quoto in pieno tanu e willer. io ho una tessera da pubblicista, e scrivo di rugby (oltre aver scritto in passato di auto d'epoca e attualità varia). l'errore può capitare, anche al più esperto. io 'dimenticai' in un pezzo la vittoria dell'italia a grenoble sulla francia, mica poco, e fui subito (e giustamente, devo dirlo?) beccato da un lettore. rettificai nell'articolo seguente, scusandomi e ringraziando il mio 'critico'. ma il giornalismo italiano, purtroppo, è sceso molto, moltissimo, di livello. tanto per dirne una, non esistono più le inchieste: rimane il solo 'report' - programma tv di raidue (raitre?), e spesso programmi del genere vanno in onda a orari impossibili. e per confemare l'approssimazione che tanto sembra cara ai giornalisti italiani, anche le indicazioni dei palinsesti ci si mettono, a volte. certi programmi sono stati indicati come previsti alle 24 e 30.
credevo che i giorni fossero composti da 24 ore soltanto...
mi fermo altrimenti vado troppo OT
ciao e buon rugby a tutti
p.s. se il pubblico del rugby aumentasse portando 'dentro' chiunque, temo uno snaturamento completo dello spirito rugbistico. che già adesso, col professionismo esasperato, peraltro...
Padre nostro che sei nei cieli | restaci pure | quanto a noi resteremo sulla terra | che a volte è così bella. (J. Prevert)