Wijen ha scritto:ragazzi mi rendo conto che qualcuno si infurierà ma io preferisco di gran lungo vedere i mondiali su sky che in chiaro su la7 con cecinelli e l'altro che non parla italiano.....munari e antonio raimondi sono degli appassionati e competenti e di certo i neofiti capiranno di più a vedere una partita su sky che 20 su la7!!!
poi se si parla di araffare all'italiana allora la7 si è dimostrata come tale dato che continuano a mandare telecronisti raccomandati!!!!!!
Non è questione di infuriarsi: tu hai Sky e quindi guardateli lì e fai bene visto che in effetti Cecio non si può sentire, però visto che oggetto di questo topic è l'eco che i mondiali danno al rugby in italia, io trovo che perchè questo effetto ci sia davvero è indispensabile dare la possibilità di vedere le partite degli azzurri in chiaro.
ci tengo molto a questa cosa, perchè se penso a tutte le persone che cerco di avvicinare un po' al rugby, sono davvero poche che hanno Sky ma praticamente tutte avrebbero guardato le partite su la7, perchè il rugby ti prende anche se non sai tanto le regole, anche se non ne capisci molto, e poi la nazionale è sempre la nazionale!
Io ho il mio bel dire a tutti "ci sono i mondiali di rugby!" ma cosa posso ribattere quando mi chiedono "bello! ma le partite le fanno vedere su La7 come il 6N vero?"... ehm... No.
Botte piena e moglie ubriaca non si può: se non si trasmettono le partite in chiaro, sarà ben difficile dare al rugby quell'incremento di diffusione che si meriterebbe.
a me sembra che l'interesse che si vuole creare ruoti solo attorno al lato "fashion": rugbysti bei figlioli sui giornali, in TV, oh ma che belli i rugbysti, etc. Pazienza se poi nessuno di chi si riempie la bocca di parole sui Berga visti in TV non ha mai visto una partita in vita sua.
davvero deve essere questa la popolarità del rugby in Italia?
E allora poi niente lamentele se il S10 continueranno ad andarlo a vedere in 4 gatti, se continueranno a girare pochi soldi nelle società di tutte le categorie, se i settori giovanili arrancheranno perchè ci sono pochi iscritti, etc.
Rimane vero che "pochi ma buoni" da molti punti di vista si sta bene, anzi benissimo, però è evidente che così il movimento non cresce.
). Io sono l'esempio classico di colui che si appassiona ad uno sport x aver visto (non dico x caso, ma ci manca poco) Ita-Sco il 4 feb. 2000. Poi pian piano ci ho capito sempre qualcosa di più. Dall'anno succesivo i sabato del 6 nazioni erano evidenziati sul mio calendario. X capire qualche regola ci ho messo 2 anni, alcune 4 o 6. Alcune non le so neanche oggi. Ma intanto mi prendeva sempre di più. Non avevo nessuno che mi potesse spiegare niente di rugby (cugino, zio, amico che avesse giocato). Ma mi ha coinvolto come in un vortice e non riesco, nè voglio, uscirne. 