Covid 19
Moderatore: Emy77
- time vortex
- Messaggi: 926
- Iscritto il: 7 mag 2015, 11:42
- Località: Gottolengo (BS)
- Contatta:
Re: Covid 19
Un editoriale letto sul "Corriere Brescia" per inquadrare ancora meglio la situazione nella nostra provincia (ma credo che i ragionamenti possano essere facilmente estesi ad altre zone)
Se il territorio è il nostro punto debole
Quando sarà tutto finito sarà maturo il momento di ridisegnare un nuovo modello di sanità. L’onda d’urto dell’epidemia sta ridefinendo priorità, approcci terapeutici, la stessa filosofia con cui una medicina ipertecnologica accarezzava il sogno di essere diventata invincibile, in grado di cronicizzare un tumore o di impiantare una valvola aortica in una donna di 103 anni. Questa epidemia, hanno osservato in tanti, ha fatto tornare tutti ai tempi delle sfide che possono diventare impossibili, che si possono anche perdere. E se in quattro settimane un ospedale come il Civile di Brescia è riuscito a trattare ben duemila malati Covid, resistendo ad un’onda d’urto sul pronto soccorso mai vista prima, altrettanto non si può dire per il territorio. «Non lo abbiamo considerato per 20 anni, ora saremo costretti a far tutto in una settimana» osservava ieri un manager sanitario di grande esperienza. Sì, perché il territorio è sempre stato e rimane la cenerentola della sanità lombarda nonostante gli slogan del prendersi cura e una politica sanitaria che voleva, almeno a parole, il malato cronico al centro del sistema. Invece il territorio raccontato dall’occhio del ciclone Covid 19 parla di malati lasciati a se stessi con tutti i sintomi del Coronavirus ma nessuno che ne certifichi la positività e garantisca un piano terapeutico , utile a sé per affrontare un virus insidio e a chi gli sta accanto per limitare il contagio. È un territorio che racconta di medici di base falcidiati dal morbo (con quelli sani che hanno rischiato di badare da soli anche a tremila mutuati), di servizi infermieristici non più in grado di garantire continuità assistenziale per causa di forza maggiore. Si sta pagando il prezzo di una politica sanitaria che negli anni ha drenato risorse alla rete territoriale, partendo ad esempio dalla riorganizzazione dei distretti con accorpamenti funzionali, quando ancora esistevano le Asl, per approdare alla più spericolata delle operazioni: attribuire la responsabilità dei territori agli ospedali con la nascita delle Asst. Una riforma in cui pochi hanno creduto veramente. Prova ne è che ora che gli ospedali sono un vascello nella tempesta, i territori sono le prime zavorre a finire in mare.
Faccio una piccola precisazione sui medici di base. Non so se e quanto il fenomeno sia diffuso, ma qui in provincia molti amici e conoscenti mi dicono che i loro medici di famiglia sono "scomparsi" all'indomani del lockdown. Il nostro è fra questi, introvabile sin dal 16 marzo assieme alla segretaria che fa le ricette. L'ambulatorio è rimasto chiuso per una settimana, poi è arrivato un sostituto che ovviamente nulla sa dei pazienti e che immagino si stia dannando l'anima per star dietro ai positivi in isolamento a casa - un centinaio pare, se vogliamo dare per certa una voce sentita in coda per entrare al supermarket.
Non voglio accusare nessuno, sia chiaro, magari questi medici si stanno dannando l'anima al Civile di Brescia o stanno (poveretti, spero di no...) rantolando in qualche terapia intensiva con un tubo in gola, però è un evento quanto meno singolare.
Se il territorio è il nostro punto debole
Quando sarà tutto finito sarà maturo il momento di ridisegnare un nuovo modello di sanità. L’onda d’urto dell’epidemia sta ridefinendo priorità, approcci terapeutici, la stessa filosofia con cui una medicina ipertecnologica accarezzava il sogno di essere diventata invincibile, in grado di cronicizzare un tumore o di impiantare una valvola aortica in una donna di 103 anni. Questa epidemia, hanno osservato in tanti, ha fatto tornare tutti ai tempi delle sfide che possono diventare impossibili, che si possono anche perdere. E se in quattro settimane un ospedale come il Civile di Brescia è riuscito a trattare ben duemila malati Covid, resistendo ad un’onda d’urto sul pronto soccorso mai vista prima, altrettanto non si può dire per il territorio. «Non lo abbiamo considerato per 20 anni, ora saremo costretti a far tutto in una settimana» osservava ieri un manager sanitario di grande esperienza. Sì, perché il territorio è sempre stato e rimane la cenerentola della sanità lombarda nonostante gli slogan del prendersi cura e una politica sanitaria che voleva, almeno a parole, il malato cronico al centro del sistema. Invece il territorio raccontato dall’occhio del ciclone Covid 19 parla di malati lasciati a se stessi con tutti i sintomi del Coronavirus ma nessuno che ne certifichi la positività e garantisca un piano terapeutico , utile a sé per affrontare un virus insidio e a chi gli sta accanto per limitare il contagio. È un territorio che racconta di medici di base falcidiati dal morbo (con quelli sani che hanno rischiato di badare da soli anche a tremila mutuati), di servizi infermieristici non più in grado di garantire continuità assistenziale per causa di forza maggiore. Si sta pagando il prezzo di una politica sanitaria che negli anni ha drenato risorse alla rete territoriale, partendo ad esempio dalla riorganizzazione dei distretti con accorpamenti funzionali, quando ancora esistevano le Asl, per approdare alla più spericolata delle operazioni: attribuire la responsabilità dei territori agli ospedali con la nascita delle Asst. Una riforma in cui pochi hanno creduto veramente. Prova ne è che ora che gli ospedali sono un vascello nella tempesta, i territori sono le prime zavorre a finire in mare.
Faccio una piccola precisazione sui medici di base. Non so se e quanto il fenomeno sia diffuso, ma qui in provincia molti amici e conoscenti mi dicono che i loro medici di famiglia sono "scomparsi" all'indomani del lockdown. Il nostro è fra questi, introvabile sin dal 16 marzo assieme alla segretaria che fa le ricette. L'ambulatorio è rimasto chiuso per una settimana, poi è arrivato un sostituto che ovviamente nulla sa dei pazienti e che immagino si stia dannando l'anima per star dietro ai positivi in isolamento a casa - un centinaio pare, se vogliamo dare per certa una voce sentita in coda per entrare al supermarket.
Non voglio accusare nessuno, sia chiaro, magari questi medici si stanno dannando l'anima al Civile di Brescia o stanno (poveretti, spero di no...) rantolando in qualche terapia intensiva con un tubo in gola, però è un evento quanto meno singolare.
Nasciamo nudi, sporchi e affamati. Poi le cose peggiorano.
-
Garry
- Messaggi: 34906
- Iscritto il: 2 lug 2018, 21:31
Re: Covid 19
Purtroppo anche l'AIFA non ci fa una gran figura. Alla fine hanno ceduto a 'sto "Laureato su Facebook". Ma com'è possibile?pilonepoltrone ha scritto: 28 mar 2020, 13:44 Altre notizie sul "miracoloso" Avigan:
"Poco importa che, date la mancanza di prove di efficacia e sicurezza e la certezza di teratogenicità, l’impiego del farmaco sia stato scartato in Sud Corea (la nazione che forse sta affrontando meglio e con più freddezza l’emergenza pandemica). Così come non importa se tra i pericoli concreti di questo inibitore della RNA polimerasi virale ci sia quello di far mutare il virus in un ceppo molto più aggressivo e pericoloso di quello esistente, effetto non presente con altri farmaci antivirali in sperimentazione, come è stato spiegato sul blog Cattivi Scienziati."
https://www.scienzainrete.it/articolo/a ... -luca/2020
annamo bbene...
Adesso piange, minaccia il suicidio, fa la vittima, però non smentisce quello che ha detto...
Guardalo qui:
soprattutto dal minuto 16 in avanti, ma è tutto molto istruttivo di come nascono certe cose. Mi rimane incomprensibile come l'AIFA sia potuta cadere in una cosa del genere
e soprattutto guardate cosa dice lo stesso produttore del farmaco! http://fftc.fujifilm.co.jp/en/avigan/index.html#
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
-
Garry
- Messaggi: 34906
- Iscritto il: 2 lug 2018, 21:31
Re: Covid 19
time vortex ha scritto: 28 mar 2020, 14:30 Un editoriale letto sul "Corriere Brescia" per inquadrare ancora meglio la situazione nella nostra provincia (ma credo che i ragionamenti possano essere facilmente estesi ad altre zone)
Se il territorio è il nostro punto debole
Quando sarà tutto finito sarà maturo il momento di ridisegnare un nuovo modello di sanità....
Faccio una piccola precisazione sui medici di base...
Qualcosa andrà migliorato sicuramente, però se si stanno a sentire le "reazioni di pancia" o i racconti di seconda o terza mano, non ci si raccapezza più.
Abbiamo appena letto cosa sta succedendo in Francia. Quando tutto sarà finito, magari si scoprirà che agli altri sarà andata peggio che a noi.
L'unica cosa che mi sento di sottoscrivere adesso, scusate se lo ripeto per la terza volta, è che forse (modalità "ottimismo" ON) qualcuno rifletterà su quello che aveva detto Bill Gates 5 anni fa: la vera guerra del futuro sarà quella contro le epidemie. I governi dovrebbero dedicare alla sanità i fondi che impiegano per gli armamenti
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
-
Garry
- Messaggi: 34906
- Iscritto il: 2 lug 2018, 21:31
Re: Covid 19
La segregazione in GB è un po' meno dura rispetto alla nostra.
The Prime Minister announced stricter measures to combat COVID-19. These include:
Requiring people to stay at home, except for very limited purposes
Closing non-essential shops and community spaces
Stopping all gatherings of more than two people in public
You should only leave the house for one of four reasons.
Shopping for basic necessities, for example food and medicine, which must be as infrequent as possible.
One form of exercise a day, for example a run, walk, or cycle - alone or with members of your household.
Any medical need, or to provide care or to help a vulnerable person.
Travelling to and from work, but only where this absolutely cannot be done from home.
The Prime Minister announced stricter measures to combat COVID-19. These include:
Requiring people to stay at home, except for very limited purposes
Closing non-essential shops and community spaces
Stopping all gatherings of more than two people in public
You should only leave the house for one of four reasons.
Shopping for basic necessities, for example food and medicine, which must be as infrequent as possible.
One form of exercise a day, for example a run, walk, or cycle - alone or with members of your household.
Any medical need, or to provide care or to help a vulnerable person.
Travelling to and from work, but only where this absolutely cannot be done from home.
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
-
Garry
- Messaggi: 34906
- Iscritto il: 2 lug 2018, 21:31
Re: Covid 19
Ultima sulla GB.
Come sappiamo, l'amico Boris ha cambiato strategia rispetto alla precedente "immunità di gregge" (doppiamente ignorante, perché essendo lui un asino avrebbe dovuto dire "immunità di mandria"). Adesso, dopo che mi sono letto il monumentale rapporto dell'Imperial College di Londra, Facoltà di Medicina, ho capito il perché.
Basterebbe solo questo brano abbastanza catastrofico, anziché no:
"We estimate that in the absence of interventions, COVID-19 would have resulted in 7.0 billion infections and 40 million deaths globally this year. Mitigation strategies focussing on shielding the elderly (60% reduction in social contacts) and slowing but not interrupting transmission (40% reduction in social contacts for wider population) could reduce this burden by half, saving 20 million lives, but we predict that even in this scenario, health systems in all countries will be quickly overwhelmed".
Scenario da catastrofe mondiale...
Per chi ha pazienza...: https://www.imperial.ac.uk/media/imperi ... B3z12QzcwY
Come sappiamo, l'amico Boris ha cambiato strategia rispetto alla precedente "immunità di gregge" (doppiamente ignorante, perché essendo lui un asino avrebbe dovuto dire "immunità di mandria"). Adesso, dopo che mi sono letto il monumentale rapporto dell'Imperial College di Londra, Facoltà di Medicina, ho capito il perché.
Basterebbe solo questo brano abbastanza catastrofico, anziché no:
"We estimate that in the absence of interventions, COVID-19 would have resulted in 7.0 billion infections and 40 million deaths globally this year. Mitigation strategies focussing on shielding the elderly (60% reduction in social contacts) and slowing but not interrupting transmission (40% reduction in social contacts for wider population) could reduce this burden by half, saving 20 million lives, but we predict that even in this scenario, health systems in all countries will be quickly overwhelmed".
Scenario da catastrofe mondiale...
Per chi ha pazienza...: https://www.imperial.ac.uk/media/imperi ... B3z12QzcwY
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
-
zappatalpa
- Messaggi: 11768
- Iscritto il: 21 set 2015, 20:02
Re: Covid 19
ma perché? con queste premesse ogni modello di sanitá sarebbe andata in ginocchio. quando tutto sará finito avremmo ben altre gatte da pelare, stanne certa...time vortex ha scritto: 28 mar 2020, 14:30
Quando sarà tutto finito sarà maturo il momento di ridisegnare un nuovo modello di sanità....
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
-
tonione
- Messaggi: 5981
- Iscritto il: 2 mar 2005, 0:00
- Località: treviso
Re: Covid 19
stop! il laboratorio humabs di Bellinzona ha identificato alcuni anticorpi subito spediti in Usa e in Cina.
"...
A Bellinzona i laboratori di Humabs avrebbero identificato alcuni anticorpi monoclonali in grado di neutralizzare il SARS-CoV-2. A comunicarlo è la stessa Humabs Biomed, filiale dell’americana Vir Biotechnology. “"Siamo orgogliosi della rapidità con cui abbiamo raggiunto promettenti risultati ed entusiasti di poter sviluppare in clinica due nostri anticorpi in tempi molto brevi", ha affermato Filippo Riva, Direttore Generale di Humabs e lo riporta TicinoNews.
“Il contenimento di questa malattia sarà possibile solo attraverso una combinazione tra prevenzione e cura. Nei nostri laboratori a Bellinzona, abbiamo iniziato sin da gennaio, prima che l’epidemia si diffondesse in Europa, a lavorare per identificare anticorpi per la cura di COVID-19. Abbiamo rapidamente identificato un anticorpo prodotto dalle cellule B di un paziente guarito da SARS nel 2003 in grado di cross-reagire con SARS-CoV2”.
L’anticorpo ora è stato trasferito a due aziende per la produzione, in Cina e negli Stati Uniti. I test clinici di fase 1 e fase 2 potrebbero iniziare già entro 3-5 mesi, spiega l’azienda. “La capacità di questo anticorpo di neutralizzare il virus SARS-CoV-2 è stata confermata in due laboratori indipendenti”, ha spiegato Davide Corti, SVP e Direttore della ricerca sugli Anticorpi, “l'anticorpo si lega a un epitopo su SARS-CoV-2 che è condiviso con SARS-CoV (noto anche come SARS). Proprio l’abilità di legare un epitopo cosi conservato rende questo anticorpo di estremo interesse, dal momento che potrebbe essere più difficile per il virus mutare in questa regione”.
L’anticorpo identificato è stato modificato in laboratorio per migliorare le sue qualità, in particolare la sua “durata di protezione” e per conferirgli delle “caratteristiche vaccinali”.
L’azienda sta valutando quattro scenari di utilizzo: quello preventivo, quello preventivo di eventuali aggravamenti, quello di trattamento dei casi gravi e infine lo sviluppo di vaccini..."
"...
A Bellinzona i laboratori di Humabs avrebbero identificato alcuni anticorpi monoclonali in grado di neutralizzare il SARS-CoV-2. A comunicarlo è la stessa Humabs Biomed, filiale dell’americana Vir Biotechnology. “"Siamo orgogliosi della rapidità con cui abbiamo raggiunto promettenti risultati ed entusiasti di poter sviluppare in clinica due nostri anticorpi in tempi molto brevi", ha affermato Filippo Riva, Direttore Generale di Humabs e lo riporta TicinoNews.
“Il contenimento di questa malattia sarà possibile solo attraverso una combinazione tra prevenzione e cura. Nei nostri laboratori a Bellinzona, abbiamo iniziato sin da gennaio, prima che l’epidemia si diffondesse in Europa, a lavorare per identificare anticorpi per la cura di COVID-19. Abbiamo rapidamente identificato un anticorpo prodotto dalle cellule B di un paziente guarito da SARS nel 2003 in grado di cross-reagire con SARS-CoV2”.
L’anticorpo ora è stato trasferito a due aziende per la produzione, in Cina e negli Stati Uniti. I test clinici di fase 1 e fase 2 potrebbero iniziare già entro 3-5 mesi, spiega l’azienda. “La capacità di questo anticorpo di neutralizzare il virus SARS-CoV-2 è stata confermata in due laboratori indipendenti”, ha spiegato Davide Corti, SVP e Direttore della ricerca sugli Anticorpi, “l'anticorpo si lega a un epitopo su SARS-CoV-2 che è condiviso con SARS-CoV (noto anche come SARS). Proprio l’abilità di legare un epitopo cosi conservato rende questo anticorpo di estremo interesse, dal momento che potrebbe essere più difficile per il virus mutare in questa regione”.
L’anticorpo identificato è stato modificato in laboratorio per migliorare le sue qualità, in particolare la sua “durata di protezione” e per conferirgli delle “caratteristiche vaccinali”.
L’azienda sta valutando quattro scenari di utilizzo: quello preventivo, quello preventivo di eventuali aggravamenti, quello di trattamento dei casi gravi e infine lo sviluppo di vaccini..."
-
metabolik
- Messaggi: 9941
- Iscritto il: 27 mar 2003, 0:00
- Località: Piacenza
Re: Covid 19
L'Imperial College è da sempre un riferimento scientifico mondiale, ma 7 miliardi di contagi mi sembrano forse esagerati, corrisponde alla popolazione mondiale. I 40 milioni di morti sono invece molto verosimili perchè corrispondono all'ordine di grandezza dei morti per Spagnola, la pandemia più simile che si è verificata contemporaneamente alla prima guerra mondiale.
L'episodio negli USA citato da Garry è spaventevole, anche se prevedibile, se non sei assicurato non ti curo ; è un paradosso, la nazione che più verificherà la libera diffusione del virus potrebbe non essere una nazione del terzo mondo ma quella più progredita, in quanto priva di fondamento sociale.
Dio benedica l'Italia, che proclama come principio la protezione di tutti i più deboli.
Fino a quando sarà possibile l'attuazione di questo principio non lo sappiamo, nessuna risorsa è infinita, ma il principio viene affermato senza incertezza.
E prendiamo nota del medico inglese che ha affermato ' gli Italiani hanno allungato la siesta grazie al virus'.
Ricordiamoci bene il suo nome e se vorrà venire un giorno in Italia rimandiamolo indietro come indesiderato.
L'episodio negli USA citato da Garry è spaventevole, anche se prevedibile, se non sei assicurato non ti curo ; è un paradosso, la nazione che più verificherà la libera diffusione del virus potrebbe non essere una nazione del terzo mondo ma quella più progredita, in quanto priva di fondamento sociale.
Dio benedica l'Italia, che proclama come principio la protezione di tutti i più deboli.
Fino a quando sarà possibile l'attuazione di questo principio non lo sappiamo, nessuna risorsa è infinita, ma il principio viene affermato senza incertezza.
E prendiamo nota del medico inglese che ha affermato ' gli Italiani hanno allungato la siesta grazie al virus'.
Ricordiamoci bene il suo nome e se vorrà venire un giorno in Italia rimandiamolo indietro come indesiderato.
-
Garry
- Messaggi: 34906
- Iscritto il: 2 lug 2018, 21:31
Re: Covid 19
Questo mi fa riemergere un dubbio che non ho sono mai riuscito a togliermi: il giuramento di Ippocrate (non sorridere, io credo ancora ai giuramenti e agli impegni) lo pronunciano solo i medici italiani o è una prassi internazionale?metabolik ha scritto: 28 mar 2020, 16:00 ...
Dio benedica l'Italia, che proclama come principio la protezione di tutti i più deboli.
Fino a quando sarà possibile l'attuazione di questo principio non lo sappiamo, nessuna risorsa è infinita, ma il principio viene affermato senza incertezza.
...
Un medico, almeno un medico italiano, non dovrebbe rifiutare le cure a nessuno
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
-
jentu
- Messaggi: 8821
- Iscritto il: 3 mag 2005, 0:00
- Località: lontano da dove vorrei
Re: Covid 19
Non conosci la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavorozappatalpa ha scritto: 28 mar 2020, 9:50dove vogliamo andare con questa mentalità "da autocertificazione"? cosa vuoi azzeccagarbugliare già ora se non riescono ancora fornire numeri abbasranza certi per abbozzare una exit-strategy?jentu ha scritto: 28 mar 2020, 9:11 Saranno le regioni, giustamente, ad essere, eventualmente, citate. Il datore di lavoro di quasi tutto il SSN sono le regioni. Il personale dipendente direttamente dallo Stato è residuale.
Il datore di lavoro deve, salvo eccezioni debitamente motivate, astenersi dal chiedere ai lavoratori di riprendere la loro attivita' in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato.
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)
-
zappatalpa
- Messaggi: 11768
- Iscritto il: 21 set 2015, 20:02
Re: Covid 19
tu ti chiedi quando ti facciano finalmente delle casistiche dettagliate a approfondite della gravitá del decorso degli infetti x fascia d'etá, sesso ecc x potr finalmente abbozzare una exit-strategy (grazie M. Renzi)
e invece nel 2020 ti succede ancora questo, come qui sui masi pieni di fieno non succede quasi piú. Quo vadis?
https://milano.corriere.it/notizie/cron ... a91b.shtml
e invece nel 2020 ti succede ancora questo, come qui sui masi pieni di fieno non succede quasi piú. Quo vadis?
https://milano.corriere.it/notizie/cron ... a91b.shtml
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
-
Ilgorgo
- Messaggi: 21251
- Iscritto il: 21 lug 2005, 0:00
Re: Covid 19
Oggi un pochetto meglio, anche se con questi numeri è impossibile esser lieti
5974 casi 92472 (+6.9%)
889 decessi 10023
1434 guariti 12384
3651 casi attivi 70065 (+5.5%)
L'incremento dei casi totali e dei casi attivi è stato il più basso da quando è iniziato tutto quanto; quello dei casi totali è calato appena appena, ma quello dei casi attivi ha avuto una forte diminuzione (ieri era +7.1%); certo anche a causa dei tanti decessi. Il picco (+ 0% casi attivi) ora non sembra più così lontano, anche se è meglio non illudersi.
5974 casi 92472 (+6.9%)
889 decessi 10023
1434 guariti 12384
3651 casi attivi 70065 (+5.5%)
L'incremento dei casi totali e dei casi attivi è stato il più basso da quando è iniziato tutto quanto; quello dei casi totali è calato appena appena, ma quello dei casi attivi ha avuto una forte diminuzione (ieri era +7.1%); certo anche a causa dei tanti decessi. Il picco (+ 0% casi attivi) ora non sembra più così lontano, anche se è meglio non illudersi.
-
metabolik
- Messaggi: 9941
- Iscritto il: 27 mar 2003, 0:00
- Località: Piacenza
Re: Covid 19
E anche oggi la bestia non rallenta +5974 nuovi casi.
Guariti 1434
Decessi 889
Incremento attivi 3651
totale attivi 70065.
Almeno, oggi, il minor incremento degli attivi rispetto a ieri (4401) è dovuto a un buon numero di guariti ; il numero delle morti rimane comunque angosciante, anche a loro prezzo l'incremento degli attivi è più contenuto.
E' stato fornito il numero di tamponi ?
Guariti 1434
Decessi 889
Incremento attivi 3651
totale attivi 70065.
Almeno, oggi, il minor incremento degli attivi rispetto a ieri (4401) è dovuto a un buon numero di guariti ; il numero delle morti rimane comunque angosciante, anche a loro prezzo l'incremento degli attivi è più contenuto.
E' stato fornito il numero di tamponi ?
-
Ilgorgo
- Messaggi: 21251
- Iscritto il: 21 lug 2005, 0:00
Re: Covid 19
L'incremento dei casi totali nelle otto regioni più colpite è in linea con quello dei giorni scorsi, con lieve flessione generale
Lombardia +6%
Emilia Romagna +7%
Veneto +6%
Piemonte +8%
Toscana +11%
Marche +6%
Liguria +5%
Lazio +9%
Lombardia +6%
Emilia Romagna +7%
Veneto +6%
Piemonte +8%
Toscana +11%
Marche +6%
Liguria +5%
Lazio +9%
-
Garry
- Messaggi: 34906
- Iscritto il: 2 lug 2018, 21:31
Re: Covid 19
Sì, discreto, 35.447. Qui può essere interessante la percentuale. La percentuale dei contagiati identificati rispetto ai tamponi sta migliorando, anche se va valutato l'impatto del "doppio tampone" che si esegue sui guaritimetabolik ha scritto: 28 mar 2020, 18:54 E anche oggi la bestia non rallenta +5974 nuovi casi.
Guariti 1434
Decessi 889
Incremento attivi 3651
totale attivi 70065.
Almeno, oggi, il minor incremento degli attivi rispetto a ieri (4401) è dovuto a un buon numero di guariti ; il numero delle morti rimane comunque angosciante, anche a loro prezzo l'incremento degli attivi è più contenuto.
E' stato fornito il numero di tamponi ?
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)