anche io mi inalbero quando fanno vedere in tv servizi sul rugby un pò arraffazzonati e nei quali vengone messi in evidenza gli aspetti esterni al gioco, negativi o positivi che siano..Fally ha scritto:Raga, è inutile continuare ad inca**arsi, l'Italia è paese di calciofili, e tale deve restare per i "potenti" del nostro paese. Successe un paio di anni fa con un altro sport/spettacolo. Ricordate il "fenomeno wrestling"? Fino a due anni fa le trasmissioni di Italia 1 dedicate a questo fenomeno potevano contare su milioni (e sottolineo milioni) di spettatori. Cosa fecero i media? Sollevarono un polverone, con tanto di associazioni dei genitori, per sopprimere questo fenomeno. In pratica, la trasmissione Smackdown!, dalla prima serata del sabato sera è stata ora "retrocessa" alla mattina di domenica. Venivano continuamente lanciati messaggio del tipo:"Il wrestling è pericoloso, fa male ai bambini.....ecc....ecc...". Probabilmente ora il crescere del "fenomeno Rugby" preoccupa ancora i calciofili, fanno vedere quello che, secondo la massa, può esserci di cattivo nel Rugby, ovvero "le botte". Come a dire:"Portate i bimbi alle scuole calcio, non al minirugby.....". Naturalmente questa è una visione pessimistica, ma io la butto li. Di sicuro mio figlio andrà al minirugby.....
il problema è che non ci sono troppo giornalisti sportivi conoscitori del rugby ed in questo momento di euforia le varie TV si devono attrezzare per fare servizi (ed i contenuti li devono tralasciare per forza) per non perdere il treno..
anche le interviste del dopo partita di la7 non sono state uno splendore.. ma va bene così dai..
mi rendo conto, pur avendo anche io chiesto una informazione più tecnica, che il nostro sport è difficile da capire, la gente comune lo confonde con il football americano, spiegare una ruck o una touche, il perché ed il per come non utilizzando termini tecnici non è facile nemmeno per noi che ne mastichiamo, figuriamoci per un giornalista a digiuno.. allora si parlerà di quello del quale è più semplice parlare...
bergamauro forse squalificato, la solfa del terzo tempo e della lealtà, la solfa sui tifosi insieme sugli spalti..
voi come parlate alla gente che vi chiede del rugby?
gli descrivete l'emozione del placcare l'avversario? gli spiegate come funziona un carrettino (grazie al Cieco) o gli spiegate cosa deve fare un pilone o un apertura?
no, si finisce anche noi, le prime volte a parlare delle solite solfe..
però per diffondersi a pieno nella mente della gente, non si deve, a mio parere puntare unicamente sulle solite cose..
si deve spiegare il gioco.. far appassionare la gente al modo in cui si gioca alle emozioni che si provano a spingere in mischia o a farsi 60 metri di corsa, o a schiacciare la palla in meta, a placcare, ad uscire dal campo distrutti..