Nuove regole di equiparazione
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- jpr williams
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Re: Nuove regole di equiparazione
Beh, appunto, se in quel paese puoi diventare cittadino dopo 1 mese, sia che tu faccia l'idraulico sia che faccia il rugbysta, mi può andare bene che tu rappresenti quel paese. Ogni paese ha il diritto di stabilire le regole che presiedono alla concessione della cittadinanza, ma non ci debbono essere scorciatoie sportive.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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- doublegauss
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Re: Nuove regole di equiparazione
Se uno impara i finali di pedoni poi il due contro uno è un attimo.Garryowen ha scritto: Ad ogni modo, per me è un grande sport (e in un certo senso potrebbe anche essere propedeutico al rugby)
- Hap
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Re: Nuove regole di equiparazione
Appunto, è quello che ho scritto e che succede nel calcio.Garryowen ha scritto:No, per me la prima regola immodificabile è che se hai giocato in una nazionale di un Paese non puoi più giocare in altre nazionali.
Magari mettiamo il limite di inizio di questa regola alla nazionale under 20, ma poi basta.
Una qualsiasi modifica di questa regola per me rende tutta l'attività delle nazionali un buffonata, o almeno la metterebbe al livello dell'attività dei club.
Esempio recente che ci riguarda: Mastour, italomarocchino "baby fenomeno" del Milan ha giocato in tutte le nazionali giovanili italiane. Poco prima dell'estate ha accettato la convocazione della nazionale maggiore marocchina rendendolo ineleggibile per sempre per l'Italia.
E' quello che secondo me dovrebbe succedere anche nel rugby
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
Grazie.
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- Hap
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Re: Nuove regole di equiparazione
Concordo.jpr williams ha scritto:Beh, appunto, se in quel paese puoi diventare cittadino dopo 1 mese, sia che tu faccia l'idraulico sia che faccia il rugbysta, mi può andare bene che tu rappresenti quel paese. Ogni paese ha il diritto di stabilire le regole che presiedono alla concessione della cittadinanza, ma non ci debbono essere scorciatoie sportive.
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
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Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
Grazie.
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Garryowen
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Re: Nuove regole di equiparazione
Nel rugby è già così da diversi anniHap ha scritto:Appunto, è quello che ho scritto e che succede nel calcio.Garryowen ha scritto:No, per me la prima regola immodificabile è che se hai giocato in una nazionale di un Paese non puoi più giocare in altre nazionali.
Magari mettiamo il limite di inizio di questa regola alla nazionale under 20, ma poi basta.
Una qualsiasi modifica di questa regola per me rende tutta l'attività delle nazionali un buffonata, o almeno la metterebbe al livello dell'attività dei club.
Esempio recente che ci riguarda: Mastour, italomarocchino "baby fenomeno" del Milan ha giocato in tutte le nazionali giovanili italiane. Poco prima dell'estate ha accettato la convocazione della nazionale maggiore marocchina rendendolo ineleggibile per sempre per l'Italia.
E' quello che secondo me dovrebbe succedere anche nel rugby
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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Garryowen
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Re: Nuove regole di equiparazione
Qui viene coinvolta una norma più generale, che è quello di competere ad "armi pari", di partire tutti con le stesse possibilità, e allora non sono d'accordo con quanto da voi affermato.Hap ha scritto:Concordo.jpr williams ha scritto:Beh, appunto, se in quel paese puoi diventare cittadino dopo 1 mese, sia che tu faccia l'idraulico sia che faccia il rugbysta, mi può andare bene che tu rappresenti quel paese. Ogni paese ha il diritto di stabilire le regole che presiedono alla concessione della cittadinanza, ma non ci debbono essere scorciatoie sportive.
Per me ci dovrebbe essere una norma sportiva specifica, non si possono avere tante regole quante sono le rispettive normative nazionali.
La regola deve essere uguale per tutti. Un mese, cinque anni, tre anni, ma uguale per tutti.
Le sostanze dopanti proibite - per fare un altro esempio - dovrebbero essere le stesse in tutte le nazioni.
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- giuseppone64
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Re: Nuove regole di equiparazione
era una battuta con una punta di ironia per sottolineare il famoso io l'avevo detto che sembrava trapelare dal tuo intervento.atuttorugby ha scritto:Ciao giuseppone scusa ma non capisco cosa vuoi dire con la tua domanda?giuseppone64 ha scritto:Fai capire pure ad una anima semplice : tu sei il rugby?atuttorugby ha scritto:Si finalmente si son svegliati o son stati costretti a farlo dai sempre maggiori malumori dell'opinione pubblica...con l'aiuto che adesso alcune union di quelle che contano hanno iniziato a seccarsi.
Parere personale, passare da 3 a 5 anni serve a poco oggi come oggi dove ormai si vanno a prendere i giocatori a 17-18 anni, io metterei che non puoi essere equiparato prima del compimento del 25mo anno di eta' voglio vedere quello di 20-21 anni che rinuncia ad una chiamata magari con un Mondiale alle porte per aspettare altri 4-5 anni per essere eleggibile per qualcunaltro!
Andrebbe rivista anche l'aspetto della discendenza, io lo abbasserei ai genitori e basta non risalendo fino ai nonni ma mi rendo conto che forse qua son troppo restrittivo.
Bello che ne avevo scritto un mese fa:
https://atuttorugby.wordpress.com/2015/ ... -cambiare/
Questo invece i ensieri di ieri:
https://atuttorugby.wordpress.com/2015/ ... e-era-ora/
saluti e buon rugby.
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
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Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
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- giuseppone64
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Re: Nuove regole di equiparazione
ma come uno buono che avevamo...Hap ha scritto:Appunto, è quello che ho scritto e che succede nel calcio.Garryowen ha scritto:No, per me la prima regola immodificabile è che se hai giocato in una nazionale di un Paese non puoi più giocare in altre nazionali.
Magari mettiamo il limite di inizio di questa regola alla nazionale under 20, ma poi basta.
Una qualsiasi modifica di questa regola per me rende tutta l'attività delle nazionali un buffonata, o almeno la metterebbe al livello dell'attività dei club.
Esempio recente che ci riguarda: Mastour, italomarocchino "baby fenomeno" del Milan ha giocato in tutte le nazionali giovanili italiane. Poco prima dell'estate ha accettato la convocazione della nazionale maggiore marocchina rendendolo ineleggibile per sempre per l'Italia.
E' quello che secondo me dovrebbe succedere anche nel rugby
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
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HagarTheHorrible
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Re: Nuove regole di equiparazione
Come Bryan Cristante?giuseppone64 ha scritto: ma come uno buono che avevamo...

Låpørte før President! E Såntø sübitø!
- giuseppone64
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Re: Nuove regole di equiparazione
HagarTheHorrible ha scritto:Come Bryan Cristante?giuseppone64 ha scritto: ma come uno buono che avevamo...
no no il marocchino è un fenomeno vero.
certo che alla vigilia dell'incontro con la scozia siamo proprio o.t. ...
confidiamo sul vostro affetto e per il 2015 non faremo altri interventi che non siano " ovali".
vero Hagar?
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HagarTheHorrible
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Re: Nuove regole di equiparazione
Il problema è una crisi globale del movimento sportivo di questo sventurato stivale. Eccezion fatta per la scherma (mettiamoci anche il nuoto e una spera di volley), siamo in un periodo di vacche magrissime. Anche "kwelli lå køn lå bålå tøndå".giuseppone64 ha scritto: confidiamo sul vostro affetto e per il 2015 non faremo altri interventi che non siano " ovali".
vero Hagar?

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- jpr williams
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Re: Nuove regole di equiparazione
Il mio concetto si sostanzia nel no a scorciatoie sportive; credo che nessun paese al mondo "annacquerebbe" le regole che presiedono alla concessione della cittadinanza in generale solo per arruolare qualche mezzofondista kenyano, specie in un'epoca in cui l'immigrazione è una questione politicamente così scottante. Se sei cittadino austriaco puoi rappresentare l'Austria anche nello sport, a patto che le regole in base alle quali sei austriaco siano le stesse previste erga omnes. Credo che in questo modo la competizione ad armi pari sarebbe la logica conseguenza della scelta politica delle nazioni di non concedere troppo facilmente la propria cittadinanza. Basterebbe che le federazioni mondiali rifutassero di concedere la partecipazione a competizioni fra rappresentative nazionali a coloro che abbiano conseguito la cittadinanza in base a regole che derogano alla norma generale prevista in quel paese per la concessione della cittadinanza.Garryowen ha scritto:Qui viene coinvolta una norma più generale, che è quello di competere ad "armi pari", di partire tutti con le stesse possibilità, e allora non sono d'accordo con quanto da voi affermato.Hap ha scritto:Concordo.jpr williams ha scritto:Beh, appunto, se in quel paese puoi diventare cittadino dopo 1 mese, sia che tu faccia l'idraulico sia che faccia il rugbysta, mi può andare bene che tu rappresenti quel paese. Ogni paese ha il diritto di stabilire le regole che presiedono alla concessione della cittadinanza, ma non ci debbono essere scorciatoie sportive.
Per me ci dovrebbe essere una norma sportiva specifica, non si possono avere tante regole quante sono le rispettive normative nazionali.
La regola deve essere uguale per tutti. Un mese, cinque anni, tre anni, ma uguale per tutti.
Le sostanze dopanti proibite - per fare un altro esempio - dovrebbero essere le stesse in tutte le nazioni.
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Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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atuttorugby
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Re: Nuove regole di equiparazione
Nessun paese cambierebbe le regole sulla cittadinanza?jpr williams ha scritto:Il mio concetto si sostanzia nel no a scorciatoie sportive; credo che nessun paese al mondo "annacquerebbe" le regole che presiedono alla concessione della cittadinanza in generale solo per arruolare qualche mezzofondista kenyano, specie in un'epoca in cui l'immigrazione è una questione politicamente così scottante. Se sei cittadino austriaco puoi rappresentare l'Austria anche nello sport, a patto che le regole in base alle quali sei austriaco siano le stesse previste erga omnes. Credo che in questo modo la competizione ad armi pari sarebbe la logica conseguenza della scelta politica delle nazioni di non concedere troppo facilmente la propria cittadinanza. Basterebbe che le federazioni mondiali rifutassero di concedere la partecipazione a competizioni fra rappresentative nazionali a coloro che abbiano conseguito la cittadinanza in base a regole che derogano alla norma generale prevista in quel paese per la concessione della cittadinanza.Garryowen ha scritto:Qui viene coinvolta una norma più generale, che è quello di competere ad "armi pari", di partire tutti con le stesse possibilità, e allora non sono d'accordo con quanto da voi affermato.Hap ha scritto:Concordo.jpr williams ha scritto:Beh, appunto, se in quel paese puoi diventare cittadino dopo 1 mese, sia che tu faccia l'idraulico sia che faccia il rugbysta, mi può andare bene che tu rappresenti quel paese. Ogni paese ha il diritto di stabilire le regole che presiedono alla concessione della cittadinanza, ma non ci debbono essere scorciatoie sportive.
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La regola deve essere uguale per tutti. Un mese, cinque anni, tre anni, ma uguale per tutti.
Le sostanze dopanti proibite - per fare un altro esempio - dovrebbero essere le stesse in tutte le nazioni.
Per avere Blatche ai Mondiali di basket le Filippine hanno fatto passare al senato di proposito una legge, ora non so le regole sulla cittadinanza del Qatar ma la loro Nazionale di pallamano vista all'ultimo Mondiale non so come sia stata messa su ma erano bosniaci, montenegrini, spagnoli,francesi e altro...diventata cittadini del Qatar in qualche maniera e dal nulla son arrivati secondi...si innamorano del rugby chi vieta loro di fare lo stesso?
Il discorso che ogni Paese ha sue leggi sulla cittadinanza rende a mio avviso proprio necessario nello sport fare una regola precisa che sia uguale per tutti quando si passa alle equiparazioni tipo quelle con la regola dei tre anni.
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- giuseppone64
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Re: Nuove regole di equiparazione
la regola dovrebbe essere identica per ogni paese altrimenti si rischia di vedere cose al limite del ridicolo.
io sinceramente non capisco la regola attuale dei tre anni, non riesco proprio a capirne la ratio e ritengo che il criterio della cittadinanza sia plausibile solo nella eccezione occidentale salvo poi convincere Tupou 6° ad adeguarsi alla normativa internazionale sulla cittadinanza...
io sinceramente non capisco la regola attuale dei tre anni, non riesco proprio a capirne la ratio e ritengo che il criterio della cittadinanza sia plausibile solo nella eccezione occidentale salvo poi convincere Tupou 6° ad adeguarsi alla normativa internazionale sulla cittadinanza...
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mio figlio 17 anni
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Re: Nuove regole di equiparazione
Evidentemente non riesco a chiarire bene cosa intendo: dubito che le Filippine abbiano modificato le loro regole sulla cittadinanza erga omnes; avranno trovato una scorciatoia per Blatche. A questo punto la federazione mondiale del basket dovrebbe impedirgli di partecipare perchè ha acquisito la cittadinanza grazie ad una deroga alle regole che nelle Filippine regolano la concessione della cittadinanza per tutti. Ammesso che io ne avessi voglia, dubito che domattina potrei chiedere di avere la cittadinanza filippina in base alle stesse norme che l'hanno consentito a Blatche. Ecco, già questo dovrebbe impedire la sua partecipazione a qualunque competizione fra nazionali. Basterebbe che le federazioni disponessero di un database in cui per ogni paese sono riportate le norme che regolano la concessione della cittadinanza erga omnes; a quel punto sarebbe possibile verificare se gli atleti presenti nelle liste che le federazioni nazionali presentano rispettano la norma generale di quel paese. Se si, prego si accomodi, se è stato nazionalizzato con scorciatoia, prego, se ne torni a casa.atuttorugby ha scritto:Nessun paese cambierebbe le regole sulla cittadinanza?jpr williams ha scritto:Il mio concetto si sostanzia nel no a scorciatoie sportive; credo che nessun paese al mondo "annacquerebbe" le regole che presiedono alla concessione della cittadinanza in generale solo per arruolare qualche mezzofondista kenyano, specie in un'epoca in cui l'immigrazione è una questione politicamente così scottante. Se sei cittadino austriaco puoi rappresentare l'Austria anche nello sport, a patto che le regole in base alle quali sei austriaco siano le stesse previste erga omnes. Credo che in questo modo la competizione ad armi pari sarebbe la logica conseguenza della scelta politica delle nazioni di non concedere troppo facilmente la propria cittadinanza. Basterebbe che le federazioni mondiali rifutassero di concedere la partecipazione a competizioni fra rappresentative nazionali a coloro che abbiano conseguito la cittadinanza in base a regole che derogano alla norma generale prevista in quel paese per la concessione della cittadinanza.Garryowen ha scritto:Qui viene coinvolta una norma più generale, che è quello di competere ad "armi pari", di partire tutti con le stesse possibilità, e allora non sono d'accordo con quanto da voi affermato.Hap ha scritto:Concordo.jpr williams ha scritto:Beh, appunto, se in quel paese puoi diventare cittadino dopo 1 mese, sia che tu faccia l'idraulico sia che faccia il rugbysta, mi può andare bene che tu rappresenti quel paese. Ogni paese ha il diritto di stabilire le regole che presiedono alla concessione della cittadinanza, ma non ci debbono essere scorciatoie sportive.
Per me ci dovrebbe essere una norma sportiva specifica, non si possono avere tante regole quante sono le rispettive normative nazionali.
La regola deve essere uguale per tutti. Un mese, cinque anni, tre anni, ma uguale per tutti.
Le sostanze dopanti proibite - per fare un altro esempio - dovrebbero essere le stesse in tutte le nazioni.
Per avere Blatche ai Mondiali di basket le Filippine hanno fatto passare al senato di proposito una legge, ora non so le regole sulla cittadinanza del Qatar ma la loro Nazionale di pallamano vista all'ultimo Mondiale non so come sia stata messa su ma erano bosniaci, montenegrini, spagnoli,francesi e altro...diventata cittadini del Qatar in qualche maniera e dal nulla son arrivati secondi...si innamorano del rugby chi vieta loro di fare lo stesso?
Il discorso che ogni Paese ha sue leggi sulla cittadinanza rende a mio avviso proprio necessario nello sport fare una regola precisa che sia uguale per tutti quando si passa alle equiparazioni tipo quelle con la regola dei tre anni.
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