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Inviato: 23 nov 2007, 10:03
da Umaga4ever
Tanu ha scritto:Non bastano i soldi se alla gente non frega niente di uno sport.
E francamente, se devono fare come il Portogallo che ha portato allo stadio di Parigi la feccia del calcio, meglio che se ne stiano a guardare il calcio. Squadra simpatica, ma i loro tifosi a Parigi davvero scorretti. Lasciamo stare.
che fecero?
Inviato: 23 nov 2007, 11:02
da Tanu
Umaga4ever ha scritto:Tanu ha scritto:Non bastano i soldi se alla gente non frega niente di uno sport.
E francamente, se devono fare come il Portogallo che ha portato allo stadio di Parigi la feccia del calcio, meglio che se ne stiano a guardare il calcio. Squadra simpatica, ma i loro tifosi a Parigi davvero scorretti. Lasciamo stare.
che fecero?
Fischiarono l'inno per cominciare e per tutta la partita continuavano a fischiare i nostri su ogni azione e persino quando Tronky uscì.
Per la seconda volta in vita mia ad una partita di rugby mi alzai urlando a quegli imbecilli che "non è una partita di calcio". Un gruppo di irlandesi si alzò x applaudire, i portoghesi mi guardarono con facce un pò stupite, ma almeno la smisero.
Inviato: 13 dic 2007, 0:13
da Lollorugger
Il discorso che si siano comportati bene nel basket e nella pallavolo non c'azzecca niente.
Nel basket da sempre la spagna è una delle squadre più forti d'europa, e nella pallavolo ha una discreta tradizione (sono stati bravi a vincere l'europeo in un periodo transitorio in cui nel vecchio continente non ci sono squadre forti).
Ma nel rugby la loro tradizione è pari a zero.
Inoltre credo che il rubgy sia lo sport di squadra dove sia più difficiel emergere se non hai tradizione per i seguenti motivi:
-Si gioca in 15, non in 5 o sei, se in una squadra di basket o volley ti basta avere una decina di giocatori di livello, nel rugby (visto anche l'elevato numero di infortuni) te ne servono almeno 40.
-E' uno sport dove devi essere al massimo sia tecnicamente che fisicamente, in altri se possiedi una grande tecnica puoi stare nel giro anche se fisicamente non sei il top. Nella palla ovale no.
-Purtroppo il rugby ha un regolamento molto complicato, e se questa varietà lo rende molto bello per gli esperti, è un dramma per chi non conosce le regole.
Mentre sport come baket, volley e calcio sono abbastanza immediati nelle regole base (uno capisce subito che devi fare canestro o goal) qui si hanno talmente tante regole e variabili che obiettivamente per chi non è addetto ai lavori risulta incomprensibile.
Inviato: 13 dic 2007, 7:58
da TommyHowlett
Inoltre il rugby è uno sport di contatto; il fisico deve essere temprato da anni di "botte", si deve imparare a placcare e ad essere placcati, i muscoli devono avere il giusto adattamento. Sono cose che s'"imparano" da ragazzi, quindi servono anni di lavoro per ottenere atleti validi oltre che affrontare una sorta di selezione naturale (parliamo di sport, beninteso) che inevitabilmente ne riduce anno dopo anno il numero e che impone quindi una grande base di partenza. Decidere di praticare il rugby a 7-8 anni non è facile se l'ambiente circostante parla solo di calcio, basket o pallavolo.
In sintesi, come dice Lollo, difficilmente la Spagna saprà dire qualcosa nei prossimi anni nel rugby, soprattutto ora che il professionismo ha scavato solchi incolmabili tra le top e il resto (Italia ai mondiali a parte)
Inviato: 13 dic 2007, 9:34
da sunriseboy
TommyHowlett ha scritto:
In sintesi, come dice Lollo, difficilmente la Spagna saprà dire qualcosa nei prossimi anni nel rugby, soprattutto ora che il professionismo ha scavato solchi incolmabili tra le top e il resto (Italia ai mondiali a parte)
(Italia, Irlanda e Galles, se è per questo, mezzo sei nazioni)
Ho un paio di dubbi che qualcuno più esperto di me mi chiarisse sull'impatto che ha avuto l'ingresso del professionismo nel mondo del Rugby. All'epoca non seguivo il Rugby (ero troppo piccolo), quindi tutte (e sono tante) le ricostruzioni che ho letto sono "a posteriori". Mi pare di aver capito che fu preso atto di una situazione ormai sotto gli occhi di tutti, ma che come gli struzzi non si voleva vedere, e legalizzata; ciò ha causato l'accrescersi a dismisura del gap tra le squadre "di vertice" (Nuova Zelanda, Australia, Sudafrica e le realtà europee del 5/6 Nazioni) e le squadre più piccole.
Mi chiedo: visto che una volta squadre come il Canada riuscivano addirittura a qualificarsi ai quarti della RWC (e comunque anche le piccole riuscivano talvolta a non sfigurare)e oggi vengono invece sostanzialmente asfaltate, non c'era un modo per cercare di attutire questi effetti? Ed oggi, non c'è un correttivo?
E seconda domanda: secondo voi, per il rugbv italiano, il passaggio al professionismo è stato un bene o un male?
Inviato: 13 dic 2007, 10:43
da TommyHowlett
Professionismo=pagare i giocatori=avere i soldi=cercare i soldi=sponsor e diritti tv=interesse. Diciamo che l'ultimo punto rappresenta le fondamenta dell'intero sistema. Nessuno ha imposto il professionismo nei paesi tradizionalmente rugbystici, semplicemente è lì che ha trovato l'humus per la sua crescita. Poi da cosa nasce cosa e il rugby è diventato facilmente merchandising (v. Allblacks, v. World Cup 2007). Il problema delle squadre di seconda e terza fascia è nato una volta noti gli aspetti negativi del professionismo (disparità eccessiva), ma non so quante e quali soluzioni efficaci si possano trovare per risolvere il problema.
Per l'Italia il professionismo è stato ed è un bene; si muove il pubblico, si muovono gli sponsor, cominciano a muoversi anche le tv, insomma il rugby si sta sviluppando come sport nazionale e non di nicchia. Non ci fosse stato il professionismo, alla continua ricerca di nuovi e fruttuosi mercati, nessuno avrebbe mai chiamato l'Italia nell'allora 5N, pur in presenza di risultati sul campo di tutto rispetto (almeno fino al famigerato '99).
Inviato: 13 dic 2007, 11:14
da Lollorugger
Io ritengo che per avere una nazionale di valore, ci vogli un campionato di valore.
Poi non è automatico che la nazione con il campionato migliore vinca il mondiale, ma questo porta ad alzare il livello generale.
Fatemi un nome, in un qualsiasi sport, di una nazione che ha un campionato forte, ma che a livello di selezione è scarsa. A me non ne vengono in mente.
Purtroppo il nostro S10 sta diventando una schifezza inenarrabile, e credo che questo si ripercuoterà negativamente.
Non tutti possono andare all'estero, e soprattutto la forza di una nazione la fa il livello medio di gioco.
Se in tutto un movimento si gioca un livello alto i migliori saranno fortissimi, perchè per emergere devi veramente essere forte.
In Italia, con un livello medio abbastanza basso della qualità del movimento, per essere fra i migliori ti basta essere a un livello discreto.
Inviato: 13 dic 2007, 11:21
da Cane_di_Pavlov
Lollorugger ha scritto:
Fatemi un nome, in un qualsiasi sport, di una nazione che ha un campionato forte, ma che a livello di selezione è scarsa. A me non ne vengono in mente.
Spagna e Inghilterra di calcio possono essere considerate "scarse"? Quantomeno non ottengono risultati neanche paragonabili a quelle delle loro squadre di club. E non solo negli ultimi anni.
Inviato: 13 dic 2007, 11:31
da rapa
Inviato: 13 dic 2007, 11:36
da rapa
Inviato: 17 dic 2007, 9:50
da Shye
TommyHowlett ha scritto:Il rugby è uno sport di lunghissima preparazione, che necessita di una rincorsa decennale di investimenti e programmazione oltre che di una discreta base di praticanti per arrivare ai piani alti. Per tale motivo non penso che la Spagna possa rappresentare una nuova imminente forza del panorama rugbystico mondiale.
Da non dimenticare comunque che gli spagnoli, se si mettono in testa di fare le cose bene, come programmare e gestire dal basso un movimento (v. giovanili di basket, calcio , pallavolo) le fanno eccome. Esattamente gli antipodi dell'Italia.
Perdonami se quoto con un mese di ritardo, cmq sono d'accordissimo sulla prima parte e per nulla d'accordo sulla seconda.
Diciamo che gli spagnoli hanno programmato molto bene nel basket, ma è anche l'unico sport (tra i principali) in cui mi sento di dire che sono forti. Nel calcio la programmazione è pessima, nonostante anche da loro sia una religione i risultati della nazionale sono a dir poco tragici. E nella pallavolo non sono granchè, dopo tanti anni di gavetta hanno vinto un europeo aiutato dal fatto che sono stati infilati in un girone facile (mentre nell'altro c'erano Russia, Italia, Bulgaria e Polonia, ovvero le 4 più forti) e dal suicidio della Russia in finale.
Insomma, non mi sentirei proprio di dire che loro sono bravissimi a programmare mentre noi facciamo schifo, in considerazione anche dei 4 nostri mondiali nel calcio e dei 3 nella pallavolo......