Quando vedremo i risultati?

[Leinsterugby]

guardate le foto delle Schools Finals in irlanda, mi viene da piangere stadi pieni ragazzi dagli isitituti di tutto il paese che giocano

[stilicone]

Beh, questo è eccssivo per l'Italia, realisticamente.
A Bologna quest'anno hanno fatto 4.000 persone per un Virtus-Fortitudo giovanile di basket. Ma è il basket, e quella è (o era) basket-city.
Però il rugby potrebbe e dovrebbe fare di più, senza dubbio.

[pulici]

bah forse solo quando finiranno i soldi (troppi) del 6 nazioni e quelli (pochi) delle tv
forse a quel punto tanti dirigenti "sportivi" lasceranno le loro ricche poltrone per andare a far danni e soldi da altre parti.

Purtroppo in Italia in tanti sport il ruolo di dirigente sportivo federale (o di Lega) viene visto come poltrona di potere&soldi. Dello sport, della sua divulgazione, dell'integrazione sportiva nella società e dei risultati sportivi non gliene frega nulla.

Ai vari Dondi, Gavazzi, Lotito, Pescante, Abete, Tavecchio, Malagò dei risultati sportivi e delle sport non gliene frega un c4$$o o anzi gliene frega solo in relazione ai soldi o al potere che ne possono ricavare.

Poi sul discorso più specifico di Accademie, società e formazione che vuoi che dica se la gestione e' solo quella di dare poltrone ad amici ex giocatori o amici e basta non si può andare da nessuna parte.
Un solo dato... e' possibile che dal ritiro di Dominguez dalla Nazionale correva l'anno 2003 non e' stato più possibile trovare un'apertura "calciante" decente (cioè che placcasse e dettasse i tempi di gioco)... non dico fenomeno ma decente... sono passati circa 12 anni...

[Luqa-bis]

Citato e criticato, rispondo.

1. Come scritto la riduzione di categoire è dovuta alle richieste societarie.
2. Il calendario dipende dalla squadre che ci sono e dai trasferiemnti che s ivoglio accollare.

2bis. Unica alternativa, fare torneo alla scozzese (di calcio) con doppio turno A/R

3. Mi preoccupo se un ragazzo non ha niente fuori dal rugby, anche se capisco che possa accadere.

4. Condivido che dovrebbe esserci un campionato U20 (U21) , e magari anche uno Universitario, uno del Dopolavoro (e non sto scherzando).
Ma mettetev idaccordo con voi stessi quandoscrivete che i20enni vanno in prima squadra.

Facciamo che tutte le società di Eccellenza e di serie A debbono avere una squadra "Accademia" che giocherà in Eccellenza Accademia e Interregionale Accademia a seconda dei suoi risultati e i cui giocatori sono selezionabili anche per la I squadra?
E che magari a quel campionato c ivanno anche Zebre (Accademia FIR) e Treviso?


Ma io problemi si affrontano in sequenza:

- Reclutamento
- Addestramento
-Potenziamento
- Confornto con il massimo livello

e partendo da programmi adatti alle età:
promozione- i ruzzi da elementari.
giovanissimi- medie
allievi- 16enni
juniores-18enni
Accademia- U21-U23

[Mr Ian]

Vedremo i risultati quando il rugby si allargherà al di fuori del rettangolo di gioco, ovvero quando non per forza per giocare devi avere il physique du role, di conseguenza ci sarà un apertura verso il rugby a 7, il touch rugby et similia.
Quando il rugby entrerà prepotentemente nelle scuole e tra i bambini e genitori non solo come disciplina sportiva ma anche per i valori applicabili alla vita di tutti i giorni.
Le risorse economiche non mancano, manca l Inteligentia per proporre e applicare modelli di sviluppo sostenibili. E' inutile continuare a menarla cercando di trovare quali colpe o soluzione, mancano persone adeguate ai posti di comando. Come molte cose che si rispettano nel nostro territorio italico. Siamo in loop da 15 anni ed il fatto di continuare a riempire l Olimpico è solo una costante bottigliata nei maroni

[Squilibrio]

[quote]Giovanili:
Ho letto che la riduzione delle categorie da quattro a tre, qualche anno fa, è stata voluta dalle società medesime, per risparmiare.[/quote]

Però hanno rotto queste società, non è possibile che la minoranza comande, anche perchè diciamocela tutta, spesso i tagli vengono fatti per destinare ad altro il denaro, tu dirigente della società a volte risparmi in trasferta e ti ingossi il rimborso spese

[Tallonatore80]

Io in 20 anni i risultati li vedo, eccome.
Quali ?

Riassumendo:

1) Prima di Grenoble, eravamo una barzelletta tout cour
2) Siamo entrati nel 6N, e ci facevano giocare contro le riserve delle riserve, e ci massacravano
3) Con fatica ci siamo presi qualche vittoria, hanno smesso di mandarci contro le riserve
4) Hanno iniziato a considerarci più che un materasso inutile, e da adolescenti del rugby ci siamo portati a casa qualche risultato anche di recente, ma ci manca la maturità per essere cinici e dare continuità al gioco.


Cosa manca?
non sappiamo ancora giocare a rugby. Ci proviamo ed a volte imbrocchiamo l'exploit. Non abbiamo un piano di gioco che sia "il gioco dell'italia".
Giochiamo a caso praticamente. Qualche volta (poche) funziona. Tante altre (troppe) no.


Questa secondo me è un po' di crescita. E credo sia evidente.
Il problema è che qualcuno vorrebbe vincere il 6N, da tifoso, ed a volte perde di vista la politica della crescita dei piccoli passi (ricordo che la francia per arrivare ad un livello decoroso ci ha messo 60 anni).

[jpr williams]

Sposo gran parte del tuo ragionamento, specie laddove noti il diverso atteggiamento degli altri nei nostri confronti nel corso degli anni.
Sono d'accordissimo sulla politica dei piccoli passi e non mi sono mai sognato di vincere il 6N: quest'anno ne faccio 50 e, non vorrei essere pessimista, ma non credo proprio che riuscirò a vedere un tale evento

Ma...
Ma i piccoli passi vorrei vederli sempre ed ho l'impressione che, da un 3 / 4 anni a questa parte ci siamo un pò fermati; noto che molti giocatori passano da giovani promesse a vecchie promesse e che quelli forti invecchiano inesorabilmente. Noto che abbiamo una under 20 (tanto per parlare del futuro dietro l'angolo) di bassissimo livello e noto che molti ragazzi quando arrivano a quell'età considerano che di rugby non si campa e si cercano un mestiere. Noto che, diversamente da quanto accaduto in passato, ad es. per la pallavolo, l'alto livello non esercita alcun effetto di trascinamento. Noto tutto questo e ripenso a come mi sono sentito dopo l'esordio assoluto dell'Italia nel 6N troppi anni fa...e a come mi sento adesso...
Aggiungo che la Francia ha fatto i passi di cui parli PRIMA dell'avvento del professionismo: adesso è tutto più difficile e veloce, in tutti i sensi

[mauott]

...
Ma...
Ma i piccoli passi vorrei vederli sempre ed ho l'impressione che, da un 3 / 4 anni a questa parte ci siamo un pò fermati; noto che molti giocatori passano da giovani promesse a vecchie promesse e che quelli forti invecchiano inesorabilmente. Noto che abbiamo una under 20 (tanto per parlare del futuro dietro l'angolo) di bassissimo livello e noto che molti ragazzi quando arrivano a quell'età considerano che di rugby non si campa e si cercano un mestiere. ....

il fatto che da 3/4 anni a questa parte sembriamo esserci fermati rispetto a prima è facile da spiegare: se hai un grande gap da recuperare il grosso è possibile colmarlo in (relativamente) poco tempo... se il gap è piccolo il tempo aumenta in maniera esponenziale ... è come quando sei a dieta: se devi perdere 10 kg i primi 5/6 non fai troppa fatica, fai fatica a perdere gli altri e a mantenere il peso forma .... fermo restando che sono più che favorevole ad una serie di campionati U18/U19/U20 divisi per età e magari anche al campionato riserve, i risultati della U20 dipendono dalle annate ... Lo scorso anno hanno giocato il miglior mondiale di sempre (anche se la partita con la scozia andava vinta visti i confronti precedenti) quest'anno va così ...

[stilicone]

E' vero, come la U20 dell'anno scorso è andata benino, quella di quest'anno va malissimo, e le annate sono ovviamente diverse.
Però io vorrei vedere prima o poi una U20 che vince due-tre partite del 6N (non dico vincere il torneo, per carità). Se arrivassimo lì, avremmo una reale percezione di essere in progresso.
Io ho tre anni più di Jpr, chissà?
( a meno di ricorrere alla preghiera della vedova scaltra: Signore, fa che io veda l'Italia vincere un 6N, e poi riuniscimi pure all'anima benedetta...)

[mauott]

E' vero, come la U20 dell'anno scorso è andata benino, quella di quest'anno va malissimo, e le annate sono ovviamente diverse.
Però io vorrei vedere prima o poi una U20 che vince due-tre partite del 6N (non dico vincere il torneo, per carità). Se arrivassimo lì, avremmo una reale percezione di essere in progresso.
Io ho tre anni più di Jpr, chissà?
( a meno di ricorrere alla preghiera della vedova scaltra: Signore, fa che io veda l'Italia vincere un 6N, e poi riuniscimi pure all'anima benedetta...)

il progresso ci sarà quando cambierà la cultura italica nei riguardi dello sport in generale e del rugby in particolare.

Premessa 1: la base atletico sportiva (e prima ancora i fondamenti di psicomotricità) non viene data dalla scuola (quindi da professionisti) come negli altri paesi nostri competitori nel torneo, ma affidata alla buona volontà di qualcun altro;

Premessa 2: in molti casi i bambini o i ragazzi arrivano al rugby dopo aver provato almeno il calcio (e qualcuno anche basket e/o pallavolo) pochissimi vivono il rugby come una tradizione di famiglia (come avviene negli altri paesi del VI nazioni): la maggior parte arriva per caso e come scarto di altri sport.

Il pubblico dell'olimpico sarà anche coreograficamente interessante ma è il peggior veicolo pubblicitario per arrivare a competere ad alti livelli; il fatto che vincere o perdere non faccia differenza tanto poi c'è il terzo tempo toglie importanza ai primi 2 è il messaggio che passa alla massa e quindi anche al ragazzino che prova il sabato pomeriggio al club. Sono stato spesso a vedere partite del VI nazioni non dell'Italia all'estero ... prima dell'inizio ci si mischia e si fa comunella anche tra inglesi e scozzesi o tra inglesi e gallesi (meno ma succede), ma poi diventiamo avversari ed alla fine chi vince festeggia a casa o al pub e chi perde se ne va mogio (a casa o al pub) ma lontano dallo stadio e senza l'atmosfera da "fiera della porchetta" (nulla in contrario ma se perdo sono poco incline ai festeggiamenti) che c'è normalmente a Roma..

Manca molte volte la cultura del sacrificio, della conquista, del migliorarsi giorno per giorno perché il rugby è una cosa importante come e più della scuola, perché è una cosa che voglio fare e non un diversivo di 2 ore intanto che i miei vanno a fare la spesa o passano il tempo davanti ad una birra a raccontarsi i fatti propri e che quella volta che decidono che si va a sciare (o al mare o in qualunque altro posto) si parte e poco importa se c'è partita di campionato.

E questo avviene anche in campo dove molti educatori sfruttano il più robusto per fare le mete e sono tutti contenti perché si vince ("se non vinciamo non si divertono e li perdiamo" ) e sono tutti contenti perché siamo forti, "abbiamo battuto 7-1 i cugini del paese vicino"; peccato che appena trovi uno più grosso non sei in grado di contrastarlo...

Ci si lamenta del fatto che non ci sono calciatori in nazionale ma poi tanti allenatori dalla U12 in poi sono contrari ai calci perché non c'è tempo per allenarli ed in partita è meglio di no "altrimenti prendiamo meta di contrattacco" ... se qualcuno si ferma dopo e prova per i fatti suoi : "vai a fare la doccia che i tuoi ti aspettano" o peggio "che spegniamo le luci" ...

Certo, non siamo tutti così: ci sono anche società serie che fanno programmazione e lavorano dai più piccoli ai più grandi con coscienziosità insegnando i rudimenti ed affinando la tecnica individuale ma la maggioranza è più o meno così: tanta buona volontà ma poco più e questi sono alla fine i risultati di U20 e nazionali maggiori che anzi a volte ottengono risultati che vanno oltre ....

[Tallonatore80]

Mauott Santo Subito.

Tutto quello che dici è esattamente quello che succede.
Io l'ho vissuto:

1) da giocatore
2) da Educatore
3) da Allenatore
4) da Arbitro
5) da Osservatore


Sempre la stessa solfa, con sfumature varie sull'utilizzo di quello grosso per fare le mete (hai presente quella squadra blu che sta di la dal mella? la U14 di 2 anni fa? )

Poi si perdono.

[pierrebi]

I giocatori più forti della nazionale giocavano e giocano all'estero
nessun mediano della nazionale italiana ha qualche chance di andare a giocare all'estero

i giovani italiani, non solo i rugbisti, sognano di andare all'estero

quindi nessun giovane italiano che vuole sfondare del rugby punterà al ruolo di mediano, altrimenti sa già che all'estero non ci va!

Devono fare come in SA e in NZ, se vuoi andare all'estero liberissimo ma la maglia della nazionale te la scordi! Voglio vedere cosa succede nel giro di pochi anni, o l'Italia scompare e tutti gli azzurrabili vanno a giocare con altre nazionali oppure finalmente cambia qualcosa,

Questa squadra che regge 50 minuti nei TM credo potrebbe reggerli tutti e 80 nel Pro12 e questo porterebbe giovamento al rugby italiano ...

[pierrebi]

(nulla in contrario ma se perdo sono poco incline ai festeggiamenti)

se l'Italia vince perde il cucchiaio di legno se invece perde vince il cucchiaio di legno quindi si vince sempre! Due anni fa si vinse con la francia e poi si vinse pure il cucchiao di legno!

[gingi]

Direi che un primo segnale l'abbiano dato i grandi ragazzi dell'under 18, in semifinale agli Europei!!!