Bravi giornalisti...
Moderatore: Emy77
- jpr williams
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Re: Bravi giornalisti...
Fatico a credere ai complotti, soprattutto quando ci sono spiegazioni semplici ed evidenti per spiegare un fenomeno senza ricorrere a dietrologie.
Del rugby non se ne parla perchè interessa a pochi. Come, che ne so, il lacrosse o il badminton o l'hockey a rotelle o il tamburello: quanti articoli si trovano su questi sport?
Caro meta fatico a capire in cosa consista questo "successo" del rugby che ne determinerebbe l'oscuramento da parte di qualche grande vecchio dell'informazione timoroso, in caso contrario, di non capisco cosa.
Quindi dov'è il successo?
Quali sarebbero i danneggiati dal fatto che se ne parli e che quindi si adopererebbero per oscurarlo?
Mi sembra tutto piuttosto nebuloso.
Del rugby non se ne parla perchè interessa a pochi. Come, che ne so, il lacrosse o il badminton o l'hockey a rotelle o il tamburello: quanti articoli si trovano su questi sport?
Caro meta fatico a capire in cosa consista questo "successo" del rugby che ne determinerebbe l'oscuramento da parte di qualche grande vecchio dell'informazione timoroso, in caso contrario, di non capisco cosa.
Quindi dov'è il successo?
Quali sarebbero i danneggiati dal fatto che se ne parli e che quindi si adopererebbero per oscurarlo?
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Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Ilgorgo
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Re: Bravi giornalisti...
Ho avuto modo di collaborare con un giornale locale (nonostante la mia sintassi traballante) e per quel che vale la mia esperienza posso confermare che non c'è alcun complotto. I miei redattori erano ben contenti di pubblicare notizie di rugby e di dare loro visibilità sulla pagina; se ne pubblicavano poche era solo per colpa della mia orenda pigrizia. Nessun ordine dai poteri forti, che io sappia.
Semplificando un po', nella sezione sportiva di un quotidiano di Reggio Emilia ogni tre pagine una è dedicata al calcio, una al basket e una a tutto il resto.
Immagino che se il calcio fosse davvero così potente e spietato il basket non sarebbe mai riuscito ad avere una popolarità simile, qui nella mia provincia.
Semplificando un po', nella sezione sportiva di un quotidiano di Reggio Emilia ogni tre pagine una è dedicata al calcio, una al basket e una a tutto il resto.
Immagino che se il calcio fosse davvero così potente e spietato il basket non sarebbe mai riuscito ad avere una popolarità simile, qui nella mia provincia.
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zappatalpa
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Re: Bravi giornalisti...
ma che c'entra la Gazzetta di Traversetolo? La Gazzetta dello Sport, ora anche conosciuto come giornalino di propaganda della Lega Calcio , ignora il rugby su preciso ordine di scuderia. perchè? Perchè è sport in diretta concorrenza con il calcio, calcio che di suo barcolla sull'orlo del baratro. Ci vuole tanto a capirlo? È ovvio: una bella foto A6 di un istante poco prima dell'ingaggio di una mischia qualsiasi di un Petrarca Rovigo qualsiasi o di una touche con perfetto ascensore di 3,5 m con Krumov in elevazione e il resto delle pagine le puoi buttare nel cesso. Non sarà mai che Italcementi o Kerakoll chiedesse di inserire sotto alla sezione del rugby, perchè in più in linea con i loro prodotti, santa pazienza
Ultima modifica di zappatalpa il 16 ott 2018, 16:57, modificato 1 volta in totale.
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
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Garry
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Re: Bravi giornalisti...
Allora non parliamo di sensazioni ma di cose che abbiamo toccato con mano?
Ecco, una cosa sentita più volte anche da giornalisti e letta su articoli anche postati qui è il fastidio dato dal fatto che la nazionale di rugby "perde sempre" però riesce a riempire gli stadi. Indubbiamente questo è un successo (lo stadio pieno) che dà fastidio, come dà fastidio l'entusiasmo, l'allegria e la tranquillità con cui i nostri tifosi possono andare allo stadio con le famiglie.
Non è vero che non gliene importi nulla, vi assicuro che dà fastidio.
Detto questo, credo che il maggiore o minore spazio sulla Gazzetta per gli sport minori sia solo una questione economica. Avranno fatto i loro conti e le loro valutazioni e avranno visto che dare più spazio al rugby non gli conviene. Il gioco non vale la candela.
Sono convinto che se gli facesse vendere più copie lo pubblicherebbero anche se gli sta sui maroni
Ecco, una cosa sentita più volte anche da giornalisti e letta su articoli anche postati qui è il fastidio dato dal fatto che la nazionale di rugby "perde sempre" però riesce a riempire gli stadi. Indubbiamente questo è un successo (lo stadio pieno) che dà fastidio, come dà fastidio l'entusiasmo, l'allegria e la tranquillità con cui i nostri tifosi possono andare allo stadio con le famiglie.
Non è vero che non gliene importi nulla, vi assicuro che dà fastidio.
Detto questo, credo che il maggiore o minore spazio sulla Gazzetta per gli sport minori sia solo una questione economica. Avranno fatto i loro conti e le loro valutazioni e avranno visto che dare più spazio al rugby non gli conviene. Il gioco non vale la candela.
Sono convinto che se gli facesse vendere più copie lo pubblicherebbero anche se gli sta sui maroni
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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zappatalpa
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Re: Bravi giornalisti...
Mi fa ridere che chi ha il pres federale a cercare gli sponsor di robotica denigri la presenza sul più importante giornale sportivo (benchè completamete inutile in funzione sportiva, sia chiaro), altrimenti un altra volta a Kutasi i giocatori ci andranno in autostop, o no?
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
- jpr williams
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Re: Bravi giornalisti...
Dimensioni diversissime. Non riesco proprio a capire come tu possa pensare che ci sia una diretta concorrenza fra due sport così distanti per diffusione, pratica e dimensioni economiche. La differenza che passa fra le centinaia di migliaia ed i milioni.zappatalpa ha scritto:Perchè è sport in diretta concorrenza con il calcio, calcio che di suo barcolla sull'orlo del baratro. Ci vuole tanto a capirlo?
Non denigro nulla, semplicemente non soffro di sindrome da abbandono.zappatalpa ha scritto:Mi fa ridere che chi ha il pres federale a cercare gli sponsor di robotica denigri la presenza sul più importante giornale sportivo (benchè completamete inutile in funzione sportiva, sia chiaro), sennò a Kutasi i giocatori ci andavano in autostop, eh?
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Ilgorgo
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Re: Bravi giornalisti...
L'arroganza di questo tizio non smetterà mai di sorprendermizappatalpa ha scritto:ma che c'entra la Gazzetta di Traversetolo? La Gazzetta dello Sport, ora anche conosciuto come giornalino di propaganda della Lega Calcio , ignora il rugby su preciso ordine di scuderia. perchè? Perchè è sport in diretta concorrenza con il calcio, calcio che di suo barcolla sull'orlo del baratro. Ci vuole tanto a capirlo? È ovvio: una bella foto A6 di un istante poco prima dell'ingaggio di una mischia qualsiasi di un Petrarca Rovigo qualsiasi o di una touche con perfetto ascensore di 3,5 m con Krumov in elevazione e il resto delle pagine le puoi buttare nel cesso. Non sarà mai che Italcementi o Kerakoll chiedesse di inserire sotto alla sezione del rugby, perchè in più in linea con i loro prodotti, santa pazienza
Però lo stesso discorso può valere per qualsiasi altro sport: anche al palazzetto di basket pieno come una bolgia ci si va con la famiglia, anche a vedere il ciclismo e la F1 e il MotoGp si può portare tranquillamente la famiglia. E sono sport che rimangono popolari anche quando la Ferrari o Rossi o Nibali sono in un periodo no. Insomma, non so se davvero il rugby suscita gelosie nei fan di calcio ma se così fosse dovrebbe essere in compagnia di tanti altri sportGarry ha scritto:Allora non parliamo di sensazioni ma di cose che abbiamo toccato con mano?
Ecco, una cosa sentita più volte anche da giornalisti e letta su articoli anche postati qui è il fastidio dato dal fatto che la nazionale di rugby "perde sempre" però riesce a riempire gli stadi. Indubbiamente questo è un successo (lo stadio pieno) che dà fastidio, come dà fastidio l'entusiasmo, l'allegria e la tranquillità con cui i nostri tifosi possono andare allo stadio con le famiglie.
Non è vero che non gliene importi nulla, vi assicuro che dà fastidio.
[...]
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Garry
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Re: Bravi giornalisti...
Non ho parlato di gelosie, ho già scritto più volte che le differenze sono troppo grandi. Ho già utilizzato questa metafora: è come se la Barilla fosse gelosa di mia suocera che prepara i suoi anolini in casa (e certamente sono i più buoni...).Ilgorgo ha scritto:
Però lo stesso discorso può valere per qualsiasi altro sport: anche al palazzetto di basket pieno come una bolgia ci si va con la famiglia, anche a vedere il ciclismo e la F1 e il MotoGp si può portare tranquillamente la famiglia. E sono sport che rimangono popolari anche quando la Ferrari o Rossi o Nibali sono in un periodo no. Insomma, non so se davvero il rugby suscita gelosie nei fan di calcio ma se così fosse dovrebbe essere in compagnia di tanti altri sport
Però dà fastidio perché non se lo spiegano, tutto qui. Raccontavo un dato di fatto, poi lo so che la maggioranza degli sport per fortuna non ha problemi di ordine pubblico (sicuro che il basket sia "tranquillo"? Un tempo, almeno, non era così).
Ad ogni modo, ripeto, tutto questo non c'entra nulla con lo spazio sulle Gazzetta, che deve vendere copie e vendere spazi pubblicitari. I giornali muoiono.
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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zappatalpa
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Re: Bravi giornalisti...
tu che sei uno speculatore finanziario dovresti saperlo come vanno queste cose, no?jpr williams ha scritto:Dimensioni diversissime. Non riesco proprio a capire come tu possa pensare che ci sia una diretta concorrenza fra due sport così distanti per diffusione, pratica e dimensioni economiche. La differenza che passa fra le centinaia di migliaia ed i milioni.zappatalpa ha scritto:Perchè è sport in diretta concorrenza con il calcio, calcio che di suo barcolla sull'orlo del baratro. Ci vuole tanto a capirlo?
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metabolik
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Re: Bravi giornalisti...
E' nebuloso il tuo sguardo sulla realtà che hai davanti, oppure ti giri per non vederla.jpr williams ha scritto:Fatico a credere ai complotti, soprattutto quando ci sono spiegazioni semplici ed evidenti per spiegare un fenomeno senza ricorrere a dietrologie.
Del rugby non se ne parla perchè interessa a pochi. Come, che ne so, il lacrosse o il badminton o l'hockey a rotelle o il tamburello: quanti articoli si trovano su questi sport?
Caro meta fatico a capire in cosa consista questo "successo" del rugby che ne determinerebbe l'oscuramento da parte di qualche grande vecchio dell'informazione timoroso, in caso contrario, di non capisco cosa.
Quindi dov'è il successo?
Quali sarebbero i danneggiati dal fatto che se ne parli e che quindi si adopererebbero per oscurarlo?
Mi sembra tutto piuttosto nebuloso.
Mica giocano in uno stadio il tamburello ecc. , mica mettono sul campo 15 vs. 15 per un agone di massimo impatto agonistico/emozionale e, soprattutto, non riempiono lo stesso stadio in cui gioca il pallone rotondo. Uno stadio che si riempie comunque , quando gioca la Nazionale, come ricorda Garry, anche se perdiamo 60-0, con un pubblico eterogeneo per età e sesso, sostanzialmente festoso e che addirittura fraternizza coi tifosi avversari.
E tu non vedi chi sarebbe danneggiato da un'ulteriore sviluppo del rugby ?
Aggiungiamoci il silenzio totale della TV pubblica e il giudizio può essere uno solo : GOMBLODDO .
Che poi l'effetto di tale politica osculante non mi dispiaccia troppo è un altro par de maniche. Mi dispiace invece l'oscuramento avanzante della stampa locale. Il mio giornale locale pubblica la formazione di ogni squadra di calcio , dagli amatori seniores, ai pulcini, perfino dei campionati fra bar o dopolavoro, occupando un totale di 20 pagine nell'edizioni di Lunedì e Martedì.
Riesci a saper qualcosa delle giovanili di rugby e delle seconde squadre ? NO, pur in una città in cui il rugby ha radici forti.
-
zappatalpa
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Re: Bravi giornalisti...
https://www.onrugby.it/2018/10/17/ode-a ... viso-2018/
finalmente qualcuno difende il nostro nel merito. Chiamare Tuvaiti dopo 6 buone partite è sbagliato
finalmente qualcuno difende il nostro nel merito. Chiamare Tuvaiti dopo 6 buone partite è sbagliato
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- jpr williams
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Re: Bravi giornalisti...
Non sono uno speculatore finanziario, ma se lo fossi non me ne vergognerei affatto. La speculazione viene demonizzata ingiustamente: in realtà la speculazione nel campo finanziario assume lo stesso spiacevole, ma fondamentale ruolo svolto dal dolore per la nostra salute. Se non ci fosse il dolore non ci accorgeremmo di avere un problema di salute e moriremmo inconsapevoli. Allo stesso modo la speculazione ha il merito di mettere in evidenza situazioni di disequilibrio e di errata allocazione delle quali ci accorgeremmo troppo tardi se non intervenisse la speculazione ad evidenziarli evitando che determinino conseguenze irreparabili.zappatalpa ha scritto:tu che sei uno speculatore finanziario dovresti saperlo come vanno queste cose, no?potremmo inaugurare uno spread tra calcio e rugby.
Lo spread fra calcio e rugby non ha senso prezzarlo perchè fra i due fenomeni nonesiste una proporzionalità che giustifichi il confronto. Sarebbe come prezzare lo spread fra la mia produzione di birra e quella della Heineken.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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Re: Bravi giornalisti...
Caro amico, non sono d'accordo.metabolik ha scritto:E' nebuloso il tuo sguardo sulla realtà che hai davanti, oppure ti giri per non vederla.
Mica giocano in uno stadio il tamburello ecc. , mica mettono sul campo 15 vs. 15 per un agone di massimo impatto agonistico/emozionale e, soprattutto, non riempiono lo stesso stadio in cui gioca il pallone rotondo. Uno stadio che si riempie comunque , quando gioca la Nazionale, come ricorda Garry, anche se perdiamo 60-0, con un pubblico eterogeneo per età e sesso, sostanzialmente festoso e che addirittura fraternizza coi tifosi avversari.
E tu non vedi chi sarebbe danneggiato da un'ulteriore sviluppo del rugby ?
Aggiungiamoci il silenzio totale della TV pubblica e il giudizio può essere uno solo : GOMBLODDO .
Che poi l'effetto di tale politica osculante non mi dispiaccia troppo è un altro par de maniche. Mi dispiace invece l'oscuramento avanzante della stampa locale. Il mio giornale locale pubblica la formazione di ogni squadra di calcio , dagli amatori seniores, ai pulcini, perfino dei campionati fra bar o dopolavoro, occupando un totale di 20 pagine nell'edizioni di Lunedì e Martedì.
Riesci a saper qualcosa delle giovanili di rugby e delle seconde squadre ? NO, pur in una città in cui il rugby ha radici forti.
Sono convinto che la nebulosità offuschi il tuo sguardo e non il mio e che la nebbia sia originata dal troppo amore (che condivido) che hai per il nostro amato sport. La differenza dimensionale fra il volume economico e mediatico dei due sport è imparagonabile: il calcio riempie gli stadi ogni settimana (e talvolta più di una volta a settimana) con numeri paragonabili a quelli che noi riusciamo a fare solo con la nazionale 2/3 volte in un anno. E solo con la nazionale, perchè quando gioca il torneo palancaio il pubblico si riduce intorno ai 3/4mila e quando gioca il rugby pane&salame scendiamo intorno al migliaio, salvo l'evento annuale della finale scudetto. La TV pubblica è silente sul rugby per il semplice fatto che quando lo trasmetteva non lo guardava nessuno. Idem dicasi per lo spazio sui giornali: fai un esperimento e prova ad andare in un bar per vedere quanta gente legge articoli sul rugby nei rari casi in cui vengono pubblicati. Ne trarrai una conclusione obbligata: una cosa di cui frega a 3/4 maniaci come noi. Certo, ci può essere l'occasionale exploit mediatico nel caso di una sorprendente vittoria episodica della nazionale, ma ben presto l'interesse scemerà, un pò come avviene per uno dei miei sport preferiti (la scherma) in cui dominiamo il mondo da sempre e di cui tutti diventano appassionati durante le olimpiadi per poi dimenticarsene per 4 anni.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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Luqa-bis
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Re: Bravi giornalisti...
Mi permetto qualche chiosa.
1. Il "gombloddo"
Secondo me siamo noi ad avere il complesso di persecuzione, mutuando una rancore di codice originariamente british e forse rimasto solo in Inghilterra e per altri codici in Australia.
Una volta mi pare Garry avesse in firma una frase che esemplificava la difficoltà dello sport italiano a capire lo sport rugby.
Ecco, questo resta di base.
Ma come ha scritto jpr, il rugby italiano vede
una nazionale che porta 60.000 persone a partita per il 6N, 80.000 per la NZL, ma che per Australia, Argentina e Sudafrica ne porta 30.000
E per le nazionali minori va già bene se ne porta 20.000.
nelle coppe e nel campionato professionistico internazionale - si va sotto i 5000
in quello domestica dai 500 ai 5000 per i super derby .
Al momento non c'è gara con il calcio.
e non c'è gara nemmeno con pallacanestro e pallavolo per il pubblico, nonostante loro giochino in palazzetti:
la nazionale maschile di volley ha fatto 5 pieni a Firenze, poi si è ripetuta a Milano e Torino. andiamo a vedere quanti hanno seguito la loro partita in TV?
Se si guardasse dove il rugby ha seguito assieme al calcio, Inghilterra, Francia , Scozia si vederebbe che il calcio non ha niente da temere dal rugby.
Anche negli USA e nella pluricodice Australia, il soccer non teme l' union
perché è quest'ultimo ad avewr scelto di non essere concorrente: spesso snob, no working class, anti ultras, e NON per tutti.
Tutti possono sognare di essere un campione del calcio e tutti i fisici possono esserlo.
nel rugby, siamo noi a dire che ci vuole una attitudine particolare e che certi fisici prevalgono.
Per gli altri rimane solo il fascino per quelli grossi che fanno a cazzotti e poi vanno a bere assieme.
2. L'articolo su Barbini
parere personalissimo, ma l'autore Daniele Pansardi, se nella musica ha probabilmente azzeccato il paragone, nel culturale mi pare che abbia scelto un accostamento che non condivido: Barbini mi pare tutto fuorché barocco nell'espressione atletica, sportiva e umana.
Ma nell'articolo stesso si legge quello che io ho scritto messaggi fa: Barbin è per costituzione un terza-ala, elegante, raffinato,elusivo - una terza con capacità offensive da trequarti.
Lui e Tuvaiti sono due giocatori diversi per due ruoli diversi.
Non è Tuvaiti , secondo me, che occupa lo spot di Barbini.
Se fosse per me, nella selezione vorrei sia i "barbineschi" che i "tuvaiteschi": potendo a me piacerebbe una terza linea con due flanker come Barbini e Derbiyshire, e un 8 fisico come l'isolano.
Per il CT attuale , lo schema e la visione sono altre, e preferisce terze ala diverse.
1. Il "gombloddo"
Secondo me siamo noi ad avere il complesso di persecuzione, mutuando una rancore di codice originariamente british e forse rimasto solo in Inghilterra e per altri codici in Australia.
Una volta mi pare Garry avesse in firma una frase che esemplificava la difficoltà dello sport italiano a capire lo sport rugby.
Ecco, questo resta di base.
Ma come ha scritto jpr, il rugby italiano vede
una nazionale che porta 60.000 persone a partita per il 6N, 80.000 per la NZL, ma che per Australia, Argentina e Sudafrica ne porta 30.000
E per le nazionali minori va già bene se ne porta 20.000.
nelle coppe e nel campionato professionistico internazionale - si va sotto i 5000
in quello domestica dai 500 ai 5000 per i super derby .
Al momento non c'è gara con il calcio.
e non c'è gara nemmeno con pallacanestro e pallavolo per il pubblico, nonostante loro giochino in palazzetti:
la nazionale maschile di volley ha fatto 5 pieni a Firenze, poi si è ripetuta a Milano e Torino. andiamo a vedere quanti hanno seguito la loro partita in TV?
Se si guardasse dove il rugby ha seguito assieme al calcio, Inghilterra, Francia , Scozia si vederebbe che il calcio non ha niente da temere dal rugby.
Anche negli USA e nella pluricodice Australia, il soccer non teme l' union
perché è quest'ultimo ad avewr scelto di non essere concorrente: spesso snob, no working class, anti ultras, e NON per tutti.
Tutti possono sognare di essere un campione del calcio e tutti i fisici possono esserlo.
nel rugby, siamo noi a dire che ci vuole una attitudine particolare e che certi fisici prevalgono.
Per gli altri rimane solo il fascino per quelli grossi che fanno a cazzotti e poi vanno a bere assieme.
2. L'articolo su Barbini
parere personalissimo, ma l'autore Daniele Pansardi, se nella musica ha probabilmente azzeccato il paragone, nel culturale mi pare che abbia scelto un accostamento che non condivido: Barbini mi pare tutto fuorché barocco nell'espressione atletica, sportiva e umana.
Ma nell'articolo stesso si legge quello che io ho scritto messaggi fa: Barbin è per costituzione un terza-ala, elegante, raffinato,elusivo - una terza con capacità offensive da trequarti.
Lui e Tuvaiti sono due giocatori diversi per due ruoli diversi.
Non è Tuvaiti , secondo me, che occupa lo spot di Barbini.
Se fosse per me, nella selezione vorrei sia i "barbineschi" che i "tuvaiteschi": potendo a me piacerebbe una terza linea con due flanker come Barbini e Derbiyshire, e un 8 fisico come l'isolano.
Per il CT attuale , lo schema e la visione sono altre, e preferisce terze ala diverse.
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zappatalpa
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Re: Bravi giornalisti...
ahah, esempio calzante! quante storie potrei raccontarti della grande mamma Forst che ha mosso guerra ad ogni artigiano alla jpr o poco più ovunque qui sotto casa.jpr williams ha scritto:Sarebbe come prezzare lo spread fra la mia produzione di birra e quella della Heineken.
Wehret den Anfängen! caro mio
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni