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TheTruth ha scritto:Oh ragazzi.. ricordiamoci che gli inglesi sono li per VINCERE il mondiale, noi siamo li per arrivare 11esimi.. non sono queste le nostre partite, non è questo il nostro livello e non lo sarà mai a livello giovanile!Poi certo, si poteva fare meglio ieri.. ma contiamo anche che in campo era stata messa una squadra non proprio titolare..
(Precisazione su Pasquali: non è che non è stato chiamato.. ha rifiutato lui, così come con gli emergenti..)

Ha rifiutato anche l'Under 20?

quattro8 ha scritto:Finché le convocazioni vengono fatte con il criterio della bilancia, questi sono i risultati' ci mettiamo a fare gli scontri con gli inglesi che sono maestri in questo. Comunque il nostro 14 annichilito dal loro 11, in difesa il nostro 10 inesistente, come le coperture delle terze linee. Completa assenza di un piano di gioco quando, quelle poche volte, eravamo in possesso di palla. In più nessun nesso tra il gioco espresso dall'accademia Francescato e questa U20. Oltre a ciò elementi validi lasciati a casa. E non uno o due.
Saluti

Te lo chiedo per ignoranza mia, visto che seguo questi ragazzi solo nel 6N U20 e non in campionato, chi sarebbe rimasto fuori dalle convocazioni che è palesemente superiore ai convocati di Troncon?

Hap ha scritto:
Ha rifiutato anche l'Under 20?

Da quello che si dice anche in altri blog il 6 nazioni u20 non è stato convocato così come per il mondiale u20, convocato invece con la emergenti ha rifiutato.
Ora finchè lui non dice niente possiamo fare tutte le supposizioni possibili...

Puntualmente, almeno due volte l'anno (per 6N e mondiali) si arriva a questa discussione sulla nostra nazionale. Il problema di fondo non è tanto sui ragazzi che giocano, né su quelli che nei club li fanno giocare poco durante la stagione. Il problema è che in Italia si arriva ai 19 anni con gravissime lacune in tutti i fondamentali, tali da precludere a gran parte dei giocatori un impiego costante o quantomeno più frequente in prima squadra in Eccellenza o Serie A (lasciamo stare il Pro12); in queste condizioni mettere in campo un giocatore fisicamente e tecnicamente impreparato solo per farlo crescere in ottica nazionale vuol dire creare un buco nella propria squadra, deleterio ai fini di raggiungimento dei playoff piuttosto che della salvezza piuttosto che della promozione.
In soldoni, c'è un buco nero "tecnico" a livello dei 15-16-17 anni; in causa potrebbero essere chiamate le Accademie zonali, che evidentemente non servono a nulla.

Intanto il torneo va avanti e ora ci toccano i Pumitas, la sfida verità per capire chi e cosa siamo; contro l'Australia hanno retto per un tempo abbondante, salvo poi crollare e concedere il bonus mete nell'arco di un quarto d'ora a metà ripresa. L'importante sarà entrare in campo con le giuste motivazioni, notoriamente la cosa di gran lunga più difficile per i nostri.

speartakle ha scritto:

Hap ha scritto:
Ha rifiutato anche l'Under 20?

Da quello che si dice anche in altri blog il 6 nazioni u20 non è stato convocato così come per il mondiale u20, convocato invece con la emergenti ha rifiutato.
Ora finchè lui non dice niente possiamo fare tutte le supposizioni possibili...

Infatti, è così che pensavo anche io. Non mi pare di averlo visto nelle liste di convocazione dello scorso 6N. Anche perchè, se avesse rifiutato all'epoca, il "caso" sarebbe già venuto fuori.

io sento puzza di procuratore comunque sia.

TommyHowlett ha scritto:. Il problema è che in Italia si arriva ai 19 anni con gravissime lacune in tutti i fondamentali, tali da precludere a gran parte dei giocatori un impiego costante o quantomeno più frequente in prima squadra in Eccellenza o Serie A (lasciamo stare il Pro12).

E finalmente! A forza di sentir dire che la U20 perde perche i giovani non giocano in Eccellenza mi ero quasi convinto. E' il contrario: i giovani non giocano perche' la U20 perde, cioe' non sono impreparati. Ovviamente e' piu' facile mettere la regola del 10 italiano giovane piuttosto che migliorare la preparazione tra i 16-19 anni. Pero' cosi il problema non si risolve....

I ragazzi perdono, a mio avviso, perchè:

- Non ci sono regole che obbligano ad un impiego di giovani tra i 18 e i 21 nella massima serie nazionale;
- Il sistema di franchigie è troppo affannato a legittimarsi in pro12 per essere quello che dovrebbe: una cima di arrivo per giovani formati dalla base di squadre tra loro collegate e che fungono da serbatoio;
- Mancanza di un programma per mandarli anche solo un annetto o due in giro per il mondo a giocare e confrontarsi ad alto livello;
- Evidente scarsa preparazione dei tecnici e dei preparatori. Effettivamente ci sono troppe accademie frammentate. Dovrebbero essere 1 o 2 per regione (anche 3 per quelle che producono più giocatori) in cui sono condensate la preparazione rugbystica e quella scolastica.
- Poche risorse economiche spese per incentivare i club a migliorare i propri tecnici.


E poi perdono perchè: gli allenatori andrebbero scelti per capacità, non per raccomandazione, e dovrebbero avere i nazionali a disposizione per un tempo maggiore.

Ho visto gli highlights di tutte le partite, impressionanti i baby Boks, fisicità assurda ed un Pollard che già si candida per la maggiore. I Pumitas prossimi nostri avversari tengono bene il campo contro gli australiani...

Tallonatore80 ha scritto:I ragazzi perdono, a mio avviso, perchè:

- Non ci sono regole che obbligano ad un impiego di giovani tra i 18 e i 21 nella massima serie nazionale;
- Il sistema di franchigie è troppo affannato a legittimarsi in pro12 per essere quello che dovrebbe: una cima di arrivo per giovani formati dalla base di squadre tra loro collegate e che fungono da serbatoio;
- Mancanza di un programma per mandarli anche solo un annetto o due in giro per il mondo a giocare e confrontarsi ad alto livello;
- Evidente scarsa preparazione dei tecnici e dei preparatori. Effettivamente ci sono troppe accademie frammentate. Dovrebbero essere 1 o 2 per regione (anche 3 per quelle che producono più giocatori) in cui sono condensate la preparazione rugbystica e quella scolastica.
- Poche risorse economiche spese per incentivare i club a migliorare i propri tecnici.


E poi perdono perchè: gli allenatori andrebbero scelti per capacità, non per raccomandazione, e dovrebbero avere i nazionali a disposizione per un tempo maggiore.

Ormai le altre sono già più avanti e non sarebbe sufficiente l'Eccellenza.
Dovrebbero trovare posto (per merito, NON per grazia ricevuta) nelle franchigie.

La squadra dell'Accademia che arriva terza, se non sbaglio, in serie A, probabilmente in Eccellenza avrebbe conquistato la salvezza: non è sufficiente.

Mr Ian ha scritto:Ho visto gli highlights di tutte le partite, impressionanti i baby Boks, fisicità assurda ed un Pollard che già si candida per la maggiore. I Pumitas prossimi nostri avversari tengono bene il campo contro gli australiani...

Io ho grandi dubbi su come questi fisici sono costruiti, anche vedere le differenze tra i nostri e gli inglesi per dire.

JosephK. ha scritto:

Mr Ian ha scritto:Ho visto gli highlights di tutte le partite, impressionanti i baby Boks, fisicità assurda ed un Pollard che già si candida per la maggiore. I Pumitas prossimi nostri avversari tengono bene il campo contro gli australiani...

Io ho grandi dubbi su come questi fisici sono costruiti, anche vedere le differenze tra i nostri e gli inglesi per dire.

Sicuramente lo sviluppo muscolare verrà attenzionato parecchio, magari però loro a 14 anni lavorano sul fisico, noi ancora gli insegniamo le basi...

E' certamente allenamento ma ma quelle faccione così quadrate a 19 anni a me danno sempre qualche dubbio.

JosephK. ha scritto:E' certamente allenamento ma ma quelle faccione così quadrate a 19 anni a me danno sempre qualche dubbio.

Anche a me. Anzi di più...

Tallonatore80 ha scritto:I ragazzi perdono, a mio avviso, perchè:

- Non ci sono regole che obbligano ad un impiego di giovani tra i 18 e i 21 nella massima serie nazionale;
- Il sistema di franchigie è troppo affannato a legittimarsi in pro12 per essere quello che dovrebbe: una cima di arrivo per giovani formati dalla base di squadre tra loro collegate e che fungono da serbatoio;
- Mancanza di un programma per mandarli anche solo un annetto o due in giro per il mondo a giocare e confrontarsi ad alto livello;
- Evidente scarsa preparazione dei tecnici e dei preparatori. Effettivamente ci sono troppe accademie frammentate. Dovrebbero essere 1 o 2 per regione (anche 3 per quelle che producono più giocatori) in cui sono condensate la preparazione rugbystica e quella scolastica.
- Poche risorse economiche spese per incentivare i club a migliorare i propri tecnici.


E poi perdono perchè: gli allenatori andrebbero scelti per capacità, non per raccomandazione, e dovrebbero avere i nazionali a disposizione per un tempo maggiore.

- I giovani fra 18 passati e 21 anni -a differenza di TUTTE le altre nazioni che ci sono davanti nel ranking , non giocano in un loro campionato o torneo specifico , ma solo in squadre senior, dove lo spazio a disposizione è ovviamente più limitato .
- Formiamo troppo pochi giocatori per fare selezione, in più il sistema delle accademie non solo sposta la selezione a 15 anni, ma è un sistema che tende inevitabilmente a confermare le scelte a priori : avete mai visto qualcuno escluso dalle accademie u18 o da Tirrenia/Parma -? ma se non fanno selezione, come si fa a fare "alto livello" ?
- Non solo non creiamo delle occasioni di confronto ad alto livello con squadre straniere, ma mettiamo i bastoni tra le ruote e cerchiamo di impedire ai ragazzi di andare all'estero
- Abbiamo voluto eliminare il circolo virtuoso nel quale i ragazzi si confrontavano con i pari età in un campionato nazionale meritocratico, e sostituirlo con un sistema molto più vischioso .
Non c'è da stupirsi dei risultati.

Garryowen ha scritto:

JosephK. ha scritto:E' certamente allenamento ma ma quelle faccione così quadrate a 19 anni a me danno sempre qualche dubbio.

Anche a me. Anzi di più...

a dite che le bistecche non bastano?