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Re: equiparabili et similia
Inviato: 7 mar 2012, 1:17
da edopardo
Luqa-bis ha scritto:Non ho scorso la lista della nazionale tredicista, ma dovrebbe essere formata in massima parte da oriundi italo-australiani con esprienze più o meno ad alto livello.
la questione è la solita nel passaggio dal codice a XIII a quello a XV: per i ruoli di apertura, mediano, pilone, seconda linea ci sono differenze notevoli.
Noi abbiamo , tutto sommato problemi con le seconde linee, le aperture e gli estremi. E per il livello tecnico e atletico individuale nei 3/4 in generale.
Sulla questione equiparati non ripariamo la solita bega:
Gli equiparati possono essere usati e sono utili se riescono a innalzare nettamente il livello tecnico di una squadra.
Per un movimento sono però una misura tampone, legittima , onorevole ma che è opportuno contenere.
L'obiettivo strategico è formare all'interno del moviemnto un giocatore, italiano di sangue, di nascita, di assimilazione , comunque sia, ma cresciuto rugbisticamente in Italia.
Si tratta di passare dal "comprare il pesce pescato da altri " ad' "allevare il pesce nel tuo mare"
Quoto appiena bel riassunto di come giustamente dovrebbero andare le cose e come sempre io dico che nella league c eun josh mantellato e altri che farebbero comoodo a noi e anche alle franchigie...
Re: equiparabili et similia
Inviato: 8 mar 2012, 14:38
da Pele1970
Secondo voi, quanti decenni occorrono per "allevare il pesce nel nostro mare", voglio dire, quanto tempo occorre perchè la Fir capisca che ciò che sta facendo non serve a nulla e che dovrebbe totalmente cambiare politica e cominciare seriamente a dare importanza alla base ? Si corre seriamente il rischio di uscire dal 6N ? Se è si, preferisco buttare dentro equiparati a manetta pur di continuare a tenere il livello alto, sperando che in Fir qualcuno venga illuminato sul come fare a costruire giocatori di rugby partendo dai vivai.
Piccola ndr : mio figlio under 8 ha fatto 8 concentramenti fin'ora e non ho mai visto nessun osservatore federale o cose del genere. Posso capire che 8 anni sono pochi, ma già in under 10 un po di rugby si comincia a vedere...
Re: equiparabili et similia
Inviato: 8 mar 2012, 15:23
da giuseppone64
Pele1970 ha scritto:Secondo voi, quanti decenni occorrono per "allevare il pesce nel nostro mare", voglio dire, quanto tempo occorre perchè la Fir capisca che ciò che sta facendo non serve a nulla e che dovrebbe totalmente cambiare politica e cominciare seriamente a dare importanza alla base ? Si corre seriamente il rischio di uscire dal 6N ? Se è si, preferisco buttare dentro equiparati a manetta pur di continuare a tenere il livello alto, sperando che in Fir qualcuno venga illuminato sul come fare a costruire giocatori di rugby partendo dai vivai.
Piccola ndr : mio figlio under 8 ha fatto 8 concentramenti fin'ora e non ho mai visto nessun osservatore federale o cose del genere. Posso capire che 8 anni sono pochi, ma già in under 10 un po di rugby si comincia a vedere...
fallo giocare e divertire, per gli osservatori federali mi sembra ci sia ancora tempo.
Re: equiparabili et similia
Inviato: 8 mar 2012, 15:28
da Campo11
A 8 anni non si sono visti ancora i tecnci federali??? ci mancherebbe altro!!!! povero rugby!!! incredibile.....
Re: equiparabili et similia
Inviato: 8 mar 2012, 17:07
da pierrebi
topotto53 ha scritto:
per il resto.. se uno è fijiano o samoano o tongano ( di sangue e di nazionalità..) e nasce in NZ... è neozelandese ???
facciamo qualche scambio culturale con scuole o università fijiane, samoane e tonghiane ... da cosa nasce cosa ...
Re: equiparabili et similia
Inviato: 8 mar 2012, 17:09
da JosephK.
Intanto G. Henry diventa una sorta di Checchinato argentino (sempre che abbia capito bene il ruolo)...
http://ilgrillotalpa.com/2012/03/07/col ... argentina/
Re: equiparabili et similia
Inviato: 8 mar 2012, 18:58
da Luqa-bis
topotto53
Mi rendo conto di poter aprire una polemica politica, visto che ci sono anche inziative di legge in corso di raccolta firme, ma si, per me un samoano/figiano/tongano, inteso come figlio di persone di etnia polinesiana/melanesiana, che nasce in NZL e qui vive la sua formazione scolastica, civile e sportiva può essere considerato e considerarsi neozelandese.
Lo è sicuramente sul piano rugbistico.
Se poi , per legami culturali con la stirpe di origine preferisce schierarsi con i colori delle isole dei padri e delle madri, faccia pure. Ne ha diritto.
Re: equiparabili et similia
Inviato: 8 mar 2012, 22:26
da gronne
Sator Arepo ha scritto:topotto53 ha scritto:per me se sono italiani di sangue , vanno bene.. altre nazioni BEN più forti di noi hanno dentro i nazionale giocatori equiparati o comunque non di nazionalità.. inoltre è chiaro che le anglosassoni, con i loro intrecci di sangue fanno molta poca fatica a "nazionalizzare" un giocatore..inoltre guardate gli alla blacks, come fanno diventare neozelandesi i vari fijiani o samoani bravi..
basta che le regole IRB siano rispettate a me va bene che chi viene a giocare in nazionale sia bravo..se non ci sono brave aperture italiane è perchè ci sono ora ed in passato molti stranieri, non molti oriundi o equiparati.. e chi se ne accorge ..?? ( a parte gli addetti ai lavori..)e poi nella nostra nazionale, se gioca uno con nome "straniero" tutti se ne accorgono e criticano.. nella scozia Dan Parks ha giocato per anni , ha salvato almeno un paio di 6 nazioni dei scozzesi dal baratro, ma è australiano...
Francamente pero' ne ho le palle piene di sentire la favoletta degli All Blacks che giocano con gli equiparati, ogni volta che si discute sugli equiparati dell'Italia mi tocca sentire la stessa barzelletta, l'ho gia' spiegato un milione di volte ma lo spiego ancora.
Il movimento neozelandese e' tutto, interamente focalizzato sulla formazione di giocatori perfetti che siano degni della maglia nera: dalla base che sono i club e le scuole, passando per le province, fino alle franchigie.
Equiparare giocatori stranieri e' la cosa che in Nuova Zelanda meno in assoluto si sognano di fare, se succedesse su base regolare la gente smetterebbe letteralmente di seguire la nazionale. I famosi "figiani" e "samoani" degli All Blacks sono nati o, al massimo, cresciuti rugbysticamente fin dalle giovanili in Nuova Zelanda. Della squadra campione del mondo, gli unici nati all'estero se non sbaglio erano Kahui e Kaino, nati a Samoa, trasferitisi qua a 3 e 5 anni rispettivamente.
Ripeto anche che quasi tutti i giocatori delle nazionali di Samoa, Tonga e isolette varie sono neozelandesi nati qua con doppia cittadinanza, che hanno scelto di giocare con la nazionale dei loro genitori. Quindi se c'e' qualcuno che usa gli equiparati non e' certo la NZ, casomai la NZ li forma per le altre federazioni... con un bel costo per la NZRU fra l'altro, visto che quelli piu' bravi vanno a prendere bei soldi in Europa invece che rimanere in Super XV.
Ma lo sapete che nella SOLA Auckland ci sono piu' tongani che non in TUTTA Tonga? Quasi tutti nati qui, cresciuti in scuole e club neozelandesi.
Cosa dovrebbero fare, dirgli che se vogliono giocare a rugby se ne devono tornare a casa dei nonni altrimenti il resto del mondo li prende per equiparati?
Quindi, se volete usare gli All Blacks come esempio di nazionale che usa gli stranieri, per dire che va bene farlo anche in Italia, ritentate, sarete piu' fortunati.
Uff che fadiga...
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Inviato: 9 mar 2012, 3:47
da elenePahDet
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Re: equiparabili et similia
Inviato: 9 mar 2012, 10:21
da Pele1970
Campo11 ha scritto:A 8 anni non si sono visti ancora i tecnci federali??? ci mancherebbe altro!!!! povero rugby!!! incredibile.....
Cosa vieta ai bambini di divertirsi lo stesso alla presenza di qualche tecnico federale ? Penso che non se ne renderebbero conto. E poi ho detto che magari 8 anni sono pochi, ma già a 10 si vede un po di rugby.
Prendiamo per esempio il calcio, esempio negativo sotto tanti punti di vista, e su questo siamo d'accordo tutti, ma da prendere a esempio su come vengono gestiti i vivai. Loro i bambini validi cominciano a costruirli a 8/9 anni, con gli osservatori che si sparano tutti i campetti di provincia alla ricerca del talentino da crescere e costruire.
Il rugby come fa ? Apettano di vedere i ragazzi arrivare a 14 anni per cominciare a costruire l'atleta rugbista ? Perchè non aspettiamo ancora un po'....
Mi piacerebbe sapere da Sarepo come fanno in NZ oppure da qualcun'altro come fanno in Britannia... secondo me cominciano molto prima di noi...
Re: equiparabili et similia
Inviato: 9 mar 2012, 13:16
da Ale_86
Se tanto mi dá tanto, un tecnico federale che vede una U.10 si innamora del bimbo piú sviluppato in concentramento e che fa mete a non finire grazie allo schema: daghea al cición e 'assa che 'i sei porti in meta lu.
Re: equiparabili et similia
Inviato: 9 mar 2012, 13:43
da Pele1970
Ale_86 ha scritto:Se tanto mi dá tanto, un tecnico federale che vede una U.10 si innamora del bimbo piú sviluppato in concentramento e che fa mete a non finire grazie allo schema: daghea al cición e 'assa che 'i sei porti in meta lu.

Re: equiparabili et similia
Inviato: 10 mar 2012, 5:13
da Sator Arepo
Pele1970 ha scritto:
Mi piacerebbe sapere da Sarepo come fanno in NZ oppure da qualcun'altro come fanno in Britannia... secondo me cominciano molto prima di noi...
Il nick e' Sator Arepo, hai fatto la crasi!
Comunque no, ti devo smentire... fino ai 12 anni puntano soprattutto a farli divertire il piu' possibile, dall'under 14 cominciano a fare sul serio.
Dall'under 6 (sic) all'under 13 c'e' il programma small blacks, che punta a uniformare i metodi didattici per tutti gli educatori (sia scuole che club) in modo che tutti i bambini crescano giocando con le stesse regole e imparando i fondamentali in maniera piu' omogenea possibile. Poi la federazione organizza anche dei corsi in cui spiega come creare l'ambiente migliore, come gestire i rapporti sia all'interno del gruppo che fra i genitori dei ragazzi, fra genitori e staff tecnico eccetera. E naturalmente, c'e' un'attenzione ossessiva alla formazione degli allenatori. Gia' in under 6 serve il patentino, che si ottiene peraltro con un corso molto breve.
Ma soprattutto, ogni anno ci sono decine di corsi d'aggiornamento e di specializzazione per i coach di tutte le categorie giovanili, organizzati sia dalla federazione nazionale che da quelle provinciali, con allenatori e ex giocatori professionisti che vengono a spiegare cose nuove; c'e' un continuo aggiornamento dei metodi didattici di insegnamento dei fondamentali, mentre non so quanto lavorino su tattica e strategia di gara, credo molto meno.
Da notare come quasi nessuno di questi corsi sia coperto dal segreto militare, anzi sono aperti anche ai coach stranieri, con l'unica differenza che devono pagare mentre per i kiwi sono gratis.
Difficile per la FIR iscrivere qualche allenatore italiano? Mah.
Re: equiparabili et similia
Inviato: 3 apr 2012, 17:40
da Mr Ian
Un oriundo in meno...Caminati del Brive sospeso per doping....
Re: equiparabili et similia
Inviato: 4 apr 2012, 9:54
da ka-mate
Più che per doping ho letto per cannabis....
.....direi che di teste calde così non ne abbiamo proprio bisogno...