Re: OLD Rugby.it : UN MONDO DI SNOBBONI ??!!
Inviato: 6 giu 2008, 17:07
Cari Topico e Luppolomania,
Vi voglio raccontare una cosa, uno scorcio di vita reale, piu` che un aneddoto vero e proprio.
Nel 1995, all`eta` di 29 anni, mi sono dovuto trasferire da Livorno ad Asti per lavoro.
Conobbi ben presto un paio di coetanei che mi invitarono a qualche festa.
Ora, come i miei fratelli Cicca e Pulici non potranno negare, dei piemontesi si puo` dire tutto ma non
che non siano chiusi verso gli esterni....
Bene, m`invitavano ma, salvo qualche breve e farsesco convenevole, nessuno di loro sarebbe stato intenzionato
ad andare oltre se non fosse che, fin dall`inizio, io (da buon toscano) ci misi molto ma molto del mio.
Chiaccheravo con tutti, sentivo per caso dei nomi o dei fatti e subito l`immagazzinavo per farmeli poi
servire in futuro da argomento di conversazione.
Ero io a cercare loro, ero io a non farli sentire a disagio se parlavano di Geppo (tra l`altro capitano per anni
del Rugby Asti....) o di Tibia o di Pontello (se mi leggi, ciao mitico....), nomi che non mi dicevano niente, che
per mesi non ho mai associato ad una faccia.
Non pretendevo che parlassero di me o che ascoltassero le mie cose, semplicemente cercavo di calarmi
nel loro mondo finche` gli argomenti e le cose di cui parlare o da fare erano davvero diventate in
comune.
Per farvela breve sono passati gli anni e loro, capendo ed apprezzando questa mia attitudine, hanno cominciato
ad amarmi: oggi come oggi, se dovessi chiedere un litro di sangue forse troverei piu` gente disposta a
darmela ad Asti che in tante altre citta`, comprese Livorno dove sono nato e cresciuto e Roma dove vivo
attualmente.
Vi voglio raccontare una cosa, uno scorcio di vita reale, piu` che un aneddoto vero e proprio.
Nel 1995, all`eta` di 29 anni, mi sono dovuto trasferire da Livorno ad Asti per lavoro.
Conobbi ben presto un paio di coetanei che mi invitarono a qualche festa.
Ora, come i miei fratelli Cicca e Pulici non potranno negare, dei piemontesi si puo` dire tutto ma non
che non siano chiusi verso gli esterni....
Bene, m`invitavano ma, salvo qualche breve e farsesco convenevole, nessuno di loro sarebbe stato intenzionato
ad andare oltre se non fosse che, fin dall`inizio, io (da buon toscano) ci misi molto ma molto del mio.
Chiaccheravo con tutti, sentivo per caso dei nomi o dei fatti e subito l`immagazzinavo per farmeli poi
servire in futuro da argomento di conversazione.
Ero io a cercare loro, ero io a non farli sentire a disagio se parlavano di Geppo (tra l`altro capitano per anni
del Rugby Asti....) o di Tibia o di Pontello (se mi leggi, ciao mitico....), nomi che non mi dicevano niente, che
per mesi non ho mai associato ad una faccia.
Non pretendevo che parlassero di me o che ascoltassero le mie cose, semplicemente cercavo di calarmi
nel loro mondo finche` gli argomenti e le cose di cui parlare o da fare erano davvero diventate in
comune.
Per farvela breve sono passati gli anni e loro, capendo ed apprezzando questa mia attitudine, hanno cominciato
ad amarmi: oggi come oggi, se dovessi chiedere un litro di sangue forse troverei piu` gente disposta a
darmela ad Asti che in tante altre citta`, comprese Livorno dove sono nato e cresciuto e Roma dove vivo
attualmente.