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rasaerba ha scritto:Tornato oggi da Londra.
Che spettacolo! Favoloso, da brividi prima il nostro inno, poi il "God Save The Queen"!
Cosi, mi vengono in mente qualche particolare curioso, come Dominguez trovato fuori, a cui ho stretto la mano, fra un "Ti Amo" e un "Ti Voglio Bene!"
E poi al 4° calcio di Wilko, uno dei nostri che urla, dalla North Stand (la "curva" coperta) "Di Tacco, Johnny!" fra le risate nostre!
La meta di Pepe, ci rizziamo in piedi con la bandiera dell'Italia e scopriamo di essere i soli 2 italiani nel settorino, gli altri che ci guardano, applaudono prima la meta e poi noi, le strette di mano.
La cordialita' con tutti gli stewards con cui mi mettevo a parlare passando da un'accesso all'altro per prendere qualcosa da bere.
Ho rivisto qualche spezzone di partita oggi, registrata. Non rende assolutamente l'idea di cosa sia Twickenham e la cultura del rugby, del rispetto. Come del rispetto di fare la fila per qualunque cosa si possa fare, da prendere una birra ad aspettare l'autobus, senza fare il furbo.
Tutto spettacolare. Favoloso. Scusatemi ma e' la prima volta che seguo l'Italia fuori dai nostri confini.
Ci tornero'.
ps: una menzione speciale per i numerosi scoiattoli "residenti" in zona Buckingham Palace!
Non sai quanto ti invidio...ma penso di non essere l'unico
bonds ha scritto:anche per me era la prima trasferta e mi sono divertito parecchio!! cmq 'sti inglesi me li sarei aspettati un po' + canterini, sarà che non gli abbiamo dato troppi motivi per fare festa......ma tranne l'inno ed un sweet chariot niente di emozionante, l'anno scorso a roma mi sembravano + pimpanti....forse in casa sono + "borghesi"......l'anno prossimo a cardiff!!!!!
Sono stato tre volte a Twickenham e sempre qui a Roma, e gli inglesi hanno cantato ogni volta che le cose sono andate bene per loro.
Se sabato non hanno cantato (solo un Sweet Chariot all'inizio della ripresa a mia memoria) è solo perché l'Italia non gli ha dato occasioni per farlo!
Quando andai a Lawsdon road feci due giri intorno allo stadio. Solo l'aspettare al passaggio a livello, che praticamente lo divide in due, era una cosa immensa.
Poi la sera nei pub di temple bar pieni come uova con tutti che mi urlavano Bergamascoooo!!!
veramente io avevo la febbre il giorno che son partito, ma poi, una volta arrivato a Londra, ho iniziato a bere pinte e mi è passata. Potere della birra.
PiVi1962 ha scritto:Twickenham e lo Stade de France sono lontani dalla città.
Murrayfield e Lansdowne Road (e anche Croke Park) sono poco distanti dal centro.
Il Millennium Stadium è nel cuore di Cardiff, ed è forse quello lo stadio più bello e dove seguire la partita è più coinvolgente.
Mi auguro anche che ciascuno di quelli che è andato in trasferta cerchi di ricambiare con altrettanto calore il benvenuto ai tifosi avversari che vengono a Roma
PS. Nel 2001 ho avuto la fortuna di vedere l'incontro Inghilterra-Italia, il primo a Londra nel Sei Nazioni. Quando l'Italia segnò la meta che sbloccava il risultato, si alzò più o meno solo la fila di italiani dove mi trovavo (30 persone in uno stadio di 72.000 inglesi ammutoliti). Subito dopo la trasformazione, ci fu subito un grido: "Arbitro, fischia la fine!". Poi, come noto, finì 80-23...
Cacchio Pivi, c'eri anche tu in quella mitica fila??? Io ero col gruppo di 12 ragazzi di Milano a cui è sfuggito il gesto dell'ombrello che però in realtà stavo rivolgendo a mia suocera (inglese) che prima del match mi disse con la perifidia tipica delle suocere "Oggi non fate meta nemmeno se si giocasse per una settimana di fila!"
Delle trasferte, le mie preferite sono nell'ordine:
1) Edinburgh: grande stadio, bella città, tifosi simpaticissimi e cordiali; e poi la sera nelle stradine interne a Princes Street ci si ritrova un pò tutti
2) Dublin: un pò in discesa, non ne ho mai saltata una ma al crescere del numero di Italiani (l'anno scorso oltre 5.000) è scesa la "simpatia" verso gli Italiani; Landsdowne caratteristico ma bruttino come stadio, se non fuori norma: la prima volta che mi passò il treno sotto al c..o e non sapevo mi prese un mezzo colpo. LA città offre poco turisticamente, ha il vantaggio di avere concentrata la zona dei divertimenti (Temple Bar): occhio però perchè i dublinesi vanno altrove a divertirsi. Noi abbiamo scoperto localini tradizionali fuori mano mooooolto simpatici
3) Londra: l'atmosfera di twickenham è sempre da pelle d'oca; la città la più bella da visitare. Inglesi cordiali e nulla più, ma se vi va di c..o trovate qualche Australiana o neo-zelandese e allora la musica cambia
4) Cardiff: tolto il Millennium Stadium, il resto è inferiore alle altre capitali; città bruttina, i pub carini ma tutti molto simili, la gente simpatica ma dopo le cinque troppo sbronzi per avere una conversazione sensata
5) Parigi: Stadio non male, città bellissima solo dopo Londra, ma ...cacchio atmosfera ZERO!!!
Questa è la mia modesta e personale quindi opinabilissima opinione.
Un consiglio a tutti: con 200/300 € si riesce a fare la trasferta: ne vale davvero la pena, ogni trasferta mi resta nel cuore. L'ultima Twickenham molto speciale per me, con mio figlio di 12 anni e altri 50 da Monza per incitare le "nostre" Silvia e Sara che hanno affrontato da leonesse le inglesi nella loro tana. Da pelle d'oca.
Io sono stato in tutti gli stadi delle Union, anche in occasioni "storiche tipo la vittoria sull'Irlanda nel 97 o il pareggio a Cardiff lo scorso anno. Ma devo dire che Twickenham è quello che mi ha impressionato più di tutti.
Cardiff è il top, per me, perchè è esuberante, in pieno centro e la gente vive solo per il rugby. Ma a Twickenham tu respiri la "competenza" del pubblico, che osserva la partita, quasi la critica, ma poi esplode in boati e applausi scroscianti ad ogni azione ben fatta, sia dei locali che degli ospiti.
Io Cardiff nel suo complesso (partita, pub e gente) non la cambio con nulla, ma Twickenham è probabilmente lo stadio che mette più impressione.
Tanu ha scritto:Cacchio Pivi, c'eri anche tu in quella mitica fila??? Io ero col gruppo di 12 ragazzi di Milano a cui è sfuggito il gesto dell'ombrello che però in realtà stavo rivolgendo a mia suocera (inglese) che prima del match mi disse con la perifidia tipica delle suocere "Oggi non fate meta nemmeno se si giocasse per una settimana di fila!"
East Lower - Block 30 - Row 19 - Seat 98 (Conservo tutti i biglietti ed i programmi )
Comunque mi sembra che la FIR vendette almeno un centinaio di biglietti quella volta, quindi magari si era in due settori diversi...
Oltre agli italiani d'Italia, ricordo ancora qualche sparuta ragazza che punteggiava qua e là lo stadio con bandiere tricolori (immagino italiane residenti in Inghilterra e fidanzate di ragazzi inglesi).
Poi mi ricordo dei tifosi inglesi che nel trenino e nella camminata mi domandavano che cosa speravo per l'incontro. A me non restava che rispondere che nel 2000 si era perso di 47 punti (12-59) e che speravo solo di perdere un po' di meno... ed invece si perse di 57 punti
Comunque, giunto all'ottavo Sei Nazioni, vorrei superare questa "cultura della sconfitta"!!!
Ultima modifica di PiVi1962 il 14 feb 2007, 20:27, modificato 2 volte in totale.
Anch'io ero a Londra nel West end (sono arrivato alle 3.00 ora locale le 4,00 in italia ma ne è stravalsa la pena). Praticamente attaccato al campo con la panchina inglese che si riscaldava a 2 metri da me (certo non si vedeva il campo benissimo ma ragazzi...)
Cantato a squaciagola l'inno italiano (e quasi partecipavo anche a God save the queen). Solo 3 Guinness bevute.
fantastico, ragazzi, bravi. Impressioni dirette, si sente che sono state vissute, lo terrei ancora vivo 'sto 3d, dato che saltiamo un sabato.
e poi dobbiamo aspettare che rasaerba guarisca
Via, un po' meglio sto', almeno riesco a stare davanti al PC senza che mi si chiudano gli occhi...
Ripartiamo dall'inizio...
Partenza da Russell Square (prenotando un viaggio a Londra per tempo si puo' risparmiare davvero molto: volo RyanAir Pisa-Stanstead Euro 115,00; treno anda e rianda da Stanstead a Liverpool Street, £19 invece di 25 se prenotato online, poi 3 Days Travelcard da £20,10 e albergo, il Royal National, ad Euro 121 per 3 notti!). Facciamo un salto a Stamford Bridge, stadio del Chelsea, per alcuni regali. Ad Earl's Court indirizziamo una decina di italiani sulla metro giusta, in quanto stavano andando a Wimbledon piu' che a Richmond!
Arrivati a Richmond, memore che c'avevo messo pochi minuti nel 1999 quando feci la visita al museo e il tour, convinco mio fratello ad andare a piedi invece che con gli autobus (non dite che l'ho fatto per risparmiare i 50c del biglietto!). Facciamo dunque a piedi lo stesso tragitto degli autobus, passando dallo stadio del Richmond Rugby e trovando immensi giardini... tutto questo con bandiera appesa al corpo e parlottando ogni tanto con diversi tifosi inglesi che facevano la ns. stessa strada. Tutto questo per soli 2 miglia...
Arrivati nel borgo abitato, entriamo nella piazzola di una concessionaria d'auto. E tutto ad un tratto, maestoso, Twickennham. O Rugby Union Ground, come lo definiscono i britannici.
Da lontano si intravede solo la copertura. Invece qui davanti troviamo la South Stand. Finita dentro ma in lavorazione fuori, in quanto dovra' nascervi un'albergo e strutture ricettive varie.
Beh, la tensione sale! Cioe', avendo fissato il 5 maggio 2006 il volo, avendo atteso con pazienza i biglietti pagati ad Agosto, insomma, ci siamo!
"Any spare tickets?" domandano alcuni bagarini locali.
Giriamo verso la East Stand. Li corro a prendere il programma del match, per soli 5£, che ho avuto modo di leggermi con comodo in questi giorni... Qui, tra le tante cose, si legge che per non disturbare gli spettatori che stanno seduti piu' in alto, di alzarsi (per il bar, toilette, ...) solo durante il gioco fermo!
Vado all'esterno della strada per fare una foto, e toh, io e mio fratello insieme "Diego Dominguez!" Con il programma in una mano e la digitale nell'altra, non ci viene in mente di farsi fare un'autografo e/o una foto...
Passiamo dall'affollatissimo Rugby Store, un vero e proprio supermercato, dove acquisto una ventina di cartoline di Twickenham, in quanto collezionista di cartoline stadi.
Cerchiamo un posto dove mangiare qualcosa, ma le file da qualunque parte sono immense! Lo stesso dicasi per il bere, ma qui arrivano i beer-man, ragazzi con in spalla contenitori di lager!
E' ora di entrare. Tutte scale, siamo nel corner fra West Stand e North Stand, ufficialmente siamo nella West Stand. Salendo sbuca fuori il sole, e iniziamo a vedere gli aerei che partono da Heatrow, poco distante.
Dalla feritoia d'ingresso (e mentre scrivo m'e' venuto un brivido... sara' la febbre?) i seggiolini verdi. E' fatta, siamo dentro. Twickenham, immenso, praticamente vuoto a 30 minuti dall'inizio. Gli steward mi aiutano per il posto, ma il bello e' che lo trovo prima io...
Musica a tutto volume, nitidissima. Leggo sul programma che in caso di necessita', i messaggi con gli altoparlanti possono essere diretti anche solo su determinati settori e non a tutto lo stadio...
Sui 2 jumbo-screens scorrono immagini e pubblicita'. Bellissima quella della Guiness con la mano.... chi c'era sa' a cosa mi riferisco!
Foto di rito con bandiera italiana, prima me, poi mio fratello, e uno dei pochi inglesi presenti al momento si offre di farcene una insieme! E, aggiungo, siam venuti anche bene! Tutti e due con felpa Kappa: io con ITALIA, mio fratello con PRATO!
Il posto e' nelle prime file dell'Upper Tier, insomma, 3° anello. In vendita c'erano solo biglietti del 1° (non presi per paura di trovarsi nelle prime file) e 3°. I migliori, ovvero il 2°, solo britannici.
Come scritto sopra da un'altro forumista, il ns. inno e' stato perfetto, suonato per intero e cantato a squarciagola. Bello l'applauso alla fine.
"God save the Queen", beh, per intensita', per bellezza, per passione, e' qualcosa che non si puo' raccontare. E l'amore totale per la patria. E veramente ti viene voglia di cantarlo...
Cioe', e' gia' da brividi al Flaminio, pensate qua'!
Sweet Chariot invece mi e' piaciuta piu' a Roma (apro parentesi: l'anno scorso ero accanto ad un inglese che durante questo canto gesticolava con le mani... tra l'altro da dove veniva, se non da Rugby!)
La partita, beh, c'e' una discussione lunghissima dove trovate tutto, pertanto non avrei da aggiungere nulla di piu' di quello scritto nel messaggio iniziale.
L'uscita' e' malinconica. I pensieri, ma pochi, vanno sempre che all'Italia manca sempre quel pizzico di fortuna, e che quando abbiamo sfortuna, veniamo subito puniti.
Ma quello che penso sempre e' che quanti partirebbero per andare a vedere una partita sapendola persa in partenza? Tanti, ma chi se ne frega!!!
Imbocchiamo l'uscita per gli autobus. La fila e' piuttosto silenziosa, non c'e' il brulicare dell'arrivo. Forse la stanchezza di tanti, forse la fine di un sogno vissuto per intero.
Ogni tanto mi volto. La North Stand mi volta le spalle, spero sia solo un CIAO.
ps I: rubo ancora qualche riga. Venerdi scorso, dopo 11 anni, sono tornato all'Imperial War Museum (Elephant & Castle Tube). Fra carriarmati, caccia, armi, divise, insomma, ci vorrebbe una giornata intera per vederlo tutto, e' stato aperto un padiglione con l'Holocaust Experience. All'entrata consigliano la non entrata ai piu' piccoli,di spengere cellulari e non fare foto. Beh, e' qualcosa che quando esci continui a stare in silenzio...
ps II: se a qualcuno interessa, la scorsa domenica ero a vedere, con altri 60.049 spettatori, Arsenal-Wigan... avrei spunti vari che mi confermano che in Italia, calcisticamente parlando, siamo veramente stupidi...
ps III: io sinceramente devo ringraziare la FIR per tutta la collaborazione data per i biglietti, ed ad onor del vero, anche tutte le volte che sono stato a Roma non ho mai avuto problemi, se non di essermi mosso in anticipo l'anno che venivano dati al Palazzetto...
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