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Rimango un po' off topic, ancora sul ciclismo: http://www.lastampa.it/2014/07/27/sport ... agina.html

Ilgorgo ha scritto:Rimango un po' off topic, ancora sul ciclismo: http://www.lastampa.it/2014/07/27/sport ... agina.html

Proprio guardando il tuo link, che avevo già letto, ho visto questo: http://www.lastampa.it/2013/11/07/sport ... agina.html
L'antidoping è sempre un passo indietro rispetto alla "scienza dell'aiutino". Giocano sempre in difesa.

Comunique sorprende il dato cronometrico di Nibali su quella salita e credo deponga a suo favore, anche se, come dice il giornalista, nel ciclismo la mano sul fuoco non la si può mettere per nessuno...

Garryowen ha scritto:Sono così controllati che Armstrong l'hanno beccato dopo il ritiro e dopo sette Tour.
La battaglia dell'antidoping nel ciclismo è persa da tempo. Diciamo che cercano di salvare il salvabile.
Il doping è praticamente in tutti gli sport; nel ciclismo, però, è parte integrante della sua Storia

Amstrong ha vinto l'ultimo tour nel 2005..9 anni fa.. Nel frattempo si e' mosso una grande movimento antidoping nel ciclismo, e la scoperta, pur se postuma del doping di Lance ne e' , in parte, la dimostrazione...nulla di questo si vede nel rugby...vedere certi fisici a nemmeno 20 anni, nelle u18 o 20 sudafricane o di certe nazioni mi lascia MOLTO perplesso...mi sa che tra non molto ci sveglieremo in un enorme scandalo doping....vedere giocatori che corrono e si scontrano nel turbo rugby quasi senza sentire dolore, senza nessuna paura o remora, ripeto, mi lascia veramente di stucco...non si vede nulla di simile in altri sport di squadra....forse mi sembrano meno "dotati" fisicamente i neozelandesi ( a livello di u20 la differenza di stazza tra i sudafricani, gli inglesi e, dall'altra parte, i neozeoandesi e' impressionante..)...ma i suafricani secondo me, hanno una rete di doping strutturata...

Garryowen ha scritto:Non so dove avrei dovuto inserirlo. Lo metto qui, semmai lo sposteranno.

Sono rimasto allibito e devo dire onestamente che a me sa di bufala. In parole povere, non ci credo. Dai, si sta parlando di ciclismo...

http://www.insiderugby.it/node/5524

Io invece non mi stupisco affatto... anzi mi stupisco che qualcunoi creda alle favole....

profetacciato ha scritto:Ralepelle beccato due volte e non ancora radiato è normale? Tre del Tolone in finale Top14 2012 sono normali? I casi di Sla nel Sudafrica 1995 sono normali? Tumori, linfomi e malattie gravi ai reni nei giocatori professionisti sono normali?

Il doping nel rugby non esiste.. perchè non lo si vuole vedere... sembra l'atletica negli anni 80...

Laporte ha scritto:

Garryowen ha scritto:Non so dove avrei dovuto inserirlo. Lo metto qui, semmai lo sposteranno.

Sono rimasto allibito e devo dire onestamente che a me sa di bufala. In parole povere, non ci credo. Dai, si sta parlando di ciclismo...

http://www.insiderugby.it/node/5524

Io invece non mi stupisco affatto... anzi mi stupisco che qualcunoi creda alle favole....

...e allora se credi al dato del ciclismo, benvenuto nel mondo delle favole!

Garryowen ha scritto:

Laporte ha scritto:

Garryowen ha scritto:Non so dove avrei dovuto inserirlo. Lo metto qui, semmai lo sposteranno.

Sono rimasto allibito e devo dire onestamente che a me sa di bufala. In parole povere, non ci credo. Dai, si sta parlando di ciclismo...

http://www.insiderugby.it/node/5524

Io invece non mi stupisco affatto... anzi mi stupisco che qualcunoi creda alle favole....

...e allora se credi al dato del ciclismo, benvenuto nel mondo delle favole!

una bella lotta

Scherziamo? Il rugby è lo sport degli onesti!



E comunque lasciate perdere il caso Armstrong, che è una storia a parte e va oltre il semplice lato sportivo. Armstrong fu trovato positivo già al suo secondo o terzo Tour vinto, dai laboratori indipendenti francesi di cui ora non ricordo il nome.
Prima di parlare di ciclismo vi invito ad informarvi che razza di vita fanno i ciclisti professionisti da quando è in vigore il passaporto biologico che, lavorando con metodo relativo, permette di barare ben poco. E chi bara viene beccato, quasi subito.

Forse nel ciclismo esiste ancora la pratica strutturata del doping...ma la grande diferenza tra ciclismo ( che, peraltro, a me come sport da vedere non piace....mentre mi piace molto come pratica sportiva. ) e rugby e' che nel primo la lotta al doping, con controlli a sorpresa, passaporto biologico, interventi anche della,polizia e dei magistrati, la lotta al doping e' una realta', nel secondo la lotta al doping e'inesistente o semplicemente RIDICOLA.....questo mi preoccupa molto....prima o poi il velo di "innocenza" che avvolge il rugby ( peraltro sport che adoro e che ho praticato in gioventu'...) si squarcera' ed allora saranno dolori per tutti..

topotto53 ha scritto:Forse nel ciclismo esiste ancora la pratica strutturata del doping...ma la grande diferenza tra ciclismo ( che, peraltro, a me come sport da vedere non piace....mentre mi piace molto come pratica sportiva. ) e rugby e' che nel primo la lotta al doping, con controlli a sorpresa, passaporto biologico, interventi anche della,polizia e dei magistrati, la lotta al doping e' una realta', nel secondo la lotta al doping e'inesistente o semplicemente RIDICOLA.....questo mi preoccupa molto....prima o poi il velo di "innocenza" che avvolge il rugby ( peraltro sport che adoro e che ho praticato in gioventu'...) si squarcera' ed allora saranno dolori per tutti..

Quoto.

Pochi anni fa mi capitò di assistere a un dialogo tra alcuni giocatori della squadra della mia città, che allora come ora giocava in serie A. Il discorso era caduto sul doping e uno di loro ne parlava perché frequentava una palestra e conosceva gente che ne faceva uso, però si capiva che non sapeva sull'argomento molto più di quanto può saperne una persona che legge i giornali; gli altri sembravano invece non sapere proprio niente, né quanto costasse all'incirca quella tal sostanza o quel tal integratore né se l'epo o l'ormone della crescita siano da assumere oralmente o per vena. Oltretutto la sensazione era che quel discorso sul doping fosse casuale, e che loro non ne avessero mai parlato prima tra loro nonostante fossero compagni da tempo.
Insomma, è solo un minuscolo episodio "di provincia" ma mi spinse a pensare che il doping nel rugby, se anche esiste (e probabilmente esiste), non è una rete capillare e organizzata.

Ilgorgo ha scritto:Pochi anni fa mi capitò di assistere a un dialogo tra alcuni giocatori della squadra della mia città, che allora come ora giocava in serie A. Il discorso era caduto sul doping e uno di loro ne parlava perché frequentava una palestra e conosceva gente che ne faceva uso, però si capiva che non sapeva sull'argomento molto più di quanto può saperne una persona che legge i giornali; gli altri sembravano invece non sapere proprio niente, né quanto costasse all'incirca quella tal sostanza o quel tal integratore né se l'epo o l'ormone della crescita siano da assumere oralmente o per vena. Oltretutto la sensazione era che quel discorso sul doping fosse casuale, e che loro non ne avessero mai parlato prima tra loro nonostante fossero compagni da tempo.
Insomma, è solo un minuscolo episodio "di provincia" ma mi spinse a pensare che il doping nel rugby, se anche esiste (e probabilmente esiste), non è una rete capillare e organizzata.

Sono abbastanza in accordo che, probabilmente, nel giro rugbistico della tua citta', realta' locale che, pur degna e meritevole, e' cmq ai margini dell'impero, il doping sia monimo o nullo..troppi pochi soldi (per fortuna..)..io sono preoccupato per quanto avviene nelle grandi nazioni, nei tm autunnali ed estivi, nei vari campionati super15 e top 14 dove si vedono prestazioni ESAGERATE....e' stridente il contrasto tra l'enorem giro di affari, i fisici BESTIALI di certi giocatori, gli stadi pieni di gente e la pochezza delle risorse e dei mezzi impiegati nel rugby per la lotta al doping....siamo come certi mariti che vedono la propria moglie uscire di sera vestita in un certo modo, tornare alle quattro del mattino e sentirsi dire, credendoci, che sono state ad una riunione di genitori per la scuola......

Il fatto che nel rugby ci siano pochi controlli, rafforza la mia opinione che quei dati siano una bufala o vadano analizzati meglio.
Già il fatto che vengano messe nel calderone anche le positività da cannabis può spiegare qualcosa. E' difficile se non impossibile vedere un ciclista professionista fumare, figuriamoci poi una canna...
Poi nel ciclismo le "bombe" iniziano in età scolare, altro che "fisiconi". Lì serve potenziare o fare rendere al massimo il sistema cardio-polmonare.

Comunque, godiamoci Nibali, che sembra sia pulito (anche se purtroppo ormai nessuno mette la mano sul fuoco...)

Garryowen ha scritto:Il fatto che nel rugby ci siano pochi controlli, rafforza la mia opinione che quei dati siano una bufala o vadano analizzati meglio.
Già il fatto che vengano messe nel calderone anche le positività da cannabis può spiegare qualcosa. E' difficile se non impossibile vedere un ciclista professionista fumare, figuriamoci poi una canna...
Poi nel ciclismo le "bombe" iniziano in età scolare, altro che "fisiconi". Lì serve potenziare o fare rendere al massimo il sistema cardio-polmonare.

Comunque, godiamoci Nibali, che sembra sia pulito (anche se purtroppo ormai nessuno mette la mano sul fuoco...)

Hai ragione, Garry.

Per quanto riguarda il Vincenzino Nazionale la mano sul fuoco no, ma una ragionevole certezza io ce l'ho. Uno che ha sempre vinto, anche da giovane, che è migliorato sempre piano piano negli anni prendendosi anche le sue legnate e che a riposo ha 32 (32) battiti al minuto mi fa credere che se si aiuta lo fa molto meno degli altri, mettiamola così

e quando il papà ha raccontato che da ragazzo voleva smettere perché troppo faticoso e lui con uno schiaffone lo ha fatto risalire in sella? Che bella Italia, che nostalgia...