Proposta per la federazione

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Sator Arepo
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Re: Proposta per la federazione

Messaggio da Sator Arepo »

Tallonatore80 ha scritto: L'unico problema è rinunciare al proprio orticello... chissà... in nuova zelanda tra l'altro, funziona cosi'... ma forse loro di rugby non capiscono un c4$$o...
Hai pienamente ragione, da quando sono qua (veramente anche da prima, diciamo che adesso ho la conferma) sono convinto che uno dei motivi principali del successo del rugby kiwi sia proprio l'assenza totale del campanilismo.
Per un club, mandare un giocatore in selezione provinciale vale come vincere dieci titoli della propria union. Mandarlo in franchigia vale come cinquanta. Mandarlo in maglia nera... non ha prezzo. Nelle bacheche dei club non ci sono i trofei vinti, ci sono le foto dei giocatori tesserati che sono diventati professionisti.
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calep61
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Re: Proposta per la federazione

Messaggio da calep61 »

Sinceramente, penso, che ogni sistema umano che preveda qualcuno destinato a giudicare altri non potrà mai essere perfetto.
L'uomo non è perfetto, i suoi gusti, valori, convinzioni non rappresentano e non possono rappresentare convincimenti universalmente condivisibili ed il giudizio dato su altri non potrà che essere condizionato da tutto ciò.
Questi processi sono, però, perfettibili, cioè migliorabili, si possono elevare ai più alti gradi di affidabilità ed efficacia, se vogliamo, di eccellenza, questo si può tentare di fare.
Affidabilità, efficacia?
Cosa possono rappresentano, effettivamente, questi termini, quale significato hanno nel linguaggio comune?
Si è affidabili rispetto ala capacità di garantire il raggiungimento di un obbiettivo, piuttosto che essere efficaci nel saper raggiungere un obbiettivo in poco tempo e con poco costo o, meglio, a costi definiti?
Insomma, per poter giudicare, a sua volta, il lavoro di un un uomo, di una persona, di un formatore (stiamo parlando di accademie, di formazione giovanile), non si può prescindere dal definire prima aspetti come quali obiettivi, in quanto tempo ed a quali costi.
Certo, se parliamo di formazione giovanile nel rugby, l'obiettivo non potrà che essere far crescere e maturare giocatori che possano finalmente far emergere il rugby italiano nel mondo.
Ovvio?
Non proprio; volere il mondo perfetto non può essere un obbietivo credibile e, molto probabilmente, rappresenta un'utopia o, semmai, un desiderio a cui tendere, ma nulla di più.
Come vogliamo raggiungerlo questo obbiettivo, verso quali priorità orientare il lavoro e le prime attenzioni, quali programmi e quali tempi darsi e non ultimo per importanza, quanto vogliamo/possiamo investire in termini economici e, presumibilmente, a discapito di chi e che cosa, tenuto conto che le disponibilità finanziarie nella società occidentale (ma non solo) non sono infinite?
Insomma, non facciamo troppo semplice quello che non è, l'Italia rugbystica rimane un paese ancora poco strutturato, con un movimento molto chiassoso, ma troppo disunito, con troppi feudi di potere egoismi poco utili alla sua evoluzione e troppo attenti al dettaglio piuttosto che al contorno, al contesto nel suo complesso. Le accademie ci sono (e teniamocele strette, la loro esistenza non è scontata e non tutti gli sport possono vantare di averle in Italia), il lavoro fatto in queste realtà è riconosciuto come valido da molti tecnici ed addetti ai lavori, i risultati sul campo stanno anche confermando ciò con prestazioni dignitose delle diverse Under in campo internazionale. Si tratta, semmai, di continuare a migliorare dove possibile i programmi didattici, contribuire a coltivare nel movimento un tessuto di appoggio e fiducia a queste organizzazioni sempre e comunque perfettibili ed ai giovani ai quali dare la possibilità di fare esperienza nelle maggiori competizioni e avere ancora un po' di pazienza (per crti versi le Under italiane stanno facendo meglio della nostra nazionale maggiore :P ).
È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
Plinio il Vecchio
Non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto.
Blaise Pascal
Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui.
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andrea12
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Re: Proposta per la federazione

Messaggio da andrea12 »

Io non credo che un sistema fallimentare e mafioso vada difeso; e neppure debbano essere utilizzati termini altisonanti per mascherare grandi perplessità e ancora più grandi debacle (sopratutto organizzative e soltanto clientelari). Però credo che un sistema fallimentare come il nostro, debba rinnovarsi; quindi senza dover rispondere necessariamente a Calep (che peraltro, a momenti alterni, riesco anche a capire e anche a condividere) direi che la FIR può certamente mantenere almeno una decina di persone (io per esempio mi terrei strette proprio le persone della didattica, che non piacciono a molti, ma che io ritengo estremamente competenti), ma il resto del sistema va ridimensionato (cosa che non avverrà mai, o che perlomeno io non vedrò mai) (opinabile; ma, mi si diano i dati di una mia visione distorta, parziale o sbagliata del tutto).
Per la federazione, rimanendo sul concreto:
- facciamo giocare e troviamo il modo di elaborare un progetto di calendario lungo nel tempo, senza troppe pause, diciamo da 14 a 12 squadre di pari livello (in questo esiste già un modello veneto che per me funziona. E' perfettibile ma funziona meglio del gruppo b che si fa in Lombardia o delle 2/3 partite tirate per campionato che non servono un gran chè. ) Si gioca dal 1° settembre fino al 30 giugno, eventualmente si può ipotizzare uno stop nel mese invernale: 20 dicembre/20 gennaio......
- togliamo le accademie zonali ,che sono un ricettacolo di clientele e non produco niente (e togliamo pure le squadre regionali che in U.16 hanno il livello di U12 di altri Paesi....ma con qualità in gioco ben più spiccate e filosofie ben più elaborate), manteniamo pure Tirrenia e quelle di Club (senza sovvenzioni e ammortizzatori di alcun genere) e riconosciamo uno status di coaching in sintonia con aspetti didattici, educativi e metodologici già dichiarabili accademicamente. Che non significa annullare l'esistente o mandare a casa tutti ripartendo da zero, ma il livello 1 è troppo eterogeneo e la comprensione non è sufficiente perchè l'informazione non viene recepita nel modo corretto. vedo gli allenatori-insegnanti, che fanno salti mortali per dire banalità, e c'è ancora chi non capisce. da ciò ne consegue:
- togliamo immediatamente che il livello 1 può fare solo i giovani, il 2 fino alla serie B, ecc.......la competenza didattica e metodologica, oltre che l'interpretazione di un processo d'apprendimento, spero sia scontata in livello 3 e superiori, ma chi allena i ragazzini, questa competenza la deve avere. Perchè in Galles, col primo livello sei coach? Chi allena in premierschip non ha necessariamente il livello 3, spessissimo solo il livello 2.........ma chi allena i bambini ha sempre almeno il livello 2. Aboliamo un po' di paletti e pensiamo a forme di meritocrazia reale
- i tecnici nazionali devono girare per i Club e chiunque deve avere il diritto di fare un provino; i nomi non contano, vai lì, giochi un tempo e loro dicono si o no, poi se dicono si, dirai il nome.......ma ci devi andare da solo e senza raccomandazioni.....
- istituiamo un bureau antimafia....sarebbe l'ufficio che lavora di più e quello meno amato;
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calep61
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Re: Proposta per la federazione

Messaggio da calep61 »

andrea12 ha scritto:Io non credo che un sistema fallimentare e mafioso vada difeso;
Di questo passo non si uscià mai dalle valutazioni personali e, come tali, opinabili se non per le rispettive esperienze personali che non devono, in assoluto, rappresentare un esempio di generale fallimento o meno.
Per tentare di dare un giudizio più oggettivo o comprensibile, nella sua valutazione, appunto, per gli altri e, quindi, magari condivisibile, è necessario chiarire le aspettative di chi esprime questo giudizio.
Quindi, perchè fallimentare (su mafioso, soprassiederei, mi sembra un po' fuori luogo; questo forum non è una Procura della Repubblica!), cosa ti saresti aspettato o quali risultati e per quali motivi ritieni, invece, inadeguato quanto sviluppato finora e da chi (di chi stiamoparlando, in particolare)?
Hai considerato il contesto del movimento rugbystico nel suo complesso ed il ruolo ricoperto negli anni, le risorse finanziarie impiegate nei rispettivi progetti.
Cosa intendi per sistema, ritieni fallimentare la FIR nel suo ruolo istitutivo o quali sue iniziative, in particolare, ritieni non abbiano raggiunto gli obiettivi sperati e quali erano o dovevano essere secondo te?
Insomma, in Italia ci sono più critici di teatro che attori, non traghettiamolo anche nel rugby questo modo di fare!
Non condivido questo approccio generalista.
Vogliamo offrire un contributo costruttivo anche nella critica, bene, proponiamo alternative su fatti precisi, dati alla mano, solo se strutturati nella critica e nell'eventuale proposta porteremo un valore aggiunto, diversamente bene che vada non saremo nenche considerati e, probabilmente, faremo anche il gioco di chi galleggia nel mare indisturbato (non so se hai colto la finezza :lol: ?) sfruttando il pressapochismo e la lagna generica da mercato. :P
È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
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orso1967
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Re: Proposta per la federazione

Messaggio da orso1967 »

nino22 ha scritto:Strada giusta, peccato che la federazione abbia rifiutato una collaborazione con gli Auckland Blues xchè 90 mila euro eran troppi ...
Cmq ancora di + io mandarei una selezione di tecnici a vedere come si ci allena, come si insegna il rugby ecc.
è da tre anni che sto cercando di andare a fare corsi allenatori in Irlanda (pagandomeli in proprio), e grazie al ridicolo nullaosta della F.I.R. le domande non sono neanche state prese in considerazione... :roll:
Is fearr Gaeilge briste, na Bearla cliste.
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andrea12
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Re: Proposta per la federazione

Messaggio da andrea12 »

mah.......di 25 righe scritte mi sembra che tu ti erga a difensore di quelle 4/5 (righe) che sinteticamente esprimono un modo opinabile di vedere.
Delle altre 20, che sono proposte neppure una menzione?
Ripropongo:
- facciamo giocare e troviamo il modo di elaborare un progetto di calendario lungo nel tempo, senza troppe pause, diciamo da 14 a 12 squadre di pari livello (in questo esiste già un modello veneto che per me funziona. E' perfettibile ma funziona meglio del gruppo b che si fa in Lombardia o delle 2/3 partite tirate per campionato che non servono un gran chè. ) Si gioca dal 1° settembre fino al 30 giugno, eventualmente si può ipotizzare uno stop nel mese invernale: 20 dicembre/20 gennaio......
- togliamo le accademie zonali ,che sono un ricettacolo di clientele e non produco niente (e togliamo pure le squadre regionali che in U.16 hanno il livello di U12 di altri Paesi....ma con qualità in gioco ben più spiccate e filosofie ben più elaborate), manteniamo pure Tirrenia e quelle di Club (senza sovvenzioni e ammortizzatori di alcun genere) e riconosciamo uno status di coaching in sintonia con aspetti didattici, educativi e metodologici già dichiarabili accademicamente. Che non significa annullare l'esistente o mandare a casa tutti ripartendo da zero, ma il livello 1 è troppo eterogeneo e la comprensione non è sufficiente perchè l'informazione non viene recepita nel modo corretto. vedo gli allenatori-insegnanti, che fanno salti mortali per dire banalità, e c'è ancora chi non capisce. da ciò ne consegue:
- togliamo immediatamente che il livello 1 può fare solo i giovani, il 2 fino alla serie B, ecc.......la competenza didattica e metodologica, oltre che l'interpretazione di un processo d'apprendimento, spero sia scontata in livello 3 e superiori, ma chi allena i ragazzini, questa competenza la deve avere;
- i tecnici nazionali devono girare per i Club e chiunque deve avere il diritto di fare un provino; i nomi non contano, vai lì, giochi un tempo e loro dicono si o no, poi se dicono si, dirai il nome.......ma ci devi andare da solo e senza raccomandazioni.....
- istituiamo un bureau antimafia....sarebbe l'ufficio che lavora di più e quello meno amato;
............e queste erano le proposte del post che non ti piaceva.
Aggiungo:
- tutoraggio per arbitri e coach direttamente sul campo; gestito dagli stessi professionisti (così come avviene già per altre realtà europee)
"Hai considerato il contesto del movimento rugbystico nel suo complesso ed il ruolo ricoperto negli anni, le risorse finanziarie impiegate nei rispettivi progetti". Risposta: Si per la prima parte e solo parzialmente SI per la seconda parte perchè. Non mi interessa vedere un bilancio FIR (che tu e tutti gli altri, immagino, hanno visto) perchè i bilanci sono sempre tutti giusti
"Vogliamo offrire un contributo costruttivo anche nella critica, bene, proponiamo alternative su fatti precisi, dati alla mano, solo se strutturati nella critica e nell'eventuale proposta porteremo un valore aggiunto"Io le alternative le propongo in base a ciò che vorrei io, strutturare nella critica cosa significa? Sul valore aggiunto lascerei perdere perchè l'espressione di per sè è già stata usata ed abusata da chi pensa solo ai propri interessi (non volendo usare il termine molto più chiaro ed evidente di plusvalore)
Se il titolo parla di proposta/e io le ho fatte e tu? :lol:
giangi2
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Re: Proposta per la federazione

Messaggio da giangi2 »

Vi dico la mia: per il momento bene le accademie, ma a lungo andare l'obiettivo deve essere quello di alzare il livello di qualità dei settori giovanili, quindi bisognerebbe tendere a:
- creare un gruppo di tecnici FIR che (per fascia d'età) visitino i club per fare formazione e per visionare i giocatori;
- trasformare le accademie da stanziali a raduni periodici dei giocatori di interesse nazionale in vista della formazione della squadra nazionale di categoria;
- organizzare dei campionati di elite a livello nazionale o interregionale per aumentare il numero di partite equilibrate e ridurre quelle inutili;
- lasciare pause per le attività delle squadre nazionali durante le quali i club giocano una specie di coppa italia, le "accademie" o selezioni giocano qualche partita tra di loro in preparazione dell'attività della Nazionale.
Io credo che le risorse risparmiate eliminando le accademie stanziali sarebbero più che sufficienti a realizzare quanto sopra, e permetterebbero di dare aiuti economici alle società per le trasferte lunghe dei campionati organizzati a livello nazionale.
Luqa-bis
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Re: Proposta per la federazione

Messaggio da Luqa-bis »

Sulla priam proposta di andrea convengo.
01.09-20.06 è un periodo congruo, coincide con quello scolastico (che per i giovani va sempre considerato) e si concilai anche con quelli accademici (altrettanto importanti).
la possibilità di dividere in due parti la stagione permetterebbe didividere la competizione con fasi regionali/interregionali e fasi nazionali divise per differenti liveli di competitività.

Non siamo per indole come i neozelandesi, cerchiamo di sfruttare il campanile.

In generale per la questione accademie, direi che al momento la sola Tirrenia può andare, nel caso si dovesse evolvere ilsistema, si potrebeb anche pensare a 2-3-4 "Tirrenia" per zona con la funzione di "Università del rugby", riservate ai migliori elementi dei club minori privi di squadre seniores di alto livello (Eccellenza- forse A1)

Per l osviluppo locale, io penso che forse sarebbe il caso di non adottare un modello unficato ma di adattarsi alla situazione locale, cioè di far impostare al Comitato locale una strategia con obiettivi da sviluppare e perseguire.

Per i livelli, io penso che a livello giovanile è opportuno che si debba essere più esigenti nella formazione dei tecnici, e che i livelli base, semmai, debbano essere indirizzati verso le categorie seniores minori,indiirzzando i migliroi nei settori dove l'aspetto formativo è più importante.
calep61
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Re: Proposta per la federazione

Messaggio da calep61 »

andrea12 ha scritto:mah.......di 25 righe scritte mi sembra che tu ti erga a difensore di quelle 4/5 (righe) che sinteticamente esprimono un modo opinabile di vedere.
Delle altre 20, che sono proposte neppure una menzione?
Ripropongo:
- facciamo giocare e troviamo il modo di elaborare un progetto di calendario lungo nel tempo, senza troppe pause, diciamo da 14 a 12 squadre di pari livello (in questo esiste già un modello veneto che per me funziona. E' perfettibile ma funziona meglio del gruppo b che si fa in Lombardia o delle 2/3 partite tirate per campionato che non servono un gran chè. ) Si gioca dal 1° settembre fino al 30 giugno, eventualmente si può ipotizzare uno stop nel mese invernale: 20 dicembre/20 gennaio......
- togliamo le accademie zonali ,che sono un ricettacolo di clientele e non produco niente (e togliamo pure le squadre regionali che in U.16 hanno il livello di U12 di altri Paesi....ma con qualità in gioco ben più spiccate e filosofie ben più elaborate), manteniamo pure Tirrenia e quelle di Club (senza sovvenzioni e ammortizzatori di alcun genere) e riconosciamo uno status di coaching in sintonia con aspetti didattici, educativi e metodologici già dichiarabili accademicamente. Che non significa annullare l'esistente o mandare a casa tutti ripartendo da zero, ma il livello 1 è troppo eterogeneo e la comprensione non è sufficiente perchè l'informazione non viene recepita nel modo corretto. vedo gli allenatori-insegnanti, che fanno salti mortali per dire banalità, e c'è ancora chi non capisce. da ciò ne consegue:
- togliamo immediatamente che il livello 1 può fare solo i giovani, il 2 fino alla serie B, ecc.......la competenza didattica e metodologica, oltre che l'interpretazione di un processo d'apprendimento, spero sia scontata in livello 3 e superiori, ma chi allena i ragazzini, questa competenza la deve avere;
- i tecnici nazionali devono girare per i Club e chiunque deve avere il diritto di fare un provino; i nomi non contano, vai lì, giochi un tempo e loro dicono si o no, poi se dicono si, dirai il nome.......ma ci devi andare da solo e senza raccomandazioni.....
- istituiamo un bureau antimafia....sarebbe l'ufficio che lavora di più e quello meno amato;
............e queste erano le proposte del post che non ti piaceva.
Aggiungo:
- tutoraggio per arbitri e coach direttamente sul campo; gestito dagli stessi professionisti (così come avviene già per altre realtà europee)
"Hai considerato il contesto del movimento rugbystico nel suo complesso ed il ruolo ricoperto negli anni, le risorse finanziarie impiegate nei rispettivi progetti". Risposta: Si per la prima parte e solo parzialmente SI per la seconda parte perchè. Non mi interessa vedere un bilancio FIR (che tu e tutti gli altri, immagino, hanno visto) perchè i bilanci sono sempre tutti giusti
"Vogliamo offrire un contributo costruttivo anche nella critica, bene, proponiamo alternative su fatti precisi, dati alla mano, solo se strutturati nella critica e nell'eventuale proposta porteremo un valore aggiunto"Io le alternative le propongo in base a ciò che vorrei io, strutturare nella critica cosa significa? Sul valore aggiunto lascerei perdere perchè l'espressione di per sè è già stata usata ed abusata da chi pensa solo ai propri interessi (non volendo usare il termine molto più chiaro ed evidente di plusvalore)
Se il titolo parla di proposta/e io le ho fatte e tu? :lol:
Intendiamoci, le idee non sono mai troppe, ma spesso sono come le strade che portano a Roma, cioè tutte vi ci conducono.
Ergo, non entro nel merito delle tue proposte, probabilmente pure buone, ma perchè pensare a qualche cosa di diverso dallo status quo e per fare cosa di diverso?
Prima bisognerebbe dire, nel dettaglio, cosa si pensi non funzioni e perchè, di quanto già si faccia, considerando il contesto in cui ciò è stato realizzato e del perchè non sia stato fatto diversamente.
Se no si rischia di fare una gara a chi ha l'idea migliore purchè diversa da quella attuale, ma per fare fare cosa, poi, se non quello che si sta gia cercando di fare.
Mi sembra un approccio uun po' approssimativo, ma magari mi sbaglio.
Poi, permetti anche a me una piccola nota polemica; auspichiamo tanto che cambino gli uomini e quando si tratta di eleggere il vertice della Federazione non si presenta nessuno se non il tanto bistrattato nonnino di Parma.
Forse il primo segnale di volontà di cambiamento si potrebbe misurare con nuove ed eleggibili candidature nelle consultazioni per la nomina dell'organo di comando, diversamente verrebbe anche il dubbio che torni utile avere qualcuno sui continuare a scarire le responsabilità che forse potebbero essere anche un po' dell'intero movimento (vedi il tema della gestione delle aperture italiane e no), non credi?
È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
Plinio il Vecchio
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andrea12
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Re: Proposta per la federazione

Messaggio da andrea12 »

Calep, ti rispondo perchè forse sei in buona fede (poi però vado ad allenare che è meglio):
perchè fare qualcosa di diverso? Perchè le proposte che uno presenta, devono migliorare l'esistente. Quindi se le proposte ci sono perchè non provare a migliorare? va migliorato un sistema federale che non funziona e ti ho anche detto che io gli uomini della didattica li terrei (anche se su questo molti non condividono). Oppure vorresti proposte che non cambiano di una virgola l'esistente? A me piace cambiare, piace l'efficienza e piace l'onestà intellettuale di riconoscere quando faccio qualcosa che va bene e anche quando mi accorgo che ho fatto qualcosa che non era corretto. Questa Federazione non sta producendo niente, nè in termini di risultati nè in termini di cultura del movimento. Quindi ho illustrato i punti che , per me, sono quelli critici. Se a te va bene così meglio per te, per me non funziona. Posso dirlo? Posso anche dire che è un sistema clientelare? posso anche dire che con un basso livello di coaching non si va da nessuna parte? ma sei proprio convinto che sia solo io a vedere e sentire ste cose?
Comunque non ho capito cosa difendi? Sostanzialmente non mi interessa molto, proprio perchè nel forum ognuno può esprimere i propri pensieri liberamente. Perchè non c'è nessuno che si propone in alternativa al vecchietto? perchè se non hai il sostegno del sistema/comitati, non vai da nessuna parte. Altro che impegno e /o qualunquismo. In tutto il mondo questa è mafia. Tu chiamala come vuoi.
Adesso però vado a divertirmi. Buon rugby a tutti
tanaumaga62
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Re: Proposta per la federazione

Messaggio da tanaumaga62 »

purtroppo Andrea12 ha ragione da vendere.
chi bazzica i campi lo sa.
io riformerei anche l'U12/U14 istutuendo dei campionati veramente meritocratici, eliminando la farsa dei concentramenti.
Per quanto riguarda i livelli degli allenatori, mi sono formato di più sui campi da gioco che seguendo i corsi federali, che sono ottimi per la base ma non per una specializzazione di ruolo.
Siamo carenti anche sotto l'aspetto "preparazione atletica", rivolta soprattutto su minirugby fino a U14, argomento sui quali istituirei dei corsi obbligatori specifici anche per tecnici.
chiudo e vi saluto.
wanchope16
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Re: Proposta per la federazione

Messaggio da wanchope16 »

Sator Arepo ha scritto:
Tallonatore80 ha scritto: L'unico problema è rinunciare al proprio orticello... chissà... in nuova zelanda tra l'altro, funziona cosi'... ma forse loro di rugby non capiscono un c4$$o...
Hai pienamente ragione, da quando sono qua (veramente anche da prima, diciamo che adesso ho la conferma) sono convinto che uno dei motivi principali del successo del rugby kiwi sia proprio l'assenza totale del campanilismo.
Per un club, mandare un giocatore in selezione provinciale vale come vincere dieci titoli della propria union. Mandarlo in franchigia vale come cinquanta. Mandarlo in maglia nera... non ha prezzo. Nelle bacheche dei club non ci sono i trofei vinti, ci sono le foto dei giocatori tesserati che sono diventati professionisti.
Beh per avere un esempio di buon lavoro, non bisogna andare per forza in NZ, basta andare in Romagna e vedere il lavoro svolto dalla sua Franchigia territoriale....
Vogliamo il Romagna RFC in Celtic League!!!
calep61
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Re: Proposta per la federazione

Messaggio da calep61 »

wanchope16 ha scritto: Beh per avere un esempio di buon lavoro, non bisogna andare per forza in NZ, basta andare in Romagna e vedere il lavoro svolto dalla sua Franchigia territoriale....
Trovo che la Franchigia Romagna RFC sia un chiaro esempio di quanto LO STRUMENTO FRANCHIGIA possa essere portatore nel movimento rugbystico italiano di soluzioni per ottimizzazioni organizzative dei singoli club, conforto in valori comuni a cui ispirarsi e trovare forza nella competizione, sinergie ed opportunità delle qualità italiane, giocatori e tecnici, insomma un'ideale palestra per far lievitare ed emergere la qualità del rugby italiano.
http://www.romagnarfc.it/
È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
Plinio il Vecchio
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GiorgioXT
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Re: Proposta per la federazione

Messaggio da GiorgioXT »

wanchope16 ha scritto: Beh per avere un esempio di buon lavoro, non bisogna andare per forza in NZ, basta andare in Romagna e vedere il lavoro svolto dalla sua Franchigia territoriale....
Dicci qualcosa di più ... amici geograficamente molto vicini (a nord ed ovest) mi parlano di un successo del Romagna dovuto più che altro al fatto di essere l'unica squadra in A2 con
i giocatori quasi tutti a libro paga. E' vero?
Edowing
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Re: Proposta per la federazione

Messaggio da Edowing »

Tallonatore80 ha scritto:mi aggrego a zorry.
io alleno ma posso tranquillamente disdire per uno scopo superiore.

zorry passo a prenderti ?

raga ho un'amica a melbourne,do' un colpo di telefono e si parte ?? :rotfl: :rotfl: :rotfl:
"Il rugby sono 14 uomini che lavorano insieme per dare al quindicesimo mezzo metro di vantaggio"
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