Presidenza Innocenti

[SilverShadow]

sono paragonabili ad una Capitolina? ad un Valsugana, Vicenza per sparare società di serie A che fanno della formazione un loro punto forte (Vicenza insomma).

Da esterno, ho sempre pensato anch'io questo. Però c'è da dire che ultimamente Vicenza ha prodotto gente di buon livello come Zambonin, Piantella, Trulla, Cadorini. Penso abbia vinto anche un paio di Topolino.

[speartakle]

sono paragonabili ad una Capitolina? ad un Valsugana, Vicenza per sparare società di serie A che fanno della formazione un loro punto forte (Vicenza insomma).

Da esterno, ho sempre pensato anch'io questo. Però c'è da dire che ultimamente Vicenza ha prodotto gente di buon livello come Zambonin, Piantella, Trulla, Cadorini. Penso abbia vinto anche un paio di Topolino.

si ha avuto un periodo abbastanza buono con il minirugby e u14/16 però niente di paragonabile per duratura e livello della qualità dei tecnici alle altre due.
Anche Valsugana sta risentendo abbastanza a livello tecnico.

[Mr Ian]

Ma sapete di cosa state parlando? I due convocati delle Fiamme Oro per la nazionale under 18 sono uno di Messina ed uno della Sardegna (non ricordo la città). Cosa vi dice che non ci sia nulla sotto? La Sicilia è ottava per numero di tesserati, prima di Abruzzo e Campania.

Non ti offendere, sei tu che non sai di cosa stai parlando...io te lo dico non perché le so, ma perché le vivo e ti potrei raccontare di più , ma spero che il ragazzo possa affermarsi come atleta

[speartakle]

Ma sapete di cosa state parlando? I due convocati delle Fiamme Oro per la nazionale under 18 sono uno di Messina ed uno della Sardegna (non ricordo la città). Cosa vi dice che non ci sia nulla sotto? La Sicilia è ottava per numero di tesserati, prima di Abruzzo e Campania.

stiamo parlando di cose diverse evidentemente, che ci siano tesserati certo anche qualche squadra buona che fa del buon reclutamento. é lo step successivo che manca.

[stilicone]

Per incrementare il numero delle società e dei tesserati (obiettivo assolutamente sacrosanto) dovrebbero esserci il Progetto Sud, e la fantomatica collaborazione con il calcio.
Anch'io ho l'impressione che stiate parlando di cose diverse.
Altro è raddoppiare il numero dei tesserati in una certa zona geografica (raddoppiare, o comunque incrementare, diciamo...);
altro è chiedersi dove andranno, tra questi tesserati, i campioncini del Sud, per svilupparsi come giocatori di alto livello.

[porcorosso]

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per uno forum oscuro:
ché la diritta accademia era smarrita.

E quanto a dir qual era è cosa dura
esto forum selvaggio et aspro e betonego,
che nel pensier rinova la paura!

Ora scriverò una cosa seria [seria quanto un maiale possa essere per lo meno].

Innocenti è stato eletto con un programma dichiaratamente riformativo, la sue elezione è stata dettata da un desiderio di cambiamento e dalla debolezza dimostrata dalla vecchia guardia - sia in termini di risultati che di legame con il tessuto elettivo. Il fulcro principale del programma verteva sul rimettere i club al centro della vita federale, sia sul lato competitivo che su quello formativo. Quindi il fatto che siano volate teste e che vengano proposti metodi di sviluppo diversi è del tutto normale. Se quelle teste e quei metodi non fossero stati mediocri e inadatti, non sarebbero stati cambiati.

Credo che tutti si sia anche consci del fatto che quando vengono introdotte delle riforme - a prescindere dalla loro effettiva efficacia - vi è sempre una certa resistenza che vede nel cambiamento un pericolo anziché una opportunità. Tale comportamento è del tutto naturale avviene in politica, in azienda e in qualsiasi campo associativo. Logica vorrebbe che si dovesse criticare il nuovo solo dopo che questo abbia palesato la sua inefficacia, ma avviene sempre che le critiche siano preventive, poiché sono dettate dal timore di perdere quello che si è abituati a concepire come prodotto della propria routine, anche se è poco o se addirittura è negativo.

La riforma di Innocenti ha tra i suoi obiettivi anche quello di coinvolgere i club per spalmare la spesa e cercare di ampliare la produttività e coinvolgere più soggetti. Nessuno si aspetterà una esplosione immediata di adesioni e una produttività da boomer ... tranne i detrattori, ma amen. Se tuttavia questa riforma riuscisse davvero a coinvolgere poli dove i club diventassero co-artefici della crescita avremmo fatto un passo in avanti mille volte più potente di quello di prima che invece contemplava una catena dove la FIR faceva tutto da sola, mentre il ramo squadre locali era abbandonato a se stesso e improduttivo.

Certo, può anche andare tutto male, ma: 1. Prima non andava bene. 2. Se non si rivedono le proprie politiche ogni tot, non si cresce.

Saluti PR-WSM

[stilicone]

Analisi giusta.
Però dopo un anno, sarebbe quasi ora di sapere qualcosa di più.
Su questo forum, leggi anche gente del settore (non solo i tifosi totalmente avulsi dal sistema come il sottoscritto) che sta ancora congetturando.
Non è positivo.

[porcorosso]

Analisi giusta.
Però dopo un anno, sarebbe quasi ora di sapere qualcosa di più.
Su questo forum, leggi anche gente del settore (non solo i tifosi totalmente avulsi dal sistema come il sottoscritto) che sta ancora congetturando.
Non è positivo.

Ecco, questo sì.
El sole ga zà magnà un fià de ore.

[Garry]

Come dà fastidio a porcorosso che qualcuno metta il becco nei pastrocchi della FIR, neanche a Putin vedere l'Ucraina nella NATO...

[porcorosso]

Come dà fastidio a porcorosso che qualcuno metta il becco nei pastrocchi della FIR, neanche a Putin vedere l'Ucraina nella NATO...

La Marantega.

[Garry]

Come dà fastidio a porcorosso che qualcuno metta il becco nei pastrocchi della FIR, neanche a Putin vedere l'Ucraina nella NATO...

La Marantega.

Il Nador

[speartakle]

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per uno forum oscuro:
ché la diritta accademia era smarrita.

E quanto a dir qual era è cosa dura
esto forum selvaggio et aspro e betonego,
che nel pensier rinova la paura!

Ora scriverò una cosa seria [seria quanto un maiale possa essere per lo meno].

Innocenti è stato eletto con un programma dichiaratamente riformativo, la sue elezione è stata dettata da un desiderio di cambiamento e dalla debolezza dimostrata dalla vecchia guardia - sia in termini di risultati che di legame con il tessuto elettivo. Il fulcro principale del programma verteva sul rimettere i club al centro della vita federale, sia sul lato competitivo che su quello formativo. Quindi il fatto che siano volate teste e che vengano proposti metodi di sviluppo diversi è del tutto normale. Se quelle teste e quei metodi non fossero stati mediocri e inadatti, non sarebbero stati cambiati.

Credo che tutti si sia anche consci del fatto che quando vengono introdotte delle riforme - a prescindere dalla loro effettiva efficacia - vi è sempre una certa resistenza che vede nel cambiamento un pericolo anziché una opportunità. Tale comportamento è del tutto naturale avviene in politica, in azienda e in qualsiasi campo associativo. Logica vorrebbe che si dovesse criticare il nuovo solo dopo che questo abbia palesato la sua inefficacia, ma avviene sempre che le critiche siano preventive, poiché sono dettate dal timore di perdere quello che si è abituati a concepire come prodotto della propria routine, anche se è poco o se addirittura è negativo.

La riforma di Innocenti ha tra i suoi obiettivi anche quello di coinvolgere i club per spalmare la spesa e cercare di ampliare la produttività e coinvolgere più soggetti. Nessuno si aspetterà una esplosione immediata di adesioni e una produttività da boomer ... tranne i detrattori, ma amen. Se tuttavia questa riforma riuscisse davvero a coinvolgere poli dove i club diventassero co-artefici della crescita avremmo fatto un passo in avanti mille volte più potente di quello di prima che invece contemplava una catena dove la FIR faceva tutto da sola, mentre il ramo squadre locali era abbandonato a se stesso e improduttivo.

Certo, può anche andare tutto male, ma: 1. Prima non andava bene. 2. Se non si rivedono le proprie politiche ogni tot, non si cresce.

Saluti PR-WSM

Concettualmente tutto quasi corretto (si può dire che qualcosa dei CDFP abbia funzionato, non è uno scandalo), certo quando scopri che anche il CRV ha saputo della nuova riforma leggendo Onrugby qualche domanda te la poni.
Poi io ho portato delle questioni puntuali su cui discutere, che sono questioni di cui si discute anche tra addetti ai lavori.
L'accademia di marca è un CDFP ritardato di un anno messo insieme da Treviso che non ci stava a perdere il suo CDFP. Vedremo se riusciranno a garantire la stessa qualità, se potranno andarci giocatori da fuori, se sarà solo privato o anche la FIR pagherà.
Ci sono parecchie cose sulle quali discutere, e non mi sembra davvero il caso di sedersi e aspettare.

[jentu]

L'idea positivista di Porcorosso sul continuo progresso della storia, incidentalmente anche della FIR, è smentita dalla storia e anche dalla cronaca. A momenti di progresso possono succedere altri di forte involuzione e poi va visto se le riforme sono vere o sono controriforme. A me il ritorno alla primazia di pochi, litigiosi club dalle onorate terga mi convince praticamente niente perché se avessero voluto tenersi stretta la formazione giovanile, quando avevano più soldini, lo avrebbero fatto. Ora ne hanno mediamente meno, leggo di enormi difficoltà nel settore dell'acciaio con 4 mesi di cassa integrazione e penso ai fichi secchi come ad un budget apprezzabile con questi chiari di luna.
 "a prescindere dalla loro effettiva efficacia" ecco questo non si può leggere, le riforme o sono efficaci almeno sulla carta, che ripeto ancora non canta, o non si fanno.
Se si scrive "Certo, può anche andare tutto male, ma: 1. Prima non andava bene. 2. Se non si rivedono le proprie politiche ogni tot, non si cresce." Si sta dicendo che prima andava tutto male, mentre per quanto attiene alle nazionali giovanili non è vero, e che ogni tanto vanno modificate le proprie politiche, giusto, ma non tanto per cambiare, si dovrebbe cambiare in meglio.
Non mi aspetto questo, quindi il mio metro di giudizio sarà basso, spero solo che sulla formazione non si regredisca troppo.

[zappatalpa]

https://fb.watch/bXXR8loTdE/
Ottimo l'invito del pres a lasciarsi alle spalle questa vittoria. Per i giocatori!
Noi tifosi, se permette, ancora alcuni giorni vogliamo volare sulle nuvole, ce lo siamo meritato, oh no?

[maxrugby10]

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per uno forum oscuro:
ché la diritta accademia era smarrita.

E quanto a dir qual era è cosa dura
esto forum selvaggio et aspro e betonego,
che nel pensier rinova la paura!

Ora scriverò una cosa seria [seria quanto un maiale possa essere per lo meno].

Innocenti è stato eletto con un programma dichiaratamente riformativo, la sue elezione è stata dettata da un desiderio di cambiamento e dalla debolezza dimostrata dalla vecchia guardia - sia in termini di risultati che di legame con il tessuto elettivo. Il fulcro principale del programma verteva sul rimettere i club al centro della vita federale, sia sul lato competitivo che su quello formativo. Quindi il fatto che siano volate teste e che vengano proposti metodi di sviluppo diversi è del tutto normale. Se quelle teste e quei metodi non fossero stati mediocri e inadatti, non sarebbero stati cambiati.

Credo che tutti si sia anche consci del fatto che quando vengono introdotte delle riforme - a prescindere dalla loro effettiva efficacia - vi è sempre una certa resistenza che vede nel cambiamento un pericolo anziché una opportunità. Tale comportamento è del tutto naturale avviene in politica, in azienda e in qualsiasi campo associativo. Logica vorrebbe che si dovesse criticare il nuovo solo dopo che questo abbia palesato la sua inefficacia, ma avviene sempre che le critiche siano preventive, poiché sono dettate dal timore di perdere quello che si è abituati a concepire come prodotto della propria routine, anche se è poco o se addirittura è negativo.

La riforma di Innocenti ha tra i suoi obiettivi anche quello di coinvolgere i club per spalmare la spesa e cercare di ampliare la produttività e coinvolgere più soggetti. Nessuno si aspetterà una esplosione immediata di adesioni e una produttività da boomer ... tranne i detrattori, ma amen. Se tuttavia questa riforma riuscisse davvero a coinvolgere poli dove i club diventassero co-artefici della crescita avremmo fatto un passo in avanti mille volte più potente di quello di prima che invece contemplava una catena dove la FIR faceva tutto da sola, mentre il ramo squadre locali era abbandonato a se stesso e improduttivo.

Certo, può anche andare tutto male, ma: 1. Prima non andava bene. 2. Se non si rivedono le proprie politiche ogni tot, non si cresce.

Saluti PR-WSM

Mi dici quali teste sono saltate? A parte Ascione ovviamente.