Hamish Watson farà la voce grossa. Vero, giocano con Weir apertura, in crescita rispetto a qualche anno fa ma lontano dai livelli di Russell e di Hastings, ma con palloni presumibilmente di qualità e con quel tipo di saette dietro (VDM, Johnson, Hogg su tutti) gli scozzesi rischiano di farci male.
A cosa ci possiamo attaccare?
A due cose:
1) Ai ball carrier. Ne abbiamo di più noi, al momento. Problema: non è detto che i nostri ball carrier avranno rifornimenti costanti. Tutto quindi dipenderà dalle fonti di gioco: non dovessimo soccombere, la partita potrebbe essere più equilibrata del previsto;
2) Al carattere mostrato contro gli inglesi. Gli scozzesi se la sentono calla, partono con l'idea di vincere e stravincere. E molto probabilmente lo faranno, non nascondiamocelo. Solo che devono stare attenti, perché se proprio per questo motivo dovessero sbagliare l'approccio al match non è detto che siano in grado di riprendere in mano tutto e scrivere il lieto fine. A febbraio, pur nella loro pochezza, ce la fecero, ma è vero anche che la squadra scesa in campo 15 giorni fa era nettamente più forte e messa meglio rispetto allo 0-17 dell'Olimpico.

Due righe su Ruzza: posso sbagliarmi, ma al momento secondo me l'idea di Smith è di avere una seconda linea pesante, robusta, alta, con pochi fronzoli. Tipo quella che aveva a Treviso, per intenderci, con gente come Van Zyl e Pavanello, gente che in mischia non ti faceva retrocedere nemmeno se gambizzata. Fermo restando che due mani come quelle di Federico le porto sempre QUANTOMENO in panca, non si può dire che corrisponda all'identikit che secondo me è nella testa dell'allenatore. Certo, lo si può considerare come terza, peccato che lì la concorrenza sia a dir poco spietata. Almeno, questa è l'unica cosa che mi viene in mente, fermo restando che le partite le vedo al massimo allo stadio, in tv o in streaming.
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Soidog
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Re: Autumn Cup giornata I, Italia - Scozia

Messaggio da Soidog »

GrazieMunari ha scritto: 12 nov 2020, 21:16
Soidog ha scritto: 12 nov 2020, 21:04
GrazieMunari ha scritto: 12 nov 2020, 20:16
Luqa-bis ha scritto: 12 nov 2020, 20:04 Non concordo.

Quella è una valutazione che si può contestare ma legittima.
Quella della partita con l'Inghilterra come quella che non conta nulla esula dal rugby come filosofia è invece oltre a tutto.
Luqa il fatto è che, a volte, non leggete bene quel che scrivo. Come in questo caso.

La mia frase è "è una partita inutile per la classifica".
Non inutile in sè, inutile per la classifica (visto che un -30 o un -50 sempre a 0 ci avrebbe lasciati).
Spero sia più chiaro adesso :wink:
Quella di non impegnarsi a fondo e di schierare formazioni prive di giocatori importanti quando il risultato non è determinante per una squadra, è un abitudine da lasciare al calcio.
La vittoria di un VI Nazioni può decidersi per la differenza punti e snobbare un incontro sarebbe una grave mancanza di serietà, davvero imperdonabile
Veramente vedo molte più formazioni raffazzonate nel rugby che non nel calcio...
Il turnover lo fanno tutti, comprese le grandi quando contro di noi schierano molte riserve per risparmiare i titolari, o Leinster che usa i titolarissimi solo in 4/5 partite di campionato, ecc. ecc.

Non capisco perchè negare una cosa strapalese.
Tutte fan turnover per non spaccare i giocatori più forti, facciamolo anche noi, no? Visto che i migliori li dobbiam copiare...
Paragoni situazioni situazioni totalmente diverse.
E quando si copia lo si deve fare nel bene e non nel male.
Il Leinster è talmente forte ed ha una rosa dal valore omogeneo, tanto è che in Pro 14 può permettersi di risparmiare alcuni internazionali vincendo comunque.
L'Inghilterra contro di noi si giocava il torneo ed ha schierato la migliore formazione possibile, se noi avessimo risparmiato alcuni giocatori avremmo falsato la competizione.
Il tuo ragionamento avrebbe senso se lo limitassimo ai test autunnali o estivi, che fanno storia a sé.
In quel caso è giusto effettuare rotazioni in funzione della partita, o delle partite, da mettere nel mirino.
Garry
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Re: Autumn Cup giornata I, Italia - Scozia

Messaggio da Garry »

loverthetop_86 ha scritto: 12 nov 2020, 23:33 A me la formazione piace, è coerente con il percorso che ha deciso di intraprendere Smith con gli azzurri.
Personalmente considero Trulla un giocatore con grandi numeri in prospettiva, ma al momento un po' acerbo, ma l'allenatore è lui e si vede che il ragazzo ha mostrato qualcosa che lo ha colpito più delle alternative (Sperandio, Palazzani).
Si prosegue con un doppio estremo occulto (Minozzi-Trulla), con il doppio playmaker e con una seconda linea che progressivamente metterà su chili (nel breve credo arriveranno Herbst e - forse - Fuser, nel medio-breve mi auguro Favretto e Zambonin).
Il tutto ringiovanendo di molto la squadra. L'ultimo a ringiovanirla di così tanto in così poco tempo (e gli esperimenti secondo me non sono ancora finiti) forse è stato Kirwan.

Detto questo, soffriremo tanto davanti, sia in prima linea che nei raggruppamenti, soprattutto perché al momento ci manca una terza fetcher (Zuliani fai presto!) e di contro uno come Hamish Watson farà la voce grossa. Vero, giocano con Weir apertura, in crescita rispetto a qualche anno fa ma lontano dai livelli di Russell e di Hastings, ma con palloni presumibilmente di qualità e con quel tipo di saette dietro (VDM, Johnson, Hogg su tutti) gli scozzesi rischiano di farci male.
A cosa ci possiamo attaccare?
A due cose:
1) Ai ball carrier. Ne abbiamo di più noi, al momento. Problema: non è detto che i nostri ball carrier avranno rifornimenti costanti. Tutto quindi dipenderà dalle fonti di gioco: non dovessimo soccombere, la partita potrebbe essere più equilibrata del previsto;
2) Al carattere mostrato contro gli inglesi. Gli scozzesi se la sentono calla, partono con l'idea di vincere e stravincere. E molto probabilmente lo faranno, non nascondiamocelo. Solo che devono stare attenti, perché se proprio per questo motivo dovessero sbagliare l'approccio al match non è detto che siano in grado di riprendere in mano tutto e scrivere il lieto fine. A febbraio, pur nella loro pochezza, ce la fecero, ma è vero anche che la squadra scesa in campo 15 giorni fa era nettamente più forte e messa meglio rispetto allo 0-17 dell'Olimpico.

Due righe su Ruzza: posso sbagliarmi, ma al momento secondo me l'idea di Smith è di avere una seconda linea pesante, robusta, alta, con pochi fronzoli. Tipo quella che aveva a Treviso, per intenderci, con gente come Van Zyl e Pavanello, gente che in mischia non ti faceva retrocedere nemmeno se gambizzata. Fermo restando che due mani come quelle di Federico le porto sempre QUANTOMENO in panca, non si può dire che corrisponda all'identikit che secondo me è nella testa dell'allenatore. Certo, lo si può considerare come terza, peccato che lì la concorrenza sia a dir poco spietata. Almeno, questa è l'unica cosa che mi viene in mente, fermo restando che le partite le vedo al massimo allo stadio, in tv o in streaming.
Mi sembra un commento plausibile.
Per la seconda linea, a parte la spinta in mischia, Smith cerca anche la ruvidezza, l'aggressività, la propensione al combattimento fisico. E' pur sempre un sudafricano...

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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Re: Autumn Cup giornata I, Italia - Scozia

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GrazieMunari ha scritto: 12 nov 2020, 21:45 Uno è liberissimo di dir che ho scritto una boiata, però sarebbe carino argomentasse: da lì nasce un confronto sano.
Parole sante .... :roll:
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Re: Autumn Cup giornata I, Italia - Scozia

Messaggio da loverthetop_86 »

GrazieMunari ha scritto: 12 nov 2020, 21:58
marte_ ha scritto: 12 nov 2020, 21:42
GrazieMunari ha scritto: 12 nov 2020, 21:16 Il turnover lo fanno tutti, comprese le grandi quando contro di noi schierano molte riserve per risparmiare i titolari, o Leinster che usa i titolarissimi solo in 4/5 partite di campionato, ecc. ecc.

Non capisco perchè negare una cosa strapalese.
Tutte fan turnover per non spaccare i giocatori più forti, facciamolo anche noi, no? Visto che i migliori li dobbiam copiare...
Ma scusa non ho capito chi volevi che schierasse con l'inghilterra..
Rimpelli, Ceciliani Alongi
Ortis Krumov
Pettinelli Barbini Casolari
Petrozzi Rizzi
Lucchin Zanon
Bruno Sperandio Trulla
Questa andava bene? Perché non è che Minozzi si è spaccato perché ha giocato tutti i we nelle ultime 40 settimane. È stato uno scontro che più fortuito non si può. Padovani idem
Ferrari Lucchesi Zilocchi
Sisi Stoian
Mbandà Meyer Steyn (o Giammarioli)
Palazzani Canna (o Allan)
Sperandio Zanon Lucchin Mori Trulla

Se contro l'Inghilterra avessimo giocato così, sabato avremmo avuto Minozzi a postissimo, Padovani e Morisi.
E' questo che critico in primis, il non schierar Trulla &co. con l'Inghilterra e doverlo fare con la Scozia.
Te non avresti preferito? Io sì
Scusami, se posso.
Andare a sfidare l'Inghilterra con quella squadra non è tanto un suicidio perché si perde, è un suicidio per altre ragioni:

a) Tattica. La spina dorsale di una squadra, dicono sia quella composta da tallonatore, numero 8, mediana, estremo. Prima costruisci e fai sedimentare questo scheletro, più possibilità hai di costruire una squadra solida. Se contro una formazione cattiva, dura, guidata da un coach che ha il dente avvelenato di questi cinque schieri un titolare, una riserva, uno che a questi livelli non gioca nel ruolo continuativamente da almeno due anni e due debuttanti assoluti la squadra si dissolve prima ancora di iniziare. E questo molto prima di affrontare questioni squisitamente tecnico-tattiche (doppio play, per esempio);

2) Di spogliatoio. Io allenatore decido dall'inizio un progetto, che significa far capire ai miei ragazzi cosa ho in mente di fare. Ci parlo, coi ragazzi, vado a vedere gli allenamenti e le partite, studio gli avversari. Se al primo match che ritengo "impossibile" cambio 20 giocatori tra i convocati, è molto probabile che la mia squadra non mi seguirà, o che comunque in pochi riescano a capire quel che voglio perseguire nei miei 4 (o 8, o 1, quel che vuoi) anni di contratto. Da questo punto di vista il rugby non è il calcio, non ci sono match tipo Italia-Estonia in cui posso provare esperimenti a tutto andare senza grosse conseguenze. Qui rischio di bacare la testa ai miei giocatori (e a me stesso) prima del tempo, mandandoli allo sbaraglio contro gente che farà loro del male (perché si faranno tanto male, non solo fisico).

Ne ho altri in testa, ma le due macro-categorie qui sopra sono un buon riassunto.
In definitiva, non è sostenibile convocare 30 giocatori per un impegno A e 30 completamente diversi per un impegno B molto prossimo. Prima di tutto perché (purtroppo) non abbiamo 60 giocatori di pari livello nel nostro movimento. Successivamente perché mineresti il tuo progetto, prima ancora che la testa (e la fiducia) della tua squadra.
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loverthetop_86
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Re: Autumn Cup giornata I, Italia - Scozia

Messaggio da loverthetop_86 »

Garry ha scritto: 12 nov 2020, 23:41
loverthetop_86 ha scritto: 12 nov 2020, 23:33 A me la formazione piace, è coerente con il percorso che ha deciso di intraprendere Smith con gli azzurri.
Personalmente considero Trulla un giocatore con grandi numeri in prospettiva, ma al momento un po' acerbo, ma l'allenatore è lui e si vede che il ragazzo ha mostrato qualcosa che lo ha colpito più delle alternative (Sperandio, Palazzani).
Si prosegue con un doppio estremo occulto (Minozzi-Trulla), con il doppio playmaker e con una seconda linea che progressivamente metterà su chili (nel breve credo arriveranno Herbst e - forse - Fuser, nel medio-breve mi auguro Favretto e Zambonin).
Il tutto ringiovanendo di molto la squadra. L'ultimo a ringiovanirla di così tanto in così poco tempo (e gli esperimenti secondo me non sono ancora finiti) forse è stato Kirwan.

Detto questo, soffriremo tanto davanti, sia in prima linea che nei raggruppamenti, soprattutto perché al momento ci manca una terza fetcher (Zuliani fai presto!) e di contro uno come Hamish Watson farà la voce grossa. Vero, giocano con Weir apertura, in crescita rispetto a qualche anno fa ma lontano dai livelli di Russell e di Hastings, ma con palloni presumibilmente di qualità e con quel tipo di saette dietro (VDM, Johnson, Hogg su tutti) gli scozzesi rischiano di farci male.
A cosa ci possiamo attaccare?
A due cose:
1) Ai ball carrier. Ne abbiamo di più noi, al momento. Problema: non è detto che i nostri ball carrier avranno rifornimenti costanti. Tutto quindi dipenderà dalle fonti di gioco: non dovessimo soccombere, la partita potrebbe essere più equilibrata del previsto;
2) Al carattere mostrato contro gli inglesi. Gli scozzesi se la sentono calla, partono con l'idea di vincere e stravincere. E molto probabilmente lo faranno, non nascondiamocelo. Solo che devono stare attenti, perché se proprio per questo motivo dovessero sbagliare l'approccio al match non è detto che siano in grado di riprendere in mano tutto e scrivere il lieto fine. A febbraio, pur nella loro pochezza, ce la fecero, ma è vero anche che la squadra scesa in campo 15 giorni fa era nettamente più forte e messa meglio rispetto allo 0-17 dell'Olimpico.

Due righe su Ruzza: posso sbagliarmi, ma al momento secondo me l'idea di Smith è di avere una seconda linea pesante, robusta, alta, con pochi fronzoli. Tipo quella che aveva a Treviso, per intenderci, con gente come Van Zyl e Pavanello, gente che in mischia non ti faceva retrocedere nemmeno se gambizzata. Fermo restando che due mani come quelle di Federico le porto sempre QUANTOMENO in panca, non si può dire che corrisponda all'identikit che secondo me è nella testa dell'allenatore. Certo, lo si può considerare come terza, peccato che lì la concorrenza sia a dir poco spietata. Almeno, questa è l'unica cosa che mi viene in mente, fermo restando che le partite le vedo al massimo allo stadio, in tv o in streaming.
Mi sembra un commento plausibile.
Per la seconda linea, a parte la spinta in mischia, Smith cerca anche la ruvidezza, l'aggressività, la propensione al combattimento fisico. E' pur sempre un sudafricano...
Sì, è quello che volevo intendere e che purtroppo mi è rimasto sulla tastiera ;) . Grazie!
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Re: Autumn Cup giornata I, Italia - Scozia

Messaggio da Consulente »

loverthetop_86 ha scritto: 12 nov 2020, 23:33 Gli scozzesi se la sentono calla, partono con l'idea di vincere e stravincere. E molto probabilmente lo faranno, non nascondiamocelo. Solo che devono stare attenti, perché se proprio per questo motivo dovessero sbagliare l'approccio al match
Gia' successo in passato, altri tempi e altri giocatori, ma il precedente c'e'.
Dai all'Italia di oggi il vantaggio di 3 intercetti in 15 minuti come successe illo tempore, e ti strappa le budella dallo stomaco e ci fa una pentola di trippa. Perche'? perche' giocherebbero scarichi dalla tensione psicologica che costantemente li blocca. Ci vorrebbero gli ABs per recuperarla.
loverthetop_86 ha scritto: 12 nov 2020, 23:33 Due righe su Ruzza: posso sbagliarmi, ma al momento secondo me l'idea di Smith è di avere una seconda linea pesante, robusta, alta, con pochi fronzoli. Tipo quella che aveva a Treviso, per intenderci, con gente come Van Zyl e Pavanello, gente che in mischia non ti faceva retrocedere nemmeno se gambizzata. Fermo restando che due mani come quelle di Federico le porto sempre QUANTOMENO in panca, non si può dire che corrisponda all'identikit che secondo me è nella testa dell'allenatore. Certo, lo si può considerare come terza, peccato che lì la concorrenza sia a dir poco spietata. Almeno, questa è l'unica cosa che mi viene in mente, fermo restando che le partite le vedo al massimo allo stadio, in tv o in streaming.
Riguardo a Ruzza, mi sono fatto l'idea che ogni allenatore della Nazionale decide di fare una cosa stupida e inspiegabile, cosi' l'attenzione is concentra su quel problema e lui riesce a lavorare in pace sul resto.
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Re: Autumn Cup giornata I, Italia - Scozia

Messaggio da loverthetop_86 »

Consulente ha scritto: 13 nov 2020, 0:00
loverthetop_86 ha scritto: 12 nov 2020, 23:33 Gli scozzesi se la sentono calla, partono con l'idea di vincere e stravincere. E molto probabilmente lo faranno, non nascondiamocelo. Solo che devono stare attenti, perché se proprio per questo motivo dovessero sbagliare l'approccio al match
Gia' successo in passato, altri tempi e altri giocatori, ma il precedente c'e'.
Dai all'Italia di oggi il vantaggio di 3 intercetti in 15 minuti come successe illo tempore, e ti strappa le budella dallo stomaco e ci fa una pentola di trippa. Perche'? perche' giocherebbero scarichi dalla tensione psicologica che costantemente li blocca. Ci vorrebbero gli ABs per recuperarla.

Sono d'accordo, avevo in mente proprio quel precedente (e pure quello del 2015).
Nel 2007 a farci vincere non furono tanto i tre intercetti, quanto il fatto che quei primi sette minuti li mandarono fuori di testa. Ricordo una lunga serie di calci piazzabili (e avevano Paterson) mandati in touche e poi persi per troppa frenesia.

Dita incrociate!
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Re: Autumn Cup giornata I, Italia - Scozia

Messaggio da FP96 »

Consulente ha scritto: 13 nov 2020, 0:00
Gia' successo in passato, altri tempi e altri giocatori, ma il precedente c'e'.
Dai all'Italia di oggi il vantaggio di 3 intercetti in 15 minuti come successe illo tempore, e ti strappa le budella dallo stomaco e ci fa una pentola di trippa. Perche'? perche' giocherebbero scarichi dalla tensione psicologica che costantemente li blocca. Ci vorrebbero gli ABs per recuperarla.
Il problema è che in alcuni casi subentra la paura di vincere: due anni fa a Roma li stavamo distruggendo ed eravamo a +12, poi si è spenta di colpo la lampadina.
GrazieMunari
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Re: Autumn Cup giornata I, Italia - Scozia

Messaggio da GrazieMunari »

loverthetop_86 ha scritto: 12 nov 2020, 23:58 Scusami, se posso.
Andare a sfidare l'Inghilterra con quella squadra non è tanto un suicidio perché si perde, è un suicidio per altre ragioni:

a) Tattica. La spina dorsale di una squadra, dicono sia quella composta da tallonatore, numero 8, mediana, estremo. Prima costruisci e fai sedimentare questo scheletro, più possibilità hai di costruire una squadra solida. Se contro una formazione cattiva, dura, guidata da un coach che ha il dente avvelenato di questi cinque schieri un titolare, una riserva, uno che a questi livelli non gioca nel ruolo continuativamente da almeno due anni e due debuttanti assoluti la squadra si dissolve prima ancora di iniziare. E questo molto prima di affrontare questioni squisitamente tecnico-tattiche (doppio play, per esempio);

2) Di spogliatoio. Io allenatore decido dall'inizio un progetto, che significa far capire ai miei ragazzi cosa ho in mente di fare. Ci parlo, coi ragazzi, vado a vedere gli allenamenti e le partite, studio gli avversari. Se al primo match che ritengo "impossibile" cambio 20 giocatori tra i convocati, è molto probabile che la mia squadra non mi seguirà, o che comunque in pochi riescano a capire quel che voglio perseguire nei miei 4 (o 8, o 1, quel che vuoi) anni di contratto. Da questo punto di vista il rugby non è il calcio, non ci sono match tipo Italia-Estonia in cui posso provare esperimenti a tutto andare senza grosse conseguenze. Qui rischio di bacare la testa ai miei giocatori (e a me stesso) prima del tempo, mandandoli allo sbaraglio contro gente che farà loro del male (perché si faranno tanto male, non solo fisico).

Ne ho altri in testa, ma le due macro-categorie qui sopra sono un buon riassunto.
In definitiva, non è sostenibile convocare 30 giocatori per un impegno A e 30 completamente diversi per un impegno B molto prossimo. Prima di tutto perché (purtroppo) non abbiamo 60 giocatori di pari livello nel nostro movimento. Successivamente perché mineresti il tuo progetto, prima ancora che la testa (e la fiducia) della tua squadra.
Loverthetop non ti scusare, non offendo nessuno per un'idea diversa dalla mia, io :wink:

Però mi vuoi dire che se per UNA SOLA PARTITA non schieriamo i titolarissimi vien meno tutto il progetto, la spina dorsale si sfalda e i giocatori non seguono più l'allenatore?
Mi sembra un pelo esagerato...
E spiegato col turnover per averli al massimo con la Scozia non penso se la sarebbero data su a tal punto da non seguir più l'allenatore, anzi.

P.S. io non ho mai detto di non convocare 30 giocatori diversi e sarebbe quanto meno giusto riportare il mio pensiero per contraddirlo.
Nel XV che ho schierato c'erano gli altri 15 dei 30 convocati, di cui 8 entrati nel secondo tempo...
Sarebbe bastato invertire i ruoli dei 30 selezionati per perdere senza imbarcate clamorose contro l'Inghilterra e giocare con tutti i migliori con la Scozia. Se poi in 20 minuti ti si rompe qualche titolare, amen.
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Re: Autumn Cup giornata I, Italia - Scozia

Messaggio da loverthetop_86 »

GrazieMunari ha scritto: 13 nov 2020, 0:25
loverthetop_86 ha scritto: 12 nov 2020, 23:58 Scusami, se posso.
Andare a sfidare l'Inghilterra con quella squadra non è tanto un suicidio perché si perde, è un suicidio per altre ragioni:

a) Tattica. La spina dorsale di una squadra, dicono sia quella composta da tallonatore, numero 8, mediana, estremo. Prima costruisci e fai sedimentare questo scheletro, più possibilità hai di costruire una squadra solida. Se contro una formazione cattiva, dura, guidata da un coach che ha il dente avvelenato di questi cinque schieri un titolare, una riserva, uno che a questi livelli non gioca nel ruolo continuativamente da almeno due anni e due debuttanti assoluti la squadra si dissolve prima ancora di iniziare. E questo molto prima di affrontare questioni squisitamente tecnico-tattiche (doppio play, per esempio);

2) Di spogliatoio. Io allenatore decido dall'inizio un progetto, che significa far capire ai miei ragazzi cosa ho in mente di fare. Ci parlo, coi ragazzi, vado a vedere gli allenamenti e le partite, studio gli avversari. Se al primo match che ritengo "impossibile" cambio 20 giocatori tra i convocati, è molto probabile che la mia squadra non mi seguirà, o che comunque in pochi riescano a capire quel che voglio perseguire nei miei 4 (o 8, o 1, quel che vuoi) anni di contratto. Da questo punto di vista il rugby non è il calcio, non ci sono match tipo Italia-Estonia in cui posso provare esperimenti a tutto andare senza grosse conseguenze. Qui rischio di bacare la testa ai miei giocatori (e a me stesso) prima del tempo, mandandoli allo sbaraglio contro gente che farà loro del male (perché si faranno tanto male, non solo fisico).

Ne ho altri in testa, ma le due macro-categorie qui sopra sono un buon riassunto.
In definitiva, non è sostenibile convocare 30 giocatori per un impegno A e 30 completamente diversi per un impegno B molto prossimo. Prima di tutto perché (purtroppo) non abbiamo 60 giocatori di pari livello nel nostro movimento. Successivamente perché mineresti il tuo progetto, prima ancora che la testa (e la fiducia) della tua squadra.
Loverthetop non ti scusare, non offendo nessuno per un'idea diversa dalla mia, io :wink:

Però mi vuoi dire che se per UNA SOLA PARTITA non schieriamo i titolarissimi vien meno tutto il progetto, la spina dorsale si sfalda e i giocatori non seguono più l'allenatore?
Mi sembra un pelo esagerato...
E spiegato col turnover per averli al massimo con la Scozia non penso se la sarebbero data su a tal punto da non seguir più l'allenatore, anzi.

P.S. io non ho mai detto di non convocare 30 giocatori diversi e sarebbe quanto meno giusto riportare il mio pensiero per contraddirlo.
Nel XV che ho schierato c'erano gli altri 15 dei 30 convocati, di cui 8 entrati nel secondo tempo...
Sarebbe bastato invertire i ruoli dei 30 selezionati per perdere senza imbarcate clamorose contro l'Inghilterra e giocare con tutti i migliori con la Scozia. Se poi in 20 minuti ti si rompe qualche titolare, amen.
L'inversione di cui parli tu è un qualcosa che puoi fare in caso tu abbia 30 giocatori di pari livello, intercambiabili e che generano dei reparti in cui l'affiatamento e le componenti tecnico-tattiche non si scompensino. Esempio spiccio: una terza linea Meyer-Mbandà-Steyn e una Steyn-Mbandà-Polledri sono diverse non tanto per nome e ruolo, quanto per dinamiche diverse all'interno del reparto. Se il livello in campo tra le due dinamiche cambia vuol dire che le due proposte non sono intercambiabili. Con tutti gli effetti che una diversa disposizione im campo può avere sugli altri reparti. Canna, per esempio, è diverso da Allan e diverso da Garbisi, come è possibile che ognuno di essi renda al meglio con numeri 9 e cerniere di centri diversi.
È un problema nostro eh, per carità, avessimo più profondità e qualità il problema si porrebbe meno.
Poi io sono convinto che mettere insieme una squadra, con tutte le dinamiche del caso, sia una cosa estremamente difficile, soprattutto all'inizio del cammino. Fare passi falsi subito, in una situazione ovale difficile come la nostra, non è cosa che ci possiamo permettere così, tanto per. Nemmeno se fossimo gli All Blacks potremmo farlo a cuor leggero, secondo me. Se a questo aggiungi il volerlo fare deliberatamente contro una delle nostre detrattrici più efferate, ancora in corsa per il titolo, già di suo nettamente più forte della nostra squadra, già di suo incattivita da vari fattori, non ultimo un allenatore che si è legato al dito la Fox (secondo me principalmente per il fatto che l'abbiamo anticipato sul tempo) ecco, non la vedo come la cosa più intelligente del mondo.
Perché non è il 70 a 5 che ti devasta, quanto tutto quello che ci sarebbe stato dopo. Altrimenti, se vogliamo far paragoni, dopo il 101 a 0 contro gli Springboks tutto sarebbbe stato come prima e avremmo passato il girone con Coste in panchina.
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Re: Autumn Cup giornata I, Italia - Scozia

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GrazieMunari ha scritto: 12 nov 2020, 22:53
ruttobandito ha scritto: 12 nov 2020, 22:22
GrazieMunari ha scritto: 12 nov 2020, 21:58 Ferrari Lucchesi Zilocchi
Sisi Stoian
Mbandà Meyer Steyn (o Giammarioli)
Palazzani Canna (o Allan)
Sperandio Zanon Lucchin Mori Trulla
Se contro l'Inghilterra avessimo giocato così, sabato avremmo avuto Minozzi a postissimo, Padovani e Morisi.
E' questo che critico in primis, il non schierar Trulla &co. con l'Inghilterra e doverlo fare con la Scozia.
Te non avresti preferito? Io sì
Però dai, come faccio a spiegarti che non conosci il gioco? Quella che hai messo giù non è una squadra, è una missione suicida, e non in senso figurato.
Apprezzo lo sforzo dell'appassionato scrutatore del teleschermo, ma la pretesa di imparare il rugby in un forum passa dall'ammissione di una certa ignoranza. La tua sicumera nella piena mancanza di sensibilità sull'argomento intristisce anzichenò, per questo ti invito alla pratica.
Ruttobandito prima dici che son permaloso poi fai un commento che non centra una mazza mettendoci dentro conoscenza e pratica quando il discorso si basa sulla logica, e non capisco :-]
Cosa centra la conoscenza col dire che Minozzi in tribuna non si spaccava il naso e che Morisi e Padovani sarebbero stati disponibili sabato?
Se non giocano non si spaccano, mi pare semplice.
Poi ovvio che è una missione suicida.
Contro l'Inghilterra qualsiasi formazione schieri è una missione suicida.
Anche le formazioni delle Zebre spesso quando vanno a giocare in trasferta son missioni suicida. Idem quelle degli altri quando ne vanno a prendere 40/50 con le riserve.
P.S. io imparo guardando le partite e ascoltando i commenti tecnici, qui al massimo affino, o perlomeno pensavo... la realtà però è ben più amara :roll:
Minozzi è titolare, Padovani è un grissino che si rompe ogni 3x2 e da parte tua non leggo ammissioni di ignoranza nonostante più di qualcuno abbia cercato di spiegarti garbatamente e con pazienza i limiti della tua logica.
Capisco avere idee diverse... :roll:
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia
profetacciato
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Re: Autumn Cup giornata I, Italia - Scozia

Messaggio da profetacciato »

loverthetop_86 ha scritto: 12 nov 2020, 23:33 A me la formazione piace, è coerente con il percorso che ha deciso di intraprendere Smith con gli azzurri.
Personalmente considero Trulla un giocatore con grandi numeri in prospettiva, ma al momento un po' acerbo, ma l'allenatore è lui e si vede che il ragazzo ha mostrato qualcosa che lo ha colpito più delle alternative (Sperandio, Palazzani).
Si prosegue con un doppio estremo occulto (Minozzi-Trulla), con il doppio playmaker e con una seconda linea che progressivamente metterà su chili (nel breve credo arriveranno Herbst e - forse - Fuser, nel medio-breve mi auguro Favretto e Zambonin).
Il tutto ringiovanendo di molto la squadra. L'ultimo a ringiovanirla di così tanto in così poco tempo (e gli esperimenti secondo me non sono ancora finiti) forse è stato Kirwan.

Detto questo, soffriremo tanto davanti, sia in prima linea che nei raggruppamenti, soprattutto perché al momento ci manca una terza fetcher (Zuliani fai presto!) e di contro uno come Hamish Watson farà la voce grossa. Vero, giocano con Weir apertura, in crescita rispetto a qualche anno fa ma lontano dai livelli di Russell e di Hastings, ma con palloni presumibilmente di qualità e con quel tipo di saette dietro (VDM, Johnson, Hogg su tutti) gli scozzesi rischiano di farci male.
A cosa ci possiamo attaccare?
A due cose:
1) Ai ball carrier. Ne abbiamo di più noi, al momento. Problema: non è detto che i nostri ball carrier avranno rifornimenti costanti. Tutto quindi dipenderà dalle fonti di gioco: non dovessimo soccombere, la partita potrebbe essere più equilibrata del previsto;
2) Al carattere mostrato contro gli inglesi. Gli scozzesi se la sentono calla, partono con l'idea di vincere e stravincere. E molto probabilmente lo faranno, non nascondiamocelo. Solo che devono stare attenti, perché se proprio per questo motivo dovessero sbagliare l'approccio al match non è detto che siano in grado di riprendere in mano tutto e scrivere il lieto fine. A febbraio, pur nella loro pochezza, ce la fecero, ma è vero anche che la squadra scesa in campo 15 giorni fa era nettamente più forte e messa meglio rispetto allo 0-17 dell'Olimpico.

Due righe su Ruzza: posso sbagliarmi, ma al momento secondo me l'idea di Smith è di avere una seconda linea pesante, robusta, alta, con pochi fronzoli. Tipo quella che aveva a Treviso, per intenderci, con gente come Van Zyl e Pavanello, gente che in mischia non ti faceva retrocedere nemmeno se gambizzata. Fermo restando che due mani come quelle di Federico le porto sempre QUANTOMENO in panca, non si può dire che corrisponda all'identikit che secondo me è nella testa dell'allenatore. Certo, lo si può considerare come terza, peccato che lì la concorrenza sia a dir poco spietata. Almeno, questa è l'unica cosa che mi viene in mente, fermo restando che le partite le vedo al massimo allo stadio, in tv o in streaming.
Commento equilibrato e in gran parte condivisibile. Su un punto non ti seguo. Quali sono i nostri ball carrier a cui fai riferimento e che avremmo in più rispetto agli scozzesi? Perché finora mi è sembrata una lacuna grande così, ma magari mi sbaglio eh.
Propongo l'introduzione dell'arbitro di mischia ordinata.
loverthetop_86
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Re: Autumn Cup giornata I, Italia - Scozia

Messaggio da loverthetop_86 »

profetacciato ha scritto: 13 nov 2020, 8:38
loverthetop_86 ha scritto: 12 nov 2020, 23:33 A me la formazione piace, è coerente con il percorso che ha deciso di intraprendere Smith con gli azzurri.
Personalmente considero Trulla un giocatore con grandi numeri in prospettiva, ma al momento un po' acerbo, ma l'allenatore è lui e si vede che il ragazzo ha mostrato qualcosa che lo ha colpito più delle alternative (Sperandio, Palazzani).
Si prosegue con un doppio estremo occulto (Minozzi-Trulla), con il doppio playmaker e con una seconda linea che progressivamente metterà su chili (nel breve credo arriveranno Herbst e - forse - Fuser, nel medio-breve mi auguro Favretto e Zambonin).
Il tutto ringiovanendo di molto la squadra. L'ultimo a ringiovanirla di così tanto in così poco tempo (e gli esperimenti secondo me non sono ancora finiti) forse è stato Kirwan.

Detto questo, soffriremo tanto davanti, sia in prima linea che nei raggruppamenti, soprattutto perché al momento ci manca una terza fetcher (Zuliani fai presto!) e di contro uno come Hamish Watson farà la voce grossa. Vero, giocano con Weir apertura, in crescita rispetto a qualche anno fa ma lontano dai livelli di Russell e di Hastings, ma con palloni presumibilmente di qualità e con quel tipo di saette dietro (VDM, Johnson, Hogg su tutti) gli scozzesi rischiano di farci male.
A cosa ci possiamo attaccare?
A due cose:
1) Ai ball carrier. Ne abbiamo di più noi, al momento. Problema: non è detto che i nostri ball carrier avranno rifornimenti costanti. Tutto quindi dipenderà dalle fonti di gioco: non dovessimo soccombere, la partita potrebbe essere più equilibrata del previsto;
2) Al carattere mostrato contro gli inglesi. Gli scozzesi se la sentono calla, partono con l'idea di vincere e stravincere. E molto probabilmente lo faranno, non nascondiamocelo. Solo che devono stare attenti, perché se proprio per questo motivo dovessero sbagliare l'approccio al match non è detto che siano in grado di riprendere in mano tutto e scrivere il lieto fine. A febbraio, pur nella loro pochezza, ce la fecero, ma è vero anche che la squadra scesa in campo 15 giorni fa era nettamente più forte e messa meglio rispetto allo 0-17 dell'Olimpico.

Due righe su Ruzza: posso sbagliarmi, ma al momento secondo me l'idea di Smith è di avere una seconda linea pesante, robusta, alta, con pochi fronzoli. Tipo quella che aveva a Treviso, per intenderci, con gente come Van Zyl e Pavanello, gente che in mischia non ti faceva retrocedere nemmeno se gambizzata. Fermo restando che due mani come quelle di Federico le porto sempre QUANTOMENO in panca, non si può dire che corrisponda all'identikit che secondo me è nella testa dell'allenatore. Certo, lo si può considerare come terza, peccato che lì la concorrenza sia a dir poco spietata. Almeno, questa è l'unica cosa che mi viene in mente, fermo restando che le partite le vedo al massimo allo stadio, in tv o in streaming.
Commento equilibrato e in gran parte condivisibile. Su un punto non ti seguo. Quali sono i nostri ball carrier a cui fai riferimento e che avremmo in più rispetto agli scozzesi? Perché finora mi è sembrata una lacuna grande così, ma magari mi sbaglio eh.
Io considero ball carrier principali Polledri, Steyn, Negri, tutta gente in grado di portare avanti pallone e squadra. A loro aggiungo Cannone e, in potenza, Zanon. La quantità è elevata, ma al momento non è necessariamente un vantaggio, vista la fatica immane che facciamo nei punto d'incontro. Per dire, mi priverei volentieri di uno di loro per schierare un fetcher come Dio comanda.
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Re: Autumn Cup giornata I, Italia - Scozia

Messaggio da profetacciato »

loverthetop_86 ha scritto: 13 nov 2020, 8:50
profetacciato ha scritto: 13 nov 2020, 8:38
loverthetop_86 ha scritto: 12 nov 2020, 23:33 A me la formazione piace, è coerente con il percorso che ha deciso di intraprendere Smith con gli azzurri.
Personalmente considero Trulla un giocatore con grandi numeri in prospettiva, ma al momento un po' acerbo, ma l'allenatore è lui e si vede che il ragazzo ha mostrato qualcosa che lo ha colpito più delle alternative (Sperandio, Palazzani).
Si prosegue con un doppio estremo occulto (Minozzi-Trulla), con il doppio playmaker e con una seconda linea che progressivamente metterà su chili (nel breve credo arriveranno Herbst e - forse - Fuser, nel medio-breve mi auguro Favretto e Zambonin).
Il tutto ringiovanendo di molto la squadra. L'ultimo a ringiovanirla di così tanto in così poco tempo (e gli esperimenti secondo me non sono ancora finiti) forse è stato Kirwan.

Detto questo, soffriremo tanto davanti, sia in prima linea che nei raggruppamenti, soprattutto perché al momento ci manca una terza fetcher (Zuliani fai presto!) e di contro uno come Hamish Watson farà la voce grossa. Vero, giocano con Weir apertura, in crescita rispetto a qualche anno fa ma lontano dai livelli di Russell e di Hastings, ma con palloni presumibilmente di qualità e con quel tipo di saette dietro (VDM, Johnson, Hogg su tutti) gli scozzesi rischiano di farci male.
A cosa ci possiamo attaccare?
A due cose:
1) Ai ball carrier. Ne abbiamo di più noi, al momento. Problema: non è detto che i nostri ball carrier avranno rifornimenti costanti. Tutto quindi dipenderà dalle fonti di gioco: non dovessimo soccombere, la partita potrebbe essere più equilibrata del previsto;
2) Al carattere mostrato contro gli inglesi. Gli scozzesi se la sentono calla, partono con l'idea di vincere e stravincere. E molto probabilmente lo faranno, non nascondiamocelo. Solo che devono stare attenti, perché se proprio per questo motivo dovessero sbagliare l'approccio al match non è detto che siano in grado di riprendere in mano tutto e scrivere il lieto fine. A febbraio, pur nella loro pochezza, ce la fecero, ma è vero anche che la squadra scesa in campo 15 giorni fa era nettamente più forte e messa meglio rispetto allo 0-17 dell'Olimpico.

Due righe su Ruzza: posso sbagliarmi, ma al momento secondo me l'idea di Smith è di avere una seconda linea pesante, robusta, alta, con pochi fronzoli. Tipo quella che aveva a Treviso, per intenderci, con gente come Van Zyl e Pavanello, gente che in mischia non ti faceva retrocedere nemmeno se gambizzata. Fermo restando che due mani come quelle di Federico le porto sempre QUANTOMENO in panca, non si può dire che corrisponda all'identikit che secondo me è nella testa dell'allenatore. Certo, lo si può considerare come terza, peccato che lì la concorrenza sia a dir poco spietata. Almeno, questa è l'unica cosa che mi viene in mente, fermo restando che le partite le vedo al massimo allo stadio, in tv o in streaming.
Commento equilibrato e in gran parte condivisibile. Su un punto non ti seguo. Quali sono i nostri ball carrier a cui fai riferimento e che avremmo in più rispetto agli scozzesi? Perché finora mi è sembrata una lacuna grande così, ma magari mi sbaglio eh.
Io considero ball carrier principali Polledri, Steyn, Negri, tutta gente in grado di portare avanti pallone e squadra. A loro aggiungo Cannone e, in potenza, Zanon. La quantità è elevata, ma al momento non è necessariamente un vantaggio, vista la fatica immane che facciamo nei punto d'incontro. Per dire, mi priverei volentieri di uno di loro per schierare un fetcher come Dio comanda.
Sulla carta sì, in pratica ho paura che solo Polledri sia stato efficace finora. Non ho le statistiche a disposizione, ma l'impressione è quella. D'accordo sul terza linea 'scavatore' di cui avremmo un gran bisogno e aggiungo che prima di Zuliani c'è Lamaro. Per me il miglior '98 italiano. Speriamo resti integro perché la 7 gli starebbe a pennello.
Propongo l'introduzione dell'arbitro di mischia ordinata.
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