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Re: Perché L'Italia ha risultati pessimi?

Inviato: 29 gen 2011, 10:39
da zorrykid
manca la profesionalita', noi siamo quelli che non fanno sport, ma l'ora di ginnastica :?

Re: Perché L'Italia ha risultati pessimi?

Inviato: 29 gen 2011, 10:48
da luqa
I numeri sono calcolati per tutte le federazioni usando i tesserati che praticanol'attività.
Non esiste una norma sul "quanta" attività,quindi la FIR si comporta come le altre federazioni.

Tra parentesi i numeri proposti da Sbrocco significano 3 allenamenti a settimana e giocare praticamente un campionato intero: a livello amatoriale taglia fuori un bel po' della C. Glielo andate a dire voi a quelli che non sono rugbisti? Suvvia.

Certo per eccellere serve anche impegnarsi, non è un caso se esistono i vari livelli dall'Eccellenza alla C.
E la distribuzione delle squadre è tale che non tutti sono in grado di allenarsi a livelli da "agonista serio", specie se lavorano.

Ma i numeri servono.
Servono in età infantile per abituare i bimbi ad un certo gioco , ad una certa disciplina sportiva - se la conoscno in 100, forse 10 la praticheranno poi, in una forma più o meno agonistica.
Servon in età juniorese, dove all'apprendimento dibase,che sviluppa la qualità "istintive" si sostituisce quellopiù tecnico,specifico - se hai più giocatori,hai più possibilità di avere atleti di varia tipologia, anche quelli bravi e di stimolarli con la competizione
Servono in età seniores - per avere il canale dove convogliare quelli braviche fannoda train e quellimenobraviche fannoda movimentodibase, dove sisviluppa il rugby vissuto e che poi sono anche la base del pubblico pagante.

Un movimento di nicchia può andare forse bene per certe discipline dove si compete individualmente o in pochi.
In nessuna disciplina di squadra siprimeggia senza unmovimentonumeroso o quantomeno diffuso a livello nazionale.

Poi è ovvio che serve la tecnica, ma la tecnica chi la insegna se nessuna ha praticato prima e se lo ha fatto lo ha fatto in maniera "rudimentale"?
A chila siinsegna se non sientra nelle scuole e non si"diffonde ilverbo" in ogni angolo del paese?

Neglianni '70 abbiamo colto alcuni buoni risultati e anche alcune tranvate controsquadre adessomoltopiù giù nel ranking.
Neglianni'90 praticavamo un mezzo professionismo nascosto,reclutando grandi atleti stranieri .
E comunque dietroquei 15-20 campioni avevamo un volume inferiore all'attuale: nonavevamoi numeri, ma avevamo trovato una nidiata di ottimi giocatori che allenati a modo sapevano essere competitivi.

Il discrimine è il 1995: da allora con il professionismo cambiano le cose, è uno sport diverso,anche perchè si sono cambiate le regole.

Ed è inutile prendersela con le scuole: le stesse società spesso si mettevano di traverso quando la scuola voleva far disputare gare ai propri alunni "Il ragazzodeve allenarsi perché domenica abbiamo una partita importante".
La scarsa pratica sportiva nelle scuole è frutto di disinteresse culturale ministeriale e intellettuale (si potrebbe accennare anche alla formazione scientifica e linguistica di base), di ridotti mezzi economici, di edilizia fatiscente e di interessi opposti da parte di molte società sportive.