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Inviato: 27 apr 2004, 10:09
da jaco
Yeti, come dimenticare il minollo! Ogni volta che in qualche trasmissione di ricordi o \"fuori programma\" la fanno rivedere mi piscio addosso dalle risate, come se fosse la prima volta che la vedo... (un po\' come il \"sarchiapone\" di Walter Chiari...)
Inviato: 27 apr 2004, 10:25
da yeti
Strano, Pamagri non ha ancora risposto. Sarà malato anche lui?
<BR>
<BR>G.
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<BR>P.s. Il pisacan sarà quello che noi chiamiamo Piscialetto?
Inviato: 27 apr 2004, 10:28
da nambereit
Preg.mo Jaco,
<BR>
<BR>ribadisco (con intenti evidentemente offensivi):
<BR>
<BR>Tagliamento.
<BR>
<BR>I territori prospicenti alla Serenissima trascolorano nell\'angolo estremo nord-orientale dello stivale, che annuncia le sconfinate distese pannoniche.
<BR>
<BR>Tutto in essi suscita, ai buoni paesani del Veneto Centrale, sottili brividi d\'inquietudine:
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<BR>Hic sunt leones, i xe foresti.
<BR>
<BR>Ci sono ancora distese di sorgo, i capannoni sono assai più radi.
<BR>
<BR>Nei bar ti rivolgono la parola ed hanno sempre cinque minuti da perdere a ciacolare di minchiate varie.
<BR>
<BR>Chiamano \"radicee\" i pisacani.
<BR>
<BR>Chiamano \"polenta\" una crema pallida che può andare bene solo con la frittura di pesce.
<BR>
<BR>Chissà se almeno il coessin lo conoscono (già è inquietante che a Padova lo chiamino codeghin, ma passi...anche a Padova hanno tanti capannoni).
<BR>
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Inviato: 27 apr 2004, 10:45
da bogi
Ehi giovinotto !
<BR>
<BR>Intanto si dice coeghin...
<BR>E poi si può chiamare anche musetto, anche se tecnicamente il musetto sarebbe fatto con altre parti del porseo.
<BR>
<BR>Ma al giorno d\'oggi queste distinzioni valgono soltanto per i prodotti de casa, l\'industriale non fa differenze.
<BR>
<BR>Però, è strano trovarsi alle 10 di mattina con la salivazione a 1000 e in testa l\'immagine di un coeghin adagiato sul purè (o purea per i puristi) fumante...
Inviato: 27 apr 2004, 10:49
da yeti
Bogi....purea per i puristi....ma ti rendi conto di quello che scrivi certe volte? Lampo di genio inconsapevole. Bartezzaghi si scappellerebbe.
<BR>
<BR>G.
Inviato: 27 apr 2004, 10:55
da jaco
Preg.mo namber,
<BR>me toca far barufa! No me sente par nient venezian! Però no credo proprio de essar nianca furlan (per altro nobilissimo popolo di gente aspra, lavoratrice e di poche parole! A proposito le distese sonon pannioniche o... pannocchione?).
<BR>Prima di lanciare certi strali, dovresti sciaquarti la bocca nelle acque del Piave... (forse è meglio di no... in fondo ti voglio bene...).
<BR>Comunque tutto posso accettare, ma non le tue considerazioni sulla nostra meravigliosa \"crema di mais\" BIANCA! Hai ragione, per la frittura di pesce è ottima (del resto voi del veneto centrale/occidentale il pesce non sapete neanche cosa sia, abituati a qualche insipido pesce di fiume o di lago, lontano anni luce dai saporiti e carnosi pesci di mare - inquinato - dai crostacei e molluschi vari...), ma non so se hai mai avuto l\'ardire di mangiarla col \"saeame cot\" o col \"muset\" (coessin????) o col \"stracot de mus\"... del resto la delicatezza di certi gusti non è cosa che si addice ai popoli \"grezzi\" del... a proposito da dov\'è che arrivi?

)
Inviato: 27 apr 2004, 10:58
da terzac
E del povero Marcato che ne facciamo???
<BR>
<BR>Suggerisco di invitarlo a pranzo, con coeghin, pissacani e poenta.
<BR>P.S. Come vino???
<BR>Io suggerisco rosso dei Colli Euganei.
<BR>Buon appetito.
Inviato: 27 apr 2004, 11:30
da pam
...sì sì, anche dalle mie parti si chiama \"piscialetto\", ma la cosa, per me stupefacente, è aver scoperto che in Francia si chiama...\"pissenlit\"!!!
<BR>E passando dalle erbe e radici che si cuociono a quelle che non si cuociono, chi adora come me il rafano, nonché kren?
<BR>Popolo austrungarico del rugby fatti sentire!
<BR>pam
<BR>
<BR>P.S. per Yeti: Ecco, con una buona dose di kren, un paio di kili di manzo lessato, un piedino di maiale pure lessato ed un\'ottima bottiglia di Nebbiolo o Chianti o Refosco potrei ritirarmi per un paio d\'ore sul monte Athos... Grappa per tutti!
Inviato: 27 apr 2004, 11:41
da jaco
no... francamente non apprezzo particolarmente il kren... ma mio papà si gratta le radici, se le confeziona sottaceto e se lo gusta così, direttamente dall\'orto: pam, se vuoi te ne invio qualche vasetto ;o)
Inviato: 27 apr 2004, 11:48
da pam
Grazie Jaco, facciamo uno scambio!
<BR>Quello che io preferisco è quello che invece vede i miei genitori nella seguente formazione: papà alla cavatura e pulitura delle radici (gli uomini sono sempre vilmente strumentalizati dalle mogli!), mamma alla grattugia (con ettolitri di lacrime!) e poi alla preparazione del sapiente impasto con pane grattugiato, sale, zucchero, aceto e olio!
<BR>Una vera infuocata libido del palato, delle adenoidi e di quant\'altro si trova nel cavo orofaringeo...
<BR>Non farmii pensare...
<BR>buona giornata
<BR>pam
Inviato: 27 apr 2004, 12:18
da nambereit
Preg.mo Bogi,
<BR>
<BR>la lectio \"codeghin\" mi viene da un caro amico padovano, ma con profonde radici ad Este: può essere?
<BR>
<BR>Preg.mo Jaco,
<BR>
<BR>per l\'appunto: nè Veneziano nè Furlan, pertanto sospeso tra l\'asprezza taciturna (ed un po\' -a volte - bislacca dei Furlans) e la ciacolosa e furfantesca improntitudine dei Signori (mezza levantina e mezza anche).
<BR>
<BR>Eppoi: muset o musetto, come - per l\'appunto - in Venezia Giulia (Ah! Trieste! Vaso di risonanza degli umori d\'Oriente e d\'Occidente!).
<BR>
<BR>Stracotti di musso e/o cavallo: non sono cosa frequente nel Vicentino. Forse a Bassano l\'utilizzo del simpatico quadrupede è più comune (come credo a Padova).
<BR>
<BR>In questo caso mi vedi propendere per le abitudini degli altri foresti in casa - ovvero dei Veronesi.
<BR>
<BR>La pastizada de caval secondo me è la dimostrazione che l\'Austria Ungheria è davvero vicina (forse più l\'Ungheria), ed è oltretutto un desinare allo stesso tempo barbarico e raffinatissimo.
<BR>
<BR>Vedo che comunque esiste un collante tra tutti noi così vicini e così lontani:
<BR>
<BR>la passione per il cren e per il mas-cio (porseo, porzel) sub specie bollito, rosto, insacà, ....
<BR>
<BR>Che sia - come dice Pamagri - una lontana matrice absburgica o il fatto che siamo dei veri porcelli?
<BR>
<BR>Servus...
<BR>
<BR>A proposito: solo noi Vicentini Lo chiamiamo Mas-cio?
<BR>
Inviato: 27 apr 2004, 13:57
da pam
Pur non avendo radici o connesioni el triveneto, ma avendo avuto la fortuna di calcare le zone un pò per lavoro e un pò per turismo, non vorrei che da questo nobile consesso lasciassimo esclusi gli sfilacci \"de caval\" (più padovani, vero?) o il nobilissimo frico...con patate o cipolle...e il fegato? Dove lasciamo il fegato?
<BR>pam
<BR>
<BR>P.S. Non è che sono fuori tema, ma il buon Marcato ha secondo me bisogno ancora di irrobustirsi e di fare un pò più la diga in difesa...che non bastano due calcetti e una discesa per fare il Dieguito...
Inviato: 27 apr 2004, 14:09
da KAIL
a questo punto della discussione su marcato in nazionale, parmi doveros far sentire la voce del profondo ovest italico, dove i pissacane si chiamano pisacane (con una sola S) e i bruscandoli si chiamano LUERTIN, con l\'accento sula I. ricordo inoltre che i luertin o bruscandoli che dir si voglia sono parte integrante di una delle bevande a me più care, non essendo altro che luppolo selvatico.
<BR>
<BR>sul discorso di lessi e polente , cotechini e influenze austroungariche, scusate la presunzione sabauda, ma nulla batte il bue grasso di carrù bollito. venite, provate, mangiate (bevete) e poi mi dite
<BR>
<BR>
Inviato: 27 apr 2004, 14:22
da diegoflanker
allora visto che si và nella provincia \"granda\" direi anche le chiocciole alla \"cartunera\" di Borgo S. Dalmazzo, oppure i \"batsuà\" : piedino di porco bollito in vino, aceto e spezie, lasciato raffreddare e poi impanato con uovo e pangrattato e fritto, il tutto con una rara bottiglia di Quagliano.
<BR>saluti diego
Inviato: 27 apr 2004, 14:53
da bogi
Si Number, anche nel padovano si usa Mas-cio.
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<BR>KAIL, la tua è una vera rivelazione, io ignoravo profondamente che gli amati bruscandoi, fossero nientemeno che luppolo selvatico.
<BR>
<BR>Adesso mi spiego perchè mi piaciono così tanto.
<BR>
<BR>Vorrei dire l\'ultima perchè altrimenti non so dove andiamo a finire, (anzi, lo so benissimo), Lengua de Vaca bojia, co insima ea pevarada (detta anche panadea).
<BR>Si tratta di pane grattuggiato, al quale va aggiunto un po di brodo di carne, parecchio pepe nero, midollo di bue, e grana grattuggiato; si cuoce a fuoco lento per mezzora fino ad ottenere una densità simile a crema, e poi la si versa sopra la lingua appena cotta e tagliata a fette.
<BR>
<BR>Piatto povero ma eccezionale.
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<BR>Molto più deicato della Lengua salmistrà, che ha un sapore più intenso e speziato.
<BR>Ma qui bisognerebbe aprire un dibattito sul tipo di concia usata per \"salmistrare\" la lingua.
<BR>
<BR>Basta, esco dal ristorante.